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Autore: SummerRestlessness    19/11/2010    5 recensioni
È la sera del Ballo del Ceppo ed Hermione si sta preparando al suo ingresso trionfale, sperando di non ruzzolare giù dalle scale...
Dai film aveva imparato anche che, alla fine del suddetto ballo, finivi sempre con la persona giusta per te, che poteva anche non essere (anzi, che spesso non era) il tuo accompagnatore iniziale.
La storia è all'incirca quella che conosciamo (quella del film, però), il finale invece si discosta un po'... un po' tanto!
Riuscirà Hermione a dire a Ron quello che prova?
[Ogni capitolo è di circa 600 parole e ha come titolo un verso della canzone Dear John di Taylor Swift, che per l'occasione (!) nel titolo della fic è diventata Dear Ron.]
Genere: Malinconico, Romantico, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Harry Potter, Viktor Krum | Coppie: Ron/Hermione
Note: Missing Moments, Movieverse, Raccolta | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Primi anni ad Hogwarts/Libri 1-4
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V. Well maybe it's me and my blind optimism to blame

 

Hermione non aveva mai finto di essere un’inguaribile ottimista.

- Che stupido zuccone*, eh? – farfugliò Ron in direzione di Harry, ma in realtà più rivolto a se stesso. Poi, indicò Krum con un movimento della testa ed una smorfia eloquente.

Lei non si era mai ritenuta una di quelle persone che sono sempre positive nonostante tutto, una di quelle che magari poi sono vittime di false speranze che si erano create da sole. Lei era realista.

- E non credo che andasse continuamente in biblioteca per i libri…

A Ron sembrò che Harry ci provasse quasi gusto a provocarlo, a fargli intendere qualcosa senza dirlo esplicitamente. Hermione intanto aveva smesso di ballare ed era emersa dalla folla mano nella mano con Viktor, che poi l’aveva lasciata in mezzo alla sala per andare a prenderle da bere. Si sentiva leggera, si stava divertendo, era… ottimista.

Si prese la testa tra le mani, estasiata, quasi come a voler trattenere quelle sensazioni all’interno del proprio cervello, come a volersele imprimere meglio nella memoria. Sentiva che sarebbe andato tutto bene, che avrebbe continuato a divertirsi come stava facendo, che, sì, di nuovo, avrebbe passato una bella serata. Anche se era con Viktor… anche perché era con Viktor: Viktor che la trattava in quel modo e la guardava in quel modo e le prestava attenzione quando parlava e Viktor che in fondo era simpatico, Viktor che non era…

Ron.

Non seppe mai quale parte malata del suo cervello le suggerì in quel momento di voltarsi, di scorgere i suoi due amici, seduti poco distanti da dove si trovava lei, con gli sguardi inanimati fissi davanti a sé, e di dirigersi raggiante verso di loro. Non seppe nemmeno quale malsano spirito suicida la spinse a sedersi accanto ad Harry e a rivolgere loro la parola:

- Fa caldo, eh? Viktor è andato a prendere qualcosa da bere. Volete unirvi a noi? – disse allegramente senza prendere fiato e senza nemmeno dare troppo peso ai musi lunghi dei due.

La risposta secca di Ron però la riportò sulla terra.

- No, non vogliamo unirci a te e Viktor.

Perché Hermione non era mai stata un’inguaribile ottimista, ma quando si trattava di lui, bastava una sola parola, un cenno, un’occhiata per trascinarla nel più buio pessimismo.

- Ed ecco che tutti i nodi vengono alla bacchetta**… - mormorò quasi tra sé e sé, con un tono ironico e spazientito che le servì per nascondere quella stupida paura di ciò che lui avrebbe potuto dirle. Perché non c’era nessuno che la faceva sprofondare più di lui.

- È di Durmstrang. Stai fraternizzando con il nemico. – le disse con tale convinzione che per qualche millesimo di secondo ci credette anche lei e si sentì in colpa per davvero.

Nessuno la faceva sprofondare più di lui che si inventava scuse patetiche, per nascondere che…

- Il nemico?!? Chi è quello che voleva il suo autografo?

Più di se stessa, quando gli urlava contro rispondendo a tono alle sue stupide insinuazioni e abbassandosi al suo livello…

- E poi, lo scopo primo di questo torneo… è…

… quando cercava di usare ancora una volta la ragione, per ribattere e trovare un senso, quel senso che le era tanto caro e utile, di solito…

- …è la cooperazione magica internazionale… fare amicizia…

… e quando alla fine, come sempre, boccheggiava, ritrovandosi a corto di parole, di argomenti, di voce e di motivi per rispondergli ancora. Quando arrivava a pensare che, in fondo, neanche la sua amata ragione poteva fare granché, quando si trattava di lui; perché non c’era proprio niente da fare.

- Non credo che lui abbia in mente esattamente l’amicizia… - replicò ancora Ron.

Ron era un emerito idiota.

Quello che più la fece arrabbiare, però, non fu la frase in sé, ma il tono mesto e rassegnato con cui lui la pronunciò: come se, ancora prima che lui avesse avuto la sua occasione, lei gli fosse stata portata via. Come se avesse subito un’ingiustizia.

Hermione si alzò, indignata. Fece per andarsene, ma qualcosa la tratteneva: da un lato c’era la solita voglia di fuggire e gli occhi che iniziavano a pizzicare, dall’altra il desiderio di rispondergli per le rime fino alla fine, di metterlo a tacere con una frase che gli facesse capire quanto fosse lui ad essere ingiusto… che gli facesse semplicemente capire.

Aprì la bocca più volte per parlare, ma non uscì nessun suono. Fece per andarsene ancora, impotente e si rese conto più che mai che qualcosa cercava sempre di riportarla lì.

Qualcosa l’avrebbe sempre riportata lì.

 

 

 

 

NOTE di Summer

Dunque, vista la fantastica nuova possibilità di rispondere alle recensioni dall’apposito form, credo proprio che la sfrutterò!

 

Perciò, qui vi volevo solo dire una cosa che mi sono dimenticata di dire l’altra volta: essendo le battute dei personaggi prese “paro-paro” ( xD ) dal film ed in particolare dal film originale (quindi con i dialoghi in inglese), le traduzioni sono mie :P

Quindi, nota della traduttrice xD

*Ron diceva “Ruddy pumpkinhead, isn't he?”. Insomma, chiamava Viktor “testa di zucca” o “testa a forma di zucca” che mi faceva molto ridere, ma suonava meglio zuccone, perciò ho scelto questa versione.

**Hermione qui diceva “What's got your wand in a knot?”, letteralmente “Cosa ha fatto annodare la tua bacchetta?”. E io ho pensato che fosse un modo di dire inventato dalla Rowling (non lo so, non mi sono documentata), perciò l’ho tradotto con un modo di dire italiano un po’ modificato di modo da diventare harrypotteriano, maghiano.

Ok, la smetto.

Però volevo fare queste precisazioni, nel caso qualcuno si chiedesse da dove diavolo ho preso questi dialoghi deliranti :P

 

   
 
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