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Autore: tippy    22/11/2010    5 recensioni
Salve a tutti i fans di Castle!premetto dicendo che la mia storia parte dalla season finale della seconda stagione della serie tv in questione.In generale,la mia ff segue un pò la falsa riga del telefilm:ci sono i casi,ma soprattutto mi interessa raccontare il rapporto tra Kate e Richard;per questo motivo,mi scuso se i casi non sono interessanti come nello show!in ogni caso,spero vi risulti piacevole!e ringranzio la mia sis,mia "figlia" Elyl,zigi e Muzza per avermi spinta a pubblicarla!grazie del supporto,vi voglio bene!
Genere: Generale, Mistero, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Buio...era confusa,si sentiva in trappola..."dove diavolo mi trovo?!perchè sono qui?!"...rumore di passi in lontananza..."stai calma,non farti scoprire!" ...i passi si avvicinarono...silenzio..."Kate!".Il cuore le si fermò appena riconobbe quella voce..."ma-...mamma?"...lacrime cominciarono a riempirle gli occhi."mamma...sei proprio tu?",Kate si voltò e riconobbe appena dietro di lei una sagoma umana,senza però riuscire a distinguerne i lineamenti...

una voce a lei familiare rispose:"si,tesoro...sono io!".

All'improvviso una luce illuminò il buio...la giovanne donna si guardò intorno:pareti bianche...nient'altro,ma nell'istante in cui incrociò lo sguardo di quella figura, Kate la riconobbe...era proprio lei! "mamma!Dio,sei proprio tu!",una lacrima le rigò la guancia.

Le labbra della donna,in risposta,si incresparono in un sorriso pieno di tenerezza.Kate la osservò in silenzio per qualche secondo,poi lentamente alzò il braccio destro e lo allungò verso la persona che più aveva amato nella sua vita,e che più le mancava ora che la morte l'aveva strappata via con la forza da lei...un sussurro:"mamma..."

all'improvviso un urlo di dolore...sangue che gocciola a terra...Kate alzò lo sguardo per guardare la madre e ciò che vide la scioccò:il corpo della donna era straziato da pugnalate e perdeva molto sangue..."MAMMA!!!"

"Kate...mi dispiace tanto...mi dispiace così tanto..."

"mamma,ti prego non lasciarmi di nuovo!",Kate ebbe l'impressione che la madre si allontanasse sempre di più,per quanto lei cercasse in ogni modo di raggiungerla...provò ad urlare di nuovo,ma non uscì alcun suono...provò a correre ma non riusciva più a muoversi...la luce si spense e di nuovo il buio...

Kate si risvegliò nel suo letto ansimando,le mancava il respiro...si mise a sedere sul letto e si passò una mano tra i capelli:"mamma..." ,sussurrò.Guardò la catenina con l'anello di sua madre poggiato sul comodino,poi diresse il suo sguardo alla finestra,dalla quale filtravano le prime luci dell'alba."Sarà meglio che mi alzi",pensò.




ore 8.00


Richard:"Giorno,madre!come mai già in piedi dopo la sbronza di ieri?"

Martha:"Oh Richard,sei sempre il solito esagerato!di quale sbronza stai parlando?ieri sera ho solo...bevuto un pò!"

Richard:"se per te bere un pò vuol dire scolarsi due bottiglie di vino e far fuori 4 martini allora va bene!"

Martha:"ok,ok!hai vinto!sono un pò sbronza...e comunque smettila di urlare così forte,la testa mi sta scoppiando!"

Richard la guardò con un'espressione che dimostrava abbastanza eloquentemente ciò che pensava,ma aggiunse solo:"ti consiglio di andare nella tua stanza a dormire e poi vai a farti una bella doccia rigenerante!"

Martha:"pivello,non devi dare consigli post-sbronza all'esperta delle sbronze Martha Rodgers!"

Richard:"ok,ok!come vuole lei,madame!"

Martha:"in ogni caso,che ci fai ancora qui?Beckett non ti ha ancora chiamato?"

Richard:"no,e fin quando non ci sarà un caso d'omicidio il telefono non squillerà!",proprio in quel momento si udì provenire dalla tasca di Richard la cavalcata delle Valchirie!

Martha:"ma che razza di suoneria hai scelto?!"

Richard:"madre...come fai a dire una cosa del genere?"

Martha:"non metto in dubbio l'opera in sè,ma trovo il suo uso come suoneria alquanto inappropriato!"

