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Autore: TonyCocchi    15/11/2010    4 recensioni
A volte essere circondati da ragazze può essere un guaio, specie se una pozione capita per sbaglio nel posto sbagliato! Pazza e divertente avventura con la nostra gilda preferita!
Genere: Avventura, Commedia, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
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fairy tail fanfic

Ciao a tutti da NaruXHina! Approfittando di un weekend ricco di tempo libero, ecco a voi, senza eccessiva attesa, il secondo e già richiestissimo capitolo!

Mi sono arrivati dei bei commenti e questo mi incoraggia e mi tira su di morale! Mi raccomando, se ci sono altri appassionati di Fairy Tail qui intorno, consigliate loro la mia storia, con l’augurio di un sano quarto d’ora di divertimento!

La conclusione dell’ultimo capitolo ha lasciato molti lettori shockati e allettati! È ora di scoprire cosa sta succedendo!

Buona lettura, spero vi piaccia!

 

PS: GAZILLE X LEVI ORA E SEMPRE!

 

PPS: NARUTO X HINATA ORA E SEMPRE!

 

GUIDA AI PERSONAGGI SECONDARI (vedi anche Fairy Tail Wikia)

Visto che in Fairy Tail ce ne sono molti, e a me piacciono e quindi cerco di inserirli, metto qui una breve guida, così per aiutarvi a capire di chi si tratta (non sono tutti presenti già in questo capitolo ma potrebbero uscire in seguito, chissà):

 

Macao: Il tizio divorziato con un figlio a carico che Natsu salva nei primi capitoli.

Wakaba: L’amico di Macao con la camicia verde e il ciuffo.

Reedus: Il grosso mago-pittore con la pancia gigante.

Warren: Il telepate coi capelli neri.

Nab: Quello che somiglia ad un indiano americano e sta sempre a ciondolare.

Arzack: Il pistolero innamorato di Bisca.

Bisca: La pistolera innamorata di Arzack.

Ecor: Il tizio con la tuta nera aderente che fa strane mosse.

Max Alors: Il tizio biondo che vende agli stand e presenta il concorso Miss Fairy Tail

Laki Olietta: Una tipa con gli occhiali

 

Erza Scarlet, eroica paladina dall’armatura scintillante, persona integerrima, donna intrepida, maga straordinaria… era caduta ai piedi di Gazille Reitfox! Avvinghiatasi alla sua gamba sembrava un’innocua gattina in vena di fusa.

La scena aveva un che di ridicolo e di terrorizzante nello stesso momento.

Dal canto suo il diretto interessato non sapeva proprio come comportarsi. Erza non si era mai mostrata tanto “affettuosa” con lui, anzi, in genere la maggior parte delle donne ci pensava due volte prima di avvicinarglisi.

“Ehm… ti senti bene? Hai… bisogno di qualcosa?” domandò scuotendo la gamba in modo da sembrare il più infastidito possibile. Lui era uno che ai suoi spazi ci teneva!

Erza sollevò di nuovo gli occhi: la sua carica che da sempre teneva in riga gli altri maghi si era persa in un più femminile rossore e in una vocina suadente.

“Gazille… improvvisamente ti trovo alquanto attraente… mascolino…”

“Anche più di me?” chiese Elfman. Anche lui non ci stava capendo un tubo.

“Ora piantala Erza, mi stai disgustando…” fece Natsu con la lingua da fuori.
“Aye!”

“Questo comportamento non è decisamente normale.” ragionò Lily tra sé e sé. L’exsheed tra di loro era quello che per primo aveva intuito che l’accaduto era cosa seria, prima di tutti quei bellimbusti lì attorno. È proprio vero che le dimensioni non contano!

Gazille sbuffò: “Ok, chi ha dato da bere a Erza? Questa qui è ubriaca fradicia!” chiese ad alta voce guardandosi attorno.

“Non attirare l’attenzione!” gli gridò il master coi nervi a fior di pelle.

Il salone d’ingresso della gilda era infatti vasto e non tutti i presenti si erano accorti dell’accaduto. Per ora solo quelli seduti ai tavoli vicini all’incidente avevano avuto modo di sgranare gli occhi dinanzi all’improvvisa stranezza di Erza, che perseverava a starsene agganciata al dragone metallico prorompendo in dolci sospiri così poco adatti a una come lei.

“Ubriaca? Impossibile! Non ho mai visto Erza ubriaca in vita mia!” -fece Natsu osservandola, ma non venendo in cambio degnato di uno sguardo- “Forse ha sbattuto la testa.”

Happy ridacchiò svolazzando verso un tavolo vicino: “Forse Cana le ha offerto un bicchierino! Che mi dici Cana, sei stata tu? … Cana?”

“……”

Le svolazzò davanti gli occhi un paio di volte senza ottenere nessuna reazione apprezzabile.

“Cana? Stai dormendo con gli occhi aperti?”

La reazione alla fine ci fu: Cana scacciò via Happy con una mano spiaccicandolo contro una colonna e si precipitò su Gazille, agguantandogli un braccio, cosa che non gli piacque per niente stando lui ancora cercando di scollarsi di dosso la prima!

