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Autore: Chanel483    03/11/2010    4 recensioni
Cosa aveva fatto?
Buongiorno coscienza...
Certo, Ron era stato uno stronzo ma... non si meritava questo... beh un po' si...
Non trovare scuse Hermione!
Si era vero, non c'erano scusanti, la sua prima volta doveva essere con Ron!
Di sicuro non con... Malfoy!
Dopo la morte del signore oscuro, ad Hogwarts un nuovo anno è cominciato, e come ogni anno che si rispetti porta con se più consapevolezza, nuovi amori, vecchi rancori, ed innumerevoli cambiamenti.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Hermione Granger | Coppie: Draco/Hermione, Ron/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Gli opposti si attraggono'
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Draco Lucius Malfoy camminava per i corridoi deserti della scuola per un turno di ronda come Caposcuola Serpeverde; due ore a vagare per la scuola, ore sprecate, che avrebbe preferito sfruttare in qualsiasi altro modo... aveva un paio di idee interessanti...

Cos'è?

L'attenzione del platinato fu attirata da un lontano rumore, come dei singhiozzi ovattati dalla lontananza. Si guardò intorno; il rumore proveniva dalle scale alla sua sinistra, le scale della Torre di Astronomia.

Iniziò a salire, non tanto perchè fosse suo dovere - e lo era - controllare quanto perchè si stava follemente annoiando.

Più avanzava per la scala a chiocciola, più il freddo pungente lo colpiva, era molto freddo, anche per essere una serata di novambre inoltrato. Ma, a quanto pareva, c'era qualcuno che aveva deciso di infischiarsene della temperatura e sfogare il suo dolore lassù, in cima alla torre.

Quando sbucò dalla porta, la fredda aria invernale investì il bel viso del serpeverde accaldato.

In cima alla torre, appoggiata alla balaustra, con le mani tremanti e gli occhi gonfi, stava un'esile figura, con il volto incorniciato da una folta chioma di ricci castani. Una sorta di ghigno comparve sul volto del ragazzo, prima di notare che la grifondoro puntava la sua stessa bacchetta contro la propria tempia:<< Granger! >>, urlò il platinato.

Hermione sobbalzò, non aveva sentito i passi del serpeverde che ora la fissava accigliato, per lo spavento lasciò cadere la bacchetta e si schiacciò contro la balaustra:<< Stai cercando di ammazzarti Mezzosangue? Perchè se così fosse, preferirei che non lo facessi durante il mio turno di sorveglianza, sai com'è... non vorrei che la colpa ricadesse su di me... >>.

<< N-non stavo... cercando di... ammazzarmi >>, rispose Hermione scossa dai singhiozzi.

<< E allora cosa cazzo volevi fare? >>, domandò Draco.

Sul volto della grifondoro si dipinse un sorriso triste, amaro:<< Volevo obliviarmi... M-malfoy... non che siano affari... tuoi... comunque... >>, altre lacrime bagnarono il suo viso pallido.

<< Dal momento che ti ho vista puntarti la bacchetta alla testa sono diventati fatti miei. E perchè avresti voluto cancellarti la memoria? >>, chiese appoggiandosi al muro davanti alla ragazza.

Le labbra di lei tremarono, cercando di articolare parole incomprensibili, finchè non ne uscì un unico gemito soffocato:<< R-ron... >>, disse spostando lo sguardo in direzione della torre di Grifondoro, chiedendosi perchè poi lo stesse raccontando proprio a Malfoy.

Il ragazzo inarcò un sopracciglio:<< Qual'è il problema? >>, chiese:<< é ancora arrabbiato con te perchè non gliela dai? >>, domandò con molta finezza.

<< Non... non puoi... come...? >>.

<< Come lo so? Lo sa tutta la scuola Mezzosangue, o per lo meno, tutta la scuola ora che lo sai anche tu >>, disse l'altro scrollando le spalle. Hermione tentò di lanciargli un'occhiataccia, che fu nascosta dalle lacrime che ancora le riempivano i dolci occhi castani:<< Allora è questo il motivo? Oppure alla fine ti sei decisa ma Lenticchia in quanto doti nascoste è assai deludente? >>, chiese con un ghigno divertito:<< Perchè se è questo il problema... >>, iniziò avvicinandosi con fare malizioso:<< beh, puoi sempre rifarti con me... >>.

Hermione si stupì di riuscire a provare qualcosa che non fosse dolore:<< Mi... mi fai... schifo! >>, riuscì a dire tra i singhiozzi.

Malfoy ghignò, divertito dalle deboli accuse della grifondoro:<< Questa non è una novità, Mezzosangue... >>, se Hermione fosse stata meno sconvolta, avrebbe sicuramente notato la traccia di sofferenza che riempì gli occhi nebulosi del serpeverde.

Seguirono diversi minuti di silenzio, rotti solo dai singhiozzi di Hermione, mentre Malfoy la scrutava con quel solito sorrisetto strafottente sul viso:<< Vattene Malfoy >>, esalò infine la grifondoro.

Il serpeverde la fissò ancora per qualche minuto, per poi tornare da dove era venuto con un semplice:<< Se mi cerchi sai dove trovarmi >>.

Se mi cerchi sai dove trovarmi... ma cosa...?

