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Autore: ScudoDiTiglio    01/11/2010    3 recensioni
Anche nelle giornate più noiose in cui tutto sembra girare per il verso storto, la vita può prendere una piega decisamente inattesa! Ecco cosa accade se, a soli undici anni, improvvisamente si scopre di essere imparentati con alcuni personaggi del tuo libro preferito: “- Non so se tu sai chi sono io... - riprese a parlare la donna con un tono e uno sguardo che parevano un po' tristi. La ragazzina scosse piano la testa, - Immagino che Lei faccia parte del mondo magico. La Strega sorrise e annuì, - Sono Lilian Luna Potter, Ministro della Magia - si presentò stringendo la mano della sua giovane interlocutrice. Poco ci mancò che la saliva andasse di traverso a Diana! Lilian Luna Potter?! La bambina figlia di Harry e Ginny che compariva nell'epilogo di Harry Potter e i Doni della Morte assieme ai fratelli e ai cugini?? - La figlia di Harry Potter... - sussurrò flebilmente, guardandola con tanto d'occhi, chi l'avrebbe mai detto? - Oh, non solo... sono anche la sorella del tuo nonno paterno, James -. Ma cosa c'entrerà la città perduta di Petra con i discendenti del Salvatore del Mondo Magico?
Genere: Guerra | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Albus Severus Potter, Altro personaggio, James Sirius Potter, Lily Luna Potter, Nuovo personaggio
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Bonsoir popolo di EFP! XD Chiedo umilmente perdono per l'ulteriore
ritardo, ma lo studio mi sta letteralmente assorbendo e un paio di giorni
fa ho avuto persino la simulazione della terza prova... Che
disastrooooo!!! Buahaaaa ç_ç
Va be', a parte il mio sfogo, purtroppo Lily ci ha salutato per un
po' e ammetto che la sua edificante presenza mi mancherà parecchio, in
compenso però è entrato in scena lo zietto schizofrenico, Marius Potter,
decisamente uno dei miei personaggi preferiti di tutta la fanfiction!!! ^^
Proprio lui si unisce a me nel ringraziare coloro che seguono queste
frenetiche avventure: Erikina_Di_Milano, Malika, micia692, tamakisskiss e
_Chiaraa, e ovviamente le due persone che hanno sistemato la fanfic tra le
preferite: leilah lent e Tayr Soranance!

E ora passiamo alla risposta alle recensioni!

Tayr Soranance: Ben tornata!!!! [ScudoDiTiglio Stappa una bottiglia di
champagne il cui tappo, con sua immensa
soddisfazione finisce addosso a Miss
Altezzosità, alias Veive Tiger!] Sì, lo so, non sembra tanto plausibile che
se veramente quella bottega fosse stata in
piedi da tempo così immemore esista anche oltre il ventunesimo
secolo! Mi sono semplicemente attenuta
all'insegna di cui ho letto nel primo libro, ma che vuoi, in fin dei
conti la magia esiste da molto prima del
genere umano! XD Immagino di non doverti spiegare chi sia Imeneo
nella mitologia greca, perchè già lo sai e la
pagina si appesantirebbe parecchio XD Comunque ti ringrazio
per la dritta sulla doppia anima costituita
dalla piuma di grifone, sì, penso proprio che in seguito tornerà
utile... Tra l'altro anche a me Giada sta
davvero simpatica, non vedo l'ora che rientri in scena! ;) Eh già,
missà tanto che il nostro ziettino pazzoide è
riuscito a procurarsi la mitic motocicletta di Sirius Black in
modi noti solo lui... Grazie per il premio
nobel, lo apprezzo molto! [Ehi! Ma non è giusto, sono io che lo
merito, non ScudoDiTiglio!!! Chi la guida la
moto, io o lei?! Nd Marius, che mette in mostra un broncio
adorabile] Ti spiace se al resto delle
recensioni risponderò di persona? Altrimenti temo che ne verrebbe fuori
un elenco interminabile...

micia692: Ancora una volta non mi resta che chiedere umilmente scusa per
quest' imperdonabile ritardo dovuto a motivi
noti a tutti noi poveri studenti [Avrei dovuto dedicarmi
a questa storia in estate =.=].
Le identità dei "nuovi" Potter vengono fuori man mano che
si va avanti, ma temo che prima di completare il tuo
albero genealogico ci passeranno almeno un paio di storie
su di loro! XD
Inoltre ti ringrazio nuovamente per la pensata di
mandarmi dei caratteri cinesi, sono in trepidante attesa di
riceverli! ^^ Nel frattempo però, come segno di
riconoscenza, dato che il Natale si avvicina, ti regalerò i fratellini
di Pan, hai abbastanza spazio per tenerli tutti a casa??
