Libri > Harry Potter
Segui la storia  |       
Autore: Silver_Hex    26/11/2010    2 recensioni
Dal secondo capitolo.
«Donne, Sirius. Parliamo di donne...» disse Harry tra l'esasperato e il divertito. «Sai un piccolo Black e magari un piccolo Potter, in giro per Hogwarts non sarebbe male?»
«Ma sentitelo il poppante che vuol parlare di donne...» disse ridendo Sirius.
«Di che parlano gli scapoli d'oro della società magica.» disse James raggiungendo i due. «Ehi non c'è bisogno di guardarmi così lo siete.»
«Chiedevo a Sirius se aveva intenzione di fare un piccolo Black.»
«Ah, non è una cosa facile. Prima bisogna trovare qualcuna disposta a sopportare quel vecchio borbottone...» spiegò al figlio. «Poi dovremo aiutarlo a capire che è la sua occasione migliore... in pratica una missione impossibile.»
Genere: Introspettivo, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: I Malandrini, Il trio protagonista, Un po' tutti | Coppie: Hermione Granger/ Sirius Black
Note: Lemon, OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Più contesti
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Cosa sta accadendo?

Dopo il ritorno a casa un po' movimentato, a causa dell'arrivo della squadra di Auror mandata dal ministero, la situazione andò via via normalizzandosi con nuove abitudini. La più interessante riguardava proprio Hermione e le sue lezioni per diventare Animagus con Sirius, che aveva ceduto alla richiesta di aiuto, e così avevano stabilito un piano dettagliato a partire proprio dalle tecniche di rilassamento con cui sperava di guadagnare un po' di tempo per tentare di convincerla a lasciar perdere. Forse sarebbe bastato dirle di no, ma se lo avesse fatto avrebbe dovuto rinunciare a passare del tempo solo con lei. Sapeva di non potersi permettere di sperare di conquistarla, soprattutto dopo essere stato interrotto da James la sera del suo compleanno, anche se su questo aveva cambiato idea molto spesso.
E mentre era seduto davanti a lei, che cercava con scarso successo di rilassarsi, che accadde qualcosa che non avrebbe mai creduto possibile.

«Mm direi che così non va bene, vieni qua» le chiese indicando lo spazio tra le sue gambe «Ecco ora chiudi gli occhi. Rilassa le braccia, ora le spalle. Si così brava, ora la schiena».

Hermione era persa sotto quel tocco, quel contatto le piaceva, voleva sentire le sue mani su di lei ancora e non solo sulla schiena, e solo quando lei posò la testa sul suo petto Sirius la strinse in un abbraccio, incapace di pensare a cosa stesse accadendo tra loro tanto era perso nei suoi pensieri, sentiva solo che era la cosa migliore da fare: era così giusto tenerla tra le braccia.

«Pensieri Granger?»

«Uhm qualcuno...»

«Posso aiutarti?»

«No, lo stai facendo...» disse con un sussurro.

«Ti basta?» chiese scettico.

«Hai in mente qualcosa?» chiese con un ghigno malandrino.

«Idee?» chiese maliziosa

«Forse... » sorrise sincero «Sei bellissima, lo sai?»

«Grazie anche tu non sei male» replicò scherzosa.

«Che pensiero gentile…» disse un po’ offeso.

«Ti posso chiedere una cosa?»

«Sì... Dimmi.»

«Se non fosse entrato James...»  ma non terminò la frase, arrossì e lui terminò per lei.

«Ti avrei baciato? Non lo so...» ci pensava anche lui da tempo quel mancato bacio gli aveva procurato qualche notte insonne e le risate di James.

«Capito... Allora per le lezioni è ok per i fine settimana?» replicò delusa dalla non risposta.

«Se non ti pesa per lo studio...»

«No tranquillo in caso di problemi cercherò di avvisarti per tempo.»

«Non ce ne sarà bisogno. Mi devi un giro in moto, non me lo sono scordato sai.»

«Ed io che ci speravo» disse lei sorridendo. «Grazie» aggiunse dopo un po' voltandosi per abbracciarlo. Così facendo si ritrovò seduta cavalcioni su di lui.

Lui spostò le mani sui fianchi e la sistemò meglio su di sé. Posò la sua fronte su quella della ragazza, la guardò negli occhi, avvicino le labbra e sussurrando disse «Non sai quanto vorrei, ma è così sbagliato...»

