Ehilà a tutti! Un capitolo
in appena un giorno! Queste tredici pagine che vi apprestate a leggere sono
state scritte interamente in un tranquillo venerdì, senza pensieri e ricco di
idee, come ai bei vecchi tempi! Ogni tanto mi ci vuole proprio tornare
indietro! Spero tanto di poter proseguire con il ritmo di un capitolo a
settimana (e conciliare il tutto con lo studio, non bisogna trascurare i propri
doveri, eh? ^_^”)
Nello scorso capitolo
abbiamo assistito ad una distruttiva battaglia tra quattro potenti e
determinate maghe per l’uomo del momento! Purtroppo costui è stato messo in
quarantena per impedirgli un ulteriore strage di cuori… Per quanto dovrà
restarci? Ma soprattutto che si può fare? Che si nasconde dietro questo Incanto
Cupidus? Preparatevi ad un bel po’ di spiegazioni, ma tutt’altro che noiose,
vedrete!
Buona lettura!
PS: GAZILLE X LEVI ORA E SEMPRE!
PPS: NARUTO X HINATA ORA E SEMPRE!
La gilda Fairy Tail era
certamente un bel posto dove stare. Benché popolato da maghi e maghe di ogni
risma, tutti diversi e per certi versi assurdi, era un ambiente pieno di
calore, di comprensione, pronto ad accogliere chiunque lo desiderasse tra le
proprie fila.
Perché in fondo tutti, e
in special modo coloro che portano dentro pesi più o meno gravi, hanno bisogno
di un ambiente così, senza giudizi, senza prediche, dove tutti sono amici,
anche dopo essersi presi a pugni.
Era per questo che i
portoni della gilda restavano sempre aperti.
A differenza di altre
gilde più “professionali”, in cui solo i membri o coloro che vi lavoravano
erano autorizzati ad accedervi, o quantomeno agli estranei si chiedeva di
bussare.
Ciò non avveniva a Fairy
Tail, se non in pochi casi, e non erano mai dei bei casi.
Quella mattina, i portoni
di Fairy Tail erano purtroppo chiusi.
Avvenimenti gravi lo
richiedevano. Inoltre, vada per i visitatori, ma non era proprio il caso che
quella piccola folla di ragazze urlanti entrasse lì dentro!
“ESCI FUORI,
FUSTACCHIONE!”
Appena al di qua, nel
cortile interno della Gilda, a cui ancora si poteva accedere non essendo chiusa
la cancellata esterna, circa una quindicina di ragazze e donne, avvenenti e
bruttine, magre e rotondette, piatte e pettorute, era riunita a sventolare
striscioni decorati di cuoricini e a recitare dolci slogan per il mitico mago
che aveva fatto breccia nei loro cuori!
“AFFACCIATI ALLA FINESTRA,
AMORE MIO!”
“ANCHE SOLO UN SECONDO E
MI FARAI FELICE!”
“TI AMO, METALLICO ADONE
SENZA NOME!”
“SPOSAMI!”
“FAMMI FARE I TUOI
BAMBINI!”
Appena al di là, nella
sala grande, Gray scuoteva il capo a quelle urla sempre più accorate,
fantasiose e assurde. Ma soprattutto fastidiose!
“Senti quanto gridano
quelle oche scalmanate.”
Juvia sopraggiunse vicino
a lui, e non passava certo lì per caso!
“Oh, Gray, sono così
spaventata di finire anch’io come loro! Ma se Juvia si dimenticasse di te… ehm,
e degli altri certo… ti dispiacerebbe Gray?”
Curiosamente la prima
risposta che gli venne in mente era che avrebbe avuto più libertà di movimento…
“Beh, si, certo che mi
dispiacerebbe.”
Guardandola dopo che ebbe
udito quelle sue parole Gray notò ancora più somiglianza tra lei e le fangirl
fuori la porta.
<< Penso di poter comprendere un pochino
Gazille… >>
Lui però ne aveva una
sola, e non così pazza (forse…) come le tante la fuori, senza contare poi le
altre quattro dentro. Se la passava proprio malissimo, si disse Fullbuster!
La tenera e realmente
innamorata Juvia tornò alla carica, sollevata al settimo cielo da quella
risposta: “Gray, ti giuro che non avrai da me questo dispiacere! Pur di
salvarmi dall’incantesimo finito addosso a Gazille sono pronta ad andare in
giro bendata!”
“Non so quanto sia
necessario, e penso sia anche un po’ scomodo…” rispose il moro con la massima
naturalezza e sincerità.
“Ehi, voi due.” –li chiamò
Lucy interrompendoli- “Se avete finito di fare i piccioncini potreste tornare a
darci una mano? C’è un bel po’ da faticare qui!”
“Arriviamo.”
Juvia invece non si mosse:
restò sul posto a tenersi il viso rosso tra le mani ondulando tutta!
<< A Juvia piacerebbe tanto essere la
piccioncina di Gray! >>
Lucy si avvicinò passandosi
una mano sulla fronte; aveva un aria affaticata.
