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Autore: Trisha_Elric    09/11/2010    8 recensioni
"non avrei mai pensato che andasse a finire in questo modo quando accettai l'anello...io non lo voglio più...e poi quel Zick...quel Zick è un emerito idiota!"pensò la ragazza correndo verso una meta imprecisa con gli occhi traboccanti di lacrime. vi ho incuriosito? buona lettura a tutti!
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Elena Patata, Zick Barrymore
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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NOTTE DI LUNA



Notte.

Elena si svegliò con il fruscio delle foglie che si muovevano tra gli alberi in maniera sinuosa;il profumo fresco e pungente della notte l'avevano colpita subito facendola sorridere. Si resse con il busto dal suo letto, guardandosi intorno. L'avevano messa nella stanza più ampia della casa in legno; lei si era rifiutata ma gli altri non volevano spiegazioni e lei non aveva più obbiettato. Arianna e Teddy dormivano insieme nella stessa camera ma separati da una trincea assai sensibile ad Arianna che al primo passo falso di lui partivano con una scarica di pugni. Greta e Zob si erano sistemati nella camera all'ultimo piano,isolati così da poter stare da soli e avere la loro intimità serena.

Elena si guardò le gambe. Era tornata normale da un po' e ora indossava un vestito bianco stretto al petto con merletti e sciolto fino a dopo le ginocchia pieno di piegature,semplice ma elegante; i lunghi capelli sciolti ,liberi dietro la schiena che le davano un aspetto ormai da ragazza matura e delicata ma era sempre lei, la Elena estroversa,un po' aggressiva e aperta a tutti...ma tante cose erano cambiate e sapeva che si non poteva tornare come prima,nulla sarebbe tornato come prima. Si affacciò alla finestra e sorrise per la splendida nottata di Luna che c'era. Con passo lento,poggiò i piedi nudi sul pavimento fresco e rabbrividì sorridendo. Si alzò e senza fare il minimo rumore si incamminò all'uscita della piccola casa; non voleva di certo scappare,ma voleva fare una piccola passeggiata notturna come da tanto non faceva e ne sentiva l'assoluta necessità.

Forse la notte sarebbe stata la medicine dei suoi pensieri...



****



Zick si era svegliato nel cuore della notte ,tormentato dai sogni...dagli incubi.

Si sentiva in colpa,tremendamente in colpa per quello che era accaduto. Lui aveva aiutato i domatori a eliminare le sirene; lui aveva aiutato ad aggredirne una che poi si è rivelata essere lei...la rossa che ormai era il centro di tutta la faccenda. Elena aveva rischiato di morire per la seconda volta. Come aveva potuto essere così stupido? Così dannatamente idiota? Lay si è rivelata per quello che era ,un odiosa e superficiale e solo il ricordo dei pomeriggi passati a baciarla ,gli dava il voltastomaco. Si era infilato la sua fedele maglietta blu notte e i jeans con le scarpe che,dopo averle recuperate nell'enorme bocca di Bombo, era riuscito a infilarsi. Non c'erano i suoi genitori e questo lo preoccupava molto. Scese in soggiorno sospirando e, sentendo una presenza dietro di lui, si girò di scatto con la mano tesa ma vedendo che era soltanto sua nonna,abbassò la mano.

-Nonna...-

-Eh Zick. Come mai così agitato?-

-Tante cose nonna-sorrise stanco-Dove sono mamma e papà?-

Tessa si morse le labbra,doveva stare zitta anche se fremeva dal dire tutto al nipote-Stanno bene tranquillo-

-Ma voglio sapere dove sono, tu lo sai e non vuoi dirmelo. Perchè?-

-Mi dispiace Zick,ho promesso ai tuoi di non dirti nulla-

-Ma io ho il diritto di saperlo! Non sono più un bambino!Devo e voglio sapere!-

-Certo...tu hai il diritto e il dovere di sapere...però...-

-Però cosa? Nonna per favore ho assoluto bisogno di parlare con loro. Sono stati gli ultimi a parlare con Elena e forse sanno dove si trova! Io devo parlare con Elena.-

L'anziano fantasma rimase in silenzio qualche secondo e poi sospirò-Ti ricordi la casa dei tuoi dove tuo padre andava a studiare gli insetti ? Al centro del bosco dei Gigli?-

-Ah si...ricordo quel posto, ci siamo andati un anno fa per un pick nik-

-Esatto. I tuoi sono li,ma …-

-Grazie nonna!-sorrise entusiasta uscendo di casa di corsa prima che Tessa potesse finire la frase-...non andare. Cocciuto come Greta.-

-E testardo come Zob-

-Caro-Sorrise Tessa guardando il marito Theo-Mi stavi spiando?-

-Anche io voglio sapere del nostro nipotino-Sorrise l'anziano.

