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Autore: d r e e m    09/12/2010    7 recensioni
“When the moon hits your eye like a big pizza pie…” mi abbraccia da dietro procurandomi un leggero solletico alla pancia.
“That’s amoreee” continuo io mentre mescolo la salsa e aumento un po’ il fuoco.
Mi fa girare e il cucchiaio cade nella pentola.
Vorrei rimproverarlo di nuovo ma ho stampato in faccia un sorriso da ebete che so non se ne andrà molto facilmente.
Continuando a cantare, mi prende per la vita e ci mettiamo a ballare una specie di walzer.
Canto e rido insieme a lui non pensando più a mescolare la salsa: tanto mangeremo solo l’insalata!
Non lasciatevi ingannare dalle apparenze, è ovviamente Naru♥Hina
Genere: Commedia, Fluff, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Hinata Hyuuga, Naruto Uzumaki | Coppie: Hinata/Naruto
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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~Cucina

Hinata quel giorno si sentiva pronta,sarebbe riuscita nel suo intento.
“Hinata vieni con noi a mangiare?” “S-si vi raggiungo dopo”.
La bambina teneva stretto al petto un fagotto che emanava un odore delizioso.
Si girò indietro non sapendo se avanzare o meno mentre osservava il biondo perso a guardare altrove.“Ehi Hinata-chan!” la voce del bambino fece sussultare la mora facendole cadere un pezzo del misterioso contenuto del fagotto.
“N-Naruto-kun…” “Ti è caduto qualcosa…” Naruto si alzò dal banco e raccolse il biscotto che era a terra. La bambina lo guardava rossa in volto.
“Che bel biscotto,ne potrei avere uno?” La bimba aprì il fagotto e gli occhi di Naruto si illuminarono.
Ne prese uno e lo assaggiò.
“Hinata-chan è buonissimo!”
La bambina sorrise felice: non avrebbe mai avuto il coraggio di dirgli che quei biscotti erano tutti per lui!

 
 

La radio accesa metteva allegria nell’appartamento 27 dove vivevano Naruto e Sasuke.
Era passato un po’ di tempo dalla scenata di gelosia di Naruto e da quel momento il loro rapporto si era consolidato in una maniera indescrivibile. Ormai passavo molto più tempo con loro che con il resto della mia famiglia e visto che ormai era diventata per me quasi come una seconda casa, Sasuke si era premurato a darmi il duplicato delle chiavi in modo da poter entrare senza aver bisogno di citofonare, provocando il mio grande imbarazzo alla frase “soprattutto di notte”.
In poco tempo c’eravamo organizzati: dopo scuola passavo da loro a studiare,a dare ripetizioni di matematica a Naruto e ad approfondire storia con Sasuke e a volte mi protraevo fino a tarda sera.
Certo il cibo era scarso considerando che Naruto mangiava di solito scatolette di tonno e cibi già preconfezionati e questo a Sasuke non andava bene e in genere preferiva rimanere a digiuno piuttosto che mangiare quelle cose.
Quei due avevano sicuramente bisogno di una balia e io a cosa servivo? Pensai subito di rimediare facendo cambiare tipo di alimentazione a Naruto e ponendo fine allo sciopero della fame di Sasuke. Così feci un salto in banca e dai miei risparmi per l’università presi i soldi necessari per comprare una piccola cucina di seconda mano ma ancora in buono stato.
L’idea era subito piaciuta a entrambi i ragazzi che comunque reagirono diversamente: Naruto si attaccò al mio collo continuando a saltare e a farmi girare per tutta la stanza mentre Sasuke si limitò solo ad annuire dicendo un semplice “grazie” appena accennato.
Così a volte mi mettevo ai fornelli e cucinavo qualcosa di poco complicato per saziare la fame di Naruto.

 
Il coltello affettava veloce il pomodoro che avrei messo nell’insalata, mentre la salsa bolliva nella grande pentola.
Era una stupenda domenica mattina anche se il freddo dell’inverno si faceva sentire.
L’odore della salsa si espandeva in tutta la stanza facendo brontolare il mio povero stomaco.
Deve essere proprio ottima sarà meglio assaggiarla.
Prendo il cucchiaio di legno posto sul ripiano della piccola cucina e lo affondo nel contenuto denso e rosso.
Ha un profumo davvero invitante spero solo che il sapore sia lo stesso.
Soffio piano sperando che si raffreddi.
“Naruto!” lo rimprovero mentre con una bruschetta di pane prende la salsa posta sul cucchiaio.
Mi sorride con ancora il pane in bocca facendomi intendere che la salsa era proprio buona come avevo sperato.
Sasuke dal divano alza gli occhi per poi immergersi nuovamente nella lettura.
La radio incomincia a trasmettere un motivetto allegro che sono sicura di conoscere bene.
Naruto mi precede e inizia a cantare mentre tenta nuovamente di afferrare il cucchiaio.
When the moon hits your eye like a big pizza pie…” mi abbraccia da dietro procurandomi un leggero solletico alla pancia.

