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Autore: Chanel483    25/11/2010    4 recensioni
Cosa aveva fatto?
Buongiorno coscienza...
Certo, Ron era stato uno stronzo ma... non si meritava questo... beh un po' si...
Non trovare scuse Hermione!
Si era vero, non c'erano scusanti, la sua prima volta doveva essere con Ron!
Di sicuro non con... Malfoy!
Dopo la morte del signore oscuro, ad Hogwarts un nuovo anno è cominciato, e come ogni anno che si rispetti porta con se più consapevolezza, nuovi amori, vecchi rancori, ed innumerevoli cambiamenti.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Hermione Granger | Coppie: Draco/Hermione, Ron/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Gli opposti si attraggono'
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<< Ron! Harry! >>, strillò la signora Weasley, dopo aver lasciato andare Ginny, correndo verso i due ragazzi e stringendoli contemporaneamente in uno dei suoi abbracci soffocanti.

I due batterono un paio di volte sulla spalla della donna, nella speranza che li lasciasse andare prima che le scorte di ossigeno fossero esaurite. Quando li ebbe liberari fissò Harry in modo dolce:<< Come stai caro? >>, chiese:<< spero che tu non sia troppo affaticato, sai,gli esami e tutto il resto... >>.

Harry sorrise:<< Non si preoccupi signora Weasley, va tutto benissimo >>.

Molly gli diede un pacca sulla spalla:<< E smettila di chiamarmi Signora Weasley, mi fai sentire molto più vecchia di quello che sono, chiamami Molly! >>. Harry sorrise ed annuì.

La signora Weasley si voltò verso il figlio maschio minore e lo fissò con un'espressione risentita:<< Porta in camera i bauli tuoi e di Harry, Ronald >>, disse in tono gelido.

Ron fece per ribattere, ma fu interrotto da Arthur che entrò nella stanza dando un bacio in fronte alla figlia e un leggero abbraccio ai due ragazzi:<< Che ha fatto Ron questa volta? >>, chiese guardando l'espressione arrabbiata della moglie:<< E dov'è Hermione? >>, aggiunse guardandosi intorno, immaginando di vederla saltar fuori da qualche parte.

Molly fissò prima suo marito poi Ron:<< Tuo figlio >>, esordì indicando Ron:<< è stato così deficente da lasciare Hermione! >>, sbottò lanciando occhiate infuriate al rosso.

Lo sguardo del povero signor Weasley – che ora aveva la moglie che lo fissava come a voler chiaramente dire: “è tuo figlio, fai il padre e sgridalo” - vagò un secondo tra Ron e Molly, per poi fissarsi in quello della figlia:<< Ron ha mollato Hermione? >>, chiese a Ginny con il tono di uno che prega di sbagliare.

Ginny annuì, ma Ron non la lasciò parlare:<< Per prima cosa credo che la mia vita sentimentale non ti riguardi mamma! >>, disse più sgarbato di quanto fosse mai stata con la madre:<< E tanto per la cronaca, tecnicamente mi ha mollato lei... >>, aggiunse, questa volta rivolto al padre.

Molly gli si mise davanti con le mani sui fianchi:<< Per prima cosa non ti permettere di parlarmi così! E per secondo, la tua vita sentimentale mi interessa, dal momento che è di Hermione che stiamo parlando, che reputo come una figlia >>, poi fissò il marito:<< Non voglio neanche immaginare cosa abbia fatto tuo figlio a quella povera ragazza, si vedeva che era così innamorata... >>.

Ron – che non reggeva più la conversazione – prese il suo baule e si diresse su per le scale, subito seguito da Harry e Ginny.

Durante la mezz'ora seguente, Harry e Ginny, riuscirono a cogliere solo due parole sensate, nell'infinito monologo di Ron, che consisteva per lo più in insulti, parolacce e imprecazioni: “Hermione” e “soluzione”.

