Ciao a tutti da NaruXHina!
Approfittando di un weekend ricco di tempo libero, ecco a voi, senza eccessiva
attesa, il secondo e già richiestissimo capitolo!
Mi sono arrivati dei bei
commenti e questo mi incoraggia e mi tira su di morale! Mi raccomando, se ci
sono altri appassionati di Fairy Tail qui intorno, consigliate loro la mia
storia, con l’augurio di un sano quarto d’ora di divertimento!
La conclusione dell’ultimo
capitolo ha lasciato molti lettori shockati e allettati! È ora di scoprire cosa
sta succedendo!
Buona lettura, spero vi
piaccia!
PS: GAZILLE X LEVI ORA E
SEMPRE!
PPS: NARUTO X HINATA ORA E
SEMPRE!
GUIDA AI PERSONAGGI
SECONDARI (vedi anche Fairy Tail Wikia)
Visto che in Fairy Tail ce
ne sono molti, e a me piacciono e quindi cerco di inserirli, metto qui una
breve guida, così per aiutarvi a capire di chi si tratta (non sono tutti
presenti già in questo capitolo ma potrebbero uscire in seguito, chissà):
Macao: Il tizio divorziato
con un figlio a carico che Natsu salva nei primi capitoli.
Wakaba: L’amico di Macao
con la camicia verde e il ciuffo.
Reedus: Il grosso
mago-pittore con la pancia gigante.
Warren: Il telepate coi capelli
neri.
Nab: Quello che somiglia
ad un indiano americano e sta sempre a ciondolare.
Arzack: Il pistolero
innamorato di Bisca.
Bisca: La pistolera
innamorata di Arzack.
Ecor: Il tizio con la tuta
nera aderente che fa strane mosse.
Max Alors: Il tizio biondo
che vende agli stand e presenta il concorso Miss Fairy Tail
Laki Olietta: Una tipa con
gli occhiali
Erza Scarlet, eroica
paladina dall’armatura scintillante, persona integerrima, donna intrepida, maga
straordinaria… era caduta ai piedi di Gazille Reitfox! Avvinghiatasi alla sua
gamba sembrava un’innocua gattina in vena di fusa.
La scena aveva un che di
ridicolo e di terrorizzante nello stesso momento.
Dal canto suo il diretto
interessato non sapeva proprio come comportarsi. Erza non si era mai mostrata
tanto “affettuosa” con lui, anzi, in genere la maggior parte delle donne ci
pensava due volte prima di avvicinarglisi.
“Ehm… ti senti bene? Hai…
bisogno di qualcosa?” domandò scuotendo la gamba in modo da sembrare il più
infastidito possibile. Lui era uno che ai suoi spazi ci teneva!
Erza sollevò di nuovo gli
occhi: la sua carica che da sempre teneva in riga gli altri maghi si era persa
in un più femminile rossore e in una vocina suadente.
“Gazille… improvvisamente
ti trovo alquanto attraente… mascolino…”
“Anche più di me?” chiese
Elfman. Anche lui non ci stava capendo un tubo.
“Ora piantala Erza, mi
stai disgustando…” fece Natsu con la lingua da fuori.
“Aye!”
“Questo comportamento non
è decisamente normale.” ragionò Lily tra sé e sé. L’exsheed tra di loro era
quello che per primo aveva intuito che l’accaduto era cosa seria, prima di
tutti quei bellimbusti lì attorno. È proprio vero che le dimensioni non
contano!
Gazille sbuffò: “Ok, chi
ha dato da bere a Erza? Questa qui è ubriaca fradicia!” chiese ad alta voce
guardandosi attorno.
“Non attirare
l’attenzione!” gli gridò il master coi nervi a fior di pelle.
Il salone d’ingresso della
gilda era infatti vasto e non tutti i presenti si erano accorti dell’accaduto.
Per ora solo quelli seduti ai tavoli vicini all’incidente avevano avuto modo di
sgranare gli occhi dinanzi all’improvvisa stranezza di Erza, che perseverava a
starsene agganciata al dragone metallico prorompendo in dolci sospiri così poco
adatti a una come lei.
“Ubriaca? Impossibile! Non
ho mai visto Erza ubriaca in vita mia!” -fece Natsu osservandola, ma non
venendo in cambio degnato di uno sguardo- “Forse ha sbattuto la testa.”
Happy ridacchiò
svolazzando verso un tavolo vicino: “Forse Cana le ha offerto un bicchierino!
Che mi dici Cana, sei stata tu? … Cana?”
“……”
Le svolazzò davanti gli
occhi un paio di volte senza ottenere nessuna reazione apprezzabile.
“Cana? Stai dormendo con
gli occhi aperti?”
La reazione alla fine ci
fu: Cana scacciò via Happy con una mano spiaccicandolo contro una colonna e si
precipitò su Gazille, agguantandogli un braccio, cosa che non gli piacque per
niente stando lui ancora cercando di scollarsi di dosso la prima!
<< EH?! E ORA
QUEST’ALTRA CHE VUOLE?! >>
“Ehi, dolcezza!” –disse
facendogli un’occhiolino- “Ti andrebbe di bere qualcosa insieme?”