«Fallo decidere a me» disse avvicinando le sue labbra al viso di lui.

«Non vado bene per te, lo sai c'è qualcuno meglio di me, per te.» disse lui tentando di resistere alla tentazione di baciarla subito.

«Ma io voglio te, non gli altri» decisa come non mai prese l'iniziativa, lo baciò.

Era un bacio timido, una carezza. Profondamente dolce. 

Dopo poco si allontanarono lei rossa in viso e occhi bassi, che tentava la fuga verso le sue spalle e Sirius assecondò il gesto accarezzandole i capelli mentre con l'altra mano le cingeva la vita, e la teneva stretta a sé in un misto di romanticismo e di possessività. Prese poi il viso della ragazza fra le sue mani, e posò le sue labbra su quelle di lei. Cominciò a tracciare i confini delle labbra con la lingua e le lei socchiuse un poco, le mani di Hermione si spostarono prima dalle spalle alle braccia, infine cercò le sue mani, incrociò le loro dita e strinse forte e se le trascinò sui suoi fianchi ondeggiando poi con il bacino verso il ventre di Sirius che a quel punto abbandonò ogni scrupolo e prese a baciarla con più ardore e le mani cominciarono a muoversi per carezzare quel corpo che lo aveva stregato, i fianchi, poi il seno, le spalle e poi di nuovo giù lungo la spina dorsale, verso le gambe. Con un lieve movimento ribaltò la situazione, l'adagio sul pavimento, si chinò su di lei, con le labbra percorse il collo, e con le mani divaricò le gambe per sistemarsi in mezzo a lei. Hermione gemeva, sembrava impossibile che lei fosse lì con lui. Sirius si stava intrufolando sotto la maglietta della ragazza, sempre chino su di lei, con una gamba allacciata al fianco, quando Harry irruppe nella stanza.

«Mi dispiace... non credevo... » disse lui imbarazzato per l'ingresso di Harry.

«Forse è meglio parlarci ... vado io!»

«No Hermione ci penso io...»

«Nessun problema, c'è qualcosa che devo fare da qualche tempo, ora non posso più rimandare» disse assorta nei suoi pensieri.

«Me ne parlerai?»

«Non oggi. Vado a cercare Harry.» disse ricomponendosi. Aveva avuto la sua occasione e ora era svanita nel nulla, ma almeno a Harry doveva la verità.

Che cosa stupida non fermarla, se non fosse arrivato Harry sicuramente questa volta sarebbero arrivati fino in fondo. Lei così bella e perfetta ma ora che aveva iniziato a sperarci, non voleva rinunciare a lei.

«Ti prego fermati, ho bisogno di parlarti» disse cercando di fermare Harry che cercava di allontanarsi da casa di Sirius.

«Adesso te ne ricordi, vero?» domandò in tono scortese.

«Harry per favore è una cosa importante che mi fa stare male, non so nemmeno io da dove incominciare. Sono innamorata di Sirius, ho provato a dimenticarlo ma non ci son riuscita so che lui non mi vorrà mai, e quanto tutta questa situazione sia assurda, ma non so cosa fare.»

«Non sarò la persona giusta a cui chiedere consiglio, ma almeno potevi dirmelo» disse avvicinandosi all'amica.

«Dirti cosa? Che uscivo con Draco solo per non pensare a lui? Che fin da quando lo conosco, provo qualcosa di profondo. Harry non so spiegarlo a me, come posso spiegarlo ad altri? »

«Ginny?»

«Lei lo ha scoperto qualche giorno prima del tuo compleanno. Lei e tua madre mi hanno preso in contropiede e da allora sanno tutto.» disse un po' imbarazzata.

«E lui?» chiese timoroso.

Lei non rispose, scosse la testa sconsolata perché non sapeva cosa provava Sirius per lei e si fece abbracciare dall'amico.

«Entra in casa, ci penso io... ora.» disse quando vide Sirius avvicinarsi con aria pensierosa.

«Harry, no» supplicò lei, «non voglio che sappia»

«Tranquilla, vai dentro.» disse dandole un bacio sulla tempia.

Si fermò a guardare l'amica che rientrava in casa, ma prima di parlare con Sirius voleva raccogliere i suoi pensieri. Che tra i due ci fosse qualcosa era più che evidente quando li aveva visti così vicini e non poteva pensare che per lui fosse una cosa di poco conto. La sua migliore amica, la sua “quasi” sorella, era innamorata del suo padrino, l'uomo che per tanto tempo era stato come un padre e un amico.