<< EH?! E ORA QUEST’ALTRA CHE VUOLE?! >>

“Ehi, dolcezza!” –disse facendogli un’occhiolino- “Ti andrebbe di bere qualcosa insieme?”

L’occhio di Gazille cadde per una attimo sulla scollatura della ragazza, che come al solito di sopra portava un bikini e nulla più… Poi arrossì e provò con un sorriso di circostanza: “No, grazie… Insomma si può sapere che diavolo vogliono da me queste invasate?!”

Makarov si decise finalmente ad agire prima che la situazione precipitasse ancora di più, e fece per lanciarsi verso il dragon slayer: “Mira! Per qualunque ragione, non devi guardare Gazille! Mi sono spiegato?”
Si voltò, e dove doveva trovarsi Mira c’era invece… un bel niente!

“Mira?”

Si girò di nuovo e le orbite gli schizzarono di fuori!

 

“Ok, ora basta! Non voglio i tuoi complimenti su quanto sono figo e non voglio bere qualcosa!” fece Gazille puntando i piedi e scollandosi di dosso prima l’una e poi l’altra.

“G-Gazille…” sentì una vocina chiamarlo alle sue spalle.

“Eh?”
Mirajane, la tipa del bancone sempre gentilissima con tutti, gli si era presentata con le mani dietro la schiena, le gote colorate di rosso e la testa un tantino abbassata. Sembrava una bambina timida di fronte al suo fidanzatino!

“Non è… che ti andrebbe di suonare insieme qualcosa… quando hai tempo?”

La bocca di Elfman si spalancò tanto che la sua mandibola toccò il pavimento.

Era talmente carina che persino Natsu e gli altri uomini presenti erano arrossiti!

“… Beh, si, questo mi piacerebbe!” rispose Gazille mettendosi la chitarra a tracolla.

<< DA DOVE L’HA TIRATA FUORI?!?!? >> si chiesero tutti vedendo il suo pacchianissimo strumento a corda apparso dal nulla!

“Oh, Gazille… hai… hai davvero accettato il mio invito? Sono così contenta!” disse lei arrossendo ancora di più e stringendo la sua chitarra al petto, come volendo nascondercisi dietro.

<< PURE LEI CON LA CHITARRA? MA DOVE LA TENEVA? >>

Lisanna, sua sorella minore la chiamò scuotendole il vestito: “Sorellona, ma che ti prende?”

 

“NO! ORA BASTA!”

La giacca in pelle e pelliccia del master cadde pesantemente sulla testa di Lisanna coprendola del tutto, dopodiché il vecchio afferrò la giovane e la girò in un’altra direzione per ulteriore precauzione: “Lisanna, non toglierti questo coso dalla testa per nessuna ragione, intesi?”

“Ehm, ok…” rispose Lisanna da sotto la giacca.

Makarov saltò su di un tavolo e inspirò a pieni polmoni affinché tutti sentissero!


“FATE IN MODO CHE NESSUNA RAGAZZA GUARDI PIù GAZILLE! È STATO COLPITO DA UNA INTERA BOCCETTA DI INCANTO CUPIDUS!”

Gli fece eco un altro grido. Un grido disperato!

“BISCA!”

“… Sigh! Cos’ho appena detto?!”

Gazille, ancora confuso ma allettato dall’opportunità di mettere mano al plettro con Mira, sentì un dito bussargli dietro la spalla.

Sbuffò: “Che altro c’è?”

Una ragazza coi capelli verdi vestita da cow-girl, con tanto di cappello a tesa larga, gli si avvicinò tanto da pressare il suo copioso seno sui suoi forgiati pettorali.

“Ehilà, straniero! Sei in cerca di compagnia?”

Gazille indietreggiò, rosso e costipato: tutte quelle tette lo stavano mettendo in soggezione!

Un ragazzo dai capelli neri avvolto in un drappo da cow-boy si stava avvicinando gattoni alle spalle della cow-girl: “M-ma-ma… mia adorata Bisca, noi stavano parlando, ed eravamo così affiatati e… e io stavo per dirti qualcosa di molto importante (o almeno ci stavo provando un’altra volta…)…”
Ma Bisca non si degnò nemmeno di voltarsi, poggiò la suola del suo stivale sulla sua faccia e lo sospinse via con mortificante leggerezza: “Fuori dai piedi, schiappa.”

Un torrente di lacrime gli straripò dalle orbite: “SCHIAPPA?!?!?!?”

CRASH!

“È il tuo cuore in frantumi?” domandò Natsu.

“SI! SIGH!”

“No, a dire il vero sono io che ho fatto cadere un bicchiere.” -ammise Macao- “Ad ogni modo, che diavolo sta succedendo? Perché all’improvviso tutte fanno gli occhi dolci a Gazille?”
Elfman si sgranchì le nocche: “Giusta domanda! Qui la cosa comincia a puzzare! Che hai fatto alla mia sorellina?”

Arzack si unì a lui… pistola alla mano!

“Che cosa hai fatto alla mia Bisca?!”