<< Ron, non per dire, ma stai diventando leggermente ripetitivo... >>, disse Ginny passandosi una mano tra i capelli, con aria esasperata:<< se i miei conti sono esatti, ti sei definito “un coglione” almeno un'ottantina di volte solo negli ultimi dieci minuti. Ed hai usato l'epiteto “puttana da quattro soldi” per definire Lavanda – non che non sia d'accordo con te, chiaramente – almeno centoventi volte >>.

Ron lanciò un'occhiata truce alla sorellina, che la sostenne senza batter ciglio. Harry, come se gli si fosse accesa una lampadina saltò in piedi:<< Perchè non ci sono arrivato prima? >>, si chiese il ragazzo, dandosi un piccola sberla in fronte:<< Ron ma è ovvio! >>, esclamò con l'aria di voler mettersi a saltare.

I due Weasley lo fissarono sbattendo la palpebre con aria interrogativa, così il Ragazzo Sopravvisuto spiegò:<< é quasi Natale Ron! >>, disse sorridendo:<< E quale modo migliore di un bel regalo per farti perdonare da Hermione? >>, chiese felice.

Ron saltò in piedi, con un bel sorriso stampato in volto:<< Oddio Harry ma sei un genio! >>, e anche lui sembrava sul punto di mettersi a ballare la hola.

Poi entrambi intercettarono lo sguardo di Ginny, che diceva a chiare lettere “Dite a quell'ultimo neaurone che vi è rimasto di smetterla di farsi seghe guardando i giornalini porno e di fare il suo lavoro!”.

<< Hem... Ginny, qualcosa che non va? >>, chiese Harry alla sua ragazza.

Anche lei si mise in piedi:<< Ma siete scemi!? >>, chiese alzando gli occhi al cielo, anche se ovviamente era una domanda retorica:<< E voi credete veramente che Hermione – quell'Hermione – sia davvero tipa da farsi intenerire da un regalino? >>, disse scettica.

Ron aprì e richiuse la bocca a vuoto un paio di volte, ma Harry, dopo un attimo di smarrimento, rispose:<< No, certo che no, ma magari è quello che vuole anche lei no? >>, chiese cercando di arrampicarsi sugli specchi:<< Probabilmente Hermione vuole tornare con Ron ma è troppo orgogliosa per ammetterlo... e noi potremmo darle... un piccola spinta no? >>. Ron pendeva letteralmente dalle labbra dell'amico ed annuì entusiasta.

<< Cretini! >>, sbottò in un sussurro Ginny, puntando per l'ennesima volta gli occhi al cielo.

 

<< Hermione, tesoro! Scendi, è pronta la colazione! >>, la riccia si stiracchiò per bene nel suo letto, poi si mise a sedere e guardando fuori dalla finestra notò con piacere che nevicava. Senza darsi la pena di pettinarli, raccolse i capelli ribelli in una coda e scese in cucina.

<< Buon Natale, tesoro >>, la salutò il padre con un sorriso, avvicinandosi per darle un bacio in fronte.

<< Buon Natale, papà >>, rispose:<< Buon Natale, mamma >>, aggiunse poi andando a salutare la madre, che era alla presa con i fornelli.

<< Oggi frittelle! >>, annunciò la donna sorridendo, guardandosi intorno per prendere i piatt ed allungandosi fino all'inverosimile per arrivare ad essi senza lasciare i fornelli.

Hermione sbuffò, prese la bacchetta – che anche a casa teneva sempre con se – e fece fluttuare i piatti fino ai fornelli. La madre la fissò un po' accigliata, poi scrollò le spalle:<< Quante volte ti devo dire che potrei cucinare io in cinque minuti con questa? >>, le chiese sventolando la bacchetta.

<< Sai che non mi piace... >>, disse la donna mentre vedeva i piatti che, pieni, ora volavano verso il tavolo:<< Non dopo quello che hai fatto a me e a tuo padre lo scorso anno >>, aggiunse sedendosi al tavolo con marito e figlia.

