Capitolo 3
Mi svegliai quel sabato mattina con la morte stampata in
faccia.
Quello, gente, sarebbe stato il mio ultimo giorno di
vita.
Non perchè lo avessi letto nella palla di
Divinazione, no, quella stupida materia l'avevo abbandonata ormai da tempo; perchè
quel giorno c'era il primo incontro.
Con Potter.
Cioè, intendo, con i prefetti e compagnia bella.
Volete mettere? Me, Potter, un po' di Grifondoro, un po'
di Tassorosso, un po' di Corvonero e infine quei simpatici amichetti di Serpeverde.
No, ma dico, quella sì
che sarebbe stata una giornata memorabile, no? Magari ci facevamo anche una
bella festicciola in allegria.
Strisciai fino al bagno, appisolandomi una decina di
minuti sul gabinetto.
Potevo farcela, davvero.
Mi lavai con una lentezza devastante, e infine uscii
dalla mia camera così depressa che sembravo una condannata a morte.
Mary, per solidarietà, mosse impercettibilmente il
ditone del piede, e poi si girò dall'altra parte, biascicando qualcosa
sui reggiseni imbottiti.
Grazie.
Alle otto di mattina di sabato cosa pretendevo,
la calca di gente vispa e arzilla?
Ragionai un attimo: se avessi fatto colazione nelle
cucine, la percentuale di probabilità di non beccare Potter in giro
prima delle sei di quella sera sarebbe salita vistosamente.
E cosa c'era di meglio, in una giornata, se non evitare
James Potter e la sua banda e riuscire trionfalmente nell'impresa?
Sorrisi, complimentandomi da sola per la brillante idea,
che poi brillante non lo era proprio, e mi avviai tutta compiaciuta nei
corridoi.
Ora, ritornando sui nostri passi, quante
possibilità c'erano di beccare alle otto di mattina Potter e il suo fido
amico Lupin nelle cucine?
Su due piedi, avrei risposto: nessuna! Potter il sabato
non si alzava prima delle tre del pomeriggio.
Quando invece mi ritrovai un Remus malaticcio davanti e
un Potter che sembrava avesse derubato un discount al suo seguito, mi insultai
mentalmente.
- Lily- Remus parve allarmato.
- Non toglierò punti a Grifondoro per aver
derubato la cucina- i miei occhi si soffermarono su un pollo arrosto tra le
braccia del mio nemico. Pollo arrosto alle otto di mattina. Coraggioso-... Solo
perchè sono qui per lo stesso motivo-
- Bene, allora ti puoi unire a noi- Remus cercò di
fare il cordiale.
Avrei anche accettato, se solo lui non fosse Remus Lupin,
se solo Remus Lupin non fosse amico di Potter, e se solo io non mi chiamassi
Lily Evans.
- No, rifiuto l'offerta- in quel preciso istante mi
dispiacque per il mio interlocutore- Naturalmente non per colpa tua, Remus- gli
sorrisi, incoraggiante.
Avevo sempre avuto pena per quel ragazzo; costantemente
circondato da certa gente,
un'intelligenza sprecata in tal modo.
Tirai dritto, ignorando totalmente Potter - Lily, a che
ora è la riunione?-
Prego?
No, ripeto, prego?
Riavvolsi il nastro: mi aveva chiamata Lily?
Da quando in qua tutta 'sta confidenza? I cognomi
andavano più che bene.
- Alle sei in punto, Potter.
Non un minuto di più; se hai intenzione di arrivare in ritardo, farai
meglio a non farti proprio vedere- mi voltai a guardarlo fisso negli occhi,
sperando che tutto l'odio covato in sette anni lo scalfisse almeno un pochetto- Ma sarebbe il caso che
tu venga, siamo già tutti al corrente che Silente non stava bene quando
ti ha mandato la lettera, ma non penso sia giusto infangare la sua reputazione
ulteriormente, no?-
Lui continuò a mostrare la sua solita aria
impassibile e strafottente, ma una ruga solcò impercettibilmente la sua
guancia.
Sbattei un attimo le palpebre, poi mi voltai per
andarmene.