“E IO COME FACCIO A SAPERLO?! Anzi, se voleste la cortesia di riprendervele…”

E dire che il suo piatto di schegge d’acciaio spolverate allo zinco era ancora lì ad attenderlo! Come avrebbe voluto non essere circondato per tornare di corsa da loro…
Il suono di una pentola a pressione richiamò l’attenzione di tutti (eccetto delle ragazze, niente poteva distoglierle da quell’adone metallico!).

Era il master Makarov! Saltava come un matto sul tavolo facendosi sempre più rosso e gettando sempre più fumo dalle orecchie!

“NON FATE VEDERE GAZILLE ALLE RAGAZZE! QUANTE VOLTE VE LO DEVO RIPETERE?!” scandì con furia, parola per parola.

Repliche nemmeno a pagarle quella volta! Non con un master tanto arrabbiato!

Solo il grosso e timoroso Reedus provò ad abbozzare un insicuro “Ma perché?”.

“Per una disgraziata serie di eventi una boccetta di Incanto Cupidus è finita addosso a Gazille.”

“Tsk, sei proprio un piantagrane.” Mormorò Natsu, supportato da un “Aye!” di Happy.

“LA COLPA è STATA TUA!” –gli urlò contro il master che ormai aveva un principio di mal di gola!- “Ad ogni modo, ora se una ragazza guarda Gazille si innamorerà di lui!”

 

“SI FARà COSA DI ME?!?!?!?!?”

 

Stavolta a gridare era stato lo sconvolto dragon slayer, ma il suo urlo parve agire da calamita, attirando tutte e quattro le ragazze che gli si avvinghiarono a tutti i suoi arti disponibili!

“Un uomo tutto d’un pezzo come te sarebbe l’uomo perfetto per una donna tutta d’un pezzo come la sottoscritta!” propose Erza con determinazione.

“Oh, Gazille, non vedo l’ora che le nostre voci e quelle delle nostre chitarre si fondano insieme in un romantico duetto!” disse Mirajane con un tono in grado di sciogliere qualunque cuore.

“Andiamo, sarebbe molto scortese lasciare una donna a bere da sola!” incalzò Cana con un altro occhiolino.

“Non credo di aver mai visto un uomo più macho di te, straniero!” gli sussurrò sensualmente Bisca all’orecchio.

“BISCAAAAAAAAAAAA!!! SIGH!!!”

Ormai Arzack era annegato in una valle di lacrime!

“Avete capito ora?”

Qualche tavolo più in là, Juvia Loxar fece sentire la sua voce: “Non si preoccupi master, dal canto mio potrei restare qui a guardare il magnifico Gray anche tutto il giorno!” disse aggiungendoci un amoroso sospiro.

Gray invece si girò da un'altra parte roteando gli occhi.

“I-innamorate?” balbettò Natsu non riuscendo a “focalizzare” bene la cosa…

Happy corse preoccupatissimo dalla sua adorata: “Ma allora anche tu mi vuoi tradire con lui? Dimmi che non è vero!” pregò Charle con le lacrime agli occhi.

“Umpf! Ti sembra gli stia sbavando addosso? Evidentemente non funziona perché sono una exsheed: riguarda solo gli umani, non è ovvio?” disse con aria di superiorità.

“Ehm, che sta succedendo?”

“?!?!?!?”

La piccola Wendy, la bambina che l’aveva trovata e allevata, assentatasi qualche minuto al piano superiore, stava scendendo le scale, cercando di sbirciare con curiosità oltre quella calca.

“Mi sono persa qualcosa?” domandò in tutta la sua innocenza… in concreto pericolo!
Charle si attivò all’istante! Wendy era troppo giovane e troppo coccolosa anche solo per immaginarla fare gli occhi dolci a un bruto borchiato!

“NOOOOOO! NON LO PERMETTERÒÒÒÒÒ!!!”

La gattina volante si schiantò sulla faccia della sua amica, coprendola tutta col proprio corpo!

“Ehi! Charle che cosa fai?! Togliti dalla mia faccia! C-Charle! Per favore!” piagnucolò la ragazzina, che a momenti rischiava pure di cadere dalla scalinata!
“Lo faccio per il tuo bene Wendy! Non permetterò mai che tu cada tra le grinfie di quel mostro!”
“EHI! POTREI OFFENDERMI!!!” ruggì Gazille.

“Ti manterrò pura ad ogni costo!”

“Ma di che stai parlando? Mi fai cadere così!”

I presenti commentarono la cosa con un grosso gocciolone dietro la nuca…

“Beh, Gazille, guarda il lato positivo: hai più successo tu con le donne di chiunque altro!” fece Lily, ancora sulla spalla del suo compagno, cercando di sdrammatizzare con una battuta.

Happy, tirato un sospiro di sollievo per Charle, tentò anche lui di guardare il bicchiere mezzo pieno: “Beh, in fondo potrebbe esserci di peggio…”
“Come fai a dirlo?” piagnucolò Arzack, steso rannicchiato sul pavimento con indosso una coperta di depressione.

