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Autore: lisettola    18/11/2010    3 recensioni
Harry Potter è appena fuggito dalla festa per il matrimonio di Bill, con i suoi migliori amici, Ron ed Hermione. Mentre vagano per Hyde Park delle strane figure li accerchiano... Chi saranno? chi sarà quella strana ragazza?
Dal prologo: "Non possiamo scappare velocemente, dovremmo portare Hermione in braccio. Io e Ron ci guardiamo e capiamo che non c’è via di fuga, a meno che colui che ha scagliato il pugnale non uccida anche gli altri due."
La mia versione un pò modificata di Harry Potter e i doni della morte!
Genere: Avventura, Azione, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Harry Potter, Hermione Granger, Nuovo personaggio, Ron Weasley, Un po' tutti
Note: Cross-over, What if? | Avvertimenti: Spoiler! | Contesto: Da VII libro alternativo
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E siccome vi voglio bene e sono troppo eccitata per domani.... ecco a voi un altro capitolooo! ^^ non vi ci abituate però eh!!! XD

Seguo i tre assassini da un ora. Le ultime notizie mi dicono che sono dietro a Harry Potter e ai suoi amici. Devo raggiungerli.

Sento delle urla. Dannazione li hanno presi. Corro, corro più forte e silenziosamente che posso. Senza pensarci un attimo tiro fuori un mio coltello e lo lancio verso uno dei tre uomini in nero. Un urlo mi dice che ho ottenuto ciò che volevo, è morto.

Con un balzo mi metto tra i due uomini restanti e i tre maghi.
“Traditrice! Come ti permetti di metterti contro L’Oscuro Signore? Lui porterà giorni di gloria alla Gilda.”
“è proprio quello che voglio evitare.” Odio la Gilda, odio Voldemort.

Mi accorgo che sta per lanciarci addosso il suo fuoco e faccio scudo con la mia energia.
“Tu avresti avuto un posto d’onore nel nuovo mondo. Tradire la tua gente per questi tre sciocchi, insignificanti Maghi!”
La mia gente?!
“Voi non siete la mia gente, non mi sono mai sentita parte della vostra stupida gilda. Quindi ora addio.” Voi e i vostri deliri di onnipotenza.
Come sono stata addestrata a fare mi muovo velocemente, sgusciando a ogni tentativo di attacco e uccidendo il mio nemico. Mi avete voluta addestrare, ora non lamentatevi.
Raccolgo i miei pugnali e li rimetto nel loro fodero.

“Non voglio farvi del male, fidatevi di me e seguitemi. Tra meno di 20 minuti qui sarà pieno di mangiamorte.”
“Abbiamo scelta?” dice un ragazzo che riconosco essere Potter. Il suo sguardo e sospettoso e il suo tono scettico. Mi volto e sorrido tra me e me.
Per loro fortuna il mio nascondiglio non è lontano. Sono piuttosto messi male. La ragazza a una grave ustione a una gamba, il rosso perde sangue e il moro è pieno di tagli e ha una mano bruciata.
Arrivo alla botola e li faccio entrare, dopo un breve controllo li seguo dentro.
Mi tolgo il mantello e me li ritrovo tutti e tre a fissarmi. Non mi piace.
Vado verso il moro e lui arrossisce. Gi tendo una mano “Il mio nome è Lilith.”
“Piacere. Harry Potter” dice debolmente.
“Lo so.” Dico sorridendo. Arrossisce ancora di più.
“Io sono Ron Weasly e lei è Hermione Granger.” La ragazza mi sorride in una smorfia di dolore.
“è davvero un piacere conoscervi.” Sorrido e mi volto a prendere le mie erbe dallo scafale.
Inizio a preparare un impasto per le bruciature.