“Juvia, non è che ci
aiuteresti a spazzare un po’ per terra?”
Ma Juvia si voltò verso di
lei con gli occhi di ghiaccio: “RIVALE IN AMORE! E HA PURE INTERROTTO ME E
GRAY! ALLORA AVEVO RAGIONE!”
“Non è verooooo! Sigh!”
ribadì lei, provandolo con una cascata di lacrimoni.
Per fortuna arrivò in volo
Happy a toglierle la ramazza di saggina di mano: “Dai a me Lucy, faccio io!”
“Grazie Happy, sei un
angelo.”
“Aye! Ho anche le ali! Ih ih!”
Lucy approfittò della
gentilezza del gattino per sedersi un po’ a gambe incrociate sul pavimento,
sopra uno dei tappeti vicini all’ingresso.
La sala era un completo
disastro: per fortuna che la struttura era nuova e pronta a reggere ancora a
tante altre baruffe.
Fori nei muri e nelle
colonne, panche e tavoli rovesciati dappertutto, calcinacci, polvere e
sporcizia varia un po’ qui e un po’ là, piatti e bicchieri rotti, cianfrusaglie
in disordine, arazzi caduti giù dai muri, quadri appesi storti.
Per non parlare del loro
povero bar: cocci dappertutto, e benché alcune bibite e le botti di alcolici
fossero rimaste miracolosamente intatte (Cana non lo avrebbe mai tollerato!)
per bere bisognava arrangiarsi con le insalatiere o le tazze di terracotta
fatte artigianalmente da Nab.
Max aveva tentato di usare
la sua magia della sabbia e il fuoco di Natsu per creare dei bicchieri. Ma
sapere che per fare il vetro servono tra le altre cose silice e fuoco non basta
certo, e il povero Max se ne era uscito con le mani abbrustolite!
Laki Olietta si stava
dando da fare a sistemare con la sua magia deformante le assi di legno del
pavimento distrutte al centro della sala, dove si era formato un piccolo
cratere.
“Ho scelto proprio la
mattina giusta per prendermela comoda.” disse pensando ad alta voce al fatto
che se si fosse alzata presto, quella mattina sarebbe stata tra le quattro
ragazze che in quel momento, qualche passo più in là, attorniavano una
gigantografia di Gazille, fatta applicare dal master per tenerle buone.
Le quattro stavano lì
immobili già da un quarto d’ora, senza alzare neppure un dito per aiutare i
loro compagni a ripulire il disastro che loro stesse avevano causato. Non
facevano altro che lustrarsi e rilustrarsi gli occhi; ma almeno avevano smesso
di litigare.
“Ah, è così figo!” sospirò
Cana.
“Ah, è così prode!”
sospirò Erza.
“Ah, è così misterioso!”
sospirò Mira.
“Ah, è così virile!”
sospirò Bisca.
“Si sta parlando di me?”
domandò Elfman che passava di lì spostando una delle pietre evocate da Cana.
“NO!” fu la risposta
corale della quattro, che neppure si voltarono.
“Accidenti!” –borbottò
Wakaba massaggiandosi i muscoli stanchi di spostare pietre- “Ma come hanno
fatto a ridurre così la gilda? Noi per riuscirci dovremmo proprio impegnarci su
serio!”
“Indubbiamente!” disse
Ecor che passava un piumino per la polvere tra un passo di danza e l’altro
nella sua classica calzamaglia nera.
Anche Jet, impegnato a
coprire i fori di proiettile con dei cerotti (misura estetica provvisoria) si
mostrò d’accordo: “Già. E mentre noi siamo qui a sgobbare la vera origine di
tutto questo se ne sta di sopra a girarsi i pollici!”
“Lui non centra nulla.”
–fece Levi arrivando con un cerottone formato gigante per l’enorme taglio nella
colonna portante che aveva provocato Erza- “Poteva accadere a chiunque.”
“Piuttosto, siamo sicuri
che questi cosi servano?” fece Droy portando con fatica una scala.
“Preferisci malta,
cazzuola e vernice sin da subito?” gli rispose l’amico.
“Ok, lasciamo stare: vada
per i cerotti per ora.”
Levi guardò in su, verso
le scale e il secondo piano: “Poverino…”
Warren spalancò lentamente
la porta, facendosi poi da parte.
Il telepate gli fece
gentilmente segno di accomodarsi nella camera.
Una camera all’apparenza
innocente ma che per lui recava scritto sull’uscio la parola “Cella”.
Gazille vi entrò e guardò
un po’ il letto, un po’ i mobili, un po’ la finestra, con scarso interesse.
“Il master ha detto che
puoi restare qui fin quando la situazione non si risolve. Purtroppo, capirai,
dovrai cercare di uscire il meno possibile.”
“……”
Il silenzio, ma
soprattutto la rabbia sul viso del dragon slayer lo facevano sentire alquanto a
disagio. Era davvero dispiaciuto per lui, ma del resto accompagnator non porta
pena!