“Insomma, ci sono tante pozioni pericolose al mondo, e questa fa solo innamorare la gente, che problema c’è?”

Il master fu perentorio nel contraddirlo: “Ti sbagli Happy, i veri problemi cominciano ora: guarda!”

Le quattro ragazze incantate avevano infatti smesso, incredibile a dirsi, di guardare Gazille… Infatti ora si guardavano l’un l’altra, come si guardano quattro cani che competono per lo stesso osso! Ciascuna digrignava i denti, serrava gli occhi, chi più chi meno, ma tutte avevano intorno un’aura verde di pura gelosia!

Gazille si guardò intorno: << Ahia… non mi piace come sta andando a parare questa storia!  >>

E aveva ragione: se c’è qualcosa di più pericoloso di una donna innamorata è una donna innamorata e gelosa!

“Umpf! Inutile che vi affanniate ragazze!” –le provocò Cana, tirando la sua gamba- “Non ho bisogno di mettere mano al mio mazzo di carte chiedendo di me e Gazille per sapere che uscirebbe la carta degli amanti!”

Erza respinse il colpo al mittente, tirando al contempo il suo braccio: “Sciocchezze! Non sono le carte che decidono il destino di un amore, è l’affinità! E io e lui siamo molto compatibili!”

Anche Bisca mollò un geloso strattone al braccio a cui si era attaccata: “Umpf, balle!”

“È vero invece! Io indosso sempre armature, le armature sono di metallo, Gazille ha i poteri del metallo, quindi…”

Mirajane, anche lei avvinghiandosi all’ultima gamba rimasta suggerì una conclusione: “Gazille è un’armatura?”
“No! È un segno che io e lui siamo fatti l’uno per l’altra!”
Mirajane rispose con dei grandi occhioni da pecorella: “Non è vero! Gazille vuole una ragazza gentile che riempia d’amore la sua vita da duro! Non è così Gazille? Avanti, diglielo!”
Gazille piuttosto pensava al suo piatto di schegge d’acciaio spolverate allo zinco, rimasto sul suo tavolo ad attenderlo. Come avrebbe voluto tornarvi di corsa!

“Per fortuna che oggi è il giorno libero delle cameriere.” -Makarov si accese una pipa per tenere a freno il nervosismo- “Chi manca all’appello?”

“Levi e Lucy.” –fece Droy, compagno di team della prima- “Sono…”
“Siamo tornate!”

!!!

Lucy Heartphilia e Levi Mc Garden stavano varcando in quel momento il portone d’ingresso, salutando con una mano e con l’altra portavano alcune buste di cartone. Ogni tanto le due, grandi amiche, andavano a fare compere insieme prima di recarsi alla gilda in cerca di lavori.

La prima era carica di vestiti e accessori, la seconda di libri e vestiti: gli acquisti di una scrittrice amatoriale e una lettrice accanita.

Levi sorridendo abbozzò un “Come va?” ma non ci riuscì: i suoi due amici e compagni di team si erano lanciati su di lei coprendole ciascuno un occhio con una mano.
“Levi, sei in pericolo!” fece il biondo dal cappello alto un metro.
“Ma tranquilla, ci pensiamo noi!” aggiunse deciso il moro dal ciuffo improponibile.

“Che succede?”

“Gazille si è attirato addosso una maledizione o roba del genere, quindi ora se una lo guarda si innamora di lui, anche se sembra assurdo.”

“CHE VORRESTI DIRE?!?!?” Il dragone aveva un ottimo udito!

“Capito quindi? Non devi guardare quel tipo, anche se comunque non vedo che motivo tu abbia per farlo.”

“Ma veramente…”

“VOLETE PROPRIO FARMI ARRABBIARE, EH?”

Come si vedeva che quei due, a differenza dell’amica, non lo avevano ancora perdonato del tutto per quella brutta faccenda della guerra tra Fairy Tail e la trapassata Phantom Lord!

“Erza, Cana, Bisca e Mira sono già cadute vittima dell’incantesimo, non permetteremo succeda anche con te!”

“Ehm, allora grazie…”
Due colpetti di tosse riportarono i due eroici salvatori coi piedi per terra.

“Scusate…” –cominciò Lucy- “Com’è che nessuno si preoccupa che io guardi Gazille?”

I tre del team Shadow Gear si guardarono tra loro un po’ imbarazzati.

Finalmente Happy e Natsu si decisero ad andare da lei, anche se per nulla di fretta!

“Happy, perché non sei andato a coprirle gli occhi?”
“Io pensavo ci saresti andato tu.”

Lucy aveva le lacrime agli occhi: “Sniff… Perché ho dei compagni tanto scemi?”

“D-dai, non prendertela, non lo hanno fatto con cattiveria!” -fece Levi, mettendole una mano sulla spalla- “E poi ogni tanto anche Jet e Droy fanno i cretini.”
“CHEEEE?!?!” Non l’avevano presa affatto bene!

Il master osservata la scena dal tavolo su cui era salito in piedi poté tirare un sospiro di sollievo.

“Ora, Gazille, l’importante è che tu non… EHI! Ma dov’è finito?”

