Bonsoir popolo
di EFP! XD Chiedo umilmente perdono per l'ulteriore
ritardo, ma lo
studio mi sta letteralmente assorbendo e un paio di giorni
fa ho avuto
persino la simulazione della terza prova... Che
disastrooooo!!! Buahaaaa
ç_ç
Va be', a parte il mio sfogo, purtroppo Lily ci ha
salutato per un
po' e ammetto che la sua edificante presenza mi
mancherà parecchio, in
compenso però è entrato in
scena lo zietto schizofrenico, Marius Potter,
decisamente uno dei miei
personaggi preferiti di tutta la fanfiction!!! ^^
Proprio lui si unisce
a me nel ringraziare coloro che seguono queste
frenetiche avventure:
Erikina_Di_Milano, Malika, micia692, tamakisskiss e
_Chiaraa, e
ovviamente le due persone che hanno sistemato la fanfic tra le
preferite: leilah lent e Tayr Soranance!
E ora passiamo alla
risposta alle recensioni!
Tayr Soranance: Ben tornata!!!!
[ScudoDiTiglio Stappa una bottiglia di
champagne il cui tappo, con sua
immensa
soddisfazione finisce addosso a Miss
Altezzosità,
alias Veive Tiger!] Sì, lo so, non sembra tanto plausibile che
se
veramente quella bottega fosse stata in
piedi da tempo così
immemore esista anche oltre il ventunesimo
secolo! Mi sono semplicemente
attenuta
all'insegna di cui ho letto nel primo libro, ma che vuoi,
in fin dei
conti la magia esiste da molto prima del
genere umano!
XD Immagino di non doverti spiegare chi sia Imeneo
nella mitologia
greca, perchè già lo sai e la
pagina si appesantirebbe
parecchio XD Comunque ti ringrazio
per la dritta sulla doppia anima
costituita
dalla piuma di grifone, sì, penso proprio che in
seguito tornerà
utile... Tra l'altro anche a me Giada sta
davvero simpatica, non vedo l'ora che rientri in scena! ;) Eh
già,
missà tanto che il nostro ziettino pazzoide è
riuscito a procurarsi la mitic motocicletta di Sirius Black in
modi noti solo lui... Grazie per il premio
nobel, lo apprezzo molto!
[Ehi! Ma non è giusto, sono io che lo
merito, non
ScudoDiTiglio!!! Chi la guida la
moto, io o lei?! Nd Marius, che mette
in mostra un broncio
adorabile] Ti spiace se al resto delle
recensioni risponderò di persona? Altrimenti temo che ne verrebbe
fuori
un elenco interminabile...
micia692: Ancora una
volta non mi resta che chiedere umilmente scusa per
quest'
imperdonabile ritardo dovuto a motivi
noti a tutti noi poveri studenti
[Avrei dovuto dedicarmi
a questa storia in estate =.=].
Le
identità dei "nuovi" Potter vengono fuori man mano che
si va avanti, ma temo che prima di completare il tuo
albero genealogico
ci passeranno almeno un paio di storie
su di loro! XD
Inoltre ti
ringrazio nuovamente per la pensata di
mandarmi dei caratteri cinesi,
sono in trepidante attesa di
riceverli! ^^ Nel frattempo però,
come segno di
riconoscenza, dato che il Natale si avvicina, ti
regalerò i fratellini
di Pan, hai abbastanza spazio per tenerli
tutti a casa??
;)
Come ho detto prima, anche a me dispiace che
Lily sia
partita, però l'erede di Sirius Black ci voleva
proprio! XD
[Salve damigella, piacere di conoscerti! Nd Marius,
esibendosi in un elegante baciamano a micia] [O_O MA CHI
TI HA DATO IL
PERMESSO DI ENTRARE?!? Guarda che il
successo con i lettori non ti
consente di fare tanto
lo spiritoso!!! Nd ScudoDiTiglio, agitando il
fidatissimo
Ramo Laser contro lo zietto psicolabile] Vedrai che
scopriremo molto presto quale sarà il destino di Diana e
Giada a
Hogwarts! XD
Scusa ancora per il ritardo! Mo' vado, che devo
anche
recensire La Casa degli Specchi...
leilah lent: Ti
prego di perdonarmi anche tu per il ritardo, ma purtroppo
alla mia
scuola sono tutti così esagerati nel
riempirci di studio! ç
_ç Però consolati, anche se resto
un paio di settimane
senza postare, non smetto mai di
pensare a Diana e le sue avventure *
*
Non preoccuparti per aver messo la storia tra le
preferite solo
da poco, per me è veramente un onore che tu
l'abbia fatto
^^
Sì, buon sangue non mente, in fin dei conti, con un
bisnonno come James Potter I era inevitabile che almeno
uno dei suoi
discendenti avrebbe prima o poi ereditato
il suo carattere psicotico!!!