“Abbiamo subito portato
qui tutti i tuoi affetti. La stanza è comoda, soleggiata, e ha anche un proprio
piccolo bagno.”
“La pianti? Sembri un
consulente immobiliare.”
Warren si morse la lingua:
“Beh… Direi che il giro finisce qui! Eh eh eh!”
Gazille si sedette
pesantemente sul letto a una piazza posto sotto la finestra squadrata, badando
che le molle sotto di lui soffrissero per bene il suo peso.
Warren, come parecchi
altri, non aveva ancora legato molto con Gazille, ma nessun membro di Fairy
Tail resiste alla vista di un compagno in difficoltà: “Non preoccuparti, è solo
una cosa temporanea. Figuriamoci se un grande mago come il master non riesce a
superare questo inconveniente!”
“E ti ha detto quanto ci metterà?”
Tombola!
“Ehm… a dire il vero è
stato alquanto vago su questo punto! Eh eh eh!”
L’altro digrignò le zanne.
Anche se non ce l’aveva direttamente con lui, quel gesto lo fece avvicinare di
un passo verso la porta.
“Allora io vado! Se hai bisogno di qualcosa…”
“Ho bisogno che chiudi il becco.”
“Ecco… Ci vediamo.”
Come chiuse la porta,
Gazille prese a far più caso al silenzio della stanza e a quei pochi suoni che
lo spezzavano.
“VIENI FUORI!”
“FACCI CONTENTE!”
“Tsk! Si sentono fin
quassù!”
Del resto erano proprio
sotto la sua finestra.
Si distese sul letto e
perse i suoi occhi nel soffitto e la sua mente in quella ridicola situazione.
<< Non posso farmi vedere da una donna senza
che a quella venga in mente di strapparmi a morsi i pantaloni di dosso. Al
piano di sotto ci sono quattro maghe che hanno sfasciato la loro gilda e a
momenti anche me e la mia chitarra pur di avermi. Vorrei poter risolvere
personalmente il problema, ma non sono il tipo che NON picchia le donne… quindi
è meglio se sto fermo e non mi faccio saltare i nervi! >>
Eh, si. In quel momento
sul viso aspro e bullonato di Gazille non c’era ombra di buon umore.
Eppure quella stessa
espressione da duro tormentato sul poster di sotto stava raccogliendo fior di
sospiri!
“Ti prego, Erza, dacci
almeno una mano.”
“Non ora, sono in
meditazione.”
“Io direi piuttosto
contemplazione!”
Nulla: niente la smuoveva,
e c’erano i pesanti tavoli in quercia di rimettere dritti e al loro posto.
Qualcuno stava già
tentando di sollevarli, chiedendo uno sforzo in più alla propria schiena, ma
Lucy li fermò sul nascere: “Così ci vorrà una vita. Abbiamo bisogno di aiuto!”
Portò la mano alla cintura
e scelse una chiave d’oro.
“Apriti, porta del Palazzo
del Toro Dorato: TAURUS!”
Annunciato da un bagliore
e da un fiero mugghiato, un possente toro antropomorfo armato d’ascia comparì
tra gli stupefatti maghi di Fairy Tail.
“Taurus, li vedi questi
tavoli sottosopra? Bisogna raddrizzarli e riordinarli, ci puoi dare una mano?”
“Con muuuuuuolto piacere,
Lucy!” -rispose il toro col suo “accento bovino”- “… In cambio posso vedere le
tue mammelle?”
“MA SEI SEMPRE IL SOLITO?! NO!”
“Muuuuuuuffa!”
Coordinato da Gray, che
gli indicava dove spostarli, in pochi minuti il forzuto spirito stellare aveva
già quasi finito!
Nel frattempo il master
Makarov se ne stava seduto sul bancone a fumare; non certo in panciolle, ma a
riflettere.
Sbuffò un po’ di fumo e un
mormorio: “Ho pure dovuto concedere alle cameriere il resto della settimana
retribuito…”
Purtroppo la sua fumata
non poteva svolgersi in pace, né poteva dare un filo tranquillo ai suoi
pensieri visto che tutto intorno a lui si era radunato un chiassoso gruppetto.
Natsu era ovviamente uno
dei più accesi!: “Insomma, vecchio, ci vuoi spiegare? Che diavolo è successo?
L’effetto di quella roba è temporaneo non è vero? Erza e le altre non possono
mica restare così!”
“Ma ha visto? Sono
completamente impazzite!” sbraitò Macao.
“Non posso lasciare che
mia sorella si riduca così!” fece il grand’uomo Elfman.
“Non esiste un antidoto?”
aggiunse la più razionale sorellina.
Anche Arzack era bello
nervosetto!
“Forse era la volta buona
e invece ora Bisca mi da dello sfigato!”
“La prego!” –disse Juvia,
ultima ad aggiungersi- “Deve dirmi se devo bendarmi gli occhi per far sì che
restino solo di Gray!”
