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Autore: TonyCocchi    19/11/2010    3 recensioni
A volte essere circondati da ragazze può essere un guaio, specie se una pozione capita per sbaglio nel posto sbagliato! Pazza e divertente avventura con la nostra gilda preferita!
Genere: Avventura, Commedia, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
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fairy tail fanfic

Ehilà a tutti! Un capitolo in appena un giorno! Queste tredici pagine che vi apprestate a leggere sono state scritte interamente in un tranquillo venerdì, senza pensieri e ricco di idee, come ai bei vecchi tempi! Ogni tanto mi ci vuole proprio tornare indietro! Spero tanto di poter proseguire con il ritmo di un capitolo a settimana (e conciliare il tutto con lo studio, non bisogna trascurare i propri doveri, eh? ^_^”)

Nello scorso capitolo abbiamo assistito ad una distruttiva battaglia tra quattro potenti e determinate maghe per l’uomo del momento! Purtroppo costui è stato messo in quarantena per impedirgli un ulteriore strage di cuori… Per quanto dovrà restarci? Ma soprattutto che si può fare? Che si nasconde dietro questo Incanto Cupidus? Preparatevi ad un bel po’ di spiegazioni, ma tutt’altro che noiose, vedrete!

Buona lettura!

PS: GAZILLE X LEVI ORA E SEMPRE!

PPS: NARUTO X HINATA ORA E SEMPRE!

 

 

 

La gilda Fairy Tail era certamente un bel posto dove stare. Benché popolato da maghi e maghe di ogni risma, tutti diversi e per certi versi assurdi, era un ambiente pieno di calore, di comprensione, pronto ad accogliere chiunque lo desiderasse tra le proprie fila.

Perché in fondo tutti, e in special modo coloro che portano dentro pesi più o meno gravi, hanno bisogno di un ambiente così, senza giudizi, senza prediche, dove tutti sono amici, anche dopo essersi presi a pugni.

Era per questo che i portoni della gilda restavano sempre aperti.

A differenza di altre gilde più “professionali”, in cui solo i membri o coloro che vi lavoravano erano autorizzati ad accedervi, o quantomeno agli estranei si chiedeva di bussare.

Ciò non avveniva a Fairy Tail, se non in pochi casi, e non erano mai dei bei casi.

 

Quella mattina, i portoni di Fairy Tail erano purtroppo chiusi.

Avvenimenti gravi lo richiedevano. Inoltre, vada per i visitatori, ma non era proprio il caso che quella piccola folla di ragazze urlanti entrasse lì dentro!

“ESCI FUORI, FUSTACCHIONE!”

Appena al di qua, nel cortile interno della Gilda, a cui ancora si poteva accedere non essendo chiusa la cancellata esterna, circa una quindicina di ragazze e donne, avvenenti e bruttine, magre e rotondette, piatte e pettorute, era riunita a sventolare striscioni decorati di cuoricini e a recitare dolci slogan per il mitico mago che aveva fatto breccia nei loro cuori!

“AFFACCIATI ALLA FINESTRA, AMORE MIO!”

“ANCHE SOLO UN SECONDO E MI FARAI FELICE!”

“TI AMO, METALLICO ADONE SENZA NOME!”

“SPOSAMI!”

“FAMMI FARE I TUOI BAMBINI!”

Appena al di là, nella sala grande, Gray scuoteva il capo a quelle urla sempre più accorate, fantasiose e assurde. Ma soprattutto fastidiose!

“Senti quanto gridano quelle oche scalmanate.”

Juvia sopraggiunse vicino a lui, e non passava certo lì per caso!

“Oh, Gray, sono così spaventata di finire anch’io come loro! Ma se Juvia si dimenticasse di te… ehm, e degli altri certo… ti dispiacerebbe Gray?”

Curiosamente la prima risposta che gli venne in mente era che avrebbe avuto più libertà di movimento…

“Beh, si, certo che mi dispiacerebbe.”

Guardandola dopo che ebbe udito quelle sue parole Gray notò ancora più somiglianza tra lei e le fangirl fuori la porta.

<< Penso di poter comprendere un pochino Gazille… >>

Lui però ne aveva una sola, e non così pazza (forse…) come le tante la fuori, senza contare poi le altre quattro dentro. Se la passava proprio malissimo, si disse Fullbuster!

La tenera e realmente innamorata Juvia tornò alla carica, sollevata al settimo cielo da quella risposta: “Gray, ti giuro che non avrai da me questo dispiacere! Pur di salvarmi dall’incantesimo finito addosso a Gazille sono pronta ad andare in giro bendata!”

“Non so quanto sia necessario, e penso sia anche un po’ scomodo…” rispose il moro con la massima naturalezza e sincerità.

“Ehi, voi due.” –li chiamò Lucy interrompendoli- “Se avete finito di fare i piccioncini potreste tornare a darci una mano? C’è un bel po’ da faticare qui!”
“Arriviamo.”