[Buona sera, signorina! =D Posso avere l'onore di
bere
qualcosa con te al Paiolo Magico o ai Tre Manici di
Scopa? Nd Marius,
sfoggiando un'altra volta i l suo
lato più galante] [ANCORA?!
Ma insomma, cosa diamine
devo fare io con te?! Nd ScudoDiTiglio
esasperata] Ti
prego di scusarlo, temo che il successo gli stia dando
alla
testa! Anch'io adoro Pan * * i gatti sono animali
semplicemente divini, proprio per questo mi è sembrato carino
dargli il nome di una divinità dei boschi ;)
Capitolo V
ANCORA AGGRESSIONI NOTTURNE!
Il
volo fu veramente entusiasmante, Diana non si era mai divertita così
tanto nemmeno sulle montagne russe delle giostre vicine a casa degli zii
Newt e Calliope, in California.
<< Eccoci arrivati! >>
annunciò Marius planando verso erbose
montagne dalle cime
innevate poco lontane da un villaggio racchiuso in una
valle.
<
< Ma dove siamo? >> domandò la ragazzina guardandosi intorno,
mentre saltava giù dalla motocicletta che suo zio aveva
sistemato nel
granaio pieno di gufi addormentati di una baita poco
distante delle altre.
<< A casa mia! >> esclamò
Marius Potter con un gran sorriso,
liberandosi di casco e occhialoni e
sistematoli nel sellino, da cui invece
tirò fuori i pacchi di sua
nipote.
<< Di questo me n'ero accorta anch'io >>
rispose Diana
con un sorrisetto malizioso, prendendo Pan tra le braccia,
<< Solo, non ho capito dove dovrebbe essere il posto,
esattamente...
>>
<< Questo è uno dei miei
nascondigli >> spiegò Marius con fare
orgoglioso, <<
E si trova vicino a Hogsmeade! >>
L'Erede perduta dei Potter
s'illuminò, << Caspita, così potrò
visitare il villaggio anche prima del terzo anno! >>
<<
Magari! >> sorrise il giovane zio, << Però non dovrai
mai dire a nessuno dove si trova questa baita, altrimenti rischiamo di
essere scoperti >> l'avvisò sotto voce, guardandosi intorno
circospetto.
La ragazzina dai riccioli rossi annuì,
dopodiché Marius fece strada
all'interno del rifugio montano,
consistente in una grande stanza al
piano terra, dalle pareti fatte
interamente di legno alternato tra bande
chiare e scure e il pavimento
in terra cotta, che faceva da salotto con un
angolo cottura intagliato
in fondo (sulla parete di fronte alla porta), a
destra del quale stava
un piccolo camino, mentre a sinistra si snodava una
scaletta che portava
su un ballatoio.
Il loro ingresso fu accolto dal festoso abbaiare di un
grosso cane lupo che
si precipitò loro incontro saltando addosso
a Marius. << Ehi,
Minosse! >> lo salutò il suo
padrone accarezzandolo, << Ti
sono mancato eh? >>
ridacchiò, dopodiché si rivolse alla nipote che
lo
guardava divertita, tenendo stretto Pan. << Fa sempre così,
come
se non mi vedesse da una vita! >>
A quelle parole, il
suddetto Minosse si girò e si avvicinò alla giovane
ospite
annusandole la mano e aspettando una carezza anche da lei. <<
Solitamente Minosse viene anche al lavoro con me come Cane Auror >>
<< Forte! >> esclamò lei accarezzandogli il muso con una
mano,
mentre con l'altra continuava a tenere Pan, << Non
sapevo che ci
fossero anche i Cani Auror >> commentò.
<< In effetti prima non c'erano, è stato proprio tuo padre
a
introdurre la loro presenza nel settore >> la informò con
tono
entusiasta, e lei non poté fare a meno di sorridere.