Sirius era uscito quasi subito dopo Hermione, doveva spiegare a Harry cosa stava accadendo. Non trovò nessuno a casa, poi li vide abbracciati sotto un grande albero in giardino. Vide Hermione andare verso la casa, Harry osservarla rientrare e decise di avvicinarsi da lui. Appena fu abbastanza vicino, poté notare il suo sguardo era pensieroso e un po' preoccupato.

«Lei per me è tutto, senza di lei...» disse Harry.

«Anche per me è importante, da sempre. Almeno quanto te.» disse lui.

«Che intenzioni hai?» chiese Harry serio. «Hai minimamente pensato a cosa fare? Stavate per farlo e pensare che mi preoccupavo per Malfoy ma tu stavi facendo la stessa cosa, lei è speciale»

«Non voglio portarmela a letto e basta. Vorrei costruire qualcosa con lei» rispose indignato da quella velata accusa di essere come il biondo.

«E allora perché non iniziare da quel “resto”?»

«Siete davvero molto legati...» cercò di articolare una risposta ma fu subito bloccato da Harry.

«Sì e se lei soffrirà tu sarai in un mare di guai e non pensare di farti difendere da mio padre, anche lui vuol bene a Hermione, se per me lei è una sorella, per lui è come una figlia; per non parlare di mamma» disse osservando il padrino.

«Non lo farò, cercherò di meritarmi il suo amore.»

«Concordo e non vi voglio più beccare come poco fa»

«Tranquillo la prossima volta sigillo qualunque porta» disse con un sorrisino, ma Harry non era molto solidale in quel momento.

«Prima devi conquistarla, devi amarla e poi potrete anche andare in una delle camere di sicurezza della Gringott, ma non prima.»

«Harry, non credi che questo»

«No, non spetta a voi. Siete due irresponsabili avete iniziato senza pensare a ciò che stavate per fare. Se non te ne fossi accorto, è da un po' di tempo che quella non è la solita Hermione, tu non puoi incasinarle la vita ancora di più. Devi entrare nel suo mondo in punta di piedi, non puoi prima andarci a letto e poi provare a costruire qualcosa.»

«Lo so che non è più la stessa, ma avvolte crescere comporta anche cambiare.»

«Sirius lei è triste, è come spenta dentro. Ammetto che quando siete assieme riesco a vedere nuovamente un po' di luce nei suoi occhi, ma è sempre un attimo e poco dopo è nuovamente triste.»

«Tu non me lo dirai, ma anche lei...?» provò a chiedere conferma che la sua non era solo una speranza, non poteva essere che anche lei ricambiava i suoi sentimenti.

«Dici bene non te lo dirò, anche perché farebbe assai poca differenza, entra nella sua vita con la convinzione di non volerla lasciare mai, se non ne sei sicuro fermati ora.»

«Dopo cinque anni lasciar perdere? Tu non ci saresti se tuo padre si fosse arreso. Non sarò da meno, stanne certo.» disse offeso.

«Bene, se le cose stanno così, non posso essere che felice.» replicò osservandolo attentamente. «Quanto vuoi aspettare ancora prima di andare da lei e parlarle?» chiese poi ridacchiando.

«Potter... me la paghi questa...»

«Sei davvero ancora qua?» chiese ridendo apertamente.

✎ Info & Co.

Finalmente le nebbie si diradano, Harry e Hermione riescono a chiarire tutto quello che non si sono detti con gran sollievo di tutti!

Vi informo che la promozione "non uccidere ma ferire gravemente o mutilare" un Potter è ancora attiva, fate presto, perchè sta per scadere!

Ho deciso di pubblicare anche questa volta un piccolo spoiler ...

Aspetto numerosi commenti!
Jalilah♔ .

©Tutti i personaggi sono stati creati da J.K. Rowling.

★ Prossimamente.

«Hermione ti va di parlarne?» disse Lily decisa a sapere.
«Parlare?»
«Granger non fare la vaga, voglio i dettagli e sapere cosa voleva dire quel sorrisino di mio figlio.» disse con un leggero ghigno diabolico stampato sul viso.

Storia modificata nel 2014. Tutti i capitoli sono oggetto di sostanziose modifiche, tagli e correzioni.

   
 
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: Silver_Hex