- Ti ho detto di non fare lo strafottente, James-
- Non ho idea di come fare, Lunastorta; l'ho anche
chiamata per nome-
- La prossima volta andrà meglio-
- Quella è tutta pazza-
- Anche tu lo sei. E non farmi dire le cause-
Quel continuo bisbiglio tra i due amici iniziò a
darmi sui nervi: affettai il passo, rintanandomi dietro uno scaffale di
marmellata alle prugne.
Puah.
Potter che tentava di fare il gentile? Ma dove? Nei sogni
dei bambini ingenui!
Potter non era gentile, Potter era insopportabile, presuntuoso, pedante, infantile,
gradasso, un bullo, arrogante e egocentrico.
Per non parlare delle sue manie di protagonismo che ormai
erano giunte a livelli inauditi.
Potter non poteva tentare di fare il carino, non ci
sarebbe riuscito neanche con vent'anni di sforzo.
Potter probabilmente cercava solo d'ingannarmi una volta
per tutte, ecco qua.
- E allora perchè continui a pensare a lui?-
Mary si sedette accanto a me sulla poltrona più
sfasciata della Sala Comune.
Noi amavamo quelle poltrone.
Affondai il cucchiaio in un vasetto di cioccolata che mi
ero portata dalle cucine - Prego?-
- Stai pensando a Potter-
- Non è vero-
- Certo che è vero. Quando pensi a Potter contri
le labbra in un modo impressionante-
- Si chiama odio assassino-
- Si chiama amore represso-
- Tu ti chiami deficiente-
- E tu ti chiami donna che presto perderà la
scommessa-
- Dio, Mary, non fare la bambina-
- Dio, Lily, non fare l'ipocrita-
- Senti- le piantai il cucchiaino a cinque centimetri dal
viso, sporcandole la punta del naso con uno schizzo di cioccolato- mi puoi dire
tutto, ma non che ho un.. debole per Potter-
- Non ti è indifferente-
- E' ovvio che non mi è
indifferente, io lo odio!-
- Intendo, non ti è indifferente. Di' tutto quello
che vuoi, ma hai passato sette anni della tua vita a rimuginare su Potter. Lo
pensi ogni santo giorno-
- Penso al modo più doloroso per farlo fuori, e a
quello più veloce per liberare l'umanità-
- Ma lo pensi-
- Ma non sono quel che si dice pensieri carini-
- Ma lo pensi-
- La tua tesi non regge-
- Nemmeno la tua-
La fulminai con lo sguardo - Quando vincerò la
scommessa, giuro che rimpiangerai di avermi sottovalutata-
- Dubito che accadrà-
Mi alzai stizzita.
Non potevo contare neanche sull'appoggio della mia
migliore amica! Lei era passata al lato oscuro! Patteggiava per Potter!
Uscii dal buco del ritratto e mi diressi verso la
biblioteca: lì era sicuro che non avrei trovato
nessuno.
* * *
Ore sei in punto.
Aula dietro l'ufficio del preside, seduta sul bordo della
scrivania, aspettando che qualche anima viva entrasse.
Udii dei passi in corridoio.
Per un istante ebbi paura che fosse Piton,
quel ragazzo era sin troppo puntuale, e stare da sola con lui sarebbe stato
imbarazzante.
Poi, mi accorsi che la camminata era troppo sostenuta per
essere Severus: lui era più il tipo da
"Striscio così nessuno si accorge di me".
Novanta per cento era Emmeline.
Sarebbe stata una gran cosa, io e lei non avevamo avuto
un neanche un minuto per parlare, dall'inizio della scuola.
Emmeline era un'altra tipa giusta.
Non era quel che si diceva una tipa trasgressiva, ma
sapeva decidere cosa era giusto infrangere.
Per questo, o forse per il fatto che non era una ficcanaso senza
rimedio, aveva tutta la mia stima.
Alla porta comparvero dei capelli spettinati e un paio di
occhiali mezzi storti.
Il che mi accendeva un campanello d'allarme: Emmeline
aveva i capelli biondi e di certo ci vedeva bene.
- Ciao- sorrise Potter.
- Mh-m- distaccata e convinta,
così ti voglio, Lily!
