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Autore: Exentia_dream    08/11/2010    4 recensioni
Edward è umano, ma non conosce né i Cullen né Bella.
E' figlio di Aro Volturi e fratello maggiore di Jane.
Aro è il boss di una della "mafia" di San Diego ed Edwrad, da buon figlio, dovrà seguire le sue impronte.
Ci sarà qualcosa che gli farà cambiare idea?
E se quel qualcosa fosse l'amore? E se questo sentimento non facesse altro che confonderlo? E se, alla fine, gli ideali risultassero più forti di qualsiasi sentimento ed Edward decidesse di tornare a casa, da Aro e riprendere la vita che aveva lasciato?
Beh, lo scoprirete solo leggendo...
Genere: Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Edward Cullen, Isabella Swan, Un po' tutti
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun libro/film
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Questi personaggi non mi appartengono, sono di proprietà di Stephenie Meyer, quindi questa storia è scritta senza alcuno scopo di lucro.

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Prologo.

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video hosting by TinyPicEdward POV

Eravamo in piena estate, nessuno per le strade. Il silenzio era pesante fastidioso. Era buio e faceva freddo.
Lo sentivo nelle ossa.
Una goccia di sudore mi accarezzò il viso, fermandosi sul mento dritto.
Di fronte a me, Charlie Swan, il famoso imprenditore di San Diego.
-Non farlo.- mi chiese, tremando. Era spaventato e non aveva torto ad esserlo.
Nello stesso momento in cui Charlie parlò, Demetri mi ordinò di agire.
-Non chiedermelo.- risposi.
L'uomo di fronte a me serrò gli occhi e fece il segno della croce lentamente. I suoi gesti erano dettati sì dalla paura, ma anche dalla voglia di rubare alla vita quel respiro in più.
E chi ero io per avere la presunzione di poter prendere una decisione tanto importante?
Lo guardai ancora e, quando riaprì gli occhi, il lampo che li attraversò investì anche me: le sue emozioni erano talmente forti che non avrei mai potuto ignorare di averle vissute per quell'attimo in cui l'avevo guardato.
-Ti prego...- implorò.
-Sparagli!- ordinò ancora Demetri.
Guardai di nuovo Charlie, poi gli diedi le spalle e mi rivolsi a Demetri. -No.
-Cosa?
-Non gli sparerò.
-E' per quella puttanella, vero?
-Non è una puttanella... e non è per lei. Non solo, almeno...
-Questo bastardo ha ucciso tua sorella.
-E' stato un incidente.
-L'ha fatto apposta. L'ha uccisa volontariamente.
-Non mi pare. Quelli che uccidono volontariamente siamo noi, non lui.
-L'ha uccisa.
-E' stato un incidente! Ha rischiato anche lui di morire.
-Sparagli!
-No.
-Sparagli, ho detto.
Sorrisi beffardo e gli voltai le spalle. Mi incamminai verso Charlie, la pistola tra le mani.
Non avevo mai ucciso fino a quel momento e non me ne vergognavo. Proprio per questo non l'avrei mai fatto.
Gli occhi di Charlie erano fissi su di me, le orecchie tese ad ascoltare ogni mio passo, le mani strette a pugno, ma incapaci di difendersi.
Quando gli fui di fronte, gli diedi una pacca sulla spalla. -Va via.
-Stai correndo un grande rischio.
-Ne vale la pena.
-Perchè lo fai?
-Un giorno capirai... e spero che accetterai. Ora va.
Mi sorrise e iniziò a camminare. I suoi piedi camminavano sempre più veloce, fino a diventare corsa.
Aspettai che si allontanasse.
In quel frammento di tempo, tutti gli ideali con cui ero stato cresciuto crollarono come castelli di sabbia colpiti dalle onde: non erano i soldi, né un cognome a rendere importante e potente una persona. Era ben altro, qualcosa che sperai di poter conoscere presto.
Mi avviai verso Demetri e lo affiancai. -Sei un codardo.- mi disse.
-Sali e guida.
-Tua sorella è morta per colpa di quell'essere e doveva pagare per il crimine che ha commesso.
-Mia sorella è morta.
-Perchè è stata investita.
-No. Jane è morta perchè era ubriaca.
Mi guardò come se avessi bestemmiato. Poi, tornò a guardare la strada. -Non sei degno di essere figlio di Aro. Molti, al tuo posto, pagherebbero affinché venisse commissionato loro un delitto d'onore.
-Già. Tu sei uno di quei molti, vero?- dissi, storcendo le labbra per il senso di nausea che sentivo addosso. La mia non era una domanda, quindi non aspettai nessuna risposta.
Delitto d'onore, che idiozia.
Quale onore poteva avere un uomo che uccideva qualcuno che con un incidente aveva causato la morte di un altro, rischiando la propria vita, pur di salvare quella dell'altro? Nessun onore.
E quale diritto poteva avere un uomo come mio padre di forzare il destino di un altro uomo? Nessun diritto.
Jane era ubriaca ed era andata fuori strada, investendo altre due auto. La prima è stata quella di Charlie Swan, ma lui che colpa aveva? Nessuna, se non quella di essersi trovato nel posto sbagliato al momento sbagliato.
-Codardo, vigliacco. Ecco cosa sei... un ingrato.- continuava Demetri. -Vile. Sei un perdente!
Presi la pistola dal fodero e gliela puntai alla tempia. -Ti consiglio di chiudere la bocca se non vuoi trovarti con il cervello intasato di piombo.
-Oh oh...abbiamo ritrovato il coraggio?
Caricai il grilletto. -Sei stanco di vivere, Demetri?
Mi fissò. La sicurezza che ostentavo spaventò anche me: riuscivo a sentirla, mentre scorreva nelle vene.
E capii che anche Demetri l'aveva colta quando lo guardai negli occhi: le iridi verdi-azzurre avevano perso il brillio che le caratterizzavano quando sapeva sua la vittoria. -No.- rispose.
Continuai a guardalo, mentre aprivo il finestrino: l'aria che mi colpiva il viso riusciva a farmi pensare meglio.
Avevo bisogno di essere lucido al cento per cento... non sarebbe stato facile comunicare la mia decisione ad Aro.
-Bene.- dissi, volgendo lo sguardo altrove.
Il silenzio, per il resto del tempo, fu nostro compagno di viaggio.
Quando arrivai nella grande villa, mi diressi all’ala ovest della residenza, lì, dove c’era lo studio di Aro.
Prima, mi fermai per un momento fuori la porta, poi, bussai con le nocche delle mani.
-Avanti.
Aprii la porta e la richiusi alle mie spalle…

***

Angolo Autrice:

Salve popolo di EFP.
Eh sì, per il vostro grande dispiacere sono tornata con una nuova storia.
La mia mente malata non smetterà mai di partorire idee insane e le mie mani, ovviamente, non andranno mai contro la volontà del mio cervellino xD


Il prologo si svolge in medias res, ciò vuol dire che i capitolo che seguiranno descriveranno avvenimenti precedenti e successivi a quello che avete appena letto.
Beh, fatemi sapere cosa ne pensate.
Grazie in ogni caso, anche se avete perso solo un po’ di tempo a leggere le mie pazzie.
Un bacio, la vostra Exentia_dream

   
 
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