Finalmente, dopo aver
tollerato i loro sbraiti tutto il tempo, i suoi baffi si arricciarono: “Va
bene, ora basta, calmatevi e fate silenzio! Fate venire anche gli altri, in
questo modo dovrò spiegare la cosa una sola volta.”
Fu Elfman a richiamare
tutti: “Ehi, voi! Basta riordinare! Il master si è deciso a darci delle
spiegazioni!”
Il vecchietto sorrise:
“Si, ma potrebbe essere una cosa lunga e ho la gola secca. Mira, mi servi
qualcosa di fresco per favore?”
Si era dimenticato che
dietro di lui in quel momento non c’era nessuno.
“Ah! Come mi piacerebbe
bere con lui un cocktail su una calda spiaggia in costume da bagno!”
“M-MIRA! CONTEGNO!”
urlarono Lisanna e Elfman con gli occhi strabuzzati! Va bene essere innamorate,
ma risparmiati di dire certe cose con la voce seducente!
Quell’imprevisto
indispettì molto l’anziano e valente mago: “Mhmm, questo non va bene! Non va
affatto bene! Fairy Tail non può restare senza una dolce barista che risollevi
gli animi stanchi col suo sorriso. Ne serve un’altra.”
<< Eh, si, questo si che è un gran guaio…
>> pensò Gray, mica come il fatto che un loro membro era diventato una
calamita per donne gelose…
“Dunque…”
Vide Levi e Lucy procedere
in direzione del bancone.
“Lucy, ti nomino barista
sostitutiva di Fairy Tail!”
“Che cosa?!?!”
“Wow, è un incarico
importante!” si congratulò subito l’amica dai capelli turchesi, mentre gli
altri ebbero tutt’altra reazione…
<< Siamo sicuri abbia scelto in base al
“sorriso”? >>
Effettivamente sorgeva il
sospetto che la barista dovesse avere anche un’altra “evidente” qualità oltre
al bel sorriso.
“Su, avanti, prendi posto
dietro il bancone e versami un goccetto per favore!”
“Sigh! E va bene!”
Dopo il goccetto, e una
guardatina veloce alle cospicue sporgenze anteriori della maghetta, il master
fu pronto a parlare.
Natsu notò un’assenza:
“Dove sono finite Wendy e Charle?”
Happy si mostrò
dispiaciuto: “Aye! Purtroppo Charle l’ha riaccompagnata a casa: dice che la
gilda non è un luogo sicuro al momento.”
“Dunque ragazzi, a causa
di un errore di ordinazione, e aggiungerei di distrazione da parte mia che non
me ne sono accorto prima, mi sono portato dietro da Harujion una boccetta
intera di Incanto Cupidus, un potente filtro d’amore che ha la caratteristica
unica di funzionare sul serio!”
Juvia arrossì: << Come mi piacerebbe averne una goccia per me!
Potrei chiedere a Gray un appuntamento romantico! >>
“Juvia, so a che cosa stai
pensando, ma levatelo dalla testa.”
Rimproverata, la ragazza
rise imbarazzata grattandosi la nuca.
“Purtroppo, accortomi
dell’errore, non ho fatto in tempo a sbarazzarmi della pozione che è accaduta
un’altra disgrazia: la boccetta è finita addosso a Gazille, riversando su di
lui tutto il suo effetto.”
Natsu scosse il capo:
“Umpf, male; dovevi stare più attento vecchio.”
“SEI TU CHE MI SEI VENUTO
ADDOSSO!”
“È stata colpa di Elfman!
Non si è fatto battere!”
“Tsk! È perché non sei abbastanza virile.”
“Voglio la rivincita!”
“Si, così puoi rovesciare qualche altro intruglio addosso a noi, scemo!”
protestò Gray.
“Fratellone, Natsu,
smettetela! Dobbiamo pensare a Mira e alle altre!”
“Buoni ragazzi…” disse la
barista con gli occhi al cielo, pulendo un boccale con un bianco panno come
fanno appunto i baristi. Stava già calandosi bene nella parte.
Il master aprì bocca per
sedare quei due prima che scoppiasse una nuova baruffa, ma non ci fu bisogno
facesse nulla che una pallina nera rimbalzò sulle teste dei sue atterrando
agilmente sul bancone.
“AHIO!”
“In quanto exsheed di Gazille, è per me una priorità tenermi e tenerlo
aggiornato sulla situazione! Proceda master!”
“Molto bene Lily.
L’Incanto Cupidus funziona in modo molto semplice: chi se lo applica su di sé
può incantare le donne (o gli uomini nel caso sia una donna) che lo guardano e
queste sono costrette ad innamorarsi di lui. Per la precisione, una per ogni
goccia applicata.”
Lisanna restò a bocca
aperta: “Aspetti! Ha detto una PER OGNI GOCCIA?!?!”
