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Autore: Selhin    08/11/2010    6 recensioni
[HopexLight] Raccolta dedicata a questo pairing, sul tema delle fasi della vita.
#01- Origine [Genesis of Hope]
#02- Nascita [The Beginning of Love]
#03- Crescita [Growth Within]
#04- Vita [Life Crystal]
#05- Morte [ Crimson Snow]
Raccolta partecipante al The One Hundred Prompt Project.
Genere: Introspettivo, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Fandom: Final Fantasy XIII

 

 

Fandom: Final Fantasy XIII

Pairing: Hope/Lightning

Personaggi: Lightning, Nora Estheim

Tipologia: One-shot (1.127 parole)

Genere: Slice of Life

 

13° Argomento: Fasi della Vita

61. Origine

 

 

[ So I lay my head back down,

and I lift my hands and pray to be only yours

I pray to be only yours.

I know now you're my

Only Hope. ]

 

Only Hope - Mandy Moore

 

 

 

 

Genesis of Hope

 

 

 

 

 

 

 

  Una bambina camminava veloce fra la folla, la mano stretta attorno a quella della sorellina, attenta e premurosa. Un rumore forte aveva interrotto la loro traversata verso il banchetto dei gelati, un tuono sopra le loro teste. Entrambe avevano alzato lo sguardo incantate e un lampo si era frantumato in una miriade di colori che dipingevano il cielo ormai reso scuro dalla notte.

I fuochi di Bodhum erano iniziati finalmente.

Eccitata, la più piccola lasciò la sua mano per applaudire a quello spettacolo pirotecnico, poi aveva intrecciato le dita e aveva chiuso gli occhi. La sorella la guardò incuriosita, non appena riuscì a togliere lo sguardo da quei colori quasi magici.

  - Serah, che stai facendo?-

La piccola le rispose senza aprire gli occhi. - Sto esprimendo un desiderio, sorellina.-

L’altra la guardò di sbieco. - E perché?-

  - Non lo sai che questi fuochi fanno avverare i desideri? Me l’ha detto la mamma... -

La bambina sospirò rendendosi conto che la sorella aveva solo quattro anni ed era comprensibile credesse ancora a quelle sciocchezze. Anche se, a dirla tutta, sapeva di essere lei quella strana delle due. Troppo seria per avere solo sei anni, troppo adulta, o almeno era così che si mostrava agli altri. Tornò con lo sguardo verso i colori che vibravano nel cielo, l’indomani sarebbe stato il suo compleanno, avrebbe compiuto sette anni eppure non aveva desideri da esprimere. Sperava solo che la sua vita continuasse ad andare in quel modo, spensierata e senza troppi problemi.

Improvvisamente la folla la travolse, allontanandola dalla piccola Serah che iniziò a piangere disperata. La vide da lontano correre via, verso i loro genitori, e la bambina sospirò sollevata. Se fosse capitato qualcosa a sua sorella per colpa sua non se lo sarebbe mai perdonato.

Sollevò ancora lo sguardo verso il cielo, ormai completamente sola e libera di poter essere stessa per qualche minuto. Non sapeva perché si comportava diversamente con gli altri, era da sempre stata una sua particolarità. Il suo carattere chiuso le impediva di sorridere allegra come tutte le bambine della sua età, non riusciva mai a dimostrare l’affetto che realmente provava nei confronti dei genitori e anche della sorella.

Senza rendersene conto, intrecciò le dita delle mani imitando il gesto compiuto da Serah qualche istante prima, chiuse gli occhi azzurri e desiderò di poter essere stessa con qualcuno, prima o poi. In quell’istante una donna, trascinata anch’essa dalla folla, la scontrò urtandola. Lei alzò lo sguardo spaventata poiché non aveva ben capito cosa stesse accadendo. Si voltò ed incontrò un paio di occhi verde acqua che la lasciarono a bocca aperta. La donna la guardò quasi allo stesso modo, poi le sorrise dolcemente.

  - Perdonami piccola, ma sai con questo pancione... - disse scherzosa indicando il ventre gonfio -... Non riesco ad essere agile come prima.-

La bambina le sorrise di rimando, un sorriso timido, incerto. Scosse la testa e poi abbassò lo sguardo azzurro, puntandoselo sui piedi chiusi in sandali bianchi. La donna, incuriosita da quella bambina così graziosa e silenziosa, si accucciò un po’ a fatica arrivando alla sua altezza.

  - Posso sapere il tuo nome?-

La sua voce era gentile e le ricordava tanto quella di sua madre. Alzò ancora gli occhi su di lei e constatò quanto fosse bella. I capelli lucenti, d’un biondo chiarissimo, le sfioravano appena le spalle e nonostante apparisse esile, il ventre sembrava darle una bellezza e una forza straordinari. Soggiogata da quell’aria così materna che emanava, la bambina abbassò ancora la testa e sussurrò piano la sua risposta.