Nel frattempo Richard tirò fuori il cellulare dalla tasca dei pantaloni e guardò lo schermo:"Uh,è Beckett!parli del diavolo...Good morning,sunshine!",disse rispondendo alla chiamata.

Kate:"Castle,potresti smetterla di inventarti una 'frase ad effetto' ogni santa volta che rispondi al cellulare?stai cominciando a stufarmi!",fu la risposta che ottenne all'altro capo della linea.

Richard:"di già?è solo la...",cominciò a contare sulle dita,"...quinta volta che lo faccio!"

Kate:"ecco,appunto...basta così!piuttosto,vuoi venire qui o no?"

"certo,dammi l'indirizzo",così dicendo Richard salutò la madre con un gesto della mano,prese le chiavi dell'auto e si avviò verso la porta.





Quando Richard arrivò sul posto,Ryan ed Esposito erano lì ad attenderlo.

Esposito:"Hey,salve Castle!Finalmente sei arrivato!"

Richard:"scusate ragazzi:lungo la strada c'era un bel pò di traffico.E io non posso avvantaggiarmi della mia posizione per evitarlo,come voi poliziotti!"

"Aaaah,ma taci!",dissero in coro i due agenti.

Richard indirizzò loro una smorfia,poi diventò serio:"allora,che cosa abbiamo?"




I tre entrarono in un appartamento molto grande al centro di New York,al quinto piano di un vecchio palazzo.Entrando,Richard vide due adulti,un uomo e una donna,l'uno accanto all'altra.L'uomo aveva circa 40 anni,teneva gli occhi fissi sulla donna al suo fianco e le stringeva delicatamente una mano con la sua;la donna parlava con Beckett e nel frattempo singhiozzava.Gli occhi fissi su un punto indistinto del tappeto che copriva il pavimento.Beckett si voltò per un attimo verso la porta d'ingresso dell'appartamento per vedere chi stesse entrando;quando vide Castle gli fece un cenno di saluto con la testa,poi ritornò a parlare con la signora accanto a lei.Richard intuì che quelli dovevano essere parenti della vittima.Mentre si dirigeva con Ryan ed Esposito nel corridoio che dal salone portava alle camere da letto,lo scrittore si voltò un'ultima volta per dare un'altra occhiata alla stanza che stava lasciando,quando vide una figura in piedi dietro il divano dove era seduta Kate con la coppia:era una ragazzina di circa 17 anni che osservava con lo sguardo perso il paesaggio che la città le offriva al di là del vetro.

"Hey,perchè ti sei fermato,che stai guardando?",chiese Ryan.Richard,interrotto dalle domande dell'agente,ritornò in sè:"osservavo quella ragazza laggiù..."

Esposito:"Quella è la sorella della vittima...ha trovato lei il cadavere..."

I tre si diressero verso una camera da letto.Entrati,i tre trovarono Lanie inginocchiata ad osservare con la massima attenzione il corpo senza vita di una ragazzina:il cadavere era disteso sul letto e sembrava dormire un sonno profondo.

Richard:"cavolo,quella ragazzina avrà si e no 17 anni!"

Esposito:"16 per l'esattezza",disse consultando il suo block-notes,"il suo nome è Kathy Bryce;Beckett in questo momento sta parlando con i genitori".

<< La donna in lacrime e l'uomo accanto a lei >>,pensò Richard.Poi si avvicinò al letto per osservare meglio:"eppure non vedo sangue,nè ferite...sembra stia dormendo!"

"questo perchè molto probabilmente è morta nel sonno!",replicò Lanie.

Richard:"nel sonno?!e allora noi che ci facciamo qui?"

Una voce alle sue spalle rispose alla sua domanda:"perchè potrebbe essere stata uccisa per sbaglio!"

Richard si voltò:era Kate.La osservò per qualche secondo,poi si avvicinò al medico legale.

Lanie:"come tu hai detto poco fa,sembra che la ragazza stia dormendo;inoltre non ci sono nè ferite,nè sangue.Questo perchè probabilmente ciò che l'ha uccisa...",spostò il cadavere in modo da mostrare la parte posteriore del cranio,"...è stata una forte emorraggia interna partita da questa zona,sicuramente contro qualcosa di massiccio...vedi questo gonfiore?La vittima con ogni probabilità avrà pensato di non essersi fatta niente di che,e invece...ha lasciato che l'emorraggia si espandesse fino a ucciderla..."