“That’s amoreee” continuo io mentre mescolo la salsa e aumento un po’ il fuoco.
Mi fa girare e il cucchiaio cade nella pentola.
Vorrei rimproverarlo di nuovo ma ho stampato in faccia un sorriso da ebete che so non se ne andrà molto facilmente.
Continuando a cantare, mi prende per la vita e ci mettiamo a ballare una specie di walzer.
Canto e rido insieme a lui non pensando più a mescolare la salsa: tanto mangeremo solo l’insalata!

“When the world seems to shine…” mi dondolo mentre aspetto che Naruto continui.
“..like you've had too much wine” si stacca da me baciandomi a fior di labbra per poi indicare Sasuke invitandolo a continuare la canzone.
That’s…”
“amore” “No Sas’kè più sentimento sembri che stai cantando ad un funerale!” si lamenta Naruto.
Sasuke tenta di ignorarlo e riprende la sua lettura ma poi alza gli occhi di scatto.
Mi fissa e io lo guardo di rimando con sguardo un po’ confuso.
“Non sentite un cattivo odore?” Spalanco gli occhi e mi volto di scatto: il cucchiaio…la pentola…addio salsa!!
Mi precipito sul piano cucina su cui lo smalto bianco aveva fatto posto a chiazze rosse e incrostate!
Con una forchetta tento di recuperare il colpevole cucchiaio mentre Naruto spegne il gas e, prendendola a nude mani, toglie la pentola dal fornello.
“Ahii!” Naruto lascia andare la pentola rovente scottandosi le mani e la salsa si rovescia sul pavimento macchiando i mobili e noi compresi.
Per la stanza si sente solo il rumore della pentola che sbatte violentemente sul pavimento mentre sei occhi aspettano che si fermi.
Ecco come una bella domenica mattina si poteva trasformare in una disastrosa domenica mattina.
“Hina mi dispiace tanto è tutta colpa mia!” Naruto si era premurato a prendere lo strofinaccio e ad affogarlo nel pozzanghera vermiglia tingendo di rosso anche la stoffa.
So bene che la colpa non è del tutto sua, sono stata io a far finire il cucchiaio dentro la pentola perciò non poteva di certo addossarsi tutte le responsabilità.
“Ma no Naruto! Non puoi pulire solo con quello strofinaccio” mi guarda e si gratta imbarazzato la guancia sporcandosi il viso.
“Sciocchino” mi chino su di lui e con un tovagliolo li ripulisco la guancia ma lui avvicina il mio viso al suo e mi bacia con trasporto. Le guancie mi si colorano di porpora e i battiti del cuore accelerano: Naruto che cosa pensi di fare?
“Erm piccioncini…” Sasuke si schiarisce la voce e ciò mi procura ancora più imbarazzo.
“B-Basta Naru” mi stacco dalle sue labbra in preda alle vertigini.
“Ecco Sasuke sei sempre il solito guastafeste!” Mi dirigo verso lo sgabuzzino e tiro fuori il secchio.
Purtroppo non vi era un vero e proprio lavello perciò ero costretta a lavare posate, pentole e quant’altro nel lavandino del bagno.
Riempio il secchio notando l’ammasso di biancheria sporca che c’era accumulata in un angolo, ovviamente tutta del mio ragazzo: avrei dovuto parlare con Sasuke uno di quei giorni!
Ritornata nella stanza principale mi accorgo che le macchie di salsa nella cucina erano scomparse così come nei mobili e che Sasuke insieme a Naruto stavano tentando di ripulire il pavimento, con la sola differenza che Sasuke era perfettamente pulito mentre Naruto aveva la felpa e i jeans pieni di salsa. Con un cenno li faccio spostare e, strizzato lo straccio, con la scopa incomincio a cancellare le ultime tracce di salsa dal pavimento.
“Ragazzi non c’è troppo silenzio secondo voi?” Sasuke si guarda intorno e anche io e Naruto ci fermiamo ascoltando attentamente: silenzio. Era alquanto strano: di solito la domenica mattina si sentivano le chiacchiere dei ragazzi che abitavano nella pensione e molte volte le urla di Shizune che li rincorreva rimproverandoli e chiedendoli di fare silenzio; molte volte le domeniche erano divertenti e chiassose al contrario di oggi!
Ci guardiamo in volto preoccupati o almeno io lo sono: Sasuke ha un’espressione incomprensibile mentre Naruto sembra non aver capito quale fosse il problema.
“Beh? Può darsi che sono andati in gita non c’è da spaventarsi!”
“Naruto se fossero andati in gita ce ne saremmo accorti!”
“Shh state zitti” li ammonisco mentre vengo colta di sorpresa da un rumore che proveniva proprio dietro la porta dell’appartamento.
Rimaniamo in silenzio e Naruto deglutisce rumorosamente, segno di profonda inquietudine per lui.
La porta si spalanca.