L’occhio di Gazille cadde
per una attimo sulla scollatura della ragazza, che come al solito di sopra
portava un bikini e nulla più… Poi arrossì e provò con un sorriso di
circostanza: “No, grazie… Insomma si può sapere che diavolo vogliono da me
queste invasate?!”
Makarov si decise
finalmente ad agire prima che la situazione precipitasse ancora di più, e fece
per lanciarsi verso il dragon slayer: “Mira! Per qualunque ragione, non devi
guardare Gazille! Mi sono spiegato?”
Si voltò, e dove doveva trovarsi Mira c’era invece… un bel niente!
“Mira?”
Si girò di nuovo e le
orbite gli schizzarono di fuori!
“Ok, ora basta! Non voglio
i tuoi complimenti su quanto sono figo e non voglio bere qualcosa!” fece
Gazille puntando i piedi e scollandosi di dosso prima l’una e poi l’altra.
“G-Gazille…” sentì una
vocina chiamarlo alle sue spalle.
“Eh?”
Mirajane, la tipa del bancone sempre gentilissima con tutti, gli si era
presentata con le mani dietro la schiena, le gote colorate di rosso e la testa
un tantino abbassata. Sembrava una bambina timida di fronte al suo fidanzatino!
“Non è… che ti andrebbe di
suonare insieme qualcosa… quando hai tempo?”
La bocca di Elfman si
spalancò tanto che la sua mandibola toccò il pavimento.
Era talmente carina che
persino Natsu e gli altri uomini presenti erano arrossiti!
“… Beh, si, questo mi
piacerebbe!” rispose Gazille mettendosi la chitarra a tracolla.
<< DA DOVE L’HA TIRATA FUORI?!?!? >>
si chiesero tutti vedendo il suo pacchianissimo strumento a corda apparso dal
nulla!
“Oh, Gazille… hai… hai
davvero accettato il mio invito? Sono così contenta!” disse lei arrossendo
ancora di più e stringendo la sua chitarra al petto, come volendo nascondercisi
dietro.
<< PURE LEI CON LA CHITARRA? MA DOVE LA TENEVA?
>>
Lisanna, sua sorella
minore la chiamò scuotendole il vestito: “Sorellona, ma che ti prende?”
“NO! ORA BASTA!”
La giacca in pelle e
pelliccia del master cadde pesantemente sulla testa di Lisanna coprendola del
tutto, dopodiché il vecchio afferrò la giovane e la girò in un’altra direzione
per ulteriore precauzione: “Lisanna, non toglierti questo coso dalla testa per
nessuna ragione, intesi?”
“Ehm, ok…” rispose Lisanna
da sotto la giacca.
Makarov saltò su di un
tavolo e inspirò a pieni polmoni affinché tutti sentissero!
“FATE IN MODO CHE NESSUNA RAGAZZA GUARDI PIù GAZILLE! È STATO COLPITO DA UNA
INTERA BOCCETTA DI INCANTO CUPIDUS!”
Gli fece eco un altro
grido. Un grido disperato!
“BISCA!”
“… Sigh! Cos’ho appena
detto?!”
Gazille, ancora confuso ma
allettato dall’opportunità di mettere mano al plettro con Mira, sentì un dito
bussargli dietro la spalla.
Sbuffò: “Che altro c’è?”
Una ragazza coi capelli
verdi vestita da cow-girl, con tanto di cappello a tesa larga, gli si avvicinò
tanto da pressare il suo copioso seno sui suoi forgiati pettorali.
“Ehilà, straniero! Sei in
cerca di compagnia?”
Gazille indietreggiò,
rosso e costipato: tutte quelle tette lo stavano mettendo in soggezione!
Un ragazzo dai capelli
neri avvolto in un drappo da cow-boy si stava avvicinando gattoni alle spalle
della cow-girl: “M-ma-ma… mia adorata Bisca, noi stavano parlando, ed eravamo
così affiatati e… e io stavo per dirti qualcosa di molto importante (o almeno
ci stavo provando un’altra volta…)…”
Ma Bisca non si degnò nemmeno di voltarsi, poggiò la suola del suo stivale
sulla sua faccia e lo sospinse via con mortificante leggerezza: “Fuori dai
piedi, schiappa.”
Un torrente di lacrime gli
straripò dalle orbite: “SCHIAPPA?!?!?!?”
CRASH!
“È il tuo cuore in
frantumi?” domandò Natsu.
“SI! SIGH!”
“No, a dire il vero sono
io che ho fatto cadere un bicchiere.” -ammise Macao- “Ad ogni modo, che diavolo
sta succedendo? Perché all’improvviso tutte fanno gli occhi dolci a Gazille?”
Elfman si sgranchì le nocche: “Giusta domanda! Qui la cosa comincia a puzzare!
Che hai fatto alla mia sorellina?”
Arzack si unì a lui…
pistola alla mano!
“Che cosa hai fatto alla
mia Bisca?!”
“E IO COME FACCIO A
SAPERLO?! Anzi, se voleste la cortesia di riprendervele…”
E dire che il suo piatto
di schegge d’acciaio spolverate allo zinco era ancora lì ad attenderlo! Come
avrebbe voluto non essere circondato per tornare di corsa da loro…
Il suono di una pentola a pressione richiamò l’attenzione di tutti (eccetto
delle ragazze, niente poteva distoglierle da quell’adone metallico!).