  - Claire... -

L’altra sorrise. - E’ un nome bellissimo Claire, io mi chiamo Nora. E quanti anni hai?-

Claire non osò guardarla ancora, chissà per quale strano motivo si sentiva così in soggezione da quella donna così bella. - Domani compirò sette anni.-

Finalmente la bambina le rivolse lo sguardo osservando stupita che quel dolce sorriso fosse ancora lì, tutto per lei.

  - Ma allora sei già una signorina. Cosa stavi facendo qui tutta sola, Claire?-

Scosse la testa. - Non sono sola, laggiù c’è mia sorella. Io stavo solo... esprimendo un desiderio.- disse alla fine, chiedendosi il perché riuscisse ad essere così aperta con quella donna.

Nora si rialzò, guardando i fuochi che non avevano smesso un attimo di accendere il cielo con i loro colori. - Forse... - iniziò portandosi le mani sul ventre -... Dovrei esprimerne uno anche io.-

Improvvisamente il viso della donna mutò in un’espressione di vago dolore. Strinse di più le mani e iniziò a respirare velocemente. Claire, spaventata, restò immobile non sapendo cosa stesse accadendo. Poi Nora la guardò con un sorriso.

  - Uh, questo piccoletto non fa altro che tirare calci da quando abbiamo iniziato a parlare. Credo voglia conoscerti. -

La bambina allungò piano una manina per poi posarla su quella grande pancia che le stava di fronte, e improvvisamente sentì un movimento all’interno. Intimorita ritrasse la mano, ma la donna, con dolcezza, la guidò nuovamente verso il bambino che portava in grembo. Anche questa volta Claire, avvertì il piccolo muoversi sotto il suo tocco, ma non ebbe paura. Pensò che fosse la cosa più straordinaria che avesse mai provato.

  - Credo che tu gli stia simpatica.- affermò la donna sorridendo. Non sapeva spiegarsene la ragione ma avvertiva come un richiamo verso quella bambina.

Claire sorrise soddisfatta poi chiuse gli occhi appoggiando l’orecchio sul grembo gonfio della donna. - Anche lui mi sta simpatico.- ammise senza rendersene conto. Nora spalancò gli occhi.

  - Lui? Credi sarà un maschietto?-

La bambina annuì. - Ne sono certa. Come si chiamerà?-

La donna la guardò interrogativa. - Avevo pensato a Hope, se fosse stata una bambina però... -

  - No... - la interruppe Claire - Hope è perfetto.-

Nora sorrise felice poi, quando Claire si allontanò, avvertì un senso di disagio staccandosi dalla bambina. Come se non fosse lei a provare quei sentimenti, ma qualcun altro.

  - Adesso devo andare... - esordì la piccola passandosi una mano fra i capelli del colore dei ciliegi in fiore. -... tornerete?-

Nora la guardò con dolcezza. - Sì torneremo sicuramente, io e lui.-

Guardò la piccola allontanarsi con un sorriso che ancora non le aveva visto, la vide raggiungere una bambina a lei simile nell’aspetto ma più piccola e poi scomparve fra la folla. Nora posò ancora lo sguardo sui fuochi sopra di lei, le mani ancora ben salde sul ventre. Il piccolo si mosse appena e lei sorrise mentre dava voce a una certezza ispiratale da chissà quale voce inconscia.

  - Vi rivedrete, presto.- sussurrò alle luci nel cielo. - E’ una certezza ma anche una piccola speranza. Non è così, Hope? -

E le mani della donna avvertirono il tepore di un battito, un fremito attraverso il ventre.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

**********************

 

Ciao a tutti!

Oddio, ho scritto una cosa così dolciosa che quasi mi son venute le carie ò.ò

Inutile ripetere che amo Hope, che amo Light, e che li amo assieme XD

Dunque preparatevi perché ho una decina di storie già pronte su di loro ( questa raccolta, poi un’altra... )

 

Questa fanfic è la prima a partecipare all’ iniziativa di BlackIceCrystal, “The One Hundred Prompt Project.” e fa parte della mia prima raccolta basata sull’argomento 13: Fasi della vita.

The One Hundred Prompt Project

 

Ringrazio ancora tutti coloro che hanno letto fino in fondo, e un ringraziamento speciale va a tutte quelle persone deliziose che hanno recensito fino ad ora le mie altre due storie postate su questo fandom... grazie davvero!!! *-*

Ricordo che una piccola recensione mi fa felice e mi aiuta a migliorare gli errori, quindi se siete rimasti offesi da questa... questa... questa “cosa” potete dirmelo tranquillamente XD

 

Oh cielo, quanto sto parlando... me ne vado va u.u

 

Baci a tutti alla prossima

 

Selhin ♥

 

 

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