<< Mi raccomando, Minosse >> disse il Cacciatore di Maghi
Oscuri rivolgendosi improvvisamente al proprio cane,
<< Tratta
bene i nostri ospiti, che staranno con noi finché non
dovranno
partire per Hogwarts! >>
<< Allora >> riprese Marius
rivolto nuovamente a Diana, la
quale osservava con interesse l'
arredamento consistente in un tavolino
dalle gambe di legno e il ripiano
di vetro, al cui centro faceva bella
mostra di sé una candela
rosso rubino, circondato da un gruppetto di
poltrone fatte di legno
intrecciato e foderate da cuscini che, a vederli
così, parevano
molto morbidi, vecchi sci di legno con relativi bastoni
appesi sulla
parete vicino al camino, e quattro finestre (due per parete)
con i vetri
sfumati di giallo, e il tavolino di formica di fronte al
lavello e al
frigo. << Lassù ci sono due camere da letto e un bagno
>
> le disse indicando il ballatoio su cui si affacciavano tre porte,
<< Forse non è l'ideale come abitazione, però come
nascondiglio
va benone! >>
<< Sì, sì,
è molto carino invece >> rispose Diana con
sincerità, poi ridacchiò pensando che la Miss Altezzosità,
che altri non
era che Veive, avrebbe avuto i capelli dritti all'idea
di passare
l'estate in quella baita, dato che era abituata alla
sua
"meravigliosa" (si fa per dire) villa fastosa.
Con
un gran sorriso, Marius la accompagnò in una graziosa stanzetta le
cui
pareti erano fatte di legno scuro e il pavimento di un parquet di
legno
chiaro, il letto singolo era addossato alla parete a sinistra
della porta,
mentre su quella destra si trovava un piccolo scrittoio
antico, infine, su
quella di fronte, una piccola finestra, dalla quale
erano ben visibili i
pascoli e il lontano villaggio.
<<
Mentre tu ti sistemi, io scendo a preparare qualcosa da mangiare,
ti va?
>>
Diana annuì, cominciando ad aprire le borse (che intanto
lo zio aveva
riportato alla loro grandezza naturale) per svuotarle del
loro contenuto,
in effetti era già ora di cena!
Quando suo
zio l'ebbe lasciata sola, la ragazzina dai riccioli rosso
fuoco
posò Pan ai piedi del letto e gli versò del latte in una
piccola
ciotola e lui, sotto lo sguardo divertito della padroncina,
cominciò a
leccare avidamente, sporcandosi pure le zampine.
Dopodiché mentre era intenta a sistemare i libri di testo e gli
ingredienti
per le pozioni sullo scrittoio, nonché i vestiti
nuovi e il mantello nero
della divisa nell'armadietto (sua prozia le
aveva spiegato che avrebbe
trovato nel dormitorio la camicia e i
pantaloni una volta che
l'avrebbero smistata), sentì un botto
proveniente dal piano di sotto.
<< Santo cielo! Cos'è
successo?! >> esclamò preoccupata,
afferrando Pan e
precipitandosi fuori dalla stanza per poi lanciarsi giù
per le
scale.
<< Ehm... Marius? >> lo chiamò esitante,
cercando di scansare
il denso fumo arancione che avvolgeva il salotto,
mentre Minosse abbaiava
come un pazzo, << Tutto bene? >>
<< Temo di aver sbagliato qualcosa con la cucina! >> rispose
suo zio, che intanto si era cambiato e ora portava pantaloni neri e una
maglia blu a maniche corte, mentre agitava la propria bacchetta per
diradare il fumo.
Diana emise un sospiro di sollievo nel vedere che
stava bene, << Come
sarebbe a dire? >> gli domandò
avvicinandosi.
Non poté proprio fare a meno di ridere per la
vista che le si presentò
davanti: migliaia di cocci arancioni
erano sparpagliati per il piano
cottura e uno dei fornelli ancora fumava
pericolosamente, mentre sul
pavimento erano sparse quelle che parevano
polpette non bruciacchiate,
carbonizzate! In realtà per quelle
nessun problema, dato che ci stava
tranquillamente pensando Minosse a
divorarle.
<< Si può sapere che stavi cercando di fare? >
> domandò Diana
tra un accesso di risa e l'altro.
<< Le polpette, ma mi sa che non si fanno così, eh? >> le
rispose con un sorriso un tantino imbarazzato.
<< Direi
proprio di no, non si mettono certamente a bagnomaria!
>> rispose
la ragazzina dai capelli color fuoco facendo spaziare lo
sguardo sul
disastro generale,
<< Scommetto che è la prima volta che
tenti di farle, vero? >>
<< Ehi, ma non è valido, in
famiglia di solito vinco sempre io le
scommesse! >>
<
< Qualcosa mi dice che ho azzeccato! >> ridacchiò Diana
aiutandolo a raccogliere i cocci e lasciando il Cane Auror al suo lauto e
alquanto insolito pasto.
<< Già, non sono esattamente
un esperto in cucina, infatti di solito
mi arrangio con dei panini. Al
massimo qualche volta cucina per me la mia
fidanzata. Stasera volevo
provare con la bacchetta, però come vedi non ha
avuto un bell'
impatto con il forno e il resto... >>
"Povera fidanzata,
avrà proprio il suo bel da fare!"
