Cap.3

Il sole sta calando mentre Harry Potter, altrimenti conosciuto come Il-Ragazzo-Che-Ha-Avuto-Un-Culo-Spaventoso, si stravacca sul divano con una lattina di coca-cola in mano, soddisfatto di aver casa libera per sé dopo che gli zii se ne sono andati. All’improvviso qualcuno bussa alla porta e senza pensarci un attimo il ragazzo corre ad aprire, convinto che la pizza che ha ordinato sia finalmente arrivata. Non fa in tempo ad appoggiare la mano sulla maniglia che la porta si apre con un botto schiacciandolo contro la parete:

- Harry, sei in casa?!

Il vocione e la rozzezza di Hagrid sono inconfondibili ed Harry non può che sibilare un debole sì afflosciandosi a terra. Il guardiacaccia lo solleva di peso abbracciandolo mentre dietro di lui fanno capolino Ron ed Hermione (ancora visibili i segni delle pentolate che sua madre le ha lanciato non riconoscendola). Nella stanza entrano anche Malocchio, imprecando come al solito, il signor Weasley, Kingsley, Fred e George, Lupin e Tonks, Mundungus, Fleur e un tipo alto e rosso…Chi sarà mai? Ah, Bill Weasley, che negli scorsi cinque capitoli non si è mai fatto vivo, spunta già sfregiato e sarà di pochissima utilità per tutto il resto della storia. Insomma, Harry si ritrova il salotto infestato da tipi bizzarri. Tonks cerca di dare una lieta notizia:

- Forse non lo sapete, ma io e Lupin, il mio caro marituccio, aspettiamo un…

Malocchio la sposta rozzamente con uno spintone impedendole di finire la frase, e Tonks cade a terra reggendosi il ventre. Qualunque cosa aspettassero lei e Lupin chissà se lo aspettano ancora. Malocchio sembra non averci fatto caso:

- Harry te ne devi andare di qui, e purtroppo per te hai ancora addosso la traccia.

Harry si annusa sotto l’ascella e torna a guardare Malocchio con sguardo interrogativo. Il mago sospira scocciato ed esclama burbero:

- Se starnutisci il Ministero saprà chi ti pulisce il naso. Se ti scaccoli sapranno su chi ti pulirai il dito, e se scorreggi in bagno…

- Sì, ho capito, va bene!- lo interrompe Harry arrossendo.

- Dobbiamo usare mezzi di trasporto che la traccia non può individuare- riprese Malocchio- scope, moto volanti guidate da mezzi-giganti e così via. Così se ci staranno aspettando, come credo faranno, non sapranno qual è l’Harry Potter giusto.

Con sguardo malizioso Moody tira fuori una fiala piena di Pozione Polisucco. Harry indietreggia:

- Oh no…Ma scusate, non serve un campione della persona nel quale dovreste--

Non fa in tempo a finire la frase che tutti e dodici i presenti si avventano su Harry e gli strappano un ciuffo di capelli.

- Ah! Porca miseria, ma che fate?!

Ognuno soddisfatto porge a Moody una ciocca di Harry, ormai pelato dietro la nuca.

- Ne bastava una!- esclama Malocchio inserendo la ciocca strappata da Hagrid nella pozione.

La pozione passa di bocca in bocca finché nella stanza non ci sono sette Harry identici. Il tempo di indossare gli stessi orrendi vestiti e via verso i cieli! Harry viaggia accanto ad Hagrid nel sidecar della sua motocicletta.

- Perché vedi, Harry- cerca di spiegare il guardiacaccia commosso- è un fatto di simmetria, guarda il destino: io ti ho portato qui in fasce e per qualche strana congiunzione astrale sarò io a riportarti via, sul medesimo veicolo che quella fatidica sera…

- Va bene Hagrid ho capito! Ora ti dispiacerebbe premere quel maledetto acceleratore e partire? Siamo gli ultimi!- lo interrompe Harry seccato e , devo dire, in modo alquanto insensibile.

Hagrid, ferito, obbedisce al ragazzo e mette in moto, sfrecciando verso il cielo; è questione di secondi e i due sono completamente accerchiati da Mangiamorte. Nel caos della fuga Harry vede le tante copie di sé inseguite da un Mangiamorte diverso, tutte in difficoltà. Mentre Hagrid mette il turbo e quasi lo fa cadere dal sidecar Harry riesce a vedere la sua civetta colpita da un seguace di Voldemort mentre stramazza al suolo.

- Harry- grida il mezzo-gigante per sovrastare il rombo della sua moto- quello era il tuo uccello?!

Il ragazzo fa spallucce:

- Probabile! Tanto non le davo mai da mangiare, mi chiedevo perché fosse ancora viva…

L’inseguimento procede dalla città alla campagna, e ad un tratto accanto a Harry sfreccia su una motocicletta rombante proprio Voldemort, apparso da chissà dove. Hagrid forse non l’ha riconosciuto:

- Stai indietro, pirata della strada!- grida cercando di farlo cadere dalla moto.

Con le ultime forze (come se finora si fosse stancato!) Harry risponde all’attacco del Signore Oscuro, mentre le loro bacchette si scontrano in un duello alla matrix. Sfortunatamente la bacchetta di Lucius che Voldemort stava usando va in frantumi e il mago oscuro grida di rabbia andandosi a schiantare nei cavi elettrici.

Con la delicatezza propria della sua natura Hagrid improvvisa un atterraggio di fortuna nel fosso melmoso di casa Weasley.
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Vorrei ringraziare per le recensioni sissigryffindor, Le3Funkazziste, Nymphy Lupin e kikkaweasley.
E ringrazio bliccia e sawakochan per aver inserito la storia tra le preferite e tutti quelli che hanno inserito la fic tra le seguite:
1 - Alara666 [Contatta]
2 - MicroCuts [Contatta]
3 - Slytherin_Yuna [Contatta]
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6 - __Ombra__ [Contatta]