- Non c'è nessuno-
- Perspicace-
- Evans, cos'è che ti fa credere che io voglia
starmene in silenzio ad aspettare che altri quattro gatti vengano qui e me la menino tutto io tempo sui problemi della
scuola?-
- Potter, cos'è che ti fa credere che io voglia
intraprendere una conversazione con te?-
- Il fatto che tu mi abbia appena risposto-
- Bene-
- Bene-
Smisi di rivolgergli la parola, esaminando l'unghia del
mignolo sinistro che si era rotta un'altra volta.
Potter si sedette accanto a me sulla cattedra.
Di certo non era mia intenzione stargli accanto, ma se
fare l'indifferente poteva fargli entrare nella testa che era una persona
disgustosa, allora non avrei mosso un muscolo.
Passavano i minuti, e Potter continuava a scribacchiare
cavolate su una pergamena che si era portato dietro.
Sbirciai un attimo sul foglio, intuendo che stava
cercando di buttar giù qualche idea sul tema di Pozioni per il
lunedì successivo.
- Nella Pozione di Buona Memoria devi mettere tre ali di
pipistrello, non tre ali di farfalla dei boschi- mi scappò.
Ma ero deficiente o cosa? Suggerire a Potter!
Cavolo, stavo perdendo colpi.
- Non volevi stare zitta?-
- Sì, ma mi sentivo in dovere di salvaguardare
quella pozione. Mi fa pena, la stai martoriando-
Lui sbuffò.
In quel preciso istante l'aula si riempì di gente.
- Bene!- dissi ad alta voce- Io... Io sono Lily Evans,
Grifondoro, e sono il nuovo Caposcuola-
Qualche Serpeverde nell'angolo dell'aula
ridacchiò.
I miei occhi incontrarono quelli di Piton,
ma fui abbastanza intelligente da non reggere lo sguardo.
L'inizio era davvero promettente.
Quando, un'ora dopo, congedai tutti i prefetti, Potter
era già pronto a piantarmi in asso.
- Vuoi... una mano a mettere a posto?-
Ma cos'era, voleva fare il gentile?
- No, grazie, ce la faccio da sola. Vai a divertirti-
Il silenzio mi circondò; pensai che se ne fosse
andato, ma quando mi voltai a raccogliere un foglio accartocciato sotto una
sedia, lo vidi sulla soglia della porta.
- Evans, per la cronaca, non sono stato io a chiedere a
Silente questo posto, non sono io che l'ho voluto e sinceramente fosse per me,
lo pianterei in asso. Ma mi è stato dato un compito, e visto che non
è la mia massima aspirazione essere pedinato da te perchè venga
alle riunioni, vengo e mi sto zitto. Quindi mi piacerebbe che tu non mi faccia pesare
ogni singolo secondo di essere diventato Caposcuola, perchè di certo non
era una delle mie aspirazioni- senza darmi il tempo di ribattere si
voltò e mi piantò lì, in asso.
* * *
Entrai in camera con l'umore sotto le scarpe.
Mary era tutta intenta a mettersi lo smalto rosa sulle
unghie delle mani.
- Abbiamo una dose pesante di alcolici?-
Lei mi fissò disorientata - Come, scusa?-
- Alcool. Abbiamo alcool? Ma pesante-
- Lily, sei Caposcuola-
- La situazione lo richiede-
- E' successo qualcosa?-
- Credo...- deglutii- credo di
sentirmi in colpa-
- Con chi?-
- Ehm...- inspirai a fondo-
Potter-
Lei alzò un sopracciglio - Credo di avere un po'
di Whisky Incendiario-
Io sprofondai nel letto, disperata.
Lei, tutta preoccupata, mi passò la bottiglia.
Ingoiai decisa fino all'ultimo, poi, già mezza su
di giri, la guardai - Ehi, come hai fatto a introdurre Whisky incendiario nella
scuola?!-
Eccomi, gente :D
Sono di frettissima,
ma devo assolutamente ringraziare le 10 persone che hanno recensito lo scorso
capitolo e in tutte le 47 persone che hanno aggiunto la storia tra preferite,
seguite o ricordate.
Grazie, grazie davvero!
Ringrazierò uno ad uno coloro che
hanno recensito singolarmente questa sera, visto che ora EFP ce lo permette per
messaggi :D
Al prossimo capitolo, quindi
Un bacio, caramella <3