Hermione alzò gli occhi al cielo:<< Per la duemilacentosettesima volta. Era necessario! >>, sbottò iniziando a mangiare.

La madre scrollò le spalle:<< Non ha importanza, non mi piace e basta >>. Hermione decise – saggiamente – di non rispondere, avevano affrontato quell'argomento decine di volte, senza alcun risultato.

<< Comunque... >>, continuò la donna dopo qualche minuto di silenzio:<< oggi sono arrivati quattro pacchi per te. Li hanno portati dei gufi... >>, alzò un attimo gli occhi al cielo; la madre di Hermione non sopportava i gufi:<< ora sono insieme agli altri sotto l'albero >>.

Hermione sorrise:<< Grazie mamma >>.

Finita la colazione Hermione lavò i piatti senza l'aiuto della magia e poi si diresse in salotto insieme ai genitori, per aprire i regali di Natale.

<< Questi sono i nostri e quelli dei nonni... >>, disse il padre, indicando tre pacchetti incartati ammucchiati sotto l'albero:<< Questo è quello degli zii >>, aggiunse indicandone un'altro appoggiato ai piedi del divano:<< e quelli li infondo sono arrivati questa mattina >>.

Hermione annì ed iniziò a scartare i regali dei suoi parenti. Per lo più erano libri, tutti sapevano quale era la sua grande passione, i suoi genitori, invece, le avevano regalato una collana in oro con il suo nome: “Hermione”, li ringraziò con un bacio. Poi passò a quelli dei suoi amici; il primo era di Harry e Ginny. Il biglietto diceva:

Sperando che questo ti tiri un po' sul il morale, con tanto affetto, Ginny ed Harry.

La scatola conteneva un profumo che, a quanto diceva l'etichetta, cambiava aroma a differenza dei gusti della persona che lo annusava. Il secondo era da parte della Signora Weasley e degli altri.

Cara Hermione,
Buon natale, so che non è molto, ma è per ricordati che tu farai sempre parte della nostra famiglia. Un grande bacio, Molly, Arthur, George, Bill e Fleur.

Il regalo era una scatola di cioccolatini più un paio di gadget dal negozio di George e una sciarpa fatta a maglia. La riccia sorrise, annotando mentalmente di dover scrivere due righe di ringraziamento alla signora Weasley.

Poi passò al terzo pacchetto, ero molto strano, impacchettato da una carta color smeraldo con tanti ghirigori in argento. Si strinse nelle spalle e lo scartò. Conteneva una scatola di cortone argento, aprì anche quella e divenne bordeux.

<< He-Hermione!? >>, chiese suo padre allibito:<< Chi ti... chi ti manda quel... regalo? >>.

Hermine, abbassando lo sguardo, appallottolò il pizzo rosso e riinfilò il tutto nella scatola:<< Non ti preoccupare... papà, è solo... uno... uno scherzo! Si è... un mio amico... lui vuole... gli piace... scherzare! >>, fece una risata stridula e mise la scatola ben chiusa sotto le altre.

La ragazza scrollò leggermente la testa, cercando di allontanare l'imbarazzo, decidendo che, per scoprire il mittente e il significato di quel regalo, avrebbe aspettato di rimanere sola. Allungò una mano e prese l'ultimo pacco; era più piccolo rispetto all'ultimo, ma molto più pesante.

All'iniziò la grifondoro non capì subito di cosa si trattasse, la scatola conteneva una specie di portagioie in legno con delle rose intagliate sui bordi. Fece per aprirlo, ma il coperchi era bloccato; sul davanti c'era una piccola serratura in oro. Spostò lo sguardo verso la scatola,e notò che c'era una busta indirizzata a lei.

Quando riconobbe la scrittura del suo ex-ragazzo prese tutti i regali e si diresse verso la stanza:<< Vado a mettere a posto i regali >>, disse ai suoi genitori salendo le scale:<< Torno subito >>.

