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Autore: asya    05/12/2010    1 recensioni
So che ho già un'altra ff incominciata ma mi è venuta l'ispirazione di scrivere questo primo capitolo...cercherò di portarle avanti entrambe! E se anni dopo la morte di Vodemort Hermione incontrasse nuovamente Draco in una situazione in cui i "giochi di potere" fossero completamente rovesciati? "Aspettò quasi due ore seduta su un seggiolino fuori dalla sala operatoria. Appena la porta si aprì si alzò di scatto per andare dai medici che l'avevano visitato. -Lo conosco, io so chi è...è...Draco Malfoy. Disse tutto d'un fiato."(dal capitoli I)
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Draco/Hermione
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo XV - serata cinema Ciò che era promesso era promesso, dunque Hermione prima di rincasare passò in videoteca per scgliere un film.
Ma quale? Scartò i film romantici "potrebbero fagli venire delle strane idee".
Decise per un horror famoso che lei però non aveva mai visto: "It", un classico.
La riccia non amava affatto qual genere di film, le mettevano i brividi, ma pensando a ciò che aveva passato nella vita reale ai tempi della scuola decise che in confronto a quello un po' di finzione non l'avrebbe certo spaventata e in ogni caso non gli avrebbe fatto venire voglia di prendersi confidenze.
Nell'imbarazzo generale su dove sedersi si sistemarono ai due lati opposti del divano ma una scena della pellicola strappò un grido ad Hermione che istintivamente nascose la testa contro il braccio di lui che rimase immobile.
"No, questa volta non sarà lei a dirmi che ho frainteso" si disse tra sè e sè.
-Scusami è solo che...non mi aspettavo che spuntasse così all'improvviso e allora...si giustificò tornando sul suo lato del divano.
-Se ti fa paura possiamo smettere di vederlo.
-Non mi fa assolutamente paura, mi ha solo colto di sorpresa, tutto qui.
-D'accordo, come vui, ma ricordati che l'offerta è sempre valida.
Aveva visto tanti film standosene abbracciata con Ron su quello stesso divano, rifugiandosi tra le braccia di lui ma ora era tutto diverso, si trattava di Draco Malfoy che era tutto tranne un porto sicuro. Eppure, poco prima, quando aveva appoggiato il capo contro la palla di lui si era sentita così bene, così forte, così al sicuro...
"Forse è solo suggestione, sicuramente lo è...vedere Ron così arrabbiato e ancora così possessivo...mi sento terribilmente confusa, ho la testa che scoppia"
Arrivarono alla fine del film senza altri "incidenti" e si ritirarono ognuno nel proprio letto.
"Era così vicina, sarebbe bastato allungare il braccio intorno alle sue spalle e stringerla a me e forse questa volta non mi avrebbe respinto" sospirò il biondo "ma se l'avesse fatto non sarei stato capace di perdonare la mia stupidità"
Piano piano l'orgoglio Malfoy stava riaffiorando.
Il ragazzo si sentiva diviso tra stati d'animo contrastanti: la gratitudine infinita che provava per Hermione che l'aveva accolto, curato e che continuava a prendersi cura di lui e il senso di frustrazione e di imbarazzo per il fatto di essere in casa sua, di dipendere da lei, una lei che si occupava di lui in modo ineccepibile ma che sebrava provare nei suoi confronti una diffidenza alla quale, per quanto si sforzasse ,non riusciva a dare una spiegazione.
"è come se avesse alzato un muro tra di noi...se solo potessi ricordare il passato, cosa posso averle fatto di così orribile?
Nonostante ciò era fermamente deciso a non perdersi d'animo.
La riccia si sentiva profondamente turbata ripensando alle sensazioni che aveva provato durante quel fugace contatto con lui: aveva sentito come un brivido e aveva sentito il proprio cuore mancare un battito. Non aveva mai provato una sensazione simile con Ron, neppure qualcosa che ci si avvicinasse lontanamente! Questi pensieri la fecero sospirare.
"Se solo potessi restare per sempre così, come sei ora...ma il solo pensiero che tornerai ad essere il Draco Malfoy di sempre non mi permette di dormire la notte...perchè, perchè è toccato proprio a me riincontrarti?" Tali pensieri correvano confusi impedendole di prendere sonno e costringendola a rigirarsi nel letto senza posa.
L'indomani Hermione tornò dal lavoro molto affaticata: aveva passato tutta la notte a rimuginare e la giornata era stata molto impegnativa. Salì le scale trascinandosi sui gradini un passo dopo l'altro, infilò la chiave nella porta, la girò e vide qualcosa che non si sarebbe mai aspettata.
Il soggiorno era illuminato solo da candele, la tavola era apparecchiata.
Rimase senza parole.
-D-Draco, balbettò incapace di dire altro.
-è un modo per ringraziarti per tutto quello che fai per me, rispose lui semplicemente, ora accomodati, aggiunse.
Si sedette a tavola mentre un delizioso profumo di cibo proveniva dalla cucina.
"Cosa stai combinando? Cosa ne hai fatto del furetto?" Cercò di allontanare questi pensieri e di godersi quella bella serata per quello che era: non se la sarebbe fatta rovinare nè dal passato nè dal futuro.
-Cucini benissimo, questo soufflè è delizioso! esclamò.
-Io, non ricordavo di essere un bravo cuoco! Dette queste parole dapprima sorrise ma ben presto si rabbuiò - Nulla, ancora nulla, non ricordo nulla, aggiunse quasi sussurrando.
Era visibilmente scosso.
La riccia non riuscìa trattenersi dall'appoggiare la propria mano su quella di lui, la strinse e poi fece per ritirarla come se fosse stata punta da un insetto, non ci riuscì perchè Draco la afferrò a mezzaria e la bloccò nella sua.
-Lasciami, mormorò lei cercando di liberare la mano da quella di lui.
Per tutta risposta il biondo rinserrò la presa.
-Mi stai facendo facendo male, brontolò.
-Ti faccio così paura?
-N-no, tu non mi fai paura è che...Non finì la frase.
-Sei ancora innamorata di quel tizio con i capelli rossi? Ebbe infine il coraggio di domandare.
Hermione setì la stretta allentarsi e si accorse che la sua mano era di nuovo libera.
-No, non sono innamorata di Ron, è che lui è stato il mio primo amore, lui è stato..., si bloccò, ma cosa ti dico queste cose a fare? Cosa puù capire un Malfoy dell'amore? Uno come te...Stava gridando. Ma cosa le era preso? Non si era ripromessa di non pensare al passato? Quello che aveva di fronte in quel momento non era la stessa persona che odiava...
-Ho capito: tu mi odi, c'è solo rabbia nelle tue parole! Non so cosa ti ho fatto, credo di essere stato un vero stronzo ma ora non mi puoi trattare in questo modo.
Stava gridando anche lui. - Io non ci capisco nulla, io non ti capisco, perchè non mi hai lasciato morire?
  
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