Era il master Makarov!
Saltava come un matto sul tavolo facendosi sempre più rosso e gettando sempre
più fumo dalle orecchie!
“NON FATE VEDERE GAZILLE
ALLE RAGAZZE! QUANTE VOLTE VE LO DEVO RIPETERE?!” scandì con furia, parola per
parola.
Repliche nemmeno a pagarle
quella volta! Non con un master tanto arrabbiato!
Solo il grosso e timoroso
Reedus provò ad abbozzare un insicuro “Ma perché?”.
“Per una disgraziata serie
di eventi una boccetta di Incanto Cupidus è finita addosso a Gazille.”
“Tsk, sei proprio un
piantagrane.” Mormorò Natsu, supportato da un “Aye!” di Happy.
“LA COLPA è STATA TUA!”
–gli urlò contro il master che ormai aveva un principio di mal di gola!- “Ad
ogni modo, ora se una ragazza guarda Gazille si innamorerà di lui!”
“SI FARà COSA DI
ME?!?!?!?!?”
Stavolta a gridare era
stato lo sconvolto dragon slayer, ma il suo urlo parve agire da calamita,
attirando tutte e quattro le ragazze che gli si avvinghiarono a tutti i suoi
arti disponibili!
“Un uomo tutto d’un pezzo
come te sarebbe l’uomo perfetto per una donna tutta d’un pezzo come la
sottoscritta!” propose Erza con determinazione.
“Oh, Gazille, non vedo
l’ora che le nostre voci e quelle delle nostre chitarre si fondano insieme in
un romantico duetto!” disse Mirajane con un tono in grado di sciogliere
qualunque cuore.
“Andiamo, sarebbe molto
scortese lasciare una donna a bere da sola!” incalzò Cana con un altro
occhiolino.
“Non credo di aver mai
visto un uomo più macho di te, straniero!” gli sussurrò sensualmente Bisca
all’orecchio.
“BISCAAAAAAAAAAAA!!!
SIGH!!!”
Ormai Arzack era annegato
in una valle di lacrime!
“Avete capito ora?”
Qualche tavolo più in là,
Juvia Loxar fece sentire la sua voce: “Non si preoccupi master, dal canto mio
potrei restare qui a guardare il magnifico Gray anche tutto il giorno!” disse
aggiungendoci un amoroso sospiro.
Gray invece si girò da
un'altra parte roteando gli occhi.
“I-innamorate?” balbettò
Natsu non riuscendo a “focalizzare” bene la cosa…
Happy corse
preoccupatissimo dalla sua adorata: “Ma allora anche tu mi vuoi tradire con
lui? Dimmi che non è vero!” pregò Charle con le lacrime agli occhi.
“Umpf! Ti sembra gli stia
sbavando addosso? Evidentemente non funziona perché sono una exsheed: riguarda
solo gli umani, non è ovvio?” disse con aria di superiorità.
“Ehm, che sta succedendo?”
“?!?!?!?”
La piccola Wendy, la
bambina che l’aveva trovata e allevata, assentatasi qualche minuto al piano
superiore, stava scendendo le scale, cercando di sbirciare con curiosità oltre
quella calca.
“Mi sono persa qualcosa?”
domandò in tutta la sua innocenza… in concreto pericolo!
Charle si attivò all’istante! Wendy era troppo giovane e troppo coccolosa anche
solo per immaginarla fare gli occhi dolci a un bruto borchiato!
“NOOOOOO! NON LO
PERMETTERÒÒÒÒÒ!!!”
La gattina volante si schiantò
sulla faccia della sua amica, coprendola tutta col proprio corpo!
“Ehi! Charle che cosa
fai?! Togliti dalla mia faccia! C-Charle! Per favore!” piagnucolò la ragazzina,
che a momenti rischiava pure di cadere dalla scalinata!
“Lo faccio per il tuo bene Wendy! Non permetterò mai che tu cada tra le grinfie
di quel mostro!”
“EHI! POTREI OFFENDERMI!!!” ruggì Gazille.
“Ti manterrò pura ad ogni
costo!”
“Ma di che stai parlando?
Mi fai cadere così!”
I presenti commentarono la
cosa con un grosso gocciolone dietro la nuca…
“Beh, Gazille, guarda il
lato positivo: hai più successo tu con le donne di chiunque altro!” fece Lily,
ancora sulla spalla del suo compagno, cercando di sdrammatizzare con una battuta.
Happy, tirato un sospiro
di sollievo per Charle, tentò anche lui di guardare il bicchiere mezzo pieno:
“Beh, in fondo potrebbe esserci di peggio…”
“Come fai a dirlo?” piagnucolò Arzack, steso rannicchiato sul pavimento con
indosso una coperta di depressione.
“Insomma, ci sono tante
pozioni pericolose al mondo, e questa fa solo innamorare la gente, che problema
c’è?”
Il master fu perentorio
nel contraddirlo: “Ti sbagli Happy, i veri problemi cominciano ora: guarda!”