Juvia invece non si mosse: restò sul posto a tenersi il viso rosso tra le mani ondulando tutta!

<< A Juvia piacerebbe tanto essere la piccioncina di Gray! >>

Lucy si avvicinò passandosi una mano sulla fronte; aveva un aria affaticata.

“Juvia, non è che ci aiuteresti a spazzare un po’ per terra?”

Ma Juvia si voltò verso di lei con gli occhi di ghiaccio: “RIVALE IN AMORE! E HA PURE INTERROTTO ME E GRAY! ALLORA AVEVO RAGIONE!”

“Non è verooooo! Sigh!” ribadì lei, provandolo con una cascata di lacrimoni.

Per fortuna arrivò in volo Happy a toglierle la ramazza di saggina di mano: “Dai a me Lucy, faccio io!”

“Grazie Happy, sei un angelo.”
“Aye! Ho anche le ali! Ih ih!”

Lucy approfittò della gentilezza del gattino per sedersi un po’ a gambe incrociate sul pavimento, sopra uno dei tappeti vicini all’ingresso.

La sala era un completo disastro: per fortuna che la struttura era nuova e pronta a reggere ancora a tante altre baruffe.

Fori nei muri e nelle colonne, panche e tavoli rovesciati dappertutto, calcinacci, polvere e sporcizia varia un po’ qui e un po’ là, piatti e bicchieri rotti, cianfrusaglie in disordine, arazzi caduti giù dai muri, quadri appesi storti.

Per non parlare del loro povero bar: cocci dappertutto, e benché alcune bibite e le botti di alcolici fossero rimaste miracolosamente intatte (Cana non lo avrebbe mai tollerato!) per bere bisognava arrangiarsi con le insalatiere o le tazze di terracotta fatte artigianalmente da Nab.

Max aveva tentato di usare la sua magia della sabbia e il fuoco di Natsu per creare dei bicchieri. Ma sapere che per fare il vetro servono tra le altre cose silice e fuoco non basta certo, e il povero Max se ne era uscito con le mani abbrustolite!

Laki Olietta si stava dando da fare a sistemare con la sua magia deformante le assi di legno del pavimento distrutte al centro della sala, dove si era formato un piccolo cratere.

“Ho scelto proprio la mattina giusta per prendermela comoda.” disse pensando ad alta voce al fatto che se si fosse alzata presto, quella mattina sarebbe stata tra le quattro ragazze che in quel momento, qualche passo più in là, attorniavano una gigantografia di Gazille, fatta applicare dal master per tenerle buone.

Le quattro stavano lì immobili già da un quarto d’ora, senza alzare neppure un dito per aiutare i loro compagni a ripulire il disastro che loro stesse avevano causato. Non facevano altro che lustrarsi e rilustrarsi gli occhi; ma almeno avevano smesso di litigare.

“Ah, è così figo!” sospirò Cana.

“Ah, è così prode!” sospirò Erza.

“Ah, è così misterioso!” sospirò Mira.

“Ah, è così virile!” sospirò Bisca.

“Si sta parlando di me?” domandò Elfman che passava di lì spostando una delle pietre evocate da Cana.

“NO!” fu la risposta corale della quattro, che neppure si voltarono.

“Accidenti!” –borbottò Wakaba massaggiandosi i muscoli stanchi di spostare pietre- “Ma come hanno fatto a ridurre così la gilda? Noi per riuscirci dovremmo proprio impegnarci su serio!”

“Indubbiamente!” disse Ecor che passava un piumino per la polvere tra un passo di danza e l’altro nella sua classica calzamaglia nera.

Anche Jet, impegnato a coprire i fori di proiettile con dei cerotti (misura estetica provvisoria) si mostrò d’accordo: “Già. E mentre noi siamo qui a sgobbare la vera origine di tutto questo se ne sta di sopra a girarsi i pollici!”

“Lui non centra nulla.” –fece Levi arrivando con un cerottone formato gigante per l’enorme taglio nella colonna portante che aveva provocato Erza- “Poteva accadere a chiunque.”

“Piuttosto, siamo sicuri che questi cosi servano?” fece Droy portando con fatica una scala.

“Preferisci malta, cazzuola e vernice sin da subito?” gli rispose l’amico.

“Ok, lasciamo stare: vada per i cerotti per ora.”

Levi guardò in su, verso le scale e il secondo piano: “Poverino…”

 

Warren spalancò lentamente la porta, facendosi poi da parte.

Il telepate gli fece gentilmente segno di accomodarsi nella camera.

Una camera all’apparenza innocente ma che per lui recava scritto sull’uscio la parola “Cella”.

Gazille vi entrò e guardò un po’ il letto, un po’ i mobili, un po’ la finestra, con scarso interesse.

“Il master ha detto che puoi restare qui fin quando la situazione non si risolve. Purtroppo, capirai, dovrai cercare di uscire il meno possibile.”