;)
Come ho detto prima, anche a me dispiace che Lily sia
partita, però l'erede di Sirius Black ci voleva proprio! XD
[Salve damigella, piacere di conoscerti! Nd Marius,
esibendosi in un elegante baciamano a micia] [O_O MA CHI
TI HA DATO IL PERMESSO DI ENTRARE?!? Guarda che il
successo con i lettori non ti consente di fare tanto
lo spiritoso!!! Nd ScudoDiTiglio, agitando il fidatissimo
Ramo Laser contro lo zietto psicolabile] Vedrai che
scopriremo molto presto quale sarà il destino di Diana e
Giada a Hogwarts! XD
Scusa ancora per il ritardo! Mo' vado, che devo anche
recensire La Casa degli Specchi...

leilah lent: Ti prego di perdonarmi anche tu per il ritardo, ma purtroppo
alla mia scuola sono tutti così esagerati nel
riempirci di studio! ç _ç Però consolati, anche se resto
un paio di settimane senza postare, non smetto mai di
pensare a Diana e le sue avventure * *
Non preoccuparti per aver messo la storia tra le
preferite solo da poco, per me è veramente un onore che tu
l'abbia fatto ^^
Sì, buon sangue non mente, in fin dei conti, con un
bisnonno come James Potter I era inevitabile che almeno
uno dei suoi discendenti avrebbe prima o poi ereditato
il suo carattere psicotico!!!
[Buona sera, signorina! =D Posso avere l'onore di
bere qualcosa con te al Paiolo Magico o ai Tre Manici di
Scopa? Nd Marius, sfoggiando un'altra volta i l suo
lato più galante] [ANCORA?! Ma insomma, cosa diamine
devo fare io con te?! Nd ScudoDiTiglio esasperata] Ti
prego di scusarlo, temo che il successo gli stia dando alla
testa! Anch'io adoro Pan * * i gatti sono animali
semplicemente divini, proprio per questo mi è sembrato carino
dargli il nome di una divinità dei boschi ;)


Capitolo V

ANCORA AGGRESSIONI NOTTURNE!


Il volo fu veramente entusiasmante, Diana non si era mai divertita così
tanto nemmeno sulle montagne russe delle giostre vicine a casa degli zii
Newt e Calliope, in California.
<< Eccoci arrivati! >> annunciò Marius planando verso erbose
montagne dalle cime innevate poco lontane da un villaggio racchiuso in una
valle.
< < Ma dove siamo? >> domandò la ragazzina guardandosi intorno,
mentre saltava giù dalla motocicletta che suo zio aveva sistemato nel
granaio pieno di gufi addormentati di una baita poco distante delle altre.
<< A casa mia! >> esclamò Marius Potter con un gran sorriso,
liberandosi di casco e occhialoni e sistematoli nel sellino, da cui invece
tirò fuori i pacchi di sua nipote.
<< Di questo me n'ero accorta anch'io >> rispose Diana
con un sorrisetto malizioso, prendendo Pan tra le braccia,
<< Solo, non ho capito dove dovrebbe essere il posto, esattamente...
>>
<< Questo è uno dei miei nascondigli >> spiegò Marius con fare
orgoglioso, << E si trova vicino a Hogsmeade! >>
L'Erede perduta dei Potter s'illuminò, << Caspita, così potrò
visitare il villaggio anche prima del terzo anno! >>
<< Magari! >> sorrise il giovane zio, << Però non dovrai
mai dire a nessuno dove si trova questa baita, altrimenti rischiamo di
essere scoperti >> l'avvisò sotto voce, guardandosi intorno
circospetto.
La ragazzina dai riccioli rossi annuì, dopodiché Marius fece strada
all'interno del rifugio montano, consistente in una grande stanza al
piano terra, dalle pareti fatte interamente di legno alternato tra bande
chiare e scure e il pavimento in terra cotta, che faceva da salotto con un
angolo cottura intagliato in fondo (sulla parete di fronte alla porta), a
destra del quale stava un piccolo camino, mentre a sinistra si snodava una
scaletta che portava su un ballatoio.
Il loro ingresso fu accolto dal festoso abbaiare di un grosso cane lupo che
si precipitò loro incontro saltando addosso a Marius. << Ehi,
Minosse! >> lo salutò il suo padrone accarezzandolo, << Ti
sono mancato eh? >> ridacchiò, dopodiché si rivolse alla nipote che
lo guardava divertita, tenendo stretto Pan. << Fa sempre così, come
se non mi vedesse da una vita! >>
A quelle parole, il suddetto Minosse si girò e si avvicinò alla giovane
ospite annusandole la mano e aspettando una carezza anche da lei. <<
Solitamente Minosse viene anche al lavoro con me come Cane Auror >>
<< Forte! >> esclamò lei accarezzandogli il muso con una mano,
mentre con l'altra continuava a tenere Pan, << Non sapevo che ci
fossero anche i Cani Auror >> commentò.