Le quattro ragazze
incantate avevano infatti smesso, incredibile a dirsi, di guardare Gazille…
Infatti ora si guardavano l’un l’altra, come si guardano quattro cani che
competono per lo stesso osso! Ciascuna digrignava i denti, serrava gli occhi,
chi più chi meno, ma tutte avevano intorno un’aura verde di pura gelosia!
Gazille si guardò intorno:
<< Ahia… non mi piace come sta
andando a parare questa storia! >>
E aveva ragione: se c’è
qualcosa di più pericoloso di una donna innamorata è una donna innamorata e
gelosa!
“Umpf! Inutile che vi
affanniate ragazze!” –le provocò Cana, tirando la sua gamba- “Non ho bisogno di
mettere mano al mio mazzo di carte chiedendo di me e Gazille per sapere che
uscirebbe la carta degli amanti!”
Erza respinse il colpo al
mittente, tirando al contempo il suo braccio: “Sciocchezze! Non sono le carte
che decidono il destino di un amore, è l’affinità! E io e lui siamo molto compatibili!”
Anche Bisca mollò un
geloso strattone al braccio a cui si era attaccata: “Umpf, balle!”
“È vero invece! Io indosso
sempre armature, le armature sono di metallo, Gazille ha i poteri del metallo,
quindi…”
Mirajane, anche lei
avvinghiandosi all’ultima gamba rimasta suggerì una conclusione: “Gazille è
un’armatura?”
“No! È un segno che io e lui siamo fatti l’uno per l’altra!”
Mirajane rispose con dei grandi occhioni da pecorella: “Non è vero! Gazille
vuole una ragazza gentile che riempia d’amore la sua vita da duro! Non è così
Gazille? Avanti, diglielo!”
Gazille piuttosto pensava al suo piatto di schegge d’acciaio spolverate allo
zinco, rimasto sul suo tavolo ad attenderlo. Come avrebbe voluto tornarvi di
corsa!
“Per fortuna che oggi è il
giorno libero delle cameriere.” -Makarov si accese una pipa per tenere a freno
il nervosismo- “Chi manca all’appello?”
“Levi e Lucy.” –fece Droy,
compagno di team della prima- “Sono…”
“Siamo tornate!”
!!!
Lucy Heartphilia e Levi Mc
Garden stavano varcando in quel momento il portone d’ingresso, salutando con
una mano e con l’altra portavano alcune buste di cartone. Ogni tanto le due,
grandi amiche, andavano a fare compere insieme prima di recarsi alla gilda in
cerca di lavori.
La prima era carica di
vestiti e accessori, la seconda di libri e vestiti: gli acquisti di una
scrittrice amatoriale e una lettrice accanita.
Levi sorridendo abbozzò un
“Come va?” ma non ci riuscì: i suoi due amici e compagni di team si erano
lanciati su di lei coprendole ciascuno un occhio con una mano.
“Levi, sei in pericolo!” fece il biondo dal cappello alto un metro.
“Ma tranquilla, ci pensiamo noi!” aggiunse deciso il moro dal ciuffo
improponibile.
“Che succede?”
“Gazille si è attirato
addosso una maledizione o roba del genere, quindi ora se una lo guarda si
innamora di lui, anche se sembra assurdo.”
“CHE VORRESTI DIRE?!?!?” Il
dragone aveva un ottimo udito!
“Capito quindi? Non devi
guardare quel tipo, anche se comunque non vedo che motivo tu abbia per farlo.”
“Ma veramente…”
“VOLETE PROPRIO FARMI
ARRABBIARE, EH?”
Come si vedeva che quei
due, a differenza dell’amica, non lo avevano ancora perdonato del tutto per
quella brutta faccenda della guerra tra Fairy Tail e la trapassata Phantom
Lord!
“Erza, Cana, Bisca e Mira
sono già cadute vittima dell’incantesimo, non permetteremo succeda anche con
te!”
“Ehm, allora grazie…”
Due colpetti di tosse riportarono i due eroici salvatori coi piedi per terra.
“Scusate…” –cominciò Lucy-
“Com’è che nessuno si preoccupa che io guardi Gazille?”
I tre del team Shadow Gear
si guardarono tra loro un po’ imbarazzati.
Finalmente Happy e Natsu
si decisero ad andare da lei, anche se per nulla di fretta!
“Happy, perché non sei
andato a coprirle gli occhi?”
“Io pensavo ci saresti andato tu.”
Lucy aveva le lacrime agli
occhi: “Sniff… Perché ho dei compagni tanto scemi?”
“D-dai, non prendertela,
non lo hanno fatto con cattiveria!” -fece Levi, mettendole una mano sulla
spalla- “E poi ogni tanto anche Jet e Droy fanno i cretini.”
“CHEEEE?!?!” Non l’avevano presa affatto bene!
Il master osservata la
scena dal tavolo su cui era salito in piedi poté tirare un sospiro di sollievo.
“Ora, Gazille,
l’importante è che tu non… EHI! Ma dov’è finito?”
“Non lo so, era qui un
attimo fa.” fece Macao altrettanto sbigottito
“Non chiedetelo a me…”
fece Lisanna, che in tutto ciò era rimasta sotto il cappotto!