“……”

Il silenzio, ma soprattutto la rabbia sul viso del dragon slayer lo facevano sentire alquanto a disagio. Era davvero dispiaciuto per lui, ma del resto accompagnator non porta pena!

“Abbiamo subito portato qui tutti i tuoi affetti. La stanza è comoda, soleggiata, e ha anche un proprio piccolo bagno.”

“La pianti? Sembri un consulente immobiliare.”

Warren si morse la lingua: “Beh… Direi che il giro finisce qui! Eh eh eh!”

Gazille si sedette pesantemente sul letto a una piazza posto sotto la finestra squadrata, badando che le molle sotto di lui soffrissero per bene il suo peso.

Warren, come parecchi altri, non aveva ancora legato molto con Gazille, ma nessun membro di Fairy Tail resiste alla vista di un compagno in difficoltà: “Non preoccuparti, è solo una cosa temporanea. Figuriamoci se un grande mago come il master non riesce a superare questo inconveniente!”
“E ti ha detto quanto ci metterà?”

Tombola!

“Ehm… a dire il vero è stato alquanto vago su questo punto! Eh eh eh!”

L’altro digrignò le zanne. Anche se non ce l’aveva direttamente con lui, quel gesto lo fece avvicinare di un passo verso la porta.
“Allora io vado! Se hai bisogno di qualcosa…”
“Ho bisogno che chiudi il becco.”
“Ecco… Ci vediamo.”

Come chiuse la porta, Gazille prese a far più caso al silenzio della stanza e a quei pochi suoni che lo spezzavano.

“VIENI FUORI!”

“FACCI CONTENTE!”

“Tsk! Si sentono fin quassù!”

Del resto erano proprio sotto la sua finestra.

Si distese sul letto e perse i suoi occhi nel soffitto e la sua mente in quella ridicola situazione.

<< Non posso farmi vedere da una donna senza che a quella venga in mente di strapparmi a morsi i pantaloni di dosso. Al piano di sotto ci sono quattro maghe che hanno sfasciato la loro gilda e a momenti anche me e la mia chitarra pur di avermi. Vorrei poter risolvere personalmente il problema, ma non sono il tipo che NON picchia le donne… quindi è meglio se sto fermo e non mi faccio saltare i nervi! >>

Eh, si. In quel momento sul viso aspro e bullonato di Gazille non c’era ombra di buon umore.

 

Eppure quella stessa espressione da duro tormentato sul poster di sotto stava raccogliendo fior di sospiri!

“Ti prego, Erza, dacci almeno una mano.”

“Non ora, sono in meditazione.”

“Io direi piuttosto contemplazione!”

Nulla: niente la smuoveva, e c’erano i pesanti tavoli in quercia di rimettere dritti e al loro posto.

Qualcuno stava già tentando di sollevarli, chiedendo uno sforzo in più alla propria schiena, ma Lucy li fermò sul nascere: “Così ci vorrà una vita. Abbiamo bisogno di aiuto!”

Portò la mano alla cintura e scelse una chiave d’oro.

“Apriti, porta del Palazzo del Toro Dorato: TAURUS!”

Annunciato da un bagliore e da un fiero mugghiato, un possente toro antropomorfo armato d’ascia comparì tra gli stupefatti maghi di Fairy Tail.

“Taurus, li vedi questi tavoli sottosopra? Bisogna raddrizzarli e riordinarli, ci puoi dare una mano?”

“Con muuuuuuolto piacere, Lucy!” -rispose il toro col suo “accento bovino”- “… In cambio posso vedere le tue mammelle?”
“MA SEI SEMPRE IL SOLITO?! NO!”

“Muuuuuuuffa!”

Coordinato da Gray, che gli indicava dove spostarli, in pochi minuti il forzuto spirito stellare aveva già quasi finito!

Nel frattempo il master Makarov se ne stava seduto sul bancone a fumare; non certo in panciolle, ma a riflettere.

Sbuffò un po’ di fumo e un mormorio: “Ho pure dovuto concedere alle cameriere il resto della settimana retribuito…”

Purtroppo la sua fumata non poteva svolgersi in pace, né poteva dare un filo tranquillo ai suoi pensieri visto che tutto intorno a lui si era radunato un chiassoso gruppetto.

Natsu era ovviamente uno dei più accesi!: “Insomma, vecchio, ci vuoi spiegare? Che diavolo è successo? L’effetto di quella roba è temporaneo non è vero? Erza e le altre non possono mica restare così!”

“Ma ha visto? Sono completamente impazzite!” sbraitò Macao.

“Non posso lasciare che mia sorella si riduca così!” fece il grand’uomo Elfman.

“Non esiste un antidoto?” aggiunse la più razionale sorellina.

Anche Arzack era bello nervosetto!

“Forse era la volta buona e invece ora Bisca mi da dello sfigato!”