“Esatto! E a Gazille gli
si è spaccata sulla zucca una boccetta intera! Ce n’è abbastanza per un
esercito di donne! E pensare che avevo chiesto un semplice incantesimo di dita
coloranti per Reedus…”
“Nyuuu…” fece con
tristezza il mago pittore.
“Non avevo mai sentito di
una simile magia.”
“Infatti è rara Gray, e per fortuna, o in questo caso purtroppo, il mio amico
Rufus è in grado di reperire di tutto. Questa magia risale a qualche tempo fa e
ormai la si credeva perduta, invece a quanto pare esistevano ancora uno o forse
più esemplari della pozione, e se è merce rara e la chiedi a Rufus, lui la
trova.”
Si udì una frase che
poteva preannunciare guai…
“Ma in tutto questo dov’è
quello vero?”
“Reedus, per favore, dipingi un altro poster, a quanto pare le ragazze si
stanno stancando di questo qui.”
“Si, master. Come lo faccio?”
“Mhmm… senza maglietta: così dovrebbe trattenerle più a lungo. Voialtre però
non andate tutte a guardarlo, eh? Ah ah ah!”
“MA CHE DICE?!?!?!?”
Lucy gli suonò in testa
una delle tazze di Nab!
“Vacci piano! Ne sono
rimaste poche, poi non potremo più bere!”
“Dicevo…” -fece il master
con un nuovo bernoccolo in testa- “Questo incantesimo, che a qualcuno di voi
sarà sembrato innocuo…”
“Aye!”
“O stuzzicante…”
“J-Juvia stava solo fantasticando un po’!”
“In realtà è doppiamente
orrendo e pericoloso. Non solo costringe le persone ad amare, un sentimento che
per sua natura non può che essere spontaneo e sincero, ma può causare, come
avete visto, terribili conseguenze se più di una ragazza cade nella magia. Ed è
anche per questo che il suo creatore è finito in rovina.”
“E chi era costui?” fece
Natsu appoggiandosi coi gomiti al bancone. I maghi lì intorno sembravano come
bambini riuniti intorno al nonno ad ascoltare le sue storie, e lui, Natsu, il
nipotino più irrequieto!
“Un certo mago Oliver D’Alambicco.
Una vecchia storia di quando ero un po’ più giovane.”
“C’erano ancora i
dinosauri in giro o cosa? Ih ih ih!”
Natsu venne ricompensato
dal master per la bella battuta con un ceffone a mano ingigantita!
“Si dice che questo mago
adorasse fare ricerche sulle pozioni: era affascinato dalla prospettiva di
conservare le varie magie per usarle al momento opportuno. In particolare il
suo interesse era concentrato sulle emozioni umane: pare avesse inventato una
pozione in grado di rallegrare gli ammalati, di dare calma agli ansiosi e cose
di questo genere. Purtroppo si spinse più in là del dovuto, producendo il primo
vero filtro dell’emozione che racchiude tutte le altre: l’amore. Mise in
circolazione alcune boccette dell’Incanto Cupidus credendo di fare del bene: in
fondo tutti hanno bisogno d’amore. L’amore piace a tutti…”
Posò la pipa sul bancone e
inspirò profondamente: “Sciocco. Sentimenti ed emozioni non si possono evocare
a comando o imporre, devono venire dal profondo di noi stessi. Questo mondo è
già pieno zeppo di persone che rinunciano a sé stessi e alla loro indole, come
spaventati di essere spontanei, come fosse necessario conformarsi a certi
modelli. Per questo adoro Fairy Tail, una gilda in cui nessuno deve tenersi
dentro nulla, in cui si realizza l’essenza stessa della vita e della magia:
esprimere sé stessi al mondo e agli altri senza paura. Malgrado le buone
intenzioni, Oliver stava sbagliando tutto.”
Il suo pubblico era rimasto
incantato dalle sue parole.
“Bel discorso!” fece Juvia
con gli occhioni luccicanti tentando di far partire un applauso.
“Certo che il master ci sa
fare con le parole!” ghignò Gray.
“Già, molto profondo!”
annuì Lucy pulendo un bicchiere.
“Lucy, ma non lo stai
strofinando un po’ troppo quel bicchiere?”
“Già, mi sa che ho preso
il tic del barista…” rispose lei con un sorriso nervosetto!
“E che fine ha fatto
questo mago?” chiese l’impaziente drago dai capelli rosa.
“Non fu una bella fine. Purtroppo
ci fu subito chi cominciò ad abusare della pozione, il cui potere non faceva
distinzione tra cuori liberi e cuori “occupati”. Mi pare che addirittura una
donna che doveva sposarsi il giorno dopo rinunciò a tutto per di stare con un
suo ammiratore, di punto in bianco: ovviamente c’era l’Incanto Cupidus di
mezzo. A quel punto lui e la sua pozione persero le simpatie della gente. Mi
pare che venne scacciato e da allora non si sa più nulla di lui. Nemmeno della
sua pozione purtroppo.”
Natsu però voleva arrivare
al punto: “Bella storia, ma in pratica ora che facciamo? Come si spezza questo
Incanto Cretinus?”