“Ehi, anche Mirajane è
scomparsa!” fece notare Elfman.
Ma le più preoccupate
erano le sue tre nuove improvvisate ammiratrici, le quali si guardavano intorno
freneticamente alla sua ricerca!
“Dov’è finito? Stavo
portando avanti la mia opera di seduzione!” fece Bisca scansando in malo modo
Arzack facendogli venire un altro coccolone.
“Eh, no! Sto aspettando un
uomo da troppo tempo per farmelo scappare!” obbiettò Cana sbirciando sotto un
tappeto!
“Gazille! Vieni fuori,
dobbiamo parlare di quanto saremo perfetti insieme!” lo chiamò Erza cercandolo
dietro una colonna.
Poi improvvisamente le
luci della sala si spensero di botto. E di solito quando succedeva altre
stavano per essere accese: quelle del palco!
I riflettori mostrarono
così alla gilda due musicisti su due sgabelli: Mirajane dalla voce celestiale e
Gazille in abito bianco, con la sua chitarra in metallo di dubbio gusto.
“Finalmente posso trarre
un po’ di vantaggio da questa situazione: qualcuno che riconosce finalmente il
mio talento.”
“Io l’ho sempre
riconosciuto, mio adorato!”
“Ih ih ih!”
SPLAT!
Il suono dello schiaffo
che l’esacerbato master si era dato in faccia a momenti aveva coperto anche le
loro voci nonostante i microfoni!
“Ma che cavolo combina
quello! Qualunque donna lo guardi si innamora di lui e lui cosa fa? SI ESIBISCE
SU UN PALCO?!?!? GRRRR!!!”
Gazille diede un paio di
colpi di plettro per accordare il suo strumento: “Allora, che cosa suoniamo?”
“Quello che vuoi tu,
Gazille… I-io cercherò di seguirti, anche se non sono brava quanto te!” disse
lei nascondendo pudicamente il volto.
“CHE CARINAAAAAA!!!”
fecero molti in sala con gli occhi a cuoricino, incuranti di un Elfman
incavolato che li avrebbe volentieri rasi al suolo!
“Molto bene allora! Stammi
dietro! Sarà un pezzo fantastico con un testo fantastico e pieno di Shooby-da
bop!”
Mira rise e, dopo che ebbe
dato la prima nota, fece per aggiungere le sue… Quando vide con orrore che la
sua chitarra di pregevole fattura era stata tranciata in due come dal colpo di
una spada!
Gazille si alzò subito in
piedi: “Ehi! Chi si è permesso di troncare il mio accompagnamento?”
Le luci tornarono in sala,
ma la colpevole non fece nulla per nascondersi. Qualcuno l’aveva già intuito.
Era stata Erza, e l’arma del misfatto era la spada che brandiva impunemente.
“Così impari Mira! Non
vale giocare sporco prendendoti Gazille tutto per te solo perché avete un hobby
in comune!”
Cana e Bisca, dietro di lei, le diedero ampiamente ragione: “Ben detto!”
“……”
“Ehi, voi tre! Non sapete che è maleducazione interrompere degli artisti che
stanno per esibirsi!” le rimbeccò Gazille.
“Ci hanno fatto un grande
favore invece!” gridò Natsu da ancora più dietro, il quale non aveva mai
apprezzato l’arte di Gazille né mai lo aveva nascosto.
“OSA RIPETERLO SE HAI IL
CORAGGIO!”
“Oh oh!”
L’ “Oh oh!” era stato di
Elfman.
Mirajane si era alzata
dallo sgabello a testa bassa, osservando i due pezzi della sua chitarra tremare
insieme alle sue mani.
“Che succede?” chiese
Lucy, che aveva gli occhi coperti.
“Succede che ora sono
cavoli amari!” le rispose Gray che indietreggiava, come già altri avevano
cominciato a fare!
“Non avresti dovuto farlo
Erza…” gli occhi di Mira, da grandi e acquosi, si erano fatti piccoli e
penetranti!
“Oh, non avresti dovuto
farlo!” disse di nuovo, badando di mettere in mostra le zanne!
Un secondo dopo la giovane
sparì in una nube purpurea, e qualche altro secondo dopo ne riemerse nella
forma della sua magia più potente: TAKE OVER SATAN SOUL!
Occhi dallo sguardo
tagliente, al posto della rassicurante gonna lunga un vestito succinto e
provocante, ali nere come quelle di un pipistrello, robusta coda come quella di
un coccodrillo, mani dotate di artigli taglienti rivestite da solide scaglie!
Una diavolessa in piena regola!
Davanti a quella
agghiacciante apparizione, malgrado l’ossessione per il dragon slayer, Cana e
Bisca indietreggiarono! Solo Erza rimase compatta al suo posto!
“Umpf! Non ho paura di te!
Per il sentimento che provo per Gazille sono pronta ad affrontare qualsiasi
avversario!”
Detto ciò attivò anche lei
la sua magia, rivestendosi di una bellissima armatura d’argento alata,
circondata da una decina di spade fluttuanti.
Cana tirando fuori il
coraggio puntò i piedi ed estrasse i suoi tarocchi magici: “Beh… anche io per
Gazille sono pronta a tutto! Solo perché siete dannatamente forti non mi darò
per vinta!”