“La prego!” –disse Juvia, ultima ad aggiungersi- “Deve dirmi se devo bendarmi gli occhi per far sì che restino solo di Gray!”

Finalmente, dopo aver tollerato i loro sbraiti tutto il tempo, i suoi baffi si arricciarono: “Va bene, ora basta, calmatevi e fate silenzio! Fate venire anche gli altri, in questo modo dovrò spiegare la cosa una sola volta.”

Fu Elfman a richiamare tutti: “Ehi, voi! Basta riordinare! Il master si è deciso a darci delle spiegazioni!”

Il vecchietto sorrise: “Si, ma potrebbe essere una cosa lunga e ho la gola secca. Mira, mi servi qualcosa di fresco per favore?”

Si era dimenticato che dietro di lui in quel momento non c’era nessuno.

“Ah! Come mi piacerebbe bere con lui un cocktail su una calda spiaggia in costume da bagno!”

“M-MIRA! CONTEGNO!” urlarono Lisanna e Elfman con gli occhi strabuzzati! Va bene essere innamorate, ma risparmiati di dire certe cose con la voce seducente!

Quell’imprevisto indispettì molto l’anziano e valente mago: “Mhmm, questo non va bene! Non va affatto bene! Fairy Tail non può restare senza una dolce barista che risollevi gli animi stanchi col suo sorriso. Ne serve un’altra.”

<< Eh, si, questo si che è un gran guaio… >> pensò Gray, mica come il fatto che un loro membro era diventato una calamita per donne gelose…

“Dunque…”

Vide Levi e Lucy procedere in direzione del bancone.

“Lucy, ti nomino barista sostitutiva di Fairy Tail!”

“Che cosa?!?!”

“Wow, è un incarico importante!” si congratulò subito l’amica dai capelli turchesi, mentre gli altri ebbero tutt’altra reazione…

<< Siamo sicuri abbia scelto in base al “sorriso”?  >>

Effettivamente sorgeva il sospetto che la barista dovesse avere anche un’altra “evidente” qualità oltre al bel sorriso.

“Su, avanti, prendi posto dietro il bancone e versami un goccetto per favore!”
“Sigh! E va bene!”

 

Dopo il goccetto, e una guardatina veloce alle cospicue sporgenze anteriori della maghetta, il master fu pronto a parlare.

Natsu notò un’assenza: “Dove sono finite Wendy e Charle?”

Happy si mostrò dispiaciuto: “Aye! Purtroppo Charle l’ha riaccompagnata a casa: dice che la gilda non è un luogo sicuro al momento.”

“Dunque ragazzi, a causa di un errore di ordinazione, e aggiungerei di distrazione da parte mia che non me ne sono accorto prima, mi sono portato dietro da Harujion una boccetta intera di Incanto Cupidus, un potente filtro d’amore che ha la caratteristica unica di funzionare sul serio!”

Juvia arrossì: << Come mi piacerebbe averne una goccia per me! Potrei chiedere a Gray un appuntamento romantico! >>

“Juvia, so a che cosa stai pensando, ma levatelo dalla testa.”

Rimproverata, la ragazza rise imbarazzata grattandosi la nuca.

“Purtroppo, accortomi dell’errore, non ho fatto in tempo a sbarazzarmi della pozione che è accaduta un’altra disgrazia: la boccetta è finita addosso a Gazille, riversando su di lui tutto il suo effetto.”

Natsu scosse il capo: “Umpf, male; dovevi stare più attento vecchio.”

“SEI TU CHE MI SEI VENUTO ADDOSSO!”

“È stata colpa di Elfman! Non si è fatto battere!”
“Tsk! È perché non sei abbastanza virile.”

“Voglio la rivincita!”
“Si, così puoi rovesciare qualche altro intruglio addosso a noi, scemo!” protestò Gray.

“Fratellone, Natsu, smettetela! Dobbiamo pensare a Mira e alle altre!”

“Buoni ragazzi…” disse la barista con gli occhi al cielo, pulendo un boccale con un bianco panno come fanno appunto i baristi. Stava già calandosi bene nella parte.

Il master aprì bocca per sedare quei due prima che scoppiasse una nuova baruffa, ma non ci fu bisogno facesse nulla che una pallina nera rimbalzò sulle teste dei sue atterrando agilmente sul bancone.

“AHIO!”
“In quanto exsheed di Gazille, è per me una priorità tenermi e tenerlo aggiornato sulla situazione! Proceda master!”

“Molto bene Lily. L’Incanto Cupidus funziona in modo molto semplice: chi se lo applica su di sé può incantare le donne (o gli uomini nel caso sia una donna) che lo guardano e queste sono costrette ad innamorarsi di lui. Per la precisione, una per ogni goccia applicata.”

Lisanna restò a bocca aperta: “Aspetti! Ha detto una PER OGNI GOCCIA?!?!”

