Dominique odiava.
Dominique detestava ogni cosa, con ogni corda, ogni vena, ogni arteria, ogni emoglobina ed ogni globulo. Con ogni ammasso organico e liquido ed umido del suo corpo.
Dominique blaterava a vanvera.
Dominique, con quella voce impastata di rossetto rosso, faceva venire la pelle d'oca a qualsiasi ragazzo.
Dominique, con l'aria saccente ed irritante faceva sì che chiunque la odiasse.
Dominique non aveva bisogno di nessuno, e la sua sottile figura, pareva come una montagna, quando urlava.
Dominique era potente, indipendente, menefreghista,
Dominique, era come il fumo, come l'aria.
Dominique era il mistero.
Dominique non era platinata, non era rossa, non era castana.
Dominique aveva i capelli color pece e uno sguardo color sospiro di rassegnazione.
Dominique non era superficiale, gelida, distaccata.
Dominique era passione, era una barlume, una fiamma traballante e focosa che scappa, dal resto del branco.
Dominique aveva tanto da dare.
Nessuno accettava niente.
Dominique voleva un amico.
Il suo amico le lacerò le labbra in un bacio.
E le corrose il cuore, con un pugno giocoso sul braccio.








Angolo me.
Perdonate, non sono al meglio della mie aspettative.
Questa è la mia Dominique, non la fredda distacca innamorata e romantica.
La focosa e passionale. La facile da tradire. Difficile da amare. Dominique l'incompresa.