Bisca si armò anch’essa,
facendo comparire tra le sue mani un poderoso mitragliatore vecchio stile,
annunciando di essere pronta alla sfida facendo risuonare il rumore del
caricatore: “Fuori dai piedi voialtre, sono armata d’amore e non ho nessuna
paura d’usarlo!”
“Ci siamo!” -fece
disperato il master vedendo i suoi peggiori timori divenire fondati- “Queste
qui mi sfasciano la gilda!”
“AL RIPARO!” urlò Gray! In
quel preciso istante Mirajane batté le ali e con urlo caricò Erza, la quale
brandì una spada e l’affrontò con coraggio.
La sola onda d’urto provocata
dal loro scontro fu sufficiente a far volare via il piccolo e leggero vecchio
mago e molti altri, oltre che a rovesciare una decina di tavoli!
Cana estrasse due carte
dal suo mazzo e da queste si sprigionarono delle piccole bombe azzurre che una
volta sul bersaglio esplodevano con gran fragore: peccato che più che Mirajane
o Erza si avvicinassero al pubblico in fuga facendolo letteralmente volare via
come tanti foglietti di carta!
“MA NOI CHE
CENTRIAMOOOOO?!?!?”
Come non bastasse Bisca
non si preoccupava di sprecare proiettili e le mura e le colonne si ritrovarono
presto decorate di tanti forellini.
Natsu osservava la scena
da dietro uno dei tavoli ribaltati: “Fighissimo! Voglio partecipare anch’io!”
Lucy e Gray lo afferrarono
per la sciarpa e gli diedero un paio di botte in testa per farlo desistere…
Il vecchio Makarov intanto
si risollevò da terra intontito da una caduta. Proiettili, raggi d’energia
oscura, fendenti e scintille piovevano da tutte le parti… anche vicino al
bancone!
“OH, NO!”
IL SUO SACCO! Quello con
tutta la roba che aveva acquistato ad Harujion! Era rimasto lì, incustodito, in
pericolo!
“Master, torni qui! È
pericoloso!” lo chiamò qualcuno, ma lui con sprezzo del pericolo attraversò il
campo di battaglia, salto sul bancone e se lo abbracciò, venendo subito colpito
da uno dei proiettili magici di Bisca sul sedere.
“Urgh! Non basterà una
semplice bruciacchiatura sulle chiappe per impedirmi di salvare questi preziosi
oggetti! Non dopo tutto il tempo che ho aspettato per ottenerli!”
I piatti e i boccali
dietro di lui cominciarono ad esplodere, colpiti dalle bombe magiche di Cana:
non c’era tempo da perdere! Si lanciò in corsa con l’obiettivo di tornare a
nascondersi dietro uno dei tavoli ribaltati che tutti gli altri stavano usando
come rifugio. Un’esplosione conseguente a una delle onde oscure di Mira gli
facilitò la cosa, facendolo volare e atterrare esattamente dove voleva!
Bruciacchiato e contuso,
almeno aveva salvato il suo sacco!
“Non permetterò loro di
distruggere anche solo uno dei miei preziosi ninnoli! Specie TE! Mio alter-ego
con la testa molleggiante!” –disse estraendo il suo pupazzo dal sacco e
colpendogli la testa- “Ah ah ah ah! Che sfizio! Mi fa sempre tornare il buon
umore!”
BOOOM!
Quell’esplosione glielo
aveva invece fatto passare!
“VENDICHERò LA MIA CHITARRA
E DOPO IO E GAZILLE FAREMO TANTA BELLISSIMA MUSICA INSIEME; SENZA
INTERRUZIONI!”
L’infuriata diavolessa lanciò
una sfera nera attorniata da fulmini viola, che però Erza riuscì a parare e
disperdere con fatica usando due spade: “Mi spiace per la tua chitarra, ma in
guerra e in amore tutto è lecito!”
Bisca cambiò arma,
passando ad un fucile di precisione: “Ve la tirate tanto solo perché avete
della magia potente! Non sarà per quello che Gazille sceglierà voi!”
Cana estrasse la carta
della Torre facendo comparire un quintale di pietre che tentò di far franare
addosso a Bisca, mancandola, ma provocando un bel cratere nel pavimento:
“Infatti, sceglierà me, è scritto: ho molto più fascino di tutte voi messe
insieme!”
“Non è vero!” –fece Bisca
stringendo il pugno- “Io ho più fascino! Ed anche le tette più grandi!”
“Io l’ho sempre pensato
Bisca! La superiorità del tuo seno è indiscussa!” fece la voce di Arzack dalle
retrovie.
“Cuciti il becco, pistolero
da quattro soldi!”
“BUAAAAAAAHHH!!! SIGH!!!”
Mira, Cana e Erza
passarono ad un rapido controllo dimensioni, prima di riprendere la battaglia
con ancora più vigore: ciascuna pensava che le sue fossero le migliori, ed ora
avevano un ulteriore motivo per battersi!
Erza caricò Mira, ma
questa si scansò all’ultimo istante, cosicché il colpo di spada, o meglio la
sua onda d’urto, si abbatté su di una colonna, rischiando di tranciarla di
netto!