“Non lo so, era qui un attimo fa.” fece Macao altrettanto sbigottito

“Non chiedetelo a me…” fece Lisanna, che in tutto ciò era rimasta sotto il cappotto!

“Ehi, anche Mirajane è scomparsa!” fece notare Elfman.

Ma le più preoccupate erano le sue tre nuove improvvisate ammiratrici, le quali si guardavano intorno freneticamente alla sua ricerca!

“Dov’è finito? Stavo portando avanti la mia opera di seduzione!” fece Bisca scansando in malo modo Arzack facendogli venire un altro coccolone.

“Eh, no! Sto aspettando un uomo da troppo tempo per farmelo scappare!” obbiettò Cana sbirciando sotto un tappeto!

“Gazille! Vieni fuori, dobbiamo parlare di quanto saremo perfetti insieme!” lo chiamò Erza cercandolo dietro una colonna.

Poi improvvisamente le luci della sala si spensero di botto. E di solito quando succedeva altre stavano per essere accese: quelle del palco!

I riflettori mostrarono così alla gilda due musicisti su due sgabelli: Mirajane dalla voce celestiale e Gazille in abito bianco, con la sua chitarra in metallo di dubbio gusto.

“Finalmente posso trarre un po’ di vantaggio da questa situazione: qualcuno che riconosce finalmente il mio talento.”

“Io l’ho sempre riconosciuto, mio adorato!”

“Ih ih ih!”

SPLAT!

Il suono dello schiaffo che l’esacerbato master si era dato in faccia a momenti aveva coperto anche le loro voci nonostante i microfoni!

“Ma che cavolo combina quello! Qualunque donna lo guardi si innamora di lui e lui cosa fa? SI ESIBISCE SU UN PALCO?!?!? GRRRR!!!”

Gazille diede un paio di colpi di plettro per accordare il suo strumento: “Allora, che cosa suoniamo?”

“Quello che vuoi tu, Gazille… I-io cercherò di seguirti, anche se non sono brava quanto te!” disse lei nascondendo pudicamente il volto.

“CHE CARINAAAAAA!!!” fecero molti in sala con gli occhi a cuoricino, incuranti di un Elfman incavolato che li avrebbe volentieri rasi al suolo!

“Molto bene allora! Stammi dietro! Sarà un pezzo fantastico con un testo fantastico e pieno di Shooby-da bop!”

Mira rise e, dopo che ebbe dato la prima nota, fece per aggiungere le sue… Quando vide con orrore che la sua chitarra di pregevole fattura era stata tranciata in due come dal colpo di una spada!

Gazille si alzò subito in piedi: “Ehi! Chi si è permesso di troncare il mio accompagnamento?”

Le luci tornarono in sala, ma la colpevole non fece nulla per nascondersi. Qualcuno l’aveva già intuito. Era stata Erza, e l’arma del misfatto era la spada che brandiva impunemente.

“Così impari Mira! Non vale giocare sporco prendendoti Gazille tutto per te solo perché avete un hobby in comune!”
Cana e Bisca, dietro di lei, le diedero ampiamente ragione: “Ben detto!”

“……”
“Ehi, voi tre! Non sapete che è maleducazione interrompere degli artisti che stanno per esibirsi!” le rimbeccò Gazille.

“Ci hanno fatto un grande favore invece!” gridò Natsu da ancora più dietro, il quale non aveva mai apprezzato l’arte di Gazille né mai lo aveva nascosto.

“OSA RIPETERLO SE HAI IL CORAGGIO!”

“Oh oh!”

L’ “Oh oh!” era stato di Elfman.

Mirajane si era alzata dallo sgabello a testa bassa, osservando i due pezzi della sua chitarra tremare insieme alle sue mani.

“Che succede?” chiese Lucy, che aveva gli occhi coperti.

“Succede che ora sono cavoli amari!” le rispose Gray che indietreggiava, come già altri avevano cominciato a fare!

“Non avresti dovuto farlo Erza…” gli occhi di Mira, da grandi e acquosi, si erano fatti piccoli e penetranti!

“Oh, non avresti dovuto farlo!” disse di nuovo, badando di mettere in mostra le zanne!

Un secondo dopo la giovane sparì in una nube purpurea, e qualche altro secondo dopo ne riemerse nella forma della sua magia più potente: TAKE OVER SATAN SOUL!

Occhi dallo sguardo tagliente, al posto della rassicurante gonna lunga un vestito succinto e provocante, ali nere come quelle di un pipistrello, robusta coda come quella di un coccodrillo, mani dotate di artigli taglienti rivestite da solide scaglie! Una diavolessa in piena regola!

Davanti a quella agghiacciante apparizione, malgrado l’ossessione per il dragon slayer, Cana e Bisca indietreggiarono! Solo Erza rimase compatta al suo posto!

“Umpf! Non ho paura di te! Per il sentimento che provo per Gazille sono pronta ad affrontare qualsiasi avversario!”

Detto ciò attivò anche lei la sua magia, rivestendosi di una bellissima armatura d’argento alata, circondata da una decina di spade fluttuanti.