<< In effetti prima non c'erano, è stato proprio tuo padre a
introdurre la loro presenza nel settore >> la informò con tono
entusiasta, e lei non poté fare a meno di sorridere.
<< Mi raccomando, Minosse >> disse il Cacciatore di Maghi
Oscuri rivolgendosi improvvisamente al proprio cane,
<< Tratta bene i nostri ospiti, che staranno con noi finché non
dovranno partire per Hogwarts! >>
<< Allora >> riprese Marius rivolto nuovamente a Diana, la
quale osservava con interesse l' arredamento consistente in un tavolino
dalle gambe di legno e il ripiano di vetro, al cui centro faceva bella
mostra di sé una candela rosso rubino, circondato da un gruppetto di
poltrone fatte di legno intrecciato e foderate da cuscini che, a vederli
così, parevano molto morbidi, vecchi sci di legno con relativi bastoni
appesi sulla parete vicino al camino, e quattro finestre (due per parete)
con i vetri sfumati di giallo, e il tavolino di formica di fronte al
lavello e al frigo. << Lassù ci sono due camere da letto e un bagno
> > le disse indicando il ballatoio su cui si affacciavano tre porte,
<< Forse non è l'ideale come abitazione, però come nascondiglio
va benone! >>
<< Sì, sì, è molto carino invece >> rispose Diana con
sincerità, poi ridacchiò pensando che la Miss Altezzosità, che altri non
era che Veive, avrebbe avuto i capelli dritti all'idea di passare
l'estate in quella baita, dato che era abituata alla sua
"meravigliosa" (si fa per dire) villa fastosa.
Con un gran sorriso, Marius la accompagnò in una graziosa stanzetta le cui
pareti erano fatte di legno scuro e il pavimento di un parquet di legno
chiaro, il letto singolo era addossato alla parete a sinistra della porta,
mentre su quella destra si trovava un piccolo scrittoio antico, infine, su
quella di fronte, una piccola finestra, dalla quale erano ben visibili i
pascoli e il lontano villaggio.
<< Mentre tu ti sistemi, io scendo a preparare qualcosa da mangiare,
ti va? >>
Diana annuì, cominciando ad aprire le borse (che intanto lo zio aveva
riportato alla loro grandezza naturale) per svuotarle del loro contenuto,
in effetti era già ora di cena!
Quando suo zio l'ebbe lasciata sola, la ragazzina dai riccioli rosso
fuoco posò Pan ai piedi del letto e gli versò del latte in una piccola
ciotola e lui, sotto lo sguardo divertito della padroncina, cominciò a
leccare avidamente, sporcandosi pure le zampine.
Dopodiché mentre era intenta a sistemare i libri di testo e gli ingredienti
per le pozioni sullo scrittoio, nonché i vestiti nuovi e il mantello nero
della divisa nell'armadietto (sua prozia le aveva spiegato che avrebbe
trovato nel dormitorio la camicia e i pantaloni una volta che
l'avrebbero smistata), sentì un botto proveniente dal piano di sotto.
<< Santo cielo! Cos'è successo?! >> esclamò preoccupata,
afferrando Pan e precipitandosi fuori dalla stanza per poi lanciarsi giù
per le scale.
<< Ehm... Marius? >> lo chiamò esitante, cercando di scansare
il denso fumo arancione che avvolgeva il salotto, mentre Minosse abbaiava
come un pazzo, << Tutto bene? >>
<< Temo di aver sbagliato qualcosa con la cucina! >> rispose
suo zio, che intanto si era cambiato e ora portava pantaloni neri e una
maglia blu a maniche corte, mentre agitava la propria bacchetta per
diradare il fumo.
Diana emise un sospiro di sollievo nel vedere che stava bene, << Come
sarebbe a dire? >> gli domandò avvicinandosi.
Non poté proprio fare a meno di ridere per la vista che le si presentò
davanti: migliaia di cocci arancioni erano sparpagliati per il piano
cottura e uno dei fornelli ancora fumava pericolosamente, mentre sul
pavimento erano sparse quelle che parevano polpette non bruciacchiate,
carbonizzate! In realtà per quelle nessun problema, dato che ci stava
tranquillamente pensando Minosse a divorarle.
<< Si può sapere che stavi cercando di fare? > > domandò Diana
tra un accesso di risa e l'altro.
<< Le polpette, ma mi sa che non si fanno così, eh? >> le
rispose con un sorriso un tantino imbarazzato.
