Storie originali > Fantasy
Segui la storia  |       
Autore: Mei91    31/10/2010    3 recensioni
AELITA SINCAI una ragazza cresciuta in un villagio umano ma che ha perdudo la memoria...
Abigor demone spetato alla ricerca spasmodica della sua compagna sparita anni prima...
MI SCUSO, MA QUESTA STORIA PURTROPPO è SOSPESA AL MOMENTO
Genere: Fantasy, Mistero, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: Otherverse | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

                                        ABIGAIL                                                                                                                            AELITA

 

 

ABIGOR

 

CIAO SONO TORNATA…VI PREGO FATEMI SAPERE SE DEVO CONTINUARE QUESTA STORIA perché è LA PRIMA VOLTA CHE MI CIMENTO IN UNA STORIA ORIGINALE E NON SO PROPRIO COME STIA VENENDO. UN KSS MEI91 CHAN

 

 

Dopo che questo orrendo personaggio mi ha rapita, e mentre io mi dimenavo sulla sua spalla urlando e piangendo impaurita, non capivo perché ma mi sentivo bene. Era come se conoscessi quell’ essere. Era come se con lui mi sentissi al sicuro.

 

Sentivo le sue mani intorno alla mia vita tremare come se fosse scosso dell’ emozione. Arrivammo in una lurida e oscura caverna illuminata da una semplice candela. Lui mi getto su un giaciglio fatto di foglie e si fermò ad osservarmi. I suo occhi blu mi penetravano come lame. Sembrava  che fosse arrabbiato con me.

 

“Si, sono infuriato con te, Abigail!”

“Eh?” domandai. Ma che voleva quell’ essere da me? Lo osservai meglio quel demone era vestito con abiti che potevano sembrare fuori dal comune per l’ epoca in cui viviamo. Nel mio paesino, a Serafia, le donne vestivano con abiti lunghi e con i corpetti e gli uomini con uno stile più sobrio. Quel essere aveva calzoni attillati e aderenti di pelle nera e una camicia sul bianco adornata da una gilet di pelle nero. Davvero poco consono, ma gli conferivano un aspetto davvero carino e fuori dal comune. La pelle nera del suo vestiari creava un contrasto con la sua pelle chiarissima e i suoi capelli argento. Gli occhi di lui, di un blu adornato di sfumature dorate sembravano mandassero scintille tanto era infuriato. Infatti gli artigli delle sue dita era conficcati nei palmi delle sue mani. I denti stretti  e le labbra serrati in una linea sottile. Ma come faceva a sapere che ero in dubbio sul fatto di voler sapere o meno se era infuriato.

 

“Abigail?”mi chiamò lui.

 

Ma chi è Abigail? E poi perché mi ha rapita chiamandomi con quel nome? Vorrei tanto capire che vuole da me.

 

“Abigail?” mi chiamò di nuovo.

 

Ma chi cavolo è Abigail?

 

“Voglio tornare a casa.” Sussurai timidamente io.

 

“Casa? Abigail tu sei a casa. La tua casa sono io Abigail.”

 

“No! Io voglio tornare a casa mia! Al villaggio da zia Beth e da Asia e ti pregherei di star lontano da me!” dissi io. Stavo cominciando a infuriami.

 

“Abigail, tu non andrai da nessuna parte se non con me!”

 

“Cosa! Signore non ci siamo intesi. Io non sono una sua proprietà!” poi mi alzai sistemai il mio lungo abito fuxia ormai rovinato e mi avvicinai verso l’ entrata della grotta.

 

“A mai più rivedersi, signore.”

 

Lo superai e lui non mosse un passo. Bene! Almeno aveva il buon senso di lasciarmi andare. Appena tentati di attraversare l’ entrata, un forza invisibile mi spinse a terra. Il mio didietro ha qualcosa da ridire, ma mi fece forza e tentai di nuovo, ma successe la stessa identica cosa, facendomi anche abbastanza male. L’ essere che mi aveva rapita si voltò e mi fissava con un espressione divertita stampata in faccia.