<< Vuol dire che per
stasera lo farà tua nipote! >> lo prese in
giro lei con un
gran sorriso, dopodiché aprì la piccola credenza adiacente
al piano cottura per tirare fuori una teglia e, dopo che suo zio ebbe
agitato la bacchetta in modo che dall'impasto di carne si formassero
velocemente altre polpette, le sistemò dentro, infine si chinò
per
infilare il tutto nel forno e regolare il tempo di cottura.
<< Bene, più semplice di così non si può! >>
scherzò guardando
Marius con un sorriso trionfante.
<
< Caspita, se non ci fossi stata tu! >> sorrise lui.
<<
In realtà le so anche impastare >> precisò lei aiutandolo
ad
apparecchiare, << Però ti ho lasciato fare con la
bacchetta,
altrimenti ci sarebbe voluto troppo tempo! >>
<< Ma dove hai imparato a farle? >> le chiese curioso il
Cacciatore di Maghi Oscuri.
<< Oh be', mia nonna Dora da
piccola mi teneva per ore a
guardarla mentre cucinava cose del genere
spiegandomi i procedimenti passo
per passo. Certo, ammetto che alcune
cose me le sono dimenticate, ma non
le polpette, dato che sono uno dei
miei piatti preferiti! >>
Marius Potter rise, << Almeno
questa l'ho azzeccata! >>
Mentre aspettavano che le polpette
finissero di cuocere, Diana guardò le
svariate foto che si
trovavano sul caminetto che ritraevano sia adulti che
bambini,
finché non la colpì una in particolare in cui erano
immortalati
un ragazzo all'incirca sui diciannove anni, alto e con
una corporatura
ben temprata, dai folti capelli neri lunghi fino alla
fine del collo, le
guance ricoperte da un lievissimo accenno di barba
(che in realtà si
notava soltanto guardandolo bene) e due grandi
occhi di un verde
chiarissimo con una leggera sfumatura dorata. Era
inginocchiato dietro una
bambina di più o meno nove anni, con i
lunghi capelli castano scuri
intrecciati e gli occhi indaco-violetti, e
l'abbracciava da dietro
appoggiando il mento sulla sua spalla in
modo che le guance fossero a
contatto. Entrambi avevano un sorriso
smagliante.
"Io ho già visto questo ragazzo..."
pensò Diana prendendo in mano la foto e
sforzandosi di ricordare,
"Ma certo! Ieri sera, quando il Dissennatore mi
ha aggredita!"
non poté evitare che le spalle le tremassero leggermente al
ricordo.
<< Qualcosa non va, Diana? Ti vedo un po' taciturna
>> le
chiese Marius quando si furono finalmente seduti a tavola,
scrutandola con
i suoi occhioni verdi come se volesse leggerle nel
pensiero.
La ragazzina rialzò lo sguardo su di lui, dapprima
esitante, dopodiché tirò
fuori la foto trovata sul
caminetto e la mostrò a suo zio, << Chi
sono questi due?
>>
Il Cacciatore di Maghi Oscuri osservò pensieroso la
foto, poi incrociò lo
sguardo della nipote, << Questo
è tuo padre, qui aveva diciannove
anni. La bambina invece
è tua cugina maggiore, Pleiade; la figlia di
Arthur, il maggiore
tra noi figli di James e Ramtha Potter >> le
spiegò
restituendogliela, << Se vuoi puoi tenerla tu >>.
<<
Grazie >> disse Diana sorridendo riconoscente e accarezzando
Pan,
che sonnecchiava sulle sue ginocchia.
<< Da questa foto sembra che
mio padre fosse molto affezionato a
Pleiade >> commentò
sperando di riuscire a farsi raccontare qualcosa
sul loro passato, e non
ne rimase affatto delusa.
Marius sorrise, << É vero, Gideon
era in assoluto lo zio preferito di
Pleiade. Berenice ha cominciato a
lavorare al Ministero come ricercatrice
a diciotto anni, finiti gli
studi a Hogwarts, però era sempre sommersa
dallo studio, quindi
era raro che trovasse il tempo di giocare con lei,
nonostante avessero
solo dieci anni di differenza. Mentre Gideon preferiva
di gran lunga
divertirsi con la nipote che impegnarsi a scuola, sebbene
poi ne uscisse
sempre con voti brillanti >>. Si divertì il giovane
Auror
nel ricordare quelle cose, anche se Diana non poté non cogliere una
nota nostalgica nella sua voce.
<< E tu in che rapporti eri
con lei? >> volle sapere la
ragazzina, << Insomma, eri suo
zio anche tu... >>
<< Per me la storia era diversa. Io avevo
solo sei o sette anni in
più rispetto a Pleiade, quindi si
può dire che da piccoli bisticciassimo
come fratello e sorella e
indovina da quale parte stava tuo padre? >>
<< Dalla sua?