Stupida ragazzina sentimentale!

Hermione si mise a terra, appoggiando la schiena al letto ed aprì la busta, la rovesciò sul pavimento ed insieme ad un foglio di pergamena cadde una piccola chiave in oro; la parte più esterna aveva la forma dei meccanismi di un orologio. La infilò nell'apposita fessura della scatola in legno e le fece fare un giro. Subito si accorse che all'interno si stava caricando qualcosa, così fece un secondo ed un terzo giro. Poi lasciò andare ed appoggio il tutto a terra.

Una musichetta leggera, probabilmente suonata da un piano, si fece strada dalla fessura che si stava creando, mentre il coperchio lentamente si apriva.

Non era un portagioie, era un carillon.

Hermione intravide qualcosa uscire dalla scatolina, un poco alla volta infatti, iniziavano a vedersi le testoline di due abili ballerini che danzavano in tondo su una superfice piana che spuntava dal carillon.

Guardando meglio, mentre il ragazzo faceva fare una giravolta alla sua dama, si accorse che il ballerino era molto alto, con i capelli rossicci ed indossava un completo sul marrone decisamente fuori moda. La ballerina invece indossava un abito lungo, turchese e teneva i capelli scuri accuratamente raccolti.

La ragazza si appoggiò meglio al letto e lasciò andare indietro la testa. Chiuse gli occhi ed ascoltò la musica. Non era una musica maliconica, era una cosa strana, ti faceva venir voglia di piangere, ma di felicità.

La muscica iniziò a farsi più lenta ed aprendo gli occhi Hermione riuscì a vedere i due ballerini che si inchinavano prima di tornare nella scatola. Rimase qualche secondo a fissare il punto dove la testa fulva del ballerino era scomparsa. Poi si fece coraggio e raccolse la lettera:

 

Cara Hermione,
so che come regalo può sembrare una cosa molto sciocca e sentimentale, ma ci pensavo da un po' di tempo, da molto prima che... le cose andassero storte.
Di sicuro ti sarai accorta chi reffigurano i due ballerini, ma credo ci sia un particolare che ti è sfuggito. Ho fatto scoppiare la testa al mago che li ha scolpiti per fare il tuo vestito identico a quello che indossavi quel giorno, anche se non ti rende assolutamente giustizia; tu eri mille volte più bella.
Ma... non eri mia.
E lo rimpiango ancora ora.
E, forse per la prima volta, ti devo dare ragione. Non avevo capito nulla, avrei dovuto trovare il coraggio di invitarti, prima che lo facesse qualcun'altro. Invece non l'ho trovato ed ancora adesso, dopo quattro anni, mi logoro per non averti accompagnata al Ballo del Ceppo al posto di Krum.
Forse, se non avessi tutto questo stupido orgoglio, le cose sarebbero andate diversamente, avremmo avuto tempo anni da passare insieme, al posto di pochi mesi... di cui io ho rovinato anche il ricordo.
Non starò qui, per la millesima volta, a chiederti di ascoltarmi, di lasciarmi il tempo di spiegarti che le cose non sono andate come pensi, perchè ormai ti conosco troppo bene e sono sicuro che non mi ascolteresti.
Ti voglio solo giurare che ti amo e che... non ci posso fare nulla. Perchè sempre ti amerò, ho iniziato a farlo al secondo anno, quando ti ho vista sdraiata in infermeria pietrificata e ho giurato a me stesso che nessuno ti avrebbe mai fatto del male – purtroppo non ho saputo sempre mantenere la promessa - .Mi sono reso conto di essermi innamorato di te solo quando ti ho vista tra le braccia di un altro, tra le braccia di Krum. E mi sono giurato che un giorno ti avrei detto tutto, ma non ho fatto nemmeno questo, perchè se ben ricordi, fosti tu a baciarmi...
Che stupido. Hai ragione tu, sono uno stupido. Hai sempre avuto ragione tu.
Non dimenticarmi.
Tuo per sempre, Ron.