<< Direi proprio di no, non si mettono certamente a bagnomaria!
>> rispose la ragazzina dai capelli color fuoco facendo spaziare lo
sguardo sul disastro generale,
<< Scommetto che è la prima volta che tenti di farle, vero? >>
<< Ehi, ma non è valido, in famiglia di solito vinco sempre io le
scommesse! >>
< < Qualcosa mi dice che ho azzeccato! >> ridacchiò Diana
aiutandolo a raccogliere i cocci e lasciando il Cane Auror al suo lauto e
alquanto insolito pasto.
<< Già, non sono esattamente un esperto in cucina, infatti di solito
mi arrangio con dei panini. Al massimo qualche volta cucina per me la mia
fidanzata. Stasera volevo provare con la bacchetta, però come vedi non ha
avuto un bell' impatto con il forno e il resto... >>
"Povera fidanzata, avrà proprio il suo bel da fare!"
<< Vuol dire che per stasera lo farà tua nipote! >> lo prese in
giro lei con un gran sorriso, dopodiché aprì la piccola credenza adiacente
al piano cottura per tirare fuori una teglia e, dopo che suo zio ebbe
agitato la bacchetta in modo che dall'impasto di carne si formassero
velocemente altre polpette, le sistemò dentro, infine si chinò per
infilare il tutto nel forno e regolare il tempo di cottura.
<< Bene, più semplice di così non si può! >> scherzò guardando
Marius con un sorriso trionfante.
< < Caspita, se non ci fossi stata tu! >> sorrise lui.
<< In realtà le so anche impastare >> precisò lei aiutandolo ad
apparecchiare, << Però ti ho lasciato fare con la bacchetta,
altrimenti ci sarebbe voluto troppo tempo! >>
<< Ma dove hai imparato a farle? >> le chiese curioso il
Cacciatore di Maghi Oscuri.
<< Oh be', mia nonna Dora da piccola mi teneva per ore a
guardarla mentre cucinava cose del genere spiegandomi i procedimenti passo
per passo. Certo, ammetto che alcune cose me le sono dimenticate, ma non
le polpette, dato che sono uno dei miei piatti preferiti! >>
Marius Potter rise, << Almeno questa l'ho azzeccata! >>
Mentre aspettavano che le polpette finissero di cuocere, Diana guardò le
svariate foto che si trovavano sul caminetto che ritraevano sia adulti che
bambini, finché non la colpì una in particolare in cui erano immortalati
un ragazzo all'incirca sui diciannove anni, alto e con una corporatura
ben temprata, dai folti capelli neri lunghi fino alla fine del collo, le
guance ricoperte da un lievissimo accenno di barba (che in realtà si
notava soltanto guardandolo bene) e due grandi occhi di un verde
chiarissimo con una leggera sfumatura dorata. Era inginocchiato dietro una
bambina di più o meno nove anni, con i lunghi capelli castano scuri
intrecciati e gli occhi indaco-violetti, e l'abbracciava da dietro
appoggiando il mento sulla sua spalla in modo che le guance fossero a
contatto. Entrambi avevano un sorriso smagliante.
"Io ho già visto questo ragazzo..." pensò Diana prendendo in mano la foto e
sforzandosi di ricordare, "Ma certo! Ieri sera, quando il Dissennatore mi
ha aggredita!" non poté evitare che le spalle le tremassero leggermente al
ricordo.
<< Qualcosa non va, Diana? Ti vedo un po' taciturna >> le
chiese Marius quando si furono finalmente seduti a tavola, scrutandola con
i suoi occhioni verdi come se volesse leggerle nel pensiero.
La ragazzina rialzò lo sguardo su di lui, dapprima esitante, dopodiché tirò
fuori la foto trovata sul caminetto e la mostrò a suo zio, << Chi
sono questi due? >>
Il Cacciatore di Maghi Oscuri osservò pensieroso la foto, poi incrociò lo
sguardo della nipote, << Questo è tuo padre, qui aveva diciannove
anni. La bambina invece è tua cugina maggiore, Pleiade; la figlia di
Arthur, il maggiore tra noi figli di James e Ramtha Potter >> le
spiegò restituendogliela, << Se vuoi puoi tenerla tu >>.
<< Grazie >> disse Diana sorridendo riconoscente e accarezzando
Pan, che sonnecchiava sulle sue ginocchia.
<< Da questa foto sembra che mio padre fosse molto affezionato a
Pleiade >> commentò sperando di riuscire a farsi raccontare qualcosa
sul loro passato, e non ne rimase affatto delusa.