“Cupidus, Natsu. E la
risposta è…”
I presenti si avvicinarono
e tesero le orecchie.
“Non ne ho la minima
idea.”
SDONG!
“Come sarebbe a dire?!?!”
“Sarebbe a dire che tutto
ciò che so lo so per sentito dire. Non ho mai incontrato di persona questo Oliver,
so solo che era originario del nostro regno, ma non so dove, e, infine, non so
come si spezzi l’Incanto Cupidus, ammesso che si possa spezzare.”
Natsu strinse i pugni:
“Ehi, ora non scherziamo! Ci deve essere un modo per far tornare le ragazze
normali.”
“Purtroppo sappiamo ancora
ben poco della pozione e dei suoi effetti, a parte quelli più manifesti.
Potrebbe anche avere controindicazioni del tipo che se non si scioglie
l’incanto dopo un certo tempo questo diventa permanente.”
“Accidenti vecchio, un po’
di ottimismo!”
“Impossibile! Per quanto
tempo credete che Gazille possa restarsene in quarantena? E se lui resta in
quarantena anche io me ne resto a girarmi i pollici!” protestò Lily, seriamente
preoccupato per le sorti dell’amico.
“Per farla breve, dobbiamo raccogliere più informazioni.”
“Ho capito bene? C’è il
rischio che io non possa più mangiare in santa pace?”
?!?!?
Un fantasma?
No, era Gazille! Coperto
da un lenzuolo bianco con due fori per gli occhi!
“AAAAAHH! CHE CI FAI QUI!”
Juvia subito si legò una benda davanti gli occhi, mentre Jet e Droy erano
subito saltati addosso a Levi rischiandole di romperle l’osso del collo.
“AAAH! Non l’ho visto! Non
l’ho visto!” gridò Lucy spaventata, usando un panno per pulire i bicchieri come
tendina.
“Ma cosa fai?!?!” –ringhiò
Makarov, balzato subito in piedi- “Stiamo giusto dicendo che non sappiamo tutti
gli effetti che potrebbe avere l’incantesimo e tu ti fai vedere qui con delle
donne presenti!”
“Aye! Le vuole proprio tutte per sé! Sei incontentabile Gazille!”
“Sta zitto gattaccio! Io
sono il diretto interessato, non potete escludermi dal discorso!”
Non era quella
l’intenzione di Makarov: Lily o qualcun altro gli avrebbero senz’altro
riepilogato tutto. Ma purtroppo anche Gazille sapeva essere un tipo impaziente!
Sempre di magia si trattava, e magari l’effetto si verificava con o senza
lenzuolo, non potevano saperlo.
“Torna di sopra prima
che…”
“SHHHH!!! Ho messo questo coso anche per non attirare l’attenzione!”
Certo: quanta attenzione
può mai attirare un lenzuolo ambulante e parlante?
“?!”
Ma alla fine si erano
voltate!
“… Secondo voi sotto quel
lenzuolo c’è Gazille?” chiese Bisca.
“Beh, la fisionomia sembra
quella…” analizzò Erza con un’occhiata.
A quel punto Cana scattò in piedi: “Vale la pena di controllare!”
“Oh, no!” sobbalzò il
lenzuolo! Eccole di nuovo alla carica!
Solo un inaspettato gesto di coraggio poteva risolvere la situazione!
“Un istante, signore!
Guardate qui!”
Le quattro si voltarono
verso il buon Reedus e questo srotolò in un lampo un grosso poster appena
realizzato con protagonisti gli addominali di Gazille!
“KYAAAAAAAH! CHE FISICO
STATUARIO!”
Gray arrossì: “Erza ha di nuovo fatto “kyah”!”
L’ultima volta era stata
alla missione sull’isola di Galuna, quando era caduta nella buca di Lucy!
<< Forse dovrei
esercitarmi a fare anch’io quel verso. >> si disse Juvia.
“MAGNIFICO!”
“NYUUU!”
Lo travolsero come una
mandria impazzita e, preso il poster, lo lasciarono per terra senza pietà.
“Sei un grande Reedus!”
disse qualcuno dal bancone riconoscendogli il grande gesto, mentre altri
correvano a tirarlo su.
Intanto le quattro
pollastre innamorate avevano sostituito il poste ed avevano preso ad ammirare
quei muscoli con ancora più trasporto di prima!
“Via! Via! Sali su e non
scendere fino a nuovo ordine!”
“Bah! Ok, ok! Sto salendo!
Basta che non mi afferrate: ne ho abbastanza!”
Le mani giganti del master
avevano cercato di sospingerlo su per le scale, ma Gazille aveva dato da capire
che non ce n’era bisogno. Makarov però lo seguì con lo sguardo: gli dispiaceva
trattarlo così, sapeva bene che razza di momentaccio stesse passando.
“Va bene, le signorine
possono riaprire gli occhi.”
“Che succede qui? E chi è
quel fantasma che sta salendo le scale?”