“NOOOO! NON LA COLONNA
PORTANTE!” –urlò il vecchio tirandosi i baffi! Poi si volse verso il palco-
“Accidenti a te Gazille, stanno litigando per te! Fa qualcosa!”
“Shooby-du bop!”
“NON QUELLA COSAAAAAAAA!!!” urlarono tutti, ma proprio tutti!
A quel punto, come sempre
avviene, un eroe decise di prendere in mano la situazione. E, in quel caso,
l’eroe fu Gray Fullbuster.
“E va bene, è ora di
finirla! Ho un’idea!”
E per rendere chiaro quanto fosse risoluto basta dire che improvvisamente
indossava i soli boxer!
“Juvia, tu rimani qui al
sicuro dietro il tavolo!”
<< Oh! Gray si è preoccupato per me! Un punto
per te Juvia! >>
“Elfman, dammi una mano!
Seguimi!”
“D’accordo.”
E sotto gli occhi ammirati
degli altri maghi, i due presero a sgusciare attraverso la sala, nascondiglio
dopo nascondiglio, fino al palco.
Un lungo fischio attirò
l’attenzione delle contendenti che si girarono tutte verso il palco.
“Ehi, voi!” urlò Gray, che insieme ad Elfman teneva il chitarrista in bianco
per una spalla.
<< Ma perché oggi tutti hanno questo brutto
vizio di afferrarmi? >> si domandò l’irresistibile dragone.
“Lo volete vero? Allora
venite a prendervelo!”
“URRYA!!!” urlò il virile albino e i due, trascinandosi dietro Gazille, corsero
come fulmini verso l’uscita lasciandosi dietro un nuvoloso polverone.
“GAZILLE!”
“LO STANNO PORTANDO VIA!”
“FERMIAMOLI!”
Le tre, lanciandosi
all’inseguimento provocarono un nuovo spostamento d’aria che fece di nuovo
volare tavoli, persone ed exsheed, e alla fine sparirono oltre il grande
portone, cosicché una calma post-bellica tornò nella sconquassata Fairy Tail.
Piano, con circospezione,
ognuno uscì dal proprio rifugio o smise di stringere ciò o chi a cui si era
afferrato.
“Che sconquasso…” mormorò
la voce di Warren insieme a quelle di altri alla vista della loro sala grande
in disordine come raramente lo era stata. Insomma, loro dovevano proprio
impegnarsi per ridurla così!
Natsu balzò fuori: “Grande
mossa, Gray! È riuscito a salvare la situazione!”
“Ehm, master? Lei non mi
sembra molto contento.” Fece Lucy, spaventata dal modo in cui digrignava
nervosamente i denti.
“Che ti prende, vecchio?”
Makarov si girò verso la porta livido di collera: “Ma allora quei due non hanno
capito proprio nulla!”
“Posso correre con le mie
gambe!” ringhiò Gazille, stufo di essere toccato più del necessario.
“Ingrato! Non solo ti ho
salvato da quelle belve…” fece Gray, continuando a correre e a trascinarselo
dietro, supportato dai validi muscoli di Elfman.
I tre schizzavano veloci
come schegge tra le case e i giardini di Magnolia ai due lati della strada,
mettendo quanta più distanza possibile tra loro e le folli spasimanti.
“Tsk, dì piuttosto che hai
salvato la gilda e voialtri!”
“Umpf, ma le hai viste? E se quelle scalmanate si fossero accordate per
dividersi i pezzi del tuo corpo?”
“QUESTO NON POTREBBE SUCCEDERE!”
Però qualche piccolo
dubbio l’aveva!
“Che roba! Far innamorare
ogni ragazza che lo guarda…” –scosse il capo il mago albino, come fosse
un’azione meritevole di biasimo- “Questo non è affatto virile! Un vero uomo
conquista la propria donna con i pugni contro gli altri uomini! Da uomo a
uomo!”
“Si, si, uomo… Hai un vocabolario ridotto sai?” rispose Gazille con tono di
sufficienza.
“MA ALLORA NON AVETE
CAPITO NIENTE! RIPORTATELO INDIETRO, COPPIA DI TONTI!”
SCREEEEEEEK!
Quando la voce furibonda
del vecchio Makarov li raggiunse diedero una frenata storica. Dapprima confusi,
poi capirono.
Appena davanti a loro
stava la bottega di un parrucchiere, e, distratte dal raschiare acuto delle
loro suole sul selciato durante la frenata, alcune ragazze sedute sulle
panchine lì fuori si voltarono verso di loro.
Qualche istante, il tempo
di un’occhiata intensa e i loro occhi divennero a cuoricino!
“Guardate! Che bel tipo! E
che bei muscoli!”
“Che chioma folta e
ribelle! Mi da i brividi!”
“Chissà se è single!”
“Urgh! Oh, no! Altre!”
“Credo che portarlo fuori
non sia stata poi una buona idea…”
“Si, Elfman, me ne sono
accorto.”
“Smammiamo presto!”
–scalpitò Gazille, liberandosi dalla loro presa- “Quelle si avvicinano!”