>> ridacchiò Diana.
<< Esatto, mentre Berenice veniva
a sgridarci perchè con il nostro
baccano non le permettevamo di
studiare! >> ancora una volta, Marius
non poté non
scoppiare nuovamente a ridere nel ripensare a quegli aneddoti
della sua
infanzia, poi si rifece serio. << Tua cugina e io ci siamo
sempre
voluti un gran bene, per carità, però abbiamo cominciato ad
andare
veramente d'accordo soltanto da grandi >>.
<
< E ora dov'è Pleiade? >> domandò Diana quasi
temendo la
risposta, ma questa volta ne fu rassicurata.
<<
Adesso vive da sola in un appartamento a Godric's Hollow, però
un paio di giorni fa ha ottenuto la cattedra di Astronomia, quindi da
settembre comincerà a insegnare a Hogwarts! >> le
riferì Marius
entusiasta, e la ragazzina dai capelli rossi quasi
cadde dalla sedia per
la sorpresa.
<< Ah sì?! Quindi
la conoscerò di là? >>
<< Penso proprio di
sì, prima non sarà possibile perchè è andata a
far pratica dagli ultimi astronomi Maya proprio in vista dell'anno
che
verrà. Fin da studentessa, ci ha sempre tenuto a prepararsi
al meglio!
>>
<< Fantastico! Almeno non mi
ritroverò solamente quell'antipatica
di Veive e quella
vecchiaccia di Feronia Tiger! >>
Diana riabbassò lo sguardo
sulla foto e osservò per un attimo gli occhi
allegri di quella
cugina sconosciuta. Sì, decisamente sembrava più
simpatica
di Veive!
Finita la cena, zio e nipote rimasero ancora un po' a
chiacchierare in
salotto e Marius raccontò a Diana svariati
aneddoti della propria infanzia
che vedevano protagonisti lui, Gideon,
Berenice, Arthur e altri vari
cugini e amici, oltre ai nonni, bisnonni e
prozii. La ragazzina cercò di
mandarli alla memoria uno per uno,
dopodiché vinta dalla stanchezza che
quella giornata movimentata
le aveva depositato addosso, diede la
buonanotte a suo zio e salì
in camera sua.
Non appena ebbe indossato una canottiera di un verde
chiarissimo e
pantaloncini bianchi come pigiama, sistemò Pan in
un cestino foderato da
un morbido panno che fungeva da giaciglio e lei
si distese sul proprio
letto.
Stava per spegnere la candela
posata sul suo comodino, quando esclamò:
<< Oh Cavolo! Ho
dimenticato di mandare un gufo a mia madre, e sì
che si è
raccomandata più volte di farlo! >> ci pensò un attimo,
poi
agitò leggermente una mano in segno di diniego, << Ah,
pazienza,
domani mattina chiederò a Marius se posso prendere uno
dei gufi del
granaio, e ci penserò allora! >>
Dopodiché si decise a spegnere la
candela e a rannicchiarsi sotto
le coperte per addormentarsi in pochi
minuti.
Un rumore
di vetri infranti la svegliò di soprassalto e, scostandosi le
coperte, saltò immediatamente a sedere sul letto. "Ma che
accidenti...?"
Che Marius fosse riuscito a far esplodere qualcosa
persino mentre dormiva?!
La porta della sua camera si aprì di
schianto e il Cacciatore di Maghi
Oscuri, precipitatosi dentro, la
afferrò di peso portandola dall'altra
parte del letto e,
facendole cenno di stare a terra, le diede Pan e la sua
bacchetta.
<< Che succede? >> mormorò la ragazzina con voce
tremante,
aggrappandosi al braccio di suo zio, che la strinse a
sé.
<< Diana >> le sussurrò all'orecchio
accarezzandole i
capelli, << Purtroppo i Devoti delle Erinni ci
hanno scoperto e
hanno fatto irruzione in casa >>.
<<
Oh no! >> gemette Diana cercando di reprimere un singhiozzo,
<
< E adesso cosa facciamo? >>
<< Tu starai nascosta qui, e
io scenderò a mandarli via >>
<< Quanti sono? >>
<< Dai rumori penso che siano in due. Sta' tranquilla,
ricorda
che non è la prima volta che ho a che fare con questa
gente >> cercò
di rassicurarla carezzandole affettuosamente
una guancia, prima di uscire
chiudendo la porta.
Tenendo la sua
bacchetta alta davanti a sé, Marius Potter scese lentamente
la
scala e distinse due figure scure che si aggiravano nell'oscurità
del salotto.