Marius sorrise, << É vero, Gideon era in assoluto lo zio preferito di
Pleiade. Berenice ha cominciato a lavorare al Ministero come ricercatrice
a diciotto anni, finiti gli studi a Hogwarts, però era sempre sommersa
dallo studio, quindi era raro che trovasse il tempo di giocare con lei,
nonostante avessero solo dieci anni di differenza. Mentre Gideon preferiva
di gran lunga divertirsi con la nipote che impegnarsi a scuola, sebbene
poi ne uscisse sempre con voti brillanti >>. Si divertì il giovane
Auror nel ricordare quelle cose, anche se Diana non poté non cogliere una
nota nostalgica nella sua voce.
<< E tu in che rapporti eri con lei? >> volle sapere la
ragazzina, << Insomma, eri suo zio anche tu... >>
<< Per me la storia era diversa. Io avevo solo sei o sette anni in
più rispetto a Pleiade, quindi si può dire che da piccoli bisticciassimo
come fratello e sorella e indovina da quale parte stava tuo padre? >>
<< Dalla sua? >> ridacchiò Diana.
<< Esatto, mentre Berenice veniva a sgridarci perchè con il nostro
baccano non le permettevamo di studiare! >> ancora una volta, Marius
non poté non scoppiare nuovamente a ridere nel ripensare a quegli aneddoti
della sua infanzia, poi si rifece serio. << Tua cugina e io ci siamo
sempre voluti un gran bene, per carità, però abbiamo cominciato ad andare
veramente d'accordo soltanto da grandi >>.
< < E ora dov'è Pleiade? >> domandò Diana quasi temendo la
risposta, ma questa volta ne fu rassicurata.
<< Adesso vive da sola in un appartamento a Godric's Hollow, però
un paio di giorni fa ha ottenuto la cattedra di Astronomia, quindi da
settembre comincerà a insegnare a Hogwarts! >> le riferì Marius
entusiasta, e la ragazzina dai capelli rossi quasi cadde dalla sedia per
la sorpresa.
<< Ah sì?! Quindi la conoscerò di là? >>
<< Penso proprio di sì, prima non sarà possibile perchè è andata a
far pratica dagli ultimi astronomi Maya proprio in vista dell'anno che
verrà. Fin da studentessa, ci ha sempre tenuto a prepararsi al meglio!
>>
<< Fantastico! Almeno non mi ritroverò solamente quell'antipatica
di Veive e quella vecchiaccia di Feronia Tiger! >>
Diana riabbassò lo sguardo sulla foto e osservò per un attimo gli occhi
allegri di quella cugina sconosciuta. Sì, decisamente sembrava più
simpatica di Veive!
Finita la cena, zio e nipote rimasero ancora un po' a chiacchierare in
salotto e Marius raccontò a Diana svariati aneddoti della propria infanzia
che vedevano protagonisti lui, Gideon, Berenice, Arthur e altri vari
cugini e amici, oltre ai nonni, bisnonni e prozii. La ragazzina cercò di
mandarli alla memoria uno per uno, dopodiché vinta dalla stanchezza che
quella giornata movimentata le aveva depositato addosso, diede la
buonanotte a suo zio e salì in camera sua.
Non appena ebbe indossato una canottiera di un verde chiarissimo e
pantaloncini bianchi come pigiama, sistemò Pan in un cestino foderato da
un morbido panno che fungeva da giaciglio e lei si distese sul proprio
letto.
Stava per spegnere la candela posata sul suo comodino, quando esclamò:
<< Oh Cavolo! Ho dimenticato di mandare un gufo a mia madre, e sì
che si è raccomandata più volte di farlo! >> ci pensò un attimo, poi
agitò leggermente una mano in segno di diniego, << Ah, pazienza,
domani mattina chiederò a Marius se posso prendere uno dei gufi del
granaio, e ci penserò allora! >> Dopodiché si decise a spegnere la
candela e a rannicchiarsi sotto le coperte per addormentarsi in pochi
minuti.

Un rumore di vetri infranti la svegliò di soprassalto e, scostandosi le
coperte, saltò immediatamente a sedere sul letto. "Ma che accidenti...?"
Che Marius fosse riuscito a far esplodere qualcosa persino mentre dormiva?!
La porta della sua camera si aprì di schianto e il Cacciatore di Maghi
Oscuri, precipitatosi dentro, la afferrò di peso portandola dall'altra
parte del letto e, facendole cenno di stare a terra, le diede Pan e la sua
bacchetta.
<< Che succede? >> mormorò la ragazzina con voce tremante,
aggrappandosi al braccio di suo zio, che la strinse a sé.
<< Diana >> le sussurrò all'orecchio accarezzandole i
capelli, << Purtroppo i Devoti delle Erinni ci hanno scoperto e
hanno fatto irruzione in casa >>.