“Esatto! E a Gazille gli si è spaccata sulla zucca una boccetta intera! Ce n’è abbastanza per un esercito di donne! E pensare che avevo chiesto un semplice incantesimo di dita coloranti per Reedus…”

“Nyuuu…” fece con tristezza il mago pittore.

“Non avevo mai sentito di una simile magia.”
“Infatti è rara Gray, e per fortuna, o in questo caso purtroppo, il mio amico Rufus è in grado di reperire di tutto. Questa magia risale a qualche tempo fa e ormai la si credeva perduta, invece a quanto pare esistevano ancora uno o forse più esemplari della pozione, e se è merce rara e la chiedi a Rufus, lui la trova.”

Si udì una frase che poteva preannunciare guai…

“Ma in tutto questo dov’è quello vero?”
“Reedus, per favore, dipingi un altro poster, a quanto pare le ragazze si stanno stancando di questo qui.”
“Si, master. Come lo faccio?”
“Mhmm… senza maglietta: così dovrebbe trattenerle più a lungo. Voialtre però non andate tutte a guardarlo, eh? Ah ah ah!”
“MA CHE DICE?!?!?!?”

Lucy gli suonò in testa una delle tazze di Nab!

“Vacci piano! Ne sono rimaste poche, poi non potremo più bere!”

“Dicevo…” -fece il master con un nuovo bernoccolo in testa- “Questo incantesimo, che a qualcuno di voi sarà sembrato innocuo…”
“Aye!”

“O stuzzicante…”
“J-Juvia stava solo fantasticando un po’!”

“In realtà è doppiamente orrendo e pericoloso. Non solo costringe le persone ad amare, un sentimento che per sua natura non può che essere spontaneo e sincero, ma può causare, come avete visto, terribili conseguenze se più di una ragazza cade nella magia. Ed è anche per questo che il suo creatore è finito in rovina.”

“E chi era costui?” fece Natsu appoggiandosi coi gomiti al bancone. I maghi lì intorno sembravano come bambini riuniti intorno al nonno ad ascoltare le sue storie, e lui, Natsu, il nipotino più irrequieto!

“Un certo mago Oliver D’Alambicco. Una vecchia storia di quando ero un po’ più giovane.”

“C’erano ancora i dinosauri in giro o cosa? Ih ih ih!”

Natsu venne ricompensato dal master per la bella battuta con un ceffone a mano ingigantita!

“Si dice che questo mago adorasse fare ricerche sulle pozioni: era affascinato dalla prospettiva di conservare le varie magie per usarle al momento opportuno. In particolare il suo interesse era concentrato sulle emozioni umane: pare avesse inventato una pozione in grado di rallegrare gli ammalati, di dare calma agli ansiosi e cose di questo genere. Purtroppo si spinse più in là del dovuto, producendo il primo vero filtro dell’emozione che racchiude tutte le altre: l’amore. Mise in circolazione alcune boccette dell’Incanto Cupidus credendo di fare del bene: in fondo tutti hanno bisogno d’amore. L’amore piace a tutti…”

Posò la pipa sul bancone e inspirò profondamente: “Sciocco. Sentimenti ed emozioni non si possono evocare a comando o imporre, devono venire dal profondo di noi stessi. Questo mondo è già pieno zeppo di persone che rinunciano a sé stessi e alla loro indole, come spaventati di essere spontanei, come fosse necessario conformarsi a certi modelli. Per questo adoro Fairy Tail, una gilda in cui nessuno deve tenersi dentro nulla, in cui si realizza l’essenza stessa della vita e della magia: esprimere sé stessi al mondo e agli altri senza paura. Malgrado le buone intenzioni, Oliver stava sbagliando tutto.”

Il suo pubblico era rimasto incantato dalle sue parole.

“Bel discorso!” fece Juvia con gli occhioni luccicanti tentando di far partire un applauso.

“Certo che il master ci sa fare con le parole!” ghignò Gray.

“Già, molto profondo!” annuì Lucy pulendo un bicchiere.

“Lucy, ma non lo stai strofinando un po’ troppo quel bicchiere?”

“Già, mi sa che ho preso il tic del barista…” rispose lei con un sorriso nervosetto!

“E che fine ha fatto questo mago?” chiese l’impaziente drago dai capelli rosa.

“Non fu una bella fine. Purtroppo ci fu subito chi cominciò ad abusare della pozione, il cui potere non faceva distinzione tra cuori liberi e cuori “occupati”. Mi pare che addirittura una donna che doveva sposarsi il giorno dopo rinunciò a tutto per di stare con un suo ammiratore, di punto in bianco: ovviamente c’era l’Incanto Cupidus di mezzo. A quel punto lui e la sua pozione persero le simpatie della gente. Mi pare che venne scacciato e da allora non si sa più nulla di lui. Nemmeno della sua pozione purtroppo.”