“Con questo non dovrebbero neanche rimanere le cicatrici.” Dico, una volta pronto, alla ragazza. Mi guarda con gratitudine. Glie l’hanno fatta bene… la sua gamba ha ustioni da poco sopra il polpaccio a sopra il ginocchio il suo vestito da sera bruciacchiato.
“Scusate la curiosità…. Non credete che andando in giro così conciati vi si nota parecchio?”
“Siamo scappati da un matrimonio.” Dice il moro scettico mentre mi chino sulla gamba della ragazza.
La ragazza mugola un po’ quando sfioro la sua gamba “Mione tutto bene?” chiede Ron avvicinandosi.
“Solo un attimo sto già meglio. Grazie Lilith.”
“Fa niente. Grazie a te per esserti fidata.”
“Non capisco ancora perché lo faccia…” dice il rosso guardandomi male.
“Ron!” dice Hermione cercando di difendermi.
“No Hermione. Giustamente sorge qualche dubbio quando qualcuno ti salva la vita da tre assassini, uccidendoli a sangue freddo.” Dico spalmando gentilmente l’unguento sulla gamba della ragazza. “e dopo avervi difeso mi sembra divertente uccidervi adesso che siete al sicuro.”
“Tu sei una di loro! Ti muovi come loro! Ti conoscevano!”
“Ron smettila.” Dice calmo Harry mettendo una mano sulla spalla del ragazzo. “Lasciala almeno spiegare. E ci sta aiutando, mi sembra doveroso fidarci almeno per il momento.”
“Molto ragionevole Harry.” Dico finendo di fasciare Hermione.
“Chi sei?” mi chiede poi. Sento i loro sguardi su di me.
“Mi sembra giusto dirvi tutta la verità.” Guardo i ragazzi. “Mi permettete però di curarvi prima che le ferite si infettino?” I due ragazzi annuiscono. Mi avvicino al rosso e metto sulla sua ferita ancora sanguinante delle erbe per fermare l’emorragia e disinfettare, intanto inizio a raccontare.

“Come ho già detto mi chiamo Lilith. Da che mi ricordi sono cresciuta nella gilda, mi hanno allenato per tutta la vita e poi circa un anno fa mi sono accorta di come ero intollerante alle loro cavolate. Non mi piace uccidere lo faccio solo per necessità, mentre loro provano piacere, una cosa intollerabile.” Tutti mi fissano curiosi del mio racconto. Sospiro e continuo. “ Me ne sono andata anche perché non posso sopportare ciò che Voi- sapete-chi fa. La sua stupida convinzione di saper come deve andare il mondo, l’ho conosciuto un anno e mezzo fa…. E dopo quell’incontro ho deciso di andarmene, cosa che gli assassini non hanno preso bene.”
“Quale è il tuo potere?” chiede improvvisamente Hermione.
“Sei ben informata vedo… Controllo l’energia.”
“Ho letto molto. So che è molto raro il tuo potere rispetto agli altri.”
“Che significa?” domanda Harry volgendo il suo sguardo da me a Hermione.
“La setta degli assassini accoglie solo coloro che hanno dei poteri particolari ma non sono maghi o streghe.” Dice Hermione spiegando perfettamente la situazione.
“Tu non sei una strega?” domanda meravigliato Ron.
“No.” Rispondo sorridendogli e finendo di bendare anche lui.
“I membri della gilda devono solo poter controllare uno degli elementi. Aria, acqua, fuoco, Terra ed energia. Quest’ultimo è uno dei più rari e più forti.”
“Ma hai studiato proprio tutto su di noi.” Dico sorridendo leggermente.
“No Hermione studia tutto e basta.” Dice Ron sorridendo però dolcemente.
“Lo trovavo interessante.”
“Quindi saprai piegare meglio di me come funziona la traccia spirituale.”
“Mai sentito parlare? Che roba è?” chiede Ron guardando stupito Hermione.
“Una cosa che ha pochi interessa. Solitamente noi tendiamo a ignorare coloro che hanno il potere degli elementi, perché la gilda preferisce mantenersi riservata. Dividiamo semplicemente in Manghi e babbani. Ma esiste anche un'altra forma di magia che è dovuta alla traccia spirituale.” I due ragazzi pendono dalle labbra di Hermione. Mi avvicino a Harry. È messo maluccio. Inizio a medicarlo e lui sobbalza.
“In noi maghi funziona incanalandosi attraverso la bacchetta ed è più potente. I babbani non la trovano mentre diciamo i possessori degli elementi ne hanno per metà, con la quale però riescono a controllare pienamente un elemento.”

Harry mi guarda negli occhi mentre gli prendo la mano e la cospargo dell’unguento. È vero ciò che ho sentito sui suoi occhi, sono verdi come lo smeraldo. Meravigliosi. Ma che vai a pensare Lilith?
Mi allontano un secondo da lui per prendere altre erbe. “Il mio potere è ancora più particolare io posso controllare la mia traccia spirituale e trasformarla in energia. E mi dicono essere più raro perche si tramanda di generazione in generazione, però ne salta tre prima di riapparire. La mia bis bis nonna lo aveva… se avessi la minima idea di chi sia la mia famiglia.”
“Nessuno ti ha mai detto chi ti ha portato alla gilda?” chiede Hermione guardandomi triste.
“No, solo le guardie lo sanno e il capo ovvio. Ma tutti si ostinano a mantenere il segreto.”
Torno accanto al moro e inizio a curargli le ferite che ha sul viso. Sono poche e piccole, ma meglio essere prudenti. Hermione inizia a parlare dell’attacco di quella sera con Ron e io me ne rimango in silenzio a curare le ferite a Harry, che non ha l’aria di ascoltare molto Hermione. Mi sta guardando insistentemente.