<< Expelliarmus! >> esclamò forte e
chiaro rimanendo a metà
delle scale e puntando la bacchetta
contro i due, le cui bacchette vennero
immediatamente strappate dalle
loro mani e catapultate in aria, mentre i
loro proprietari si
ritrovarono a sbattere la schiena contro la parete.
<< Ti credevi
molto furbo con tutti quei nascondigli, eh Potter?
>> l'uomo
incappucciato sputò il suo cognome come se fosse
qualcosa di
molto marcio.
<< Alla fine ti abbiamo scoperto! >> lo
appoggiò l'altro,
recuperando la propria bacchetta e
puntandogliela contro.
<< Sai benissimo il motivo della nostra
visita >>.
<< Visita?! Certo che avete proprio un gran bel
modo di far visite
spaccando i vetri! >> ribatté Marius
sarcastico, con gli occhi che
lampeggiavano e la bacchetta sempre
puntata contro i due invasori, che
intanto si erano rialzati.
<
< Molto spiritoso, Potter, è sempre stato nel tuo stile. Ma noi
sappiamo perfettamente che la ragazzina è qui >>.
<
< Già, e non esiteremo a farti fuori se non ce la consegni
immediatamente! >>
Marius scosse la testa, e tirò fuori il
suo tono più autoritario <<
Dovreste sapere che non farei
mai e poi mai una cosa del genere! >>
<< Oh, che discorsetto
commovente! >> replicò l'invasore
con un tono
sarcastico come quello che aveva usato lui prima, <<
Proprio
tipico di voi Potter, proteggere i familiari a costo della vostra
vita,
ma non vi servirà ancora per molto! >>
<< Ora ne ho
abbastanza, fuori di qui! >> esclamò Marius Potter
arrabbiato agitando la bacchetta, << Stupeficium! >>
una
luce rosso rubino si sprigionò dalla sua bacchetta e andò molto
vicina
ad uno dei due uomini, se non fosse stato per il suo compagno,
che gridò
immediatamente: << Protego! >>
<
< Avada Kedavra! >> urlò l'altro e una luce verde si
diresse verso il Cacciatore di Maghi Oscuri, il quale la evitò
saltando
agilmente oltre la ringhiera di legno.
Non fece in tempo
a rialzarsi che dovette sollevarsi in aria per evitare
uno Schiantesimo
da parte del suo compagno.
<< Crucio! >> gridò uno
dei due da una parte imprecisata del
salotto e, poiché Marius
rotolò di lato fino a rifugiarsi sotto il
tavolino di formica, a
subire l'incantesimo fu l'altro uomo
incappucciato.
Il
giovane zio di Diana scattò in piedi e ne approfittò
immediatamente per
scagliare il tavolino contro l'invasore sano, che
venne colto alla
sprovvista per quel modo difendersi così...
Babbano!
Mentre uno dei due aggressori cercava disperatamente di
scrollarsi di dosso
il tavolino che lo schiacciava facendolo sentire
simile ad una frittata,
Marius Potter balzò dall'altra parte
del salotto con la bacchetta
puntata davanti a sé con l'
intenzione di coglierlo di sorpresa.
Peccato solo che improvvisamente si
trovò bloccato da due pesanti braccia
che gli cingevano la gola
rendendogli difficile respirare.
<< Ahi ahi ahi, il grande Marius
Potter è caduto in trappola, eh?
>>
Il Cacciatore di
Maghi Oscuri sgranò i grandi occhi verdi nell'oscurità
e sentì i brividi scendergli lungo la schiena, e non per paura di
venire
sopraffatto, ma perchè, sentendola da così vicino,
avrebbe riconosciuto
quella voce tra mille!
<< Nott! >
> sibilò tra i denti, stringendo convulsamente la
bacchetta.
<< Allora riconosci i vecchi compagni di scuola >>
ghignò,
<< E ci parlo ancora, vedo >>
<<
Avresti potuto parlarmi in qualsiasi momento, Dorian >>
<<
Io?! Il debole e incapace Nott che parla con il grande Potter? Ne
dubito
fortemente... >>
<< Non dire idiozie, Nott! >>
<< Ah! Ma ora i ruoli si sono ribaltati, mi chiedo proprio come farai
adesso a proteggere la tua cara nipotina... >>
Dorian Nott,
con un sadico ghigno di soddisfazione, puntò la propria
bacchetta
alla tempia di Marius che, essendo bloccato dalla presa
stritolante
dell'altro, chiuse gli occhi in attesa della fine. In
un'altra
situazione avrebbe pensato che quella sarebbe stata una morte
ingloriosa
per lui, ma ora la sua unica preoccupazione era rivolta a
Diana, chi
diamine l'avrebbe protetta se lui non ce l'avesse
fatta? Come
avrebbe fatto a scappare tra quelle impervie montagne e in
generale a
muoversi in un posto che non conosceva?