Natsu però voleva arrivare al punto: “Bella storia, ma in pratica ora che facciamo? Come si spezza questo Incanto Cretinus?”

“Cupidus, Natsu. E la risposta è…”

I presenti si avvicinarono e tesero le orecchie.

“Non ne ho la minima idea.”

SDONG!

 

“Come sarebbe a dire?!?!”

“Sarebbe a dire che tutto ciò che so lo so per sentito dire. Non ho mai incontrato di persona questo Oliver, so solo che era originario del nostro regno, ma non so dove, e, infine, non so come si spezzi l’Incanto Cupidus, ammesso che si possa spezzare.”

Natsu strinse i pugni: “Ehi, ora non scherziamo! Ci deve essere un modo per far tornare le ragazze normali.”

“Purtroppo sappiamo ancora ben poco della pozione e dei suoi effetti, a parte quelli più manifesti. Potrebbe anche avere controindicazioni del tipo che se non si scioglie l’incanto dopo un certo tempo questo diventa permanente.”

“Accidenti vecchio, un po’ di ottimismo!”

“Impossibile! Per quanto tempo credete che Gazille possa restarsene in quarantena? E se lui resta in quarantena anche io me ne resto a girarmi i pollici!” protestò Lily, seriamente preoccupato per le sorti dell’amico.
“Per farla breve, dobbiamo raccogliere più informazioni.”

 

“Ho capito bene? C’è il rischio che io non possa più mangiare in santa pace?”

?!?!?

Un fantasma?

No, era Gazille! Coperto da un lenzuolo bianco con due fori per gli occhi!

“AAAAAHH! CHE CI FAI QUI!”
Juvia subito si legò una benda davanti gli occhi, mentre Jet e Droy erano subito saltati addosso a Levi rischiandole di romperle l’osso del collo.

“AAAH! Non l’ho visto! Non l’ho visto!” gridò Lucy spaventata, usando un panno per pulire i bicchieri come tendina.

“Ma cosa fai?!?!” –ringhiò Makarov, balzato subito in piedi- “Stiamo giusto dicendo che non sappiamo tutti gli effetti che potrebbe avere l’incantesimo e tu ti fai vedere qui con delle donne presenti!”
“Aye! Le vuole proprio tutte per sé! Sei incontentabile Gazille!”

“Sta zitto gattaccio! Io sono il diretto interessato, non potete escludermi dal discorso!”

Non era quella l’intenzione di Makarov: Lily o qualcun altro gli avrebbero senz’altro riepilogato tutto. Ma purtroppo anche Gazille sapeva essere un tipo impaziente! Sempre di magia si trattava, e magari l’effetto si verificava con o senza lenzuolo, non potevano saperlo.

“Torna di sopra prima che…”
“SHHHH!!! Ho messo questo coso anche per non attirare l’attenzione!”

Certo: quanta attenzione può mai attirare un lenzuolo ambulante e parlante?

“?!”

Ma alla fine si erano voltate!

“… Secondo voi sotto quel lenzuolo c’è Gazille?” chiese Bisca.

“Beh, la fisionomia sembra quella…” analizzò Erza con un’occhiata.
A quel punto Cana scattò in piedi: “Vale la pena di controllare!”

“Oh, no!” sobbalzò il lenzuolo! Eccole di nuovo alla carica!
Solo un inaspettato gesto di coraggio poteva risolvere la situazione!

“Un istante, signore! Guardate qui!”

Le quattro si voltarono verso il buon Reedus e questo srotolò in un lampo un grosso poster appena realizzato con protagonisti gli addominali di Gazille!

“KYAAAAAAAH! CHE FISICO STATUARIO!”
Gray arrossì: “Erza ha di nuovo fatto “kyah”!”

L’ultima volta era stata alla missione sull’isola di Galuna, quando era caduta nella buca di Lucy!

<< Forse dovrei esercitarmi a fare anch’io quel verso. >> si disse Juvia.

“MAGNIFICO!”
“NYUUU!”

Lo travolsero come una mandria impazzita e, preso il poster, lo lasciarono per terra senza pietà.

“Sei un grande Reedus!” disse qualcuno dal bancone riconoscendogli il grande gesto, mentre altri correvano a tirarlo su.

Intanto le quattro pollastre innamorate avevano sostituito il poste ed avevano preso ad ammirare quei muscoli con ancora più trasporto di prima!

“Via! Via! Sali su e non scendere fino a nuovo ordine!”

“Bah! Ok, ok! Sto salendo! Basta che non mi afferrate: ne ho abbastanza!”

Le mani giganti del master avevano cercato di sospingerlo su per le scale, ma Gazille aveva dato da capire che non ce n’era bisogno. Makarov però lo seguì con lo sguardo: gli dispiaceva trattarlo così, sapeva bene che razza di momentaccio stesse passando.

“Va bene, le signorine possono riaprire gli occhi.”