Una volta Grey aveva
combattuto contro alcuni zombi durante una missione e ricordava una schiera di
esseri dallo sguardo vacuo avanzare verso di loro… La cosa era molto simile,
però almeno le creature erano di certo una presenza molto migliore!
“Sei stupendo!”
“Ti adoro!”
“Cerchi una ragazza?”
I tre si voltarono senza
indugi, ma avevano dimenticato un particolare…
?!?!?
Un particolare che stava
caricando dalla direzione opposta!
Una rossa in armatura
alata, un’albina alata armata d’artigli e zanne, una cow-girl con un arsenale a
carico, e una bevitrice incallita pronta a far sua la fontanella a cui tutte
volevano attingere!
“ECCOLI!”
Elfman, Gray e Gazille si
guardarono innanzi: almeno una decina di ragazze-zombi in assetto da flirt.
Si guardarono alle spalle:
le loro compagne che stavano per abbattersi su di loro.
“Fangirl davanti, Erza e
Mirajane dietro! Siamo fottuti!” gridò Gray con le mani tra i capelli.
“Io volevo solo suonare un
po’ la mia chitarra…” si lagnò sommessamente Gazille…
Prima di sentirsi
afferrare di nuovo le spalle…
<< Eh? Ancora? >>
“PRESO!” urlarono le fan
girl sbracciandosi.
“PRESO!” urlarono Erza e Mirajane, più svelte delle altre due, allungando
corazza e artigli su di loro!
“AAAAAAAAAAAAAAAAAHHH!”
fecero Gray e Elfman, abbracciati per la paura in maniera molto poco virile!
L’urto avvenne con gran
fragore e gran dolore per loro due.
Gazille invece fu
risparmiato per il fatto di trovarsi con alcuni metri d’aria tra l’epicentro
delle due cariche e i suoi piedi…
“Ma cosa…”
“Non si ringrazia, playboy?”
disse una vocina sopra di lui.
“LILY!” –gridò piangendo
di gioia- “Lo sapevo che non mi avresti abbandonato! Sei davvero tu il gatto
migliore di tutti!”
Gazille era robusto e
pesante, ma gli exsheed possono sollevare in volo carichi molto più grandi di
loro, e Lily poi era molto più robusto di quanto sembrava, molto più di Happy e
Charle. Così, battendo le ali impetuosamente e tenendo l’amico per la giacca
nera con le sue zampette pelose, fece rotta di nuovo verso la gilda.
“Umpf! Dì un po’, una
fidanzata rientrava nei tuoi piani recenti prima che accadesse tutto ciò?”
“Che rottura di scatole!”
“Beh, sai, c’è chi venderebbe l’anima pur di avere ai propri piedi tutte le
donne che desidera.”
“Tsk! A momenti le avrei avute: molte più di quante ne desiderassi, ma coi loro
piedi sopra di me!”
Diede un’occhiata dietro: dal
punto in cui erano rimasti Gray e Elfman stava sollevandosi un gran polverone,
come quello successivo a un esplosione, ma sapeva che quei due erano tipi
tosti, inoltre era stata loro la malsana idea di farlo uscire allo scoperto.
Ben gli stava; l’unica cosa che avevano ottenuto era procurargli ancora più
ammiratrici!
<< Donne! Che seccatura! >>
Sull’uscio della gilda
stava ad attenderli il vecchio Makarov, scuro in volto.
Alle sue spalle Natsu e Happy
osservavano il piccolo Lily planare dolcemente verso di loro, appoggiando il
suo dragon slayer proprio davanti il master.
“Gazille.” –fece in tono d’autorità-
“Mi spiace, ma alla luce di questi fatti, mi trovo costretto a metterti sotto
quarantena.”
Lo sguardo dispiaciuto del
suo piccolo exsheed nero non lo fece affatto sentire meglio.
<< E in tutto questo
ormai le mie schegge spolverate allo zinco si saranno raffreddate… >>
Ammesso che fosse riuscito
a trovarle dopo che sulla sala era piombata tale calamità!
Niente più piatto
preferito, niente suonatina in duetto, solo un mucchio di pazze che non
vedevano l’ora di strusciarglisi addosso, ma soprattutto di afferrarlo.
Esteriormente incrociò le
braccia e diede un calcio al vuoto in segno di stizza. Ma dentro di sé il freddo
dragone d’acciaio era alquanto scalfito.
<< E dire che la giornata era cominciata così
bene… SIGH! >>
Accidenti, poverino!
E siamo solo all’inizio!
Il poverino non può uscire dalla gilda senza procurarsi un putiferio di nuove
aspiranti fidanzate, e dire che non ne vuole neanche una!
Il master ha stabilito la
quarantena ma le cose non possono restare così… anche perché le colonne
portanti non resisterebbero ad un nuovo battibecco in rosa! Urge una soluzione,
e nel prossimo capitolo si comincerà a cercarla.
Nel frattempo fatevi
sentire, cari lettori! Impressioni, commenti, e anche suggerimenti se ne avete;
sono tutto orecchi ^__^
Al prossimo capitolo!
PS: NARUTO X HINATA ORA E
SEMPRE!
PPS: GAZILLE X LEVI ORA E SEMPRE!