<< Oh no! >> gemette Diana cercando di reprimere un singhiozzo,
< < E adesso cosa facciamo? >>
<< Tu starai nascosta qui, e io scenderò a mandarli via >>
<< Quanti sono? >>
<< Dai rumori penso che siano in due. Sta' tranquilla, ricorda
che non è la prima volta che ho a che fare con questa gente >> cercò
di rassicurarla carezzandole affettuosamente una guancia, prima di uscire
chiudendo la porta.
Tenendo la sua bacchetta alta davanti a sé, Marius Potter scese lentamente
la scala e distinse due figure scure che si aggiravano nell'oscurità
del salotto.
<< Expelliarmus! >> esclamò forte e chiaro rimanendo a metà
delle scale e puntando la bacchetta contro i due, le cui bacchette vennero
immediatamente strappate dalle loro mani e catapultate in aria, mentre i
loro proprietari si ritrovarono a sbattere la schiena contro la parete.
<< Ti credevi molto furbo con tutti quei nascondigli, eh Potter?
>> l'uomo incappucciato sputò il suo cognome come se fosse
qualcosa di molto marcio.
<< Alla fine ti abbiamo scoperto! >> lo appoggiò l'altro,
recuperando la propria bacchetta e puntandogliela contro.
<< Sai benissimo il motivo della nostra visita >>.
<< Visita?! Certo che avete proprio un gran bel modo di far visite
spaccando i vetri! >> ribatté Marius sarcastico, con gli occhi che
lampeggiavano e la bacchetta sempre puntata contro i due invasori, che
intanto si erano rialzati.
< < Molto spiritoso, Potter, è sempre stato nel tuo stile. Ma noi
sappiamo perfettamente che la ragazzina è qui >>.
< < Già, e non esiteremo a farti fuori se non ce la consegni
immediatamente! >>
Marius scosse la testa, e tirò fuori il suo tono più autoritario <<
Dovreste sapere che non farei mai e poi mai una cosa del genere! >>
<< Oh, che discorsetto commovente! >> replicò l'invasore
con un tono sarcastico come quello che aveva usato lui prima, <<
Proprio tipico di voi Potter, proteggere i familiari a costo della vostra
vita, ma non vi servirà ancora per molto! >>
<< Ora ne ho abbastanza, fuori di qui! >> esclamò Marius Potter
arrabbiato agitando la bacchetta, << Stupeficium! >>
una luce rosso rubino si sprigionò dalla sua bacchetta e andò molto vicina
ad uno dei due uomini, se non fosse stato per il suo compagno, che gridò
immediatamente: << Protego! >>
< < Avada Kedavra! >> urlò l'altro e una luce verde si
diresse verso il Cacciatore di Maghi Oscuri, il quale la evitò saltando
agilmente oltre la ringhiera di legno.
Non fece in tempo a rialzarsi che dovette sollevarsi in aria per evitare
uno Schiantesimo da parte del suo compagno.
<< Crucio! >> gridò uno dei due da una parte imprecisata del
salotto e, poiché Marius rotolò di lato fino a rifugiarsi sotto il
tavolino di formica, a subire l'incantesimo fu l'altro uomo
incappucciato.
Il giovane zio di Diana scattò in piedi e ne approfittò immediatamente per
scagliare il tavolino contro l'invasore sano, che venne colto alla
sprovvista per quel modo difendersi così... Babbano!
Mentre uno dei due aggressori cercava disperatamente di scrollarsi di dosso
il tavolino che lo schiacciava facendolo sentire simile ad una frittata,
Marius Potter balzò dall'altra parte del salotto con la bacchetta
puntata davanti a sé con l' intenzione di coglierlo di sorpresa.
Peccato solo che improvvisamente si trovò bloccato da due pesanti braccia
che gli cingevano la gola rendendogli difficile respirare.
<< Ahi ahi ahi, il grande Marius Potter è caduto in trappola, eh?
>>
Il Cacciatore di Maghi Oscuri sgranò i grandi occhi verdi nell'oscurità
e sentì i brividi scendergli lungo la schiena, e non per paura di venire
sopraffatto, ma perchè, sentendola da così vicino, avrebbe riconosciuto
quella voce tra mille!
<< Nott! > > sibilò tra i denti, stringendo convulsamente la
bacchetta.