Cana tirando fuori il coraggio puntò i piedi ed estrasse i suoi tarocchi magici: “Beh… anche io per Gazille sono pronta a tutto! Solo perché siete dannatamente forti non mi darò per vinta!”

Bisca si armò anch’essa, facendo comparire tra le sue mani un poderoso mitragliatore vecchio stile, annunciando di essere pronta alla sfida facendo risuonare il rumore del caricatore: “Fuori dai piedi voialtre, sono armata d’amore e non ho nessuna paura d’usarlo!”

“Ci siamo!” -fece disperato il master vedendo i suoi peggiori timori divenire fondati- “Queste qui mi sfasciano la gilda!”

“AL RIPARO!” urlò Gray! In quel preciso istante Mirajane batté le ali e con urlo caricò Erza, la quale brandì una spada e l’affrontò con coraggio.

La sola onda d’urto provocata dal loro scontro fu sufficiente a far volare via il piccolo e leggero vecchio mago e molti altri, oltre che a rovesciare una decina di tavoli!

Cana estrasse due carte dal suo mazzo e da queste si sprigionarono delle piccole bombe azzurre che una volta sul bersaglio esplodevano con gran fragore: peccato che più che Mirajane o Erza si avvicinassero al pubblico in fuga facendolo letteralmente volare via come tanti foglietti di carta!

“MA NOI CHE CENTRIAMOOOOO?!?!?”

Come non bastasse Bisca non si preoccupava di sprecare proiettili e le mura e le colonne si ritrovarono presto decorate di tanti forellini.

Natsu osservava la scena da dietro uno dei tavoli ribaltati: “Fighissimo! Voglio partecipare anch’io!”

Lucy e Gray lo afferrarono per la sciarpa e gli diedero un paio di botte in testa per farlo desistere…

Il vecchio Makarov intanto si risollevò da terra intontito da una caduta. Proiettili, raggi d’energia oscura, fendenti e scintille piovevano da tutte le parti… anche vicino al bancone!
“OH, NO!”

IL SUO SACCO! Quello con tutta la roba che aveva acquistato ad Harujion! Era rimasto lì, incustodito, in pericolo!

“Master, torni qui! È pericoloso!” lo chiamò qualcuno, ma lui con sprezzo del pericolo attraversò il campo di battaglia, salto sul bancone e se lo abbracciò, venendo subito colpito da uno dei proiettili magici di Bisca sul sedere.

“Urgh! Non basterà una semplice bruciacchiatura sulle chiappe per impedirmi di salvare questi preziosi oggetti! Non dopo tutto il tempo che ho aspettato per ottenerli!”

I piatti e i boccali dietro di lui cominciarono ad esplodere, colpiti dalle bombe magiche di Cana: non c’era tempo da perdere! Si lanciò in corsa con l’obiettivo di tornare a nascondersi dietro uno dei tavoli ribaltati che tutti gli altri stavano usando come rifugio. Un’esplosione conseguente a una delle onde oscure di Mira gli facilitò la cosa, facendolo volare e atterrare esattamente dove voleva!

Bruciacchiato e contuso, almeno aveva salvato il suo sacco!

“Non permetterò loro di distruggere anche solo uno dei miei preziosi ninnoli! Specie TE! Mio alter-ego con la testa molleggiante!” –disse estraendo il suo pupazzo dal sacco e colpendogli la testa- “Ah ah ah ah! Che sfizio! Mi fa sempre tornare il buon umore!”

BOOOM!

Quell’esplosione glielo aveva invece fatto passare!

“VENDICHERò LA MIA CHITARRA E DOPO IO E GAZILLE FAREMO TANTA BELLISSIMA MUSICA INSIEME; SENZA INTERRUZIONI!”

L’infuriata diavolessa lanciò una sfera nera attorniata da fulmini viola, che però Erza riuscì a parare e disperdere con fatica usando due spade: “Mi spiace per la tua chitarra, ma in guerra e in amore tutto è lecito!”

Bisca cambiò arma, passando ad un fucile di precisione: “Ve la tirate tanto solo perché avete della magia potente! Non sarà per quello che Gazille sceglierà voi!”

Cana estrasse la carta della Torre facendo comparire un quintale di pietre che tentò di far franare addosso a Bisca, mancandola, ma provocando un bel cratere nel pavimento: “Infatti, sceglierà me, è scritto: ho molto più fascino di tutte voi messe insieme!”

“Non è vero!” –fece Bisca stringendo il pugno- “Io ho più fascino! Ed anche le tette più grandi!”

“Io l’ho sempre pensato Bisca! La superiorità del tuo seno è indiscussa!” fece la voce di Arzack dalle retrovie.

“Cuciti il becco, pistolero da quattro soldi!”

“BUAAAAAAAHHH!!! SIGH!!!”

Mira, Cana e Erza passarono ad un rapido controllo dimensioni, prima di riprendere la battaglia con ancora più vigore: ciascuna pensava che le sue fossero le migliori, ed ora avevano un ulteriore motivo per battersi!