Il volto di Hermione era completamente bagnato di lacrime e per quanto si ripetesse che Ronald era un grande stronzo e che non si meritava nulla da lei, sapeva che quella sorta di voragine che aveva nelle vicinanze del cuore, non si sarebbe colmata finchè lui non l'avesse abbracciata di nuovo.

Asciugò in fretta le lacrime con la manica del maglioncino e mise da parte la lettera. C'erà un'altro regalo abbastanza ambiguo.

Prese tra le mani la scatola argentata e la riaprì, riassumento di nuovo un colore che rasentava il viola. Raccolse la lingerie rossa che il pacco conteneva e con orrore constatò che era un completo intimo, con tanto di corpetto in pizzo e giarrettiera.

Si stupì anche nello scoprire che era la sua misura.

Appollattolò di nuovo tutto quel pizzo e quella seta rossa e tornò alla scatola. C'era un biglietto.

 

Ho due regali per te Granger...
Mi sento decisamente troppo Babbo Natale o come lo chiamano i babbani. Anche se io, sono decisamente più sexy.
In ogni caso, il primo dei regali è per lo più per me, nel senso che è un bell'invito ad indossarlo la prossima volta che decidi di ubriacarti di nuovo e poi venire i camera mia.
Il secondo... beh, non è un vero regalo, è una cosa tua e mi sentivo in dovere di restituirtela.
Buon Natale, Malfoy.

Hem... Wow.

Un regalo da Malfoy non se lo aspettava, anche perchè, al contrario di ciò che aveva scritto, lei di regalo nella scatola ne aveva trovato uno solo.

Riprese in mano il contenitore argentato e se ne accorse.

Poggiata li, in un angolo della scatola, stava una bacchetta, una bacchetta che lei conosceva bene. La sua bacchetta.

La sollevò con mani tremanti. Dopo che a Villa Malfoy gliela avevano presa, non si sarebbe mai aspettata di riaverla.

Gettò la bacchetta che teneva nella cintura – bacchetta che aveva comprato da pochi mesi da Olivander – sul letto e riprese la sua.

Iniziò a far roteare soprammobili e pupazzi per tutta la stanza, senza una vera e propria motivazione. Poi con un gesto deciso fece spalancare la finestra, in modo che la brezza invernale e qualche fiocco di neve inondassero la stanza.

Iniziò a saltellare come una bambina che riceva il regalo che più desiderava, la mattina di Natale.

Beh, forse è davvero così...

Decise che per una volta avrebbe messo da parte l'orgoglio ed avrebbe scritto due righe – qualcosa di molto stringato magari – di ringraziamento a Malfoy. 


A noi.
Scusate per la lunghezza assurda del capitolo, ma non sapevo proprio dove avrei potuto interromperlo :)
Vi piace l'idea del regalo di Ron? Io la trovo adorabile (un secondo... ma sono un genio! L'ho scritta iooo xD).
Cooomunque, mi sono dimenticata di chiedervelo la scorsa volta... avete visto HP e i doni della morte? Io si ed è fantastico :D
Passiamo alle recensioni :D
 Rem95:Sono daccordo, sono fatti per stare insieme, ma non posso rendere la vita così facile a Ron no? Si lo so... sono sadica ù.ù e se scrivi una Ron/Hermione sarò la prima a leggerla :D
 theStarbucksGirl:Grazie della recensione, penso che saper trasmettere delle emozioni, anche se negative, sia una delle doti fondamentali x chi scrive :) In ogni caso mi sono sempre chiesta cosa avesse sentito Hermione annusando l'Amortentia nel sesto libro.. e mi sn risposta da sola xD sono contenta che ti sia piaciuto,baci :D

Harley_Quinn:Grazie mille, sei molto dolce, spero di non deluderti :) continua a recensionare :D

Grazie a tutti,vi adoro e... 

RECENSIONATE IN TANTI!!! 

 


 


 

  
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