La voce fu subito seguita
dal portone che veniva chiuso lentamente.
Tutti si voltarono verso
la porta.
Tre figure erano apparentemente
passate indenni attraverso la calca di fan girl ed erano riuscite ad entrare
senza neanche una piega sui vestiti.
Un elegante spadaccino dai
capelli verdi, un’affascinante bionda dagli esili occhiali e un gigante dal
volto coperto da un inquietante cappuccio che riproduceva la celata di un elmo.
Ecco arrivare i
Raijinshuu, la Guardia del Dio del Tuono, tre dei migliori elementi della
gilda!
“Freed, Bixlow, Evergreen!”
“Eh, no! Io
non rispiego tutto daccapo; ci pensi qualcun altro!”
Sennò perché Makarov avrebbe
aspettato che fossero tutti intorno a sé?
Fu Lucy la prima a venir
loro incontro.
“Meno male che siete
arrivati anche voi. In un pasticcio simile è rassicurante avervi qui!”
Il più caloroso dei tre
verso di lei fu Bixlow che la salutò con una linguaccia: “Ma guarda chi c’è
bambini miei! Lucy, la nostra simpatica cosplay!”
I “bambini” di Bixlow,
quattro bambole di legno animate che gli fluttuavano intorno risero in coro:
<< Cosplay-cosplay-cosplay!
>>
“Sigh! Bixlow, quante
volte te lo devo dire che non sono una cosplay!”
Bixlow alzò un mignolo:
“Come và con Loki?”
“E CHE NON SONO INNAMORATA
DI LOKI!”
Intanto, nel mondo degli Spiriti Stellari, “qualcuno” udiva la
conversazione…
“…… sigh!”
“Ma come avete fatto a
passare con quelle scalmanate che bloccavano l’ingresso?” domandò sorpreso
Gray.
“Bazzecole.” –fece
Evergreen riaggiustandosi gli occhiali con nonchalance- “Le ho trasformate in
statue e siamo passate.”
“EVERGREEN!”
Tutt’altro che toccata dal
rimprovero, si limitò a sbuffare e smuoversi i lunghi capelli: “Uffa, non c’era
altro modo. E comunque tra cinque minuti torneranno normali e potranno urlare
quanto vogliono.”
Freed, il più serio dei
tre, era rimasto sbigottito da quell’accoglienza, e il fatto che tutti fossero
riuniti al bancone e che Mira, Erza, Cana e Bisca stessero a fissare un poster
di Gazille a torso nudo non lasciava adito a dubbi: era successo qualcosa di
estremamente grave!
“Gradiremmo essere messi
al corrente se non vi spiace.”
Makarov si accese un’altra
pipa: “Pensateci voi. Io ho già dispensato abbastanza saggezza e di certo il
discorso non mi viene bello come quello di prima.”
<< Master, lei è un grande… >>
“Questa è la situazione.”
Lucy si era accomodata a
uno dei tavoli dinanzi i tre Raijinshuu, spiegando per filo e per segno quanto
sapevano, e di come, al momento, fossero impantanati.
“Scommetto che ti
piacerebbe avere un goccio della pozione, eh?” ridacchiò Bixlow.
“Come no…” disse la
maghetta degli spiriti stellari lasciando cadere un gocciolone di sudore. Al
pensiero di rischiare di avere NATSU a farle la corte le venivano i brividi!
“Umpf! Una pozione tanto
potente è sprecata per gente come Gazille o lei. Ma io si che me la meriterei.”
Freed la guardò di sbieco:
“Evergreen, hai sentito cosa ha causato, no?”
Evergreen si alzò in
piedi; le mani appoggiate ai fianchi e il petto in fuori.
“Ho sentito. È
assolutamente inaudito: tante donne passabili che si affannano dietro un bruto,
un bruto muscoloso e virile, ma pur sempre un bruto, con quegli orrendi
piercing poi.”
“Ho sentito dire la parola
“virile”?” fece Elfman che ancora una volta non centrava un emerito cavolo.
Lisanna lo prese per un braccio e lo trascinò via: “Sigh, vieni fratellone,
andiamo…”
“Evergreen vorresti dire
che useresti su di te l’Incanto Cupidus anche se poi ti ritroveresti circondata
da uomini?”
“Ovviamente la userei con
moderazione: quanto basta per quattro o cinque adoni che costituiscano un degno
seguito per uno splendore di donna quale la sottoscritta.”
Alzò gli occhi al vuoto della fantasia ed immaginò sé stessa
in abito sexy, su di un trono, con quattro bei ragazzoni in boxer che
strisciavano ai suoi piedi, servendola e riverendola!
“UH UH UH UH UH!”
“Perché è arrossita?” -si
chiese la biondina- “Non pensi a tutte le avance spudorate o… palpatine e robe
del genere?”
Evergreen si ricompose:
“Potrei sempre trasformarli in statue se solo si azzardano.”
Freed levò alta la voce:
“Evergreen! Che cosa ti ho detto riguardo il pietrificare?”