 

“Che succede qui? E chi è quel fantasma che sta salendo le scale?”

La voce fu subito seguita dal portone che veniva chiuso lentamente.

Tutti si voltarono verso la porta.

Tre figure erano apparentemente passate indenni attraverso la calca di fan girl ed erano riuscite ad entrare senza neanche una piega sui vestiti.

Un elegante spadaccino dai capelli verdi, un’affascinante bionda dagli esili occhiali e un gigante dal volto coperto da un inquietante cappuccio che riproduceva la celata di un elmo.

Ecco arrivare i Raijinshuu, la Guardia del Dio del Tuono, tre dei migliori elementi della gilda!

“Freed, Bixlow, Evergreen!”

“Eh, no! Io non rispiego tutto daccapo; ci pensi qualcun altro!”

Sennò perché Makarov avrebbe aspettato che fossero tutti intorno a sé?

Fu Lucy la prima a venir loro incontro.

“Meno male che siete arrivati anche voi. In un pasticcio simile è rassicurante avervi qui!”

Il più caloroso dei tre verso di lei fu Bixlow che la salutò con una linguaccia: “Ma guarda chi c’è bambini miei! Lucy, la nostra simpatica cosplay!”

I “bambini” di Bixlow, quattro bambole di legno animate che gli fluttuavano intorno risero in coro: << Cosplay-cosplay-cosplay! >>

“Sigh! Bixlow, quante volte te lo devo dire che non sono una cosplay!”

Bixlow alzò un mignolo: “Come và con Loki?”

“E CHE NON SONO INNAMORATA DI LOKI!”

 

Intanto, nel mondo degli Spiriti Stellari, “qualcuno” udiva la conversazione…

“…… sigh!”

 

“Ma come avete fatto a passare con quelle scalmanate che bloccavano l’ingresso?” domandò sorpreso Gray.

“Bazzecole.” –fece Evergreen riaggiustandosi gli occhiali con nonchalance- “Le ho trasformate in statue e siamo passate.”

“EVERGREEN!”

Tutt’altro che toccata dal rimprovero, si limitò a sbuffare e smuoversi i lunghi capelli: “Uffa, non c’era altro modo. E comunque tra cinque minuti torneranno normali e potranno urlare quanto vogliono.”

Freed, il più serio dei tre, era rimasto sbigottito da quell’accoglienza, e il fatto che tutti fossero riuniti al bancone e che Mira, Erza, Cana e Bisca stessero a fissare un poster di Gazille a torso nudo non lasciava adito a dubbi: era successo qualcosa di estremamente grave!

“Gradiremmo essere messi al corrente se non vi spiace.”

Makarov si accese un’altra pipa: “Pensateci voi. Io ho già dispensato abbastanza saggezza e di certo il discorso non mi viene bello come quello di prima.”

<< Master, lei è un grande… >>

 

“Questa è la situazione.”

Lucy si era accomodata a uno dei tavoli dinanzi i tre Raijinshuu, spiegando per filo e per segno quanto sapevano, e di come, al momento, fossero impantanati.

“Scommetto che ti piacerebbe avere un goccio della pozione, eh?” ridacchiò Bixlow.

“Come no…” disse la maghetta degli spiriti stellari lasciando cadere un gocciolone di sudore. Al pensiero di rischiare di avere NATSU a farle la corte le venivano i brividi!

“Umpf! Una pozione tanto potente è sprecata per gente come Gazille o lei. Ma io si che me la meriterei.”

Freed la guardò di sbieco: “Evergreen, hai sentito cosa ha causato, no?”

Evergreen si alzò in piedi; le mani appoggiate ai fianchi e il petto in fuori.

“Ho sentito. È assolutamente inaudito: tante donne passabili che si affannano dietro un bruto, un bruto muscoloso e virile, ma pur sempre un bruto, con quegli orrendi piercing poi.”

“Ho sentito dire la parola “virile”?” fece Elfman che ancora una volta non centrava un emerito cavolo.
Lisanna lo prese per un braccio e lo trascinò via: “Sigh, vieni fratellone, andiamo…”

“Evergreen vorresti dire che useresti su di te l’Incanto Cupidus anche se poi ti ritroveresti circondata da uomini?”

“Ovviamente la userei con moderazione: quanto basta per quattro o cinque adoni che costituiscano un degno seguito per uno splendore di donna quale la sottoscritta.”

 

Alzò gli occhi al vuoto della fantasia ed immaginò sé stessa in abito sexy, su di un trono, con quattro bei ragazzoni in boxer che strisciavano ai suoi piedi, servendola e riverendola!

 

“UH UH UH UH UH!”

“Perché è arrossita?” -si chiese la biondina- “Non pensi a tutte le avance spudorate o… palpatine e robe del genere?”

Evergreen si ricompose: “Potrei sempre trasformarli in statue se solo si azzardano.”

Freed levò alta la voce: “Evergreen! Che cosa ti ho detto riguardo il pietrificare?”