<< Allora riconosci i vecchi compagni di scuola >> ghignò,
<< E ci parlo ancora, vedo >>
<< Avresti potuto parlarmi in qualsiasi momento, Dorian >>
<< Io?! Il debole e incapace Nott che parla con il grande Potter? Ne
dubito fortemente... >>
<< Non dire idiozie, Nott! >>
<< Ah! Ma ora i ruoli si sono ribaltati, mi chiedo proprio come farai
adesso a proteggere la tua cara nipotina... >>
Dorian Nott, con un sadico ghigno di soddisfazione, puntò la propria
bacchetta alla tempia di Marius che, essendo bloccato dalla presa
stritolante dell'altro, chiuse gli occhi in attesa della fine. In
un'altra situazione avrebbe pensato che quella sarebbe stata una morte
ingloriosa per lui, ma ora la sua unica preoccupazione era rivolta a
Diana, chi diamine l'avrebbe protetta se lui non ce l'avesse
fatta? Come avrebbe fatto a scappare tra quelle impervie montagne e in
generale a muoversi in un posto che non conosceva?
Gli angosciosi pensieri del più giovane dei figli di James Sirius Potter
furono improvvisamente interrotti da un pesante corpo che atterrava sulla
schiena del suo aguzzino facendoli entrambi rovinare a terra, seguito dal
potente abbaiare di un cane. Minosse!
Marius Potter si liberò immediatamente mentre Minosse teneva Nott bloccato
sul pavimento, continuando ad abbaiare e ringhiare come impazzito,
mostrando i denti e puntandoli pericolosamente contro il collo
dell'invasore.
Con un cenno della bacchetta, il Cacciatore di Maghi Oscuri accese la luce
e materializzò un paio di manette, dopodiché s' inginocchiò e,
afferrati i polsi del suo nemico, li bloccò con esse.
<< Perfetto, Nott! Adesso tocca a me ridere! >> ghignò Marius
in una perfetta imitazione di Dorian Nott, poi si affrettò ad agitare la
bacchetta per evocare il suo Patronus, e una fluorescente luce argentea ne
fuoriuscì trasformandosi ben presto in un cervo. Vedendolo, il giovane
uomo non poté fare a meno di sorridere, eh sì, l'aveva proprio
ereditato da suo nonno! << Vai al Ministero >> gli disse
accarezzandolo, < < Cerca Romolo Lupin e Yu Gong e dì loro di mandare
una pattuglia qui in casa mia perchè arresti Dorian Nott. Vai! >>
Detto ciò, l'evanescente cervo saltò dalla finestra e sparì tra le
montagne, alla volta del Ministero della Magia.
<< Pietrificus Totalus! >> esclamò Marius con voce potente,
puntando ancora una volta la bacchetta contro il suo aggressore che,
nonostante le manette e il dolce peso di Minosse sulla sua schiena,
continuava a dibattersi furiosamente.
<< Alzati! >> gli ordinò il Cacciatore di Maghi Oscuri
afferrandolo per un braccio in malo modo e conducendolo su per le scale,
dopodiché aprì la porta del piccolo bagno, piastrellato di un blu
scurissimo con i mobili di legno, e, spintolo dentro, materializzò alcune
corde con le quali, con evidente soddisfazione, lo legò come un salame per
poi spingerlo nello strettissimo vano doccia. < < Scusa tanto,
questione di sicurezza! >> affermò sprangando la porta scorrevole,
ma dal suo tono traspariva tutto meno che dispiacere.
Ordinando a Minosse di fare la guardia al prigioniero fino all'arrivo
della pattuglia, fece per uscire poi, come se avesse dimenticato qualcosa
di importante, si fermò. << Ah, Nott! Un'ultima cosa: quando
rivedrai il tuo compagno – e ti assicuro che sarà prestissimo – fagli i
complimenti da parte mia per la sua "incrollabile lealtà"... Ops,
dimenticavo; i Devoti delle Erinni non hanno alcun problema a fuggire
lasciando i compagni in difficoltà! >>
E, con un ghigno soddisfatto, uscì una volta per tutte. Affacciandosi dal
ballatoio, contemplò il disastro in cui il salotto era stato ridotto e,
con un pigro movimento della bacchetta, lo fece ritornare al suo stato
precedente all'aggressione.
<< Tzè! Mi fatte un baffo, Devoti delle Erinni! >> sibilò come
se avesse appena vinto una partita di Quidditch, poi, ricordandosi di sua
nipote, sgranò gli occhi e tornò serio, prima di precipitarsi verso la
camera di lei.

Rannicchiata nell'angolo formato dalla rientranza tra la parete e
l'armadio, Diana aveva la testa bassa e teneva stretto Pan tra le
braccia. Sentiva il suo corpicino caldo e soffice tremare a contatto con
il proprio petto e anche lei, per quanto stringesse i denti per non cedere
al panico, non poteva fare a meno di rattrappirsi contro la parete.
"Marius è un buon Auror, non è la prima volta che affronta cose del genere.
Li manderà via!" si ripeteva mentalmente come se fosse stato un mantra per
farsi coraggio, mentre teneva il musetto di Pan premuto contro di sé in
modo che non miagolasse.