“Tu stai bene?” mi chiede in un sussurro.
Gli sorrido e lo guardo negli occhi. “Sono abituata a questo genere di cose. Quelli erano tre mezze cartucce.” È davvero molto bello, nonostante i tagli sul viso. “Grazie per esserti preoccupato per me.” Ed arrossisco. Che mi è capitato… io non arrossisco mai, non devo, non posso permetterlo.
“Figurati, ci hai salvato la vita.” Sorrido ancora alla sua faccia che si colora di rosso. È un ragazzo molto timido, e gentile.
“Lilith che facciamo adesso?” chiede Hermione
“Dobbiamo rimanere qua dentro per qualche giorno, intanto che voi vi riprendete… dopo non lo so. Dovrò abbandonare questo posto si riempirà di mangiamorte.”
“Tu dove andrai?” chiede Ron
“non lo so… ma so nascondermi bene. Voi pensate a trovarvi un posto sicuro. Però adesso mi sembra che abbiate bisogno di dormire.” apro la piccola porticina al lato del rifugio. “Non è il massimo ma ho solo questo. Ci sono cuscini e letti.”
“Hai di tutto qui. Andrà più che bene!” dice Hermione guardando la stanzetta meravigliata.
“Io dormirò di qua e faro un po' di guardia... non si sa mai.” mi prendo un materasso e lo piazzo al centro della stanza. “C'è una dispensa con un po' di tutto dentro e da bere su quello scaffale.”
ci diamo la buonanotte e i ragazzi vanno a letto.

Nel semibuio della stanza mi metto in ascolto dei rumori della notte. Mi è sempre piaciuto il buio, nella gilda forse l'unica cosa buona che mi hanno insegnato è saperla apprezzare e studiare. Il tremolio delle candele, gli spifferi che entrano dalla botola, i respiri rilassati dei ragazzi. Ne sento due, qualcuno non sta dormendo.
Inizio a lucidare i miei pugnali, la mia magia non mi permette di uccidere, tranne che soffocare bloccando il respiro con una barriera, quindi utilizzo sempre i miei pugnali per uccidere. E purtroppo sono brava. Purtroppo per gli altri. Sono stata addestrata molto bene.
Chi non riesce a dormire si sta alzando. Pochi secondi dopo compare Harry cercando di non fare rumore.
“Guarda che sono sveglia.” dico facendolo sussultare. Mi scappa una risatina. “Ti ho sentito da quando ti sei alzato.”
“Hai orecchio.” dice rimanendo fermo vicino a me.
“Sono stata addestrata così.” sorrido amaramente. “Non sei stanco?”
“Non riesco a dormire.” dice strofinandosi la cicatrice.
“Bene siamo in due. Io dormo pochissimo.” picchietto la mano sul materasso accanto a me. “Ti va di farmi compagnia?”
Si siede accanto a me sorridendomi.
“così sei stata allenata dalla gilda...”
“Già. Non è stato poi così piacevole.”
“Sai nemmeno io sono stato cresciuto dai miei.”
“Ne ho sentito parlare. Io non so nemmeno chi siano.”
“Mi dispiace.” dice imbarazzato.
“No, no c'è da dispiacersi. Se mi hanno lasciata lì non sono sicura che gli interessasse di me.”
cala un silenzio imbarazzato.
“Scusa per i miei discorsi cinici e deprimenti. Non sono abituata ad avere qualcuno con cui parlare.”
“Fa niente.” arrossisce con me e scoppio a ridere.
“Che hai da ridere?” dice sorridendo.
“Niente. Siamo molto simili in un certo senso. Ci imbarazziamo a parlare ma non lo vogliamo dare a vedere.”
“non imbarazzarti.”
“Non è colpa tua. Sono cresciuta sola. Parlavo solo con i miei maestri e l'argomento era sempre il solito... allenamento, uccisione...”
“Che cosa allegra. Posso farti una domanda?”
“Certo.”
“quando hai fatto... insomma... il primo...?” dice spettinandosi i capelli e evitando di guardarmi.
“Ho ucciso per la prima volta a 12 anni.” dico tranquilla. È una cosa con cui ho imparato a sopravvivere. “so di non essere una persona normale a parlarne così leggermente... infatti è sconsigliabile stare vicino a me.”
"Sei stata cresciuta così... non fartene una colpa.”
“Ho voglia di cambiare. Chi non lo vorrebbe? Almeno di uccidere solo per stretta necessità, difesa.”
“Parli sinceramente.”
“Non sono mai stata così sincera con nessuno. Voglio avere una vita normale! Uscire con gli amici, trovarmi un ragazzo, emozionarmi per il mio primo bacio.” arrossisco violentemente. Per fortuna non ha la vista allenata come la mia. “Farmi una famiglia, crescere i miei figli e diventare nonna. Nella gilda quando non sei più utile mandano qualcuno a ucciderti, non ci sono sentimenti, solo il piacere del sangue.”
“Deve essere un posto orribile.” dice serio.
“Lo è. Scusami parlo troppo. Dimmi di te... come la vita a Hogwarts?”
“Io adoro quella scuola. Non sapevo neanche di essere un mago, i miei zii me lo tenevano nascosto e mi trattavano come una specie di mostro. Arrivato a Hogwarts ho conosciuto Ron, Hermione e la verità sui miei genitori. Non è mai stato facile ma sono stati gli anni migliori della mia vita.”
“Vorrei poterti aiutare a sconfiggerlo, davvero, Ne hai passate tante, ti meriti un po' di pace.”
“Vieni via con noi.” dice di getto. Rimango imbambolata.
“Ti fidi così tanto di me?” chiedo meravigliata. Mai nessuno mi ha trattata così. Come un amica.
“Mi ha salvato la vita, mi sembra il minimo fidarmi di te. Tu vuoi una vita tranquilla... finito tutto questo potremmo... insomma... diventare amici. Uscire tutti insieme... ti farò conoscere gli altri miei amici! Potremo vivere tutti una vita normale.” dice con un velo di tristezza negli occhi.
“Dovresti parlarne con Ron ed Hermione. Se loro accetteranno vi seguirò.” poggio la mia mano sulla sua. “Grazie.”
Il moro arrossisce e mi sorride. “Figurati. Meglio che vado a letto.” dice alzandosi.
“Buonanotte Harry.”
“Buonanotte.”