L’occhialuta si risedette sospirando: “Che lo devo fare per un motivo sensato… Beh, se qualcuno mi tocca senza permesso è più che sensato, no?”

“E tu Freed? Tu non le vorresti due o tre belle presenze sempre al tuo fianco? Pensa che bella figura!”
Freed arrossì e si girò altrove: “Non dire assurdità, Bixlow! Io ho il mio charme se voglio una donna. Pensa a te piuttosto.”

Bixlow si avvicinò all’orecchio della maghetta: “Non l’ho mai visto con una ragazza in vita mia, però forse gli piace Mira, sai?”

“Qu-queste sono cose private Bixlow! Comunque, è chiaro che, parlandone così, come semplice ipotesi, a tutti potrebbe far piacere essere attorniati o attorniate di ammiratori o ammiratrici, giusto Bixlow?”

“E a che mi servono? Io ho già i miei bambini che mi ammirano, vero piccoli miei?”

<< Bixlow! Bixlow! Bixlow! >> esultarono inquietanti i pupazzetti animati.

“Ih ih ih, troppo buoni!”

Lucy era un tantino meno sicura di gradire la loro presenza lì…

 

Makarov saltò su uno dei tavoli al centro della sala.

“Bene, ascoltatemi tutti! Ora vi dirò le direttive per affrontare l’emergenza di Gazille il seduttore!”

Natsu saltò sul tavolo accanto: “Evvai! Finalmente si passa all’azione!”

“Per prima cosa bisogna sapere tutto il possibile sull’Incanto Cupidus, in particolare il modo di cancellarlo. Poi penseremo a trovare ciò che occorre per farlo.”

Natsu abbassò le braccia: “Ma questa azione non è divertente allora, uffa!”

Makarov proseguì: “Oggi mi recherò alla biblioteca con qualcuno di voi per delle ricerche su Oliver e i suoi esperimenti. Voi Raijinshuu vorrei che partiste seduta stante per Harujion e il gran mercato della magia che non si è ancora concluso, e che cercaste il mio amico Rufus: lui mi ha procurato per errore la boccetta e potrebbe essere un’idea trovarlo e chiedergli a riguardo. So che non è il genere di missione a cui siete abituati di solito ma…”

“Non tema master.” -lo interruppe Freed- “La Guardia del Dio del Tuono è sempre pronta ad agire e garantisce il massimo successo per qualsiasi incarico.”

“Giusto! E poi una missione facile ogni tanto ci vuole.” esclamò Evergreen.

“Certo! Non lasceremo che Fairy Tail diventi un covo di oche in amore!” sghignazzò Bixlow, tirandosi addosso le occhiatacce di Erza e compagne!

“Lui non avrebbe gradito…” aggiunse Freed abbassando il tono…

Bixlow chinò il capo: “Eh, già…”

Evergreen imitò gli altri due: “Lui voleva una Fairy Tail forte…”

Ovviamente parlavano dell’espulso e rimpianto Laxus.

Sotto gli occhi di tutti, i tre restarono in silenzio qualche attimo…

Poi li ritrovarono seduti a una tavolo uno di fianco all’altro con la testa spiattellata sul legno.

“CI MANCA TANTO LAXUS! SIGH”

A Lucy si strabuzzarono gli occhi: “MA SONO SCHIZOFRENICI O COSA?!?!?!?”

 

“Ricordate che sono in tante le persone potenzialmente in pericolo, e tante quelle già nei guai.” –alzò il pugno in aria- “Nessun membro di Fairy Tail dovrà più soffrire per questo folle incantesimo! Facciamo del nostro meglio per salvare Gazille e le altre, anche in nome dell’amore, di quello vero!

“SI!”

Tanti pugni alzati, ognuno pronto a fare la sua parte!

 

“Alè…” biascicò nella sua stanza Gazille alzando anche lui il pugno con aria scocciata!

 

 

 

Su Gazille, animo! XD

La gilda al completo si sta mobilitando per lui! La malattia d’amore sta per ricevere un bel vaccino stile Fairy Tail! Prima però bisognerà capire come… Mi spiace molto che Gazille, per quanto, in un certo senso, protagonista, stia comparendo e facendo così poco. Ma tranquilli, rimedierò!

Questo capitolo ha visto l’entrata in scena di tre personaggi a me molto cari, gli strepitosi Raijinshuu, e vi comunico sin da ora che il prossimo capitolo verterà tutto su di loro! Che informazioni riusciranno a racimolare ad Harujion? Non sarà facile, ma sappiamo tutti che questo trio ci sa fare!

Mi raccomando, continuate a commentare e farmi sapere se vi piace come procede la storia e quali parti vi sono piaciute di più!

A presto!

PS: NARUTO X HINATA ORA E SEMPRE!

PPS: GAZILLE X LEVI ORA E SEMPRE!

  
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