-Si...sta crescendo in fretta...ha scoperto ora di amare Elena-

-Te lo ha detto lui?-

-No...ma è identico a Zob quando si era innamorato di Greta,ricordi?-

-Come dimenticare...era completamente andato-

-Come Zick del resto...andiamo caro controlliamo i mostri-sorrise andando verso la camera del nipote.



Gli ci vollero quasi quaranta minuti per arrivare a destinazione ma finalmente ci arrivò. Zick si inoltrò nella fitta vegetazione guardandosi intorno. Aveva sempre amato la notte: i suoi profumi,i suoi colori e i suoi suoni...tutto lo attraeva in quella vita scura. Sorrise respirando a pieni polmoni scavalcando un tronco camminando ancora. Si voltò un poco di lato e intravide una figura sgranando gli occhi mentre la guardava. Era...non c'erano parole nel descrivere ciò che egli stava vedendo: Elena stava li,sola e splendida ,appoggiata ad una corteccia di un albero,il volto leggermente abbassato,le mani dietro la schiena e gli occhi chiusi mentre il vento si insinuava tra i suoi capelli completandone lo splendore. Si stava riposando dopo una lunga camminata e ora si sentiva davvero bene in quella natura. Zick avanzò di un passò,tremando a malapena a guardarla ma lei si accorse subito di lui e alzò la testa di scatto sgranando gli occhi anche lei. Si guardarono per interminabili secondi,gli sguardi intrecciati in un misto di stupore,gioia e dolore. Elena volse la testa dall'altra parte,ostinata,staccandosi dal tronco; lo guardò un attimo di nuovo e poi si allontanò.

-Asp...-gli venne il blocco,non sapeva che fare,poi gli venne tutto più nitido-Elena! Aspetta!-

Elena si arrestò sgranando gli occhi e poi successivamente cominciò a camminare più velocemente.

-Elena!-Zick fece uno slancio,senza pensarci,e la fermò per il polso tenendola stretto ma senza farle male. -Ti prego...-

-Zick lasciami il polso- Disse lei,secca,non girandosi, dalla sua postura dritta e impeccabile. Zick la guardò un secondo senza togliere la presa dal polso-Ero così preoccupato-

Elena sorrise beffarda senza voltarsi-Preoccupato? Ma non farmi ridere...-

-E' vero ero preoccupato per te Elena...-

-Se eri preoccupato,non facevi quello che hai fatto-

-Non ho fatto niente...-

-Esatto! Non hai fatto un bel niente!-si girò furiosa-Non hai fatto assolutamente nulla-

Zick la guardò un attimo sorpreso,poi serio,dispiaciuto-Scusami...-

-Non bastano le scuse. Ero li. Rinchiusa e tu non hai fatto un cavolo!-

-Elena io avrei voluto...d-davvero...-

-Ma non lo hai fatto! E questo,Zick io non te lo perdono!-

Il domatore la guardò e le lasciò la presa,abbassando lo sguardo. E ora? Come poteva farsi perdonare? O meglio...ci sarebbe mai riuscito? Elena sembrava furiosa e non la biasimava; era stato un codardo, uno stupido.

-Non voglio più vederti. Spero davvero di non incontrarti più. Tu e quella papera dai capelli finti dovete sparire dalla mia vita!-

Zick la guardò e sorrise. Era così tremendamente carina quando si arrabbiava...il viso le diventava rosso,gli occhi lucidi di una scintilla accesa e il corpo era rigido ma fiero; sorrideva,non riusciva a essere mortificato se la guardava così; Elena dal canto suo aveva interpretato male quel gesto e infuriata calpestò un piede quasi alle lacrime,ma era troppo fiera per piangere.

-Ezechiele Zick io ti odio!- sbottò urlando girando il corpo per andarsene.

A Zick ci vollero solo qualche frazione di secondo per capire cosa stesse succedendo e poi lo comprese: l'avrebbe persa se l'avesse lasciata andare,forse non l'avrebbe vista mai più e questo non lo poteva di certo permettere.