Gli angosciosi pensieri del
più giovane dei figli di James Sirius Potter
furono
improvvisamente interrotti da un pesante corpo che atterrava sulla
schiena del suo aguzzino facendoli entrambi rovinare a terra, seguito dal
potente abbaiare di un cane. Minosse!
Marius Potter si liberò
immediatamente mentre Minosse teneva Nott bloccato
sul pavimento,
continuando ad abbaiare e ringhiare come impazzito,
mostrando i denti e
puntandoli pericolosamente contro il collo
dell'invasore.
Con
un cenno della bacchetta, il Cacciatore di Maghi Oscuri accese la luce
e
materializzò un paio di manette, dopodiché s'
inginocchiò e,
afferrati i polsi del suo nemico, li bloccò
con esse.
<< Perfetto, Nott! Adesso tocca a me ridere! >>
ghignò Marius
in una perfetta imitazione di Dorian Nott, poi si
affrettò ad agitare la
bacchetta per evocare il suo Patronus, e
una fluorescente luce argentea ne
fuoriuscì trasformandosi ben
presto in un cervo. Vedendolo, il giovane
uomo non poté fare a
meno di sorridere, eh sì, l'aveva proprio
ereditato da suo
nonno! << Vai al Ministero >> gli disse
accarezzandolo, <
< Cerca Romolo Lupin e Yu Gong e dì loro di mandare
una
pattuglia qui in casa mia perchè arresti Dorian Nott. Vai! >>
Detto ciò, l'evanescente cervo saltò dalla finestra e
sparì tra le
montagne, alla volta del Ministero della Magia.
<< Pietrificus Totalus! >> esclamò Marius con voce
potente,
puntando ancora una volta la bacchetta contro il suo aggressore
che,
nonostante le manette e il dolce peso di Minosse sulla sua schiena,
continuava a dibattersi furiosamente.
<< Alzati! >>
gli ordinò il Cacciatore di Maghi Oscuri
afferrandolo per un
braccio in malo modo e conducendolo su per le scale,
dopodiché
aprì la porta del piccolo bagno, piastrellato di un blu
scurissimo con i mobili di legno, e, spintolo dentro, materializzò
alcune
corde con le quali, con evidente soddisfazione, lo legò
come un salame per
poi spingerlo nello strettissimo vano doccia. <
< Scusa tanto,
questione di sicurezza! >> affermò
sprangando la porta scorrevole,
ma dal suo tono traspariva tutto meno
che dispiacere.
Ordinando a Minosse di fare la guardia al prigioniero
fino all'arrivo
della pattuglia, fece per uscire poi, come se avesse
dimenticato qualcosa
di importante, si fermò. << Ah, Nott!
Un'ultima cosa: quando
rivedrai il tuo compagno – e ti
assicuro che sarà prestissimo – fagli i
complimenti da
parte mia per la sua "incrollabile lealtà"... Ops,
dimenticavo; i Devoti delle Erinni non hanno alcun problema a fuggire
lasciando i compagni in difficoltà! >>
E, con un ghigno
soddisfatto, uscì una volta per tutte. Affacciandosi dal
ballatoio, contemplò il disastro in cui il salotto era stato ridotto e,
con un pigro movimento della bacchetta, lo fece ritornare al suo
stato
precedente all'aggressione.
<< Tzè! Mi
fatte un baffo, Devoti delle Erinni! >> sibilò come
se
avesse appena vinto una partita di Quidditch, poi, ricordandosi di sua
nipote, sgranò gli occhi e tornò serio, prima di precipitarsi
verso la
camera di lei.
Rannicchiata nell'angolo
formato dalla rientranza tra la parete e
l'armadio, Diana aveva la
testa bassa e teneva stretto Pan tra le
braccia. Sentiva il suo
corpicino caldo e soffice tremare a contatto con
il proprio petto e
anche lei, per quanto stringesse i denti per non cedere
al panico, non
poteva fare a meno di rattrappirsi contro la parete.
"Marius
è un buon Auror, non è la prima volta che affronta cose del
genere.
Li manderà via!" si ripeteva mentalmente come se
fosse stato un mantra per
farsi coraggio, mentre teneva il musetto di
Pan premuto contro di sé in
modo che non miagolasse.