Mi addormento poco dopo per poi risvegliarmi nella mattinata dalla porta della camera che si apriva.
“Buongiorno Lilith!” dice Hermione sorridendomi.
“Buongiorno.” dico alzandomi e andando a prendere dei merendini e tirandoli ai ragazzi.
Mangiamo in silenzio lanciandoci piccole occhiate. Finito di mangiare ci sediamo su delle sedie nella stanza e passiamo la giornata chiacchierando tranquillamente, come fosse una riunione di vecchi amici.

Dopo qualche giorno per far riprendere i ragazzi crediamo sia ora di tagliare la corda.
“Direi che stanotte è meglio andarsene di qui. È sicuro ma meglio essere prudenti.” dice Harry guardando in terra. “E vorrei chiedere se per voi va bene portare con noi Lilith....”
Dopo un attimo di silenzio prendo la parola. “Capisco se non volete. Io troverò un posto... non sono proprio il tipo di cui ci si fida...”
“Io mi fido di te... Per me va bene.” dice improvvisamente Hermione sorridendomi.
“Bè se va bene a voi, va bene anche a me.” dice Ron semplicemente.
“Grazie ragazzi. Siete fantastici... cercherò di aiutarvi più che posso.”
“Ne sono sicuro Lilith.” dice Harry.
“Potete chiamarmi Lily.” vedo i tre guardare Harry e me. Io lo guardo interrogativa.
“Mia madre si chiamava così. Va bene... Lily...”
“Questa sera andremo a Grimmuld Place e ti spiegheremo tutto Lily.”

Per la prima volta qualcuno si fida di me e io mi sento incredibilmente felice, nonostante la consapevolezza dei guai in cui mi sto cacciando.

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salve genteee!!! eccomi con il primo capitolo della mia storiella.... non è un gran che ma a me piace ecco... >.< XD
spero davvero che piaccia anche a voi.... come ho già detto alla mia unica =( ma meravigliosa commentatrice il nome di Lilith mi piaceva un sacco e sapete perchè? tutti pensano che Lilith sia un demone ma in realtà non lo è... (leggete qua la sua storia se vi interessa...) e inoltre il suo diminuitivo è Lily, proprio come la mamma di Harry e come il fiore (Lily = giglio).... bon vi ho detto tutto.... spero mi commenterete e mi risponderete alla mia domanda...
Secondo voi che attice potrebbe interpretare Lily? help mi serve per la copertina! ^^
Baciii!

  
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