Libri > Twilight
Segui la storia  |       
Autore: Exentia_dream    25/11/2010    3 recensioni
Edward è umano, ma non conosce né i Cullen né Bella.
E' figlio di Aro Volturi e fratello maggiore di Jane.
Aro è il boss di una della "mafia" di San Diego ed Edwrad, da buon figlio, dovrà seguire le sue impronte.
Ci sarà qualcosa che gli farà cambiare idea?
E se quel qualcosa fosse l'amore? E se questo sentimento non facesse altro che confonderlo? E se, alla fine, gli ideali risultassero più forti di qualsiasi sentimento ed Edward decidesse di tornare a casa, da Aro e riprendere la vita che aveva lasciato?
Beh, lo scoprirete solo leggendo...
Genere: Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Edward Cullen, Isabella Swan, Un po' tutti
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun libro/film
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Image and
video hosting by TinyPic
Capitolo 2: Prima della verità...

Mentre percorrevo il lungo corridoio, il mio sguardo si posò sugli arazzi e sui quadri che erano alle pareti.
Uno in particolare rapì la mia attenzione.
La cornice era dorata e pesante e al suo interno l’intera tela era occupata da Romeo e Giulietta di Dicksee.
Lui era appoggiato alla ringhiera fatta in muro e al suo fianco c’era una colonna che sembrava girare su sé stessa. Giulietta lo baciava tenendo le mani dietro al collo di lui. Piccola parte del quadro rappresentava il palazzo in cui risiedeva la giovane.
Non era il genere di pittura che piaceva a mio padre.
Quello, infatti, l’aveva scelto mia madre, prima di rifugiarsi in una specie di esilio volontario nella sua camera personale.
Io e lei non avevamo mai avuto un dialogo di nessun genere, a parte le chiacchierate spensierate di quando ero bambino, prima che nascesse Jane.
Il suo posto nella mia vita era stato riempito dalla sua assenza.
Quella di fronte al quadro, era stata l’ultima volta in cui avevo sentito la sua voce e la ricordavo come se fosse stato ieri.

Il corridoio era illuminato appena. Era accesa solo la luce della piccola lampada posta accanto ad un quadro. Ogni cornice era affiancata da un piccolo pulsante che era collegato alla lampadina.
L’ombra della cornice che era illuminata si perdeva quasi subito nel buio della casa, ma ciò che catturò la mia attenzione era stato tutt’altro: un’ombra magra e femminile.
Riuscii a sentire l’odore del fumo pungermi le narici ed alzai il capo.
La donna che per tanti anni avevo visto in fotografia,era a pochi passi da me ed era assorta a guardare il quadro che aveva di fronte a sé in modo tanto intenso da non aver sentito i miei passi.
Mi avvicinai a lei, curioso di vedere i suoi occhi: erano verdi, come i miei e sembravano brillare di luce propria. Erano talmente rapiti da quell’immagine e lontani dalla casa in cui realmente si trovavano.
Era una sognatrice, avrebbe potuto capirlo chiunque.
-Mamma.- le sfiorai un braccio e lei appoggiò la sua mano sulla mia. Mi sorprese: sembrava distratta, invece era completamente presente a ciò che le accadeva intorno.
-Buonasera Elwin. Non mi è mai piaciuto questo nome. Avrei preferito chiamarti Edward.
-Come state?- la mia educazione mi aveva insegnato ad usare il “voi” anche con i propri familiari, pur essendo nel ventunesimo secolo.
-Non mi piace l’educazione che ti ha imposto tuo padre: è fredda, distante. Dammi del tu, Elwin.
-ma voi…
-Sono tua madre, caro. E tu sei parte di me come io lo sono di te. Vuoi sapere come sto? Allora, chiedimelo ancora
Faticai un po’ a formulare la domanda e a riprendermi dallo stupore che mi investì dopo aver sentito delle parole tanto dolci. Costrinsi la mia educazione a stare per un po’ da parte –Come stai, mamma?
-Sono triste, figlio mio. Vorrei fuggire da qui, ma non posso: tuo padre ha usato un’ottima strategia per tenermi legata a lui. Quando ho firmato quel contratto, credevo che fosse la cosa giusta da fare, perché tuo padre era l’uomo giusto per me… ma ti sto parlando di quasi vent’anni fa. Ora quell’uomo è diventato crudele. Ha fatto scorrere litri di sangue per costruire questa reggia.- rimase per un po’ in silenzio, continuando ad osservare il quadro. Poi si voltò a guardarmi-Dovrai seguire i suoi passi, ne sono consapevole… ma quando sarai in grado di scegliere e quando riuscirai a vedere in questo quadro ciò che vedo io, cambia vita. Va via dall’inferno in cui ti getterà tuo padre.
Annuii senza rispondere. La luce che fino a pochi istanti prima aveva reso vivi i suoi occhi scomparve.
Le era bastato solo volgere lo squadro e tutta la magia dei suoi occhi si era sciolta come neve al sole. –Mamma…
-Non permettere a tuo padre di privarti di conoscere l’amore e, soprattutto, quando avrai trovato l’amore vero, non firmare alcun contratto che non sia quello che sigla la decisione di sposarti. L’amore posto alla firma di un contratto pre o post-matrimoniale è un obbligo. Ed è brutto sentirsi obbligati ad amare- sorrise mesta, poi mi accarezzò il viso. –Addio Elwin.

-Suo padre la sta aspettando.- mi avvisò Mike.
-Grazie.
Mi fermai ad osservare la porta scura: era rifinita nei minimi particolari e persino sulle maniglie in ottone pesante erano incise le iniziali di mio padre.
Il lusso e lo sfarzo in quella casa sembravano trapelare da ogni angolo, anche il più insignificante
Aprii la grande porta dell’ufficio di mio padre ed entrai, seguito da Mike.
Quando l’uomo si inchinò e chiuse la seconda porta dietro di sé, mi accomodai sulla comoda poltrona di fronte al divano su cui era steso mio padre. –Dovete parlarmi?
-Sì, Elwin. E’ giunto il momento che tu sappia a cosa andrai incontro…

***
Angolo Autrice:
Eccomi qui. Perdonate il mio enorme ritardo, ma questa storia non è affatto facile da scrivere e ho sempre paura di cadere nel banale!
Spero che anche questo capitolo vi sia piaciuto!
A presto, la vostra Exentia_dream
   
 
Leggi le 3 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Twilight / Vai alla pagina dell'autore: Exentia_dream