Nonostante questo però, non poteva fare a meno di pensare al peggio
ogni
volta che si sentivano nuovi rumori di oggetti infranti contro le
pareti,
incantesimi urlati sia da una parte che dall'altra e persone
che
stramazzavano a terra.
Quando sentì la porta della sua
camera aprirsi di schianto, il suo cuore
fece una tripla capriola
più un giro della morte, temendo che fosse uno
degli invasori.
<< Diana, sta' tranquilla. Sono io >> disse invece la
voce
rassicurante di suo zio e, dopo che quest'ultimo ebbe
pronunciato
"Lumos", la luce scaturita dalla sua bacchetta
riempì la stanza
permettendole di vederlo bene.
Il
sollievo dell'Erede Perduta dei Potter fu talmente grande che balzò
in piedi e fece per correre da Marius, che aprì le braccia per
accoglierla
ma, non appena fu a pochi centimetri da lui, si fermò
di colpo scrutandolo
dubbiosa.
<< Cosa succede? >> le
chiese lui preoccupato, perdendo il
sorriso poco a poco.
<<
Quando tu e Pleiade litigavate, da piccoli, dalla parte di chi
stava
Gideon? >>
Per un momento Marius Potter sgranò gli occhi
per quella domanda
apparentemente assurda, dopodiché, con un
lampo di genio, si ricordò che
la figlia di suo fratello aveva
letto i libri sulle due Guerre Magiche e
la loro famiglia, e nessuno che
non fosse lui avrebbe potuto conoscere
questo piccolo aneddoto della sua
infanzia...
<< Prendeva sempre le difese di Pleiade >>
rispose con un gran
sorriso.
Finalmente anche Diana sorrise, <
< Sei tu! >> esclamò felice,
prima di buttarsi tra le
sue braccia.
Mentre il suo giovane zio la stringeva forte a sé e
le carezzava i lunghi
riccioli rossi per tranquillizzarla, non
poté fare a meno di sentirsi
orgogliosa e sollevata per quel moto
di prudenza dettatole dalla lettura
di "Harry Potter e il Principe
Mezzosangue", libro nel quale si parlava
del fatto che i
Mangiamorte avrebbero potuto assumere l'aspetto di
qualunque Mago
per mezzo della Pozione Polisucco.
<< Quelli là se ne sono
andati? >> domandò allo zio rimanendo
aggrappata a lui.
Il Cacciatore di Maghi Oscuri annuì, << Uno è riuscito
a svignarsela
>> le sussurrò carezzandole una guancia con
affetto, << Ma
l'altro l'ho incastrato, adesso è
chiuso in bagno e aspetta
soltanto l'arrivo di una pattuglia per
l'arresto! >>
concluse orgogliosamente.
<<
Però adesso ci hanno scoperti, potrebbero tornare ancora >>
fece notare mestamente la ragazzina dai riccioli rossi, abbassando gli
occhi per celare la paura che sicuramente vi si leggeva.
<<
Infatti domattina ce ne andremo >> la rassicurò lo zio,
<
< Anche se speravo di non dover ricorrere a quest'ultima
soluzione... >>
<< Perchè non stanotte? >>
<< É pericoloso andarcene col buio, potrebbero attenderci
per
aggredirci alle spalle. È meglio aspettare la mattina, alla
luce per loro
è più difficile attaccare >>.
Diana stette un momento in silenzio, non poteva fare a meno di sentirsi
inquieta all'idea di passare la notte da sola. Se quelli fossero
effettivamente tornati, si sarebbe potuta svegliare di soprassalto e
trovarsi uno di loro in piedi di fronte al suo letto!
Improvvisamente
suo zio agitò la bacchetta in direzione del letto e questo
sparì misteriosamente, lasciandola a bocca aperta; << Ma che
cosa...? >>
<< L'ho spostato in camera mia >>
le sussurrò Marius
chinandosi nuovamente su di lei e posandole le
mani sulle spalle, <<
Non penso che torneranno, però, nel
caso, credo sia meglio restare uniti,
così da proteggerti
meglio... >>
La ragazzina dai riccioli rossi annuì
debolmente e seguì l'Auror lungo
il ballatoio, fino all'
altra porta che aveva visto dal salotto. La
stanza di Marius Potter, che
comprendeva un letto, una scrivania, un
armadio e una finestra (oltre il
letto aggiunto, ovviamente), per fortuna
era abbastanza ampia da fornire
a entrambi uno spazio adeguato.
Dopo che il suo giovane zio l'ebbe
abbracciata augurandole una
buonanotte, Diana si rannicchiò sotto
le coperte assieme a Pan, che si
accoccolò tra le sue braccia e
chiuse gli occhi, pensando che Marius era
sicuramente ciò di
più simile a un padre che avesse mai conosciuto.