Nonostante questo però, non poteva fare a meno di pensare al peggio ogni
volta che si sentivano nuovi rumori di oggetti infranti contro le pareti,
incantesimi urlati sia da una parte che dall'altra e persone che
stramazzavano a terra.
Quando sentì la porta della sua camera aprirsi di schianto, il suo cuore
fece una tripla capriola più un giro della morte, temendo che fosse uno
degli invasori.
<< Diana, sta' tranquilla. Sono io >> disse invece la voce
rassicurante di suo zio e, dopo che quest'ultimo ebbe pronunciato
"Lumos", la luce scaturita dalla sua bacchetta riempì la stanza
permettendole di vederlo bene.
Il sollievo dell'Erede Perduta dei Potter fu talmente grande che balzò
in piedi e fece per correre da Marius, che aprì le braccia per accoglierla
ma, non appena fu a pochi centimetri da lui, si fermò di colpo scrutandolo
dubbiosa.
<< Cosa succede? >> le chiese lui preoccupato, perdendo il
sorriso poco a poco.
<< Quando tu e Pleiade litigavate, da piccoli, dalla parte di chi
stava Gideon? >>
Per un momento Marius Potter sgranò gli occhi per quella domanda
apparentemente assurda, dopodiché, con un lampo di genio, si ricordò che
la figlia di suo fratello aveva letto i libri sulle due Guerre Magiche e
la loro famiglia, e nessuno che non fosse lui avrebbe potuto conoscere
questo piccolo aneddoto della sua infanzia...
<< Prendeva sempre le difese di Pleiade >> rispose con un gran
sorriso.
Finalmente anche Diana sorrise, < < Sei tu! >> esclamò felice,
prima di buttarsi tra le sue braccia.
Mentre il suo giovane zio la stringeva forte a sé e le carezzava i lunghi
riccioli rossi per tranquillizzarla, non poté fare a meno di sentirsi
orgogliosa e sollevata per quel moto di prudenza dettatole dalla lettura
di "Harry Potter e il Principe Mezzosangue", libro nel quale si parlava
del fatto che i Mangiamorte avrebbero potuto assumere l'aspetto di
qualunque Mago per mezzo della Pozione Polisucco.
<< Quelli là se ne sono andati? >> domandò allo zio rimanendo
aggrappata a lui.
Il Cacciatore di Maghi Oscuri annuì, << Uno è riuscito a svignarsela
>> le sussurrò carezzandole una guancia con affetto, << Ma
l'altro l'ho incastrato, adesso è chiuso in bagno e aspetta
soltanto l'arrivo di una pattuglia per l'arresto! >>
concluse orgogliosamente.
<< Però adesso ci hanno scoperti, potrebbero tornare ancora >>
fece notare mestamente la ragazzina dai riccioli rossi, abbassando gli
occhi per celare la paura che sicuramente vi si leggeva.
<< Infatti domattina ce ne andremo >> la rassicurò lo zio,
< < Anche se speravo di non dover ricorrere a quest'ultima
soluzione... >>
<< Perchè non stanotte? >>
<< É pericoloso andarcene col buio, potrebbero attenderci per
aggredirci alle spalle. È meglio aspettare la mattina, alla luce per loro
è più difficile attaccare >>.
Diana stette un momento in silenzio, non poteva fare a meno di sentirsi
inquieta all'idea di passare la notte da sola. Se quelli fossero
effettivamente tornati, si sarebbe potuta svegliare di soprassalto e
trovarsi uno di loro in piedi di fronte al suo letto!
Improvvisamente suo zio agitò la bacchetta in direzione del letto e questo
sparì misteriosamente, lasciandola a bocca aperta; << Ma che
cosa...? >>
<< L'ho spostato in camera mia >> le sussurrò Marius
chinandosi nuovamente su di lei e posandole le mani sulle spalle, <<
Non penso che torneranno, però, nel caso, credo sia meglio restare uniti,
così da proteggerti meglio... >>
La ragazzina dai riccioli rossi annuì debolmente e seguì l'Auror lungo
il ballatoio, fino all' altra porta che aveva visto dal salotto. La
stanza di Marius Potter, che comprendeva un letto, una scrivania, un
armadio e una finestra (oltre il letto aggiunto, ovviamente), per fortuna
era abbastanza ampia da fornire a entrambi uno spazio adeguato.
Dopo che il suo giovane zio l'ebbe abbracciata augurandole una
buonanotte, Diana si rannicchiò sotto le coperte assieme a Pan, che si
accoccolò tra le sue braccia e chiuse gli occhi, pensando che Marius era
sicuramente ciò di più simile a un padre che avesse mai conosciuto.  

  
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