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Autore: Subutai Khan    27/12/2003    4 recensioni
Come un uomo riesce a cambiare la propria vita senza rendersene minimamente conto, e come può fare per cercare di riportare alcune delle più potenti forze del cosmo nei giusti binari.
Genere: Avventura, Sovrannaturale, Mistero | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta
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Ma guarda guarda, che robina interessante.

22 maggio 1999

Pauroso incidente aereo in Croazia
358 i morti

Spalato - Ieri, alle 5 del mattino ora locale, è avvenuta una terribile sciagura dell’aria. Un Boeing 747 in volo da Francoforte verso Abu Dhabi è precipitato nei pressi dell’aeroporto Kastela di Spalato, nel sud della Croazia. Sono ancora incerte le cause. Visto che è giunto un SOS alla torre di controllo da parte dell’aereo poi caduto si può presumere che vi sia stato un guasto a bordo, ma il mancato ritrovamento della scatola nera e la pessima qualità del messaggio ricevuto dagli addetti a terra non permette, almeno per ora, di risalire al motivo esatto.
Pesantissimo il bilancio: delle 359 persone a bordo, fra personale e passeggeri, solo un sopravvissuto. Maschio, bianco, di probabile nazionalità inglese a sentire l’accento, sprovvisto di documenti di riconoscimento, è stato ritrovato dalle squadre di soccorso mentre balbettava a proposito “del fato che si ripeteva”. Successive analisi psicologiche hanno escluso la perdità delle facoltà mentali. In pratica, per chi non mastica questi termini tecnici, non parrebbe matto.
Costui, per cui sono state scatenate ricerche in tutto il mondo a causa della sua apparente mancanza di nome e passato, è stato anche assai fortunato poiché si trovava nel punto del velivolo più danneggiato dall’impatto con il suolo.
Riportiamo una foto dell’uomo sotto.


E, come volevasi dimostrare, la foto è del nostro caro amico Alexander Felix.
Quindi ricordavo bene, l’avevo già visto. D’altronde è difficile dimenticare una tragedia del genere, è stato il più grave incidente aereo degli ultimi dieci anni.
Rammento anche che fu stabilita, dopo parecchi mesi, la causa dell’incidente: fu un sabotaggio. L’ala sinistra del velivolo era stata manomessa da ignoti, e non si sa perché non venne controllata prima della partenza.
Caddero molte teste per questo scandalo.
Ma niente di questo mi interessa, ora come ora.
Adesso voglio scoprire come ha fatto Alexander ad uscire vivo. Vidi delle immagini alla tv di questo disastro: certi pezzi dell’aereo erano addirittura finiti in mare, e tutti i frammenti rimasti nella zona dell’impatto si erano quasi disintegrati.
È oggettivamente impossibile che un essere umano sopravviva ad una strage del genere.
Eppure lui c’è riuscito.
E mi sa che non ho ancora finito. C’è un altro link riguardante il mio misterioso cliente.
Su, muoviti a caricare.

16 dicembre 2001

Treno deraglia ed entra in un cinema
Non ben chiari i motivi

Boston - Terrificante incidente ferroviario ieri pomeriggio a Boston. Un treno ad alta velocità, diretto a Los Angeles, è deragliato qualche minuto dopo essere uscito dalla South Station. Nella loro folle corsa senza controllo le prime carrozze del convoglio hanno finito con lo sfondare il muro di un cinema vicino, provocando un eccidio.
Ancora incerto il bilancio, che comunque vede sicuramente almeno 200 morti ed altrettanti feriti.
Degno di nota il caso di un ragazzo di cui ancora non si conosce il cognome, Alexander. Si trovava in cima al treno, nel punto più pericoloso in assoluto. Ed è uscito dalle lamiere sulle sue gambe, senza apparenti danni. Dai primi controlli medici è risultato poi che si è rotto un braccio, ma considerata l’entità della tragedia si può dire che ne è uscito completamente illeso. È già stata aperta un’inchiesta dalle autorità competenti per stabilire le cause dell’incidente.


Sempre più stuzzicante.
E così il buon Alexander è scampato non ad uno, ma a due fatti che avrebbero ucciso anche il più robusto dei Titani.
Se questo non è pane per un investigatore non so cosa può esserlo.

Incredibile.
Sento la fiammella.
La fiammella dell’interesse.
Erano secoli, e potrei quasi affermare che non è un modo di dire, che non ero così coinvolto da un caso.
Ormai lavoravo per inerzia. Lo spirito d’avventura dei primi tempi era andato via via riducendosi, fino a risultare talmente sbiadito da essermi estraneo.
D’altronde “carmina non dant panem”. Cosa c’entri in questo contesto non lo so, ma come frase ci stava bene.
Sì, l’arrivo di quell’uomo nel mio studio è stato un regalo divino.
Pago il salatissimo conto della connessione e me ne vado trafilato, non prima di aver stampato i due articoli.
Quella di domani sarà un’interessante discussione. Sono curioso di sapere cosa mi dirà per giustificarsi.

[10 minuti dopo]

Odioso.
Il traffico di Amburgo è odioso.
Non è possibile: uso la macchina tre volte al giorno e quando devo attraversare il centro mi metto a pregare tutti gli dei, compresi gli Antichi di Lovecraft, per ottenere la grazia di non passare l’intera giornata seduto su questa quattroruote.
Possiedo questa Opel da un mese e il sedile ha già la forma del mio culo.
Kennedybrucke, dove ho la sfortuna di abitare, non è mica in Nepal. Eppure impiegherei probabilmente meno ad arrivare alle falde del Nanga Parbat.
Ok ok, ora basta. Imprecare non mi farà arrivare a casa più velocemente.
Certo che se becco lo stronzo che ha avuto la bella idea di mettere giù questo piano regolatore del piffero so dove mettergli il piffero. Necessitasi vaselina.

[45 minuti dopo]

Home sweet home.
Credevo sarei morto in un ingorgo.
Tiro un lungo, lunghissimo sospiro di sollievo di fronte alla porta in noce del mio appartamento.
Ora tiro fuori la chiave, la metto nella toppa e…non ce n’è bisogno?
La porta è aperta?
Occazzo, ecco cosa mi mancava. I ladri in casa.
Non capisco però. Mentre entro, accendo la luce, osservo sconsolato la scena post-tsunami e guaisco depresso non riesco a capacitarmi di dove abbiano trovato il coraggio di venire a rubare a casa mia.
Non ho assolutamente nulla di prezioso, dal punto di vista monetario quantomeno. Non possiedo nessun bene iper-tecnologico come lettori DVD al plasma nero, stereo con inclusa macchina del caffè, televisori nucleari. Non posso neppure dire di avere grande motivo di vanto nei miei mobili, che ormai fungono da McDonalds per tarme, pidocchi e germi in generale.
Ci manca poco e ho la carta igienica come tappezzeria.
D’altronde, considerate le dimensioni di ‘sto bilocale della minchia ed il mio opulento conto in banca mi posso considerare fortunato ad averla, una tappezzeria.
Bah, mi conviene mettere tutto in ordine, arieggiare la stanza con un buon pacchetto di sigarette ed attendere domani.
Vieni Alexander, vieni.
Ah, tanto per essere sincero: allo stronzo vorrei infilare due pifferi su per il culo.
   
 
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