Richard:"quindi l'assassino non aveva intenzione di ucciderla!E' stato un incidente!"

Esposito:"beh,in realtà non siamo ancora sicuri che si tratti di omicidio"

Kate:"potrebbe anche essersi fatta male da sola accidentalmente,ma...sì,in ogni caso bisognerà prima verificarlo con l'autopsia".

Kate autorizzò il trasporto del cadavere in obitorio per accertare la causa della morte e un eventuale passaggio del caso alla polizia di New York.Mentre il corpo veniva chiuso in un sacco mortuario,Richard si avvicinò a Kate:"allora,sembra che questo caso,sempre che lo sia,sarà facile da risolvere!"

Kate puntò i suoi occhi su di lui:"Ti dispiace non poter applicare la tua amata teoria sullo spionaggio?",gli chiese sarcasticamente.

Richard,sostenne il suo sguardo,si voltò a guardare il sacco che veniva trasportato all'obitorio,poi si voltò di nuovo verso Kate:"no,anzi,sono contento:Kathy avrà subito giustizia".




Obitorio.

Richard e Kate entrarono in fretta nella grande stanza bianca:Lanie doveva comunicargli l'esito dell'autopsia.

Kate:"allora,Lanie,quali sono le novità?"

Lanie:"Posso ufficialmente dirvi che questo è un omicidio",fece loro cenno di avvicinarsi al corpo disteso sul tavolo,"vedete,il colpo che ha subito la ragazza è stato abbastanza forte,e non può essere andata da sola contro qualcosa con una forza tale,nemmeno cadendo...credo che qualcuno l'abbia spinta...e sarebbe stato facile per chiunque più grande di lei farle del male,perchè c'è anche un'altra cosa..."

Richard:"cosa?"

Lanie:"la ragazzina probabilmente era nata con una malattia al cuore e questo,più le varie cure che ha subito fin da neonata,hanno influito molto sulla sua crescita:era molto fragile e non era alta e robusta come una normale ragazzina della sua età"

Kate:"bene,allora procediamo subito con le indagini...darò a Ryan ed Esposito l'incarico di controllare tra le amicizie della ragazza e vediamo se spunta fuori anche un fidanzato...",si voltò verso Richard,"noi intanto parleremo con la famiglia"

Richard:"la parte più noiosa..."

Kate gli lanciò un'occhiataccia,Richard alzò le mani in segno di resa:"scherzavo...",Kate lo fulminò di nuovo con lo sguardo:"ok,battuta stupida e inopportuna".Kate fu soddisfatta.Intanto Lanie guardava la scena divertita e come al solito era l'unica a vedere ciò che quei due sembravano non vedere...o forse non volevano vedere.

Kate e Richard si avviarono verso l'uscita:"Noi,andiamo,grazie Lanie!",i due la salutarono con un cenno della mano; lei ricambiò con un:"quando vuoi!"





Richard e Kate stavano per entrare nell'ufficio di lei,dove la famiglia della vittima attendeva di parlare con loro,quando la donna si bloccò di colpo davanti la porta,si girò in direzione di Richard,che si trovava dietro di lei,e guardandolo il più minacciosamente possibile,gli puntò l'indice contro il petto e,come accadeva sempre,gli faceva le sue raccomandazioni:"prima di entrare voglio solo dirti due cose:non parlare a meno che tu non venga interpellato ma soprattutto..."

Richard la interruppe e continuò la frase al suo posto,facendole il verso:"...non fare domande che potrebbero imbarazzare o mettere in soggezione le persone con cui stiamo per parlare!".L'aveva sentita tante di quelle volte che ormai l'aveva imparata a memoria.E,come ogni volta,rispose:"non preoccuparti Beckett,ho imparato la lezione,promesso!".Non era vero:aveva sempre infranto la promessa e l'avrebbe fatto anche oggi.Ad ogni modo,provò a rendersi più convincente sfoggiando uno dei suoi sorrisi più accattivanti.

Kate sapeva che non le avrebbe dato ascolto,ma ormai quello per lei era diventato una specie di rituale,inoltre si divertiva nel comandarlo a bacchetta.Si lasciò affascinare dall'uomo che aveva davanti per pochi istanti...dal suo sorriso ammaliante,dai suoi occhi color del cielo...le sfuggì un sorriso appena accennato...poi ritornò seria:era il momento di tornare al lavoro:"entriamo".


   
 
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