Erza caricò Mira, ma questa si scansò all’ultimo istante, cosicché il colpo di spada, o meglio la sua onda d’urto, si abbatté su di una colonna, rischiando di tranciarla di netto!

“NOOOO! NON LA COLONNA PORTANTE!” –urlò il vecchio tirandosi i baffi! Poi si volse verso il palco- “Accidenti a te Gazille, stanno litigando per te! Fa qualcosa!”

 

“Shooby-du bop!”
“NON QUELLA COSAAAAAAAA!!!” urlarono tutti, ma proprio tutti!

 

A quel punto, come sempre avviene, un eroe decise di prendere in mano la situazione. E, in quel caso, l’eroe fu Gray Fullbuster.

“E va bene, è ora di finirla! Ho un’idea!”
E per rendere chiaro quanto fosse risoluto basta dire che improvvisamente indossava i soli boxer!

“Juvia, tu rimani qui al sicuro dietro il tavolo!”

<< Oh! Gray si è preoccupato per me! Un punto per te Juvia! >>

“Elfman, dammi una mano! Seguimi!”
“D’accordo.”

E sotto gli occhi ammirati degli altri maghi, i due presero a sgusciare attraverso la sala, nascondiglio dopo nascondiglio, fino al palco.

 

Un lungo fischio attirò l’attenzione delle contendenti che si girarono tutte verso il palco.
“Ehi, voi!” urlò Gray, che insieme ad Elfman teneva il chitarrista in bianco per una spalla.

<< Ma perché oggi tutti hanno questo brutto vizio di afferrarmi? >> si domandò l’irresistibile dragone.

“Lo volete vero? Allora venite a prendervelo!”
“URRYA!!!” urlò il virile albino e i due, trascinandosi dietro Gazille, corsero come fulmini verso l’uscita lasciandosi dietro un nuvoloso polverone.

“GAZILLE!”
“LO STANNO PORTANDO VIA!”
“FERMIAMOLI!”

Le tre, lanciandosi all’inseguimento provocarono un nuovo spostamento d’aria che fece di nuovo volare tavoli, persone ed exsheed, e alla fine sparirono oltre il grande portone, cosicché una calma post-bellica tornò nella sconquassata Fairy Tail.

Piano, con circospezione, ognuno uscì dal proprio rifugio o smise di stringere ciò o chi a cui si era afferrato.

“Che sconquasso…” mormorò la voce di Warren insieme a quelle di altri alla vista della loro sala grande in disordine come raramente lo era stata. Insomma, loro dovevano proprio impegnarsi per ridurla così!

Natsu balzò fuori: “Grande mossa, Gray! È riuscito a salvare la situazione!”

“Ehm, master? Lei non mi sembra molto contento.” Fece Lucy, spaventata dal modo in cui digrignava nervosamente i denti.

“Che ti prende, vecchio?”
Makarov si girò verso la porta livido di collera: “Ma allora quei due non hanno capito proprio nulla!”

 

“Posso correre con le mie gambe!” ringhiò Gazille, stufo di essere toccato più del necessario.

“Ingrato! Non solo ti ho salvato da quelle belve…” fece Gray, continuando a correre e a trascinarselo dietro, supportato dai validi muscoli di Elfman.

I tre schizzavano veloci come schegge tra le case e i giardini di Magnolia ai due lati della strada, mettendo quanta più distanza possibile tra loro e le folli spasimanti.

“Tsk, dì piuttosto che hai salvato la gilda e voialtri!”
“Umpf, ma le hai viste? E se quelle scalmanate si fossero accordate per dividersi i pezzi del tuo corpo?”
“QUESTO NON POTREBBE SUCCEDERE!”

Però qualche piccolo dubbio l’aveva!

“Che roba! Far innamorare ogni ragazza che lo guarda…” –scosse il capo il mago albino, come fosse un’azione meritevole di biasimo- “Questo non è affatto virile! Un vero uomo conquista la propria donna con i pugni contro gli altri uomini! Da uomo a uomo!”
“Si, si, uomo… Hai un vocabolario ridotto sai?” rispose Gazille con tono di sufficienza.

 

“MA ALLORA NON AVETE CAPITO NIENTE! RIPORTATELO INDIETRO, COPPIA DI TONTI!”


SCREEEEEEEK!

Quando la voce furibonda del vecchio Makarov li raggiunse diedero una frenata storica. Dapprima confusi, poi capirono.

Appena davanti a loro stava la bottega di un parrucchiere, e, distratte dal raschiare acuto delle loro suole sul selciato durante la frenata, alcune ragazze sedute sulle panchine lì fuori si voltarono verso di loro.

Qualche istante, il tempo di un’occhiata intensa e i loro occhi divennero a cuoricino!

“Guardate! Che bel tipo! E che bei muscoli!”

“Che chioma folta e ribelle! Mi da i brividi!”

“Chissà se è single!”

“Urgh! Oh, no! Altre!”

“Credo che portarlo fuori non sia stata poi una buona idea…”

“Si, Elfman, me ne sono accorto.”

“Smammiamo presto!” –scalpitò Gazille, liberandosi dalla loro presa- “Quelle si avvicinano!”