L’occhialuta si risedette
sospirando: “Che lo devo fare per un motivo sensato… Beh, se qualcuno mi tocca
senza permesso è più che sensato, no?”
“E tu Freed? Tu non le
vorresti due o tre belle presenze sempre al tuo fianco? Pensa che bella
figura!”
Freed arrossì e si girò altrove: “Non dire assurdità, Bixlow! Io ho il mio
charme se voglio una donna. Pensa a te piuttosto.”
Bixlow si avvicinò all’orecchio
della maghetta: “Non l’ho mai visto con una ragazza in vita mia, però forse gli
piace Mira, sai?”
“Qu-queste sono cose
private Bixlow! Comunque, è chiaro che, parlandone così, come semplice ipotesi,
a tutti potrebbe far piacere essere attorniati o attorniate di ammiratori o
ammiratrici, giusto Bixlow?”
“E a che mi servono? Io ho
già i miei bambini che mi ammirano, vero piccoli miei?”
<< Bixlow! Bixlow! Bixlow! >>
esultarono inquietanti i pupazzetti animati.
“Ih ih ih, troppo buoni!”
Lucy era un tantino meno
sicura di gradire la loro presenza lì…
Makarov saltò su uno dei
tavoli al centro della sala.
“Bene, ascoltatemi tutti!
Ora vi dirò le direttive per affrontare l’emergenza di Gazille il seduttore!”
Natsu saltò sul tavolo
accanto: “Evvai! Finalmente si passa all’azione!”
“Per prima cosa bisogna
sapere tutto il possibile sull’Incanto Cupidus, in particolare il modo di
cancellarlo. Poi penseremo a trovare ciò che occorre per farlo.”
Natsu abbassò le braccia:
“Ma questa azione non è divertente allora, uffa!”
Makarov proseguì: “Oggi mi
recherò alla biblioteca con qualcuno di voi per delle ricerche su Oliver e i
suoi esperimenti. Voi Raijinshuu vorrei che partiste seduta stante per Harujion
e il gran mercato della magia che non si è ancora concluso, e che cercaste il
mio amico Rufus: lui mi ha procurato per errore la boccetta e potrebbe essere
un’idea trovarlo e chiedergli a riguardo. So che non è il genere di missione a
cui siete abituati di solito ma…”
“Non tema master.” -lo
interruppe Freed- “La Guardia del Dio del Tuono è sempre pronta ad agire e
garantisce il massimo successo per qualsiasi incarico.”
“Giusto! E poi una
missione facile ogni tanto ci vuole.” esclamò Evergreen.
“Certo! Non lasceremo che
Fairy Tail diventi un covo di oche in amore!” sghignazzò Bixlow, tirandosi
addosso le occhiatacce di Erza e compagne!
“Lui non avrebbe gradito…”
aggiunse Freed abbassando il tono…
Bixlow chinò il capo: “Eh,
già…”
Evergreen imitò gli altri
due: “Lui voleva una Fairy Tail forte…”
Ovviamente parlavano
dell’espulso e rimpianto Laxus.
Sotto gli occhi di tutti,
i tre restarono in silenzio qualche attimo…
Poi li ritrovarono seduti
a una tavolo uno di fianco all’altro con la testa spiattellata sul legno.
“CI MANCA TANTO LAXUS!
SIGH”
A Lucy si strabuzzarono
gli occhi: “MA SONO SCHIZOFRENICI O COSA?!?!?!?”
“Ricordate che sono in
tante le persone potenzialmente in pericolo, e tante quelle già nei guai.”
–alzò il pugno in aria- “Nessun membro di Fairy Tail dovrà più soffrire per
questo folle incantesimo! Facciamo del nostro meglio per salvare Gazille e le
altre, anche in nome dell’amore, di quello vero!
“SI!”
Tanti pugni alzati, ognuno
pronto a fare la sua parte!
“Alè…” biascicò nella sua
stanza Gazille alzando anche lui il pugno con aria scocciata!
Su Gazille, animo! XD
La gilda al completo si
sta mobilitando per lui! La malattia d’amore sta per ricevere un bel vaccino
stile Fairy Tail! Prima però bisognerà capire come… Mi spiace molto che
Gazille, per quanto, in un certo senso, protagonista, stia comparendo e facendo
così poco. Ma tranquilli, rimedierò!
Questo capitolo ha visto
l’entrata in scena di tre personaggi a me molto cari, gli strepitosi
Raijinshuu, e vi comunico sin da ora che il prossimo capitolo verterà tutto su
di loro! Che informazioni riusciranno a racimolare ad Harujion? Non sarà
facile, ma sappiamo tutti che questo trio ci sa fare!
Mi raccomando, continuate
a commentare e farmi sapere se vi piace come procede la storia e quali parti vi
sono piaciute di più!
A presto!
PS: NARUTO X HINATA ORA E
SEMPRE!
PPS: GAZILLE X LEVI ORA E SEMPRE!