 

“Abigail, che stai tentando di fare? “

 

“Uscire, di grazia” dissi furiosa

 

“Non puoi mia cara, la barriera non farà passare nessuno finchè non lo decido io. Abigail rassegnati!” mi disse il demone

 

“Abigail?, Abigail? Ma chi cavolo è Abigail?”

 

“Come? “ ero riuscita a sorprenderlo.

 

“si può sapere chi sei? E chi è Abigail? “

 

“Abigail sei tu! E io sono Abigor tuo futuro marito! Non dirmi che lo hai dimenticato?” mi domandò incredulo. Io spalancai la bocca poi scoppiai a ridere.

 

“Io sarei quella che tu chiami Abigail? Io sarei la tua futura moglie? Non mi far ridere demone, il mio nome è Aelita e non Abi…e qualcosa. Io sono AELITA! E ti pregherei di lasciarmi stare.”

 

“Non sei Abigail?”

 

“No!”

 

“E allora chi sei?”

 

“Aelita Sincai!”

 

Vidi il demone chiudere gli occhi e la sue espressione da divertita diventò triste e sofferente e sussurrò

 

“Oh, Abigail dove sei?”

 

Mi intenerii quel demone aveva fatto tutto quello per cercare la sua amata e quando aveva creduto di averla trovata, lei non era ciò che lui desiderava trovare. Mi avvicinai a lui

 

“Acolta signor demone, non perdere la speranza credo che presto riuscirai a trovare  questa Abigail…”


”Avevo creduto fossi tu. Quel medaglione…mi ero illuso che quel medaglione potesse essere quello appartenuto a lei.”

 

“Come ti chiami?”

 

“Abigor”

 

“Io sono Aelita, piacere” gli dissi tendendogli una mano. Lui mi osservò incredulo.

 

“Somigli così tanto a lei!”

 

“No, no se ci dobbiamo presentare come si deve, devi vedere in me Aelita e non Abigail.”

 

“Non hai paura di me, Aelita?”

 

“Perché dovrei?”

 

“Perché sono un demone. Un demone maggiore!” mi disse

“hai intenzione di farmi del male?” gli chiesi timorosa

 

“NO!tranquilla, ma mi comporto così, crudele e spietato,  perché devo difendere la foresta oscura e tutte le creature demoniache che la popolano o gli umani non esiterebbero a sterminarci.”

 

“Capisco ma con me il tuo segreto è al sicuro!”

 

“SI, ti credo Aelita”

 

“domani ti ritroverò qui?”

 

“Si!”

 

“Bene. Questo medaglione…..” iniziai prendendo il medaglione in mano “ chissà dove ci porterà”

 

“Non lo so Aelita, ma quel medaglione deve avere un significato, se non è quello di Abigail avrà un altro significato per te. “

 

“Si, probabilmente hai ragione. Ma sarà un impresa impossibile, come farò a scoprire il suo significato da sola.”

 

“Non sarai sola Aelita. Avrai me e l’ aiuto della foresta oscura.”

 

“Grazie Abigor. Mi fai uscire adesso, ci vediamo domani”

 

“Si, vai la barriera e tolta.”

 

Io mi avviai verso l’entrai della grotta salutai Abigor con una mano e uscii.

 

Abigor si sedette sul giaciglio pensando alla sua Abigaiil e a Aelita Sincai, quell’ umana che assomigliava terribilmente a Abigail.

 

“Abigail dove sei!”

 

Alita tornò indietro alla caverna e affacciò la testa dentro la grotta.

 

“Abigaor’”

 

“Abigail!” disse alzando di scatto la testa.

 

“No, mi dispiace solo Aelita, ma tranquillo io ti aiuterò a trovare Abigail. Due teste sono meglio di una.!” Dissi contenta.

 

Abigor era incredulo poi leggermente sorrise e le disse.

 

“Aelita …Grazie!”

 

Lei annui e sparì di nuovo nella foresta.

 

 

To be continued

 

Allora come vi sembra fatemi saper un kiss mei

   
 
Leggi le 3 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Fantasy / Vai alla pagina dell'autore: Mei91