Una volta Grey aveva combattuto contro alcuni zombi durante una missione e ricordava una schiera di esseri dallo sguardo vacuo avanzare verso di loro… La cosa era molto simile, però almeno le creature erano di certo una presenza molto migliore!

“Sei stupendo!”
“Ti adoro!”
“Cerchi una ragazza?”

I tre si voltarono senza indugi, ma avevano dimenticato un particolare…

?!?!?

Un particolare che stava caricando dalla direzione opposta!

Una rossa in armatura alata, un’albina alata armata d’artigli e zanne, una cow-girl con un arsenale a carico, e una bevitrice incallita pronta a far sua la fontanella a cui tutte volevano attingere!

“ECCOLI!”

Elfman, Gray e Gazille si guardarono innanzi: almeno una decina di ragazze-zombi in assetto da flirt.

Si guardarono alle spalle: le loro compagne che stavano per abbattersi su di loro.

“Fangirl davanti, Erza e Mirajane dietro! Siamo fottuti!” gridò Gray con le mani tra i capelli.

“Io volevo solo suonare un po’ la mia chitarra…” si lagnò sommessamente Gazille…

Prima di sentirsi afferrare di nuovo le spalle…

<< Eh? Ancora? >>

“PRESO!” urlarono le fan girl sbracciandosi.
“PRESO!” urlarono Erza e Mirajane, più svelte delle altre due, allungando corazza e artigli su di loro!

“AAAAAAAAAAAAAAAAAHHH!” fecero Gray e Elfman, abbracciati per la paura in maniera molto poco virile!

L’urto avvenne con gran fragore e gran dolore per loro due.

Gazille invece fu risparmiato per il fatto di trovarsi con alcuni metri d’aria tra l’epicentro delle due cariche e i suoi piedi…

“Ma cosa…”

“Non si ringrazia, playboy?” disse una vocina sopra di lui.

“LILY!” –gridò piangendo di gioia- “Lo sapevo che non mi avresti abbandonato! Sei davvero tu il gatto migliore di tutti!”

Gazille era robusto e pesante, ma gli exsheed possono sollevare in volo carichi molto più grandi di loro, e Lily poi era molto più robusto di quanto sembrava, molto più di Happy e Charle. Così, battendo le ali impetuosamente e tenendo l’amico per la giacca nera con le sue zampette pelose, fece rotta di nuovo verso la gilda.

“Umpf! Dì un po’, una fidanzata rientrava nei tuoi piani recenti prima che accadesse tutto ciò?”

“Che rottura di scatole!”
“Beh, sai, c’è chi venderebbe l’anima pur di avere ai propri piedi tutte le donne che desidera.”
“Tsk! A momenti le avrei avute: molte più di quante ne desiderassi, ma coi loro piedi sopra di me!”

Diede un’occhiata dietro: dal punto in cui erano rimasti Gray e Elfman stava sollevandosi un gran polverone, come quello successivo a un esplosione, ma sapeva che quei due erano tipi tosti, inoltre era stata loro la malsana idea di farlo uscire allo scoperto. Ben gli stava; l’unica cosa che avevano ottenuto era procurargli ancora più ammiratrici!

<< Donne! Che seccatura! >>

 

Sull’uscio della gilda stava ad attenderli il vecchio Makarov, scuro in volto.

Alle sue spalle Natsu e Happy osservavano il piccolo Lily planare dolcemente verso di loro, appoggiando il suo dragon slayer proprio davanti il master.

“Gazille.” –fece in tono d’autorità- “Mi spiace, ma alla luce di questi fatti, mi trovo costretto a metterti sotto quarantena.”

Lo sguardo dispiaciuto del suo piccolo exsheed nero non lo fece affatto sentire meglio.

<< E in tutto questo ormai le mie schegge spolverate allo zinco si saranno raffreddate… >>

Ammesso che fosse riuscito a trovarle dopo che sulla sala era piombata tale calamità!

Niente più piatto preferito, niente suonatina in duetto, solo un mucchio di pazze che non vedevano l’ora di strusciarglisi addosso, ma soprattutto di afferrarlo.

Esteriormente incrociò le braccia e diede un calcio al vuoto in segno di stizza. Ma dentro di sé il freddo dragone d’acciaio era alquanto scalfito.

<< E dire che la giornata era cominciata così bene… SIGH! >>

 

 

Accidenti, poverino!

E siamo solo all’inizio! Il poverino non può uscire dalla gilda senza procurarsi un putiferio di nuove aspiranti fidanzate, e dire che non ne vuole neanche una!

Il master ha stabilito la quarantena ma le cose non possono restare così… anche perché le colonne portanti non resisterebbero ad un nuovo battibecco in rosa! Urge una soluzione, e nel prossimo capitolo si comincerà a cercarla.

Nel frattempo fatevi sentire, cari lettori! Impressioni, commenti, e anche suggerimenti se ne avete; sono tutto orecchi ^__^

Al prossimo capitolo!

 

PS: NARUTO X HINATA ORA E SEMPRE!

PPS: GAZILLE X LEVI ORA E SEMPRE!

  
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