Non c'era momento per pensare o per soffermarsi e tanto meno per riflettere. In una mossa decisa scattò in avanti verso Elena ,la prese per la vita, la girò e la strinse a se cinghiandole le spalle con le sue braccia,ormai non più così magre, in un tenero abbraccio.

La rifugiatrice sgranò gli occhi,trattenendo il respiro mentre si sentiva schiacciata al suo petto,una mano sul suo cuore e lo sentiva battere fortissimo.

-Z-Zick lasciami...-

-Elena ti prego...non odiarmi...-

-Non odiarti? Come puoi chiedermi questo! Io...tu non sai cosa ho passato! Mi sono sentita come un fenomeno da baraccone! Tutti mi guardavano come se fossi un animale da circo! In una clessidra poi! Mi sono sentita ferita! E poi la cosa peggiore?! Quando volevano tutti uccidermi! E tu? Tu non hai fatto niente! Come posso perdonarti,eh?! Come posso farlo se sei stato tu a tradirmi ! Abbiamo fatto così tante cose insieme eppure ti mi hai tradito, dimenticando tutto il nostro passato e la nostra amicizia più profonda per andare con quella! Ti sei dimenticato proprio di me e te ne stai fregando e...!-

Ma Elena non poté finire il suo discorso: Zick ,sentendo quelle parole dannatamente vere ,la strinse di più al suo petto,quasi alzandola e quando sentì che il suo odore era diventato impossibile da ignorare ,le aveva preso il viso tra le mani e dopo averla osserva mentre parlava decise di baciarla e così fece. La baciò da prima timidamente e poi più deciso stringendola,alzandola e cullandola mentre la mano destra le cinghiava le spalle e l'altra le teneva fermo il viso accarezzando la guancia con il pollice,rosso in viso. Elena aveva gli occhi sgranati dallo stupore del momento e dopo un esitazione interminabile,rispose al bacio lasciandosi completamente andare mentre le braccia cadevano morbidamente lungo i fianchi mentre rispondeva.

Dopo un bacio che parve eterno,Zick si separò lentamente baciandola tre o quattro volte a stampo prima di fermarsi del tutto; entrambi ripreso fiato ma nessuno dei due riusciva a guardarsi negli occhi,poi Zick la guardò,timido-Non me ne sono fregato...ero davvero preoccupato... mi sono sentito malissimo a vederti così...e...ho lasciato Lay-

Elena rielaborò più volte quella frase,in silenzio, e Zick le diede tutto il tempo di cui aveva bisogno ma non si staccava da lei. Ella lo guardò negli occhi con uno sguardo mai visto: era un mix di tante sensazioni differenti; lo guardò negli occhi e strinse un pugno-Se mi stai prendendo in giro...i-io...-

-Non Elena...non ti sto prendendo in giro...e ti prego di ascoltarmi...devo parlarti...e voglio che tu mi ascolti... ti prego...-la strinse per la vita con più decisione per farle capire che non l'avrebbe lasciata andare.

Elena lo guardò e poi sospirò rossa -Va bene...-

Zick sorrise per poi scambiare un secondo bacio contraccambiato,con sorpresa di lui,immediatamente stringendosi convulsamente mentre lei si alzava in punta di piedi.

-Dobbiamo parlare Zick...-

-Dove vuoi...-

-Ora...-

-Va bene...-

-Ok, ma la pianti di cercare di baciarmi ancora?-arrossì lei leggermente cercando di tenerlo a bada.

Zick sorrise arrossendo e poi scosse il capo-Proprio non posso farlo...-


Il momento delle spiegazioni sarebbe arrivato a breve ma al momento a nessuno dei due serviva parlare e tanto meno volevano smettere di interrompere quel dolce saluto.



-Spazio autrice-



Eccomi!!! si dopo quasi 5 mesi sono tornata con un capitolo corto e tutti tutti mi starete odiando ma scuola non mi lascia tregua xD bhe che dire guardate i due si sono finalmente baciati COME si deve no xD? Non sono esperta nella discrezione di baci quindi scusate xD grazie siete sempre di più mi commuove vedervi così numerosi! Grazie per i consigli anche per il modo di scrittura mi sono molto utili ^^ grazie e il prossimo capitolo arriverà presto*prima di Natale o a Natale, va bene Ary xD?!* grazie a tutti seguitemi numerosi **


Yaya_Sana


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