Ok, il mondo era completamente impazzito, Hermione ne era sicura; come lo era del fatto che, una bella cancellatina di memoria non sarebbe stata una brutta idea. Non sarebbe stato difficile, voleva solo cancellare l'immagine di Lavanda che stava avvinghiata al suo ex-fidanzato gemendo e sussurrando il suo nome.

<< Ron... oh... Ron...>>

Represse un conato di vomito al solo pensiero e raccolse nuovamente la bacchetta, sarebbe bastato un secondo, conosceva l'incanto e poi... sarebbe tornato tutto come prima... << Obl... >>

<< Hermione! >>

Cosa c'è ancora?

La giovane grifondoro aprì gli occhi ancora rossi e gonfi di pianto e vide sfocata una figura con una lunga chioma rossa correre verso di lei, la scosse per le spalle:<< Hermione! Ti senti bene? Cosa pensavi di fare? >>.

<< Ginn... >>

<< Dio Hermione! Ti volevi uccidere? >>

<< Gi... >>.

<< Non hai pensato ai tuoi genitori? A Harry? A... a... a me!? >>.

<< Gi... >>.

<< Credevo che avessi un po' più di sale in zucca! Non è così che si affron... >>.

<< Ginevra! >>, strillò Hermione. Quando fu certa di aver catturato l'attenzione dell'amica continuò:<< Non volevo... uccidermi, Ginny, voglio... voglio solo... dimenticare... e dormire >>, affermò esausta.

<< E allora perchè ti puntavi la bacchetta addosso? >>, chiese l'altra scettica.

<< Non volevo uccidermi... >>, ripè, con un filo di voce:<< semplicemente un... un Oblivio... >>, spiegò scrollando le spalle. Ginny stava per ribattere, ma Hermione fu più veloce:<< Non ce la faccio Ginny! Voglio bruciarmi il cervello! >>, scoppiò per l'ennesima volta in lacrime:<< Voglio... cancellare quell'immagine... i-io... non posso... c'è l'ho davanti... ca-capisci? Se chiudo... gli occhi io... li vedo... se c'è silenzio la... la... la sento... >>, cercò di imitare malamente la voce di Lavanda fra i singhiozzi:<< Ron! Oh... R-ron... >>.

Ginny non sapeva cosa fare, si era aspettata di tutto, dal doverla convincere a non uccidere suo fratello, al ritrovarsela ubriaca nel bel mezzo del parco, ma non questo, non di vederla soffrire così, era logorata, distrutta... spenta.

<< Hermione... io... >>, Ginny non aveva parole - o forse si accorse che in quel caso non ne servivano - così decise che la cosa più sensata fosse avvicinarsi semplicemente all'amica ed abbracciarla, cercando di trasmetterle ciò che a parole non riusciva a dire. Le tolse la bacchetta di mano e rimasero così, abbracciate per molto tempo.

 

Hermione rimase in cima alla torre tutta la notte, dopo un paio di ore riuscì a convincere Ginny ad andandare a riposarsi, con la scusa che in quel momento non avrebbe potuto fare molto comunque e che il giorno dopo si sarebbe dovuta alzare presto. L'amica cercò di ribattere, di portare Hermione nel dormitorio con sè, ma acconsentì a lasciarla la in cima da sola, quando la riccia disse che non avrebbe mai voluto dormire nella stessa stanza con “la troia”.

Hermione Jean Granger si strinse nel mantello che Ginny le aveva lasciato per ripararsi dal freddo, sbattè le palpebre ancora umide; ormai non piangeva più, anche se goccie gelate le rigavano il viso.

Cogliona.

Si ripetè per l'ennesima volta.

Cornuta.

Si disse di nuovo. Non trovava aggettivi migliori per se stessa, mentre per Weasley e la Brown ne aveva trovati parecchi. Anche se loro non erano nè coglioni nè cornuti...

Una vocina nella sua testa le diceva di alzarsi e di riprendersi il suo uomo, perchè non era così che si affrontavano i problemi.

Zitta coscienza!

Un'altra vocina le disse che in “Pinocchio” alla fine era il grillo parlante ad avere ragione. Sopresse anche quella.

Dormire era diventato il suo obbiettivo, lo scopo della sua vita, per ora non ci stava riuscendo granchè. Ogni volta che chiudeva gli occhi rivedeva l'immagine – impressa nella retina dei sui occhi castani – di quei due e li rispalancava di colpo.

Non desiderava molto, un ora di sonno, forse due, qualche istante di nulla, di assoluto oblio. 


Eccoci qui :D so che in questo momento alcuni di voi mi vorranno ancora uccidere e che Hermione non si merita tutto ciò... sono pienamente d'accordo, ma prometto che già dal prossimo capitolo si spiegheranno tante cose ed inizieremo a vederci chiaro. Un piccola premessa, la mia storia non è una Dramione... Hermione ama Ron e Ron ama Hermione... ma crescendo si fanno tante cose e spesso si sbaglia... ma si torna sempre sulla retta via :D
Un grazie particolare ad emmawatson che recensiona tutti i miei capitoli (non ti preoccupare,Hermione è forte, non soffrira ancora a lungo), e anche a chi legge senza lasciare commenti...anche se mi piacerebbe davvero tantissimo che recensionaste, facendomi sapere cosa ne pensate... anche se non sono commenti positivi xDDD un bacio enorme Franci

  
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