“Si può sapere che succede qui? Che è stato tutto quel casino che ho sentito poco prima?”
Una ragazza molto più grande di noi con i capelli biondo cenere raccolti in quattro codini e vestita con colori prettamente militari ci stava urlando contro minacciandoci con un mestolo.
Non avevo mai visto quella ragazza alla pensione, di certo doveva essere nuova dalla faccia dei due coinquilini.
“Erm…tu saresti?” azzardò a dire Naruto.
“Sabaku no Temari vostra nuova portinaia e responsabile della pensione!”
Lo shock era visibile sui volti dei due ragazzi.
“C-cosa? No che fine hai fatto fare a Shizune?!” Naruto sembra essere irritato dalla sua presenza ma allo stesso tempo triste per la scomparsa improvvisa di Shizune.
Mi aveva raccontato che Shizune era a capo di quella pensione da quando lui si era trasferito in quella pensione dopo essere uscito dall’orfanotrofio. Shizune era come una sorella maggiore per lui e si divertiva a prenderla in giro o a farla ubriacare di tanto in tanto per uscire di nascosto la notte. Devo ammettere che io stessa mi ero affezionata a quella donna e mi dispiaceva non trovarla più in portineria.
“La signorina Shizune tra meno di un anno si sposa: ha bisogno di trovarsi un lavoro decente e visto che si doveva trasferire ha deciso di farlo senza destare troppo sospetto. Era profondamente dispiaciuta della sua improvvisa partenza ma mi ha lasciato detto che tornerà a trovarvi il prima possibile, il tempo solo di sistemarsi nella sua nuova casa.”
La ragazza spiegava mentre continuavo a passare lo straccio a terra dietro le spalle dei due ragazzi, stando attenta a non farmi sorprendere in quello stato: dopotutto era colpa mia se avevo combinato quel macello e il mestolo che teneva in mano non era niente di rassicurante.
“Oh giusto ora ricordo: la scorsa settimana l’ho incontrata all’agenzia, stava prenotando un biglietto”
“E tu me lo dici adesso Sasuke!”
“Non pensavo che fosse qualcosa di importante”
“Fate silenzio! E statemi a sentire…tutti e tre
Purtroppo ero stata scoperta! Mi alzo e pulendomi le mani con lo strofinaccio, avanzo fino a posizionarmi al fianco di Naruto.
“E tu signorinella che ci fai qui? Questa stanza è solo per due perciò fila subito nella tua”
“Ecco vedi…” tento di spiegare ma le parole mi muoiono in gola: mi sento come una stupida bambina, sto ricominciando a balbettare!
“Posso benissimo spiegare io” interviene Sasuke calmando un po’ i battiti del mio cuore “lei è Hiyuga Hinata, la ragazza del biondino qui a fianco, viene spesso da noi e ormai Shizune la riteneva come una della pensione perciò cerca di trattarla bene…intesi?”
Le guance della ragazza si imporporano dalla rabbia.
“Senti ragazzino non tentare di fare il gradasso con me! In questo dormitorio ci sono delle regole e finche ci sarò io queste regole devono essere rispettate!Lei qui solo durante gli orari di visita. Intesi?!”
La donna puntava il dito a qualche centimetro dalla faccia di Sasuke: di certo tra loro due vi era un’antipatia reciproca.
“Si scusa è colpa mia! Lasciami raccogliere le mie cose e…”
“Ma che diamine è successo qui?” La ragazza non mi fece neanche finire di parlare: evidentemente si era accorta del secchio d’acqua e degli strofinacci macchiati di rosso.
“Ecco signorina…”
“Mi fai sentire più vecchia così! Chiamami Temari”
“Ecco Temari…io sono la…beh…si sto con Naruto e da poco Sasuke è andato a vivere con lui, non mangiavano bene solo scatolette di tonno e qualche pizza perciò ho pensato bene di aggiungere una cucina e di venire ogni tanto a controllare la situazione”
Non sentivo di giustificarmi eppure quella ragazza mi metteva una certa ansia tipica delle persone troppo sicure di se. Spero solo che comprenda la mia situazione.
“Oh ma se è per questo non devi preoccuparti”
Mi mette una mano tra i capelli e con fare amorevole me li scompiglia lasciandomi senza parole.
“Sono stata arruolata nell’esercito per un po’ prima di lavorare in questa pensione, so benissimo come trattare i ragazzi e dargli il rancio e poi io questo non lo uso mica solo per picchiare”
Indica il mestolo e si apre in un sorriso a trentadue denti simile a quello del mio ragazzo…ma che fine aveva fatto?
Naruto stava seduto e fissava Temari con fare sospettoso.
“Che hai da guardare ragazzino?”
Naruto si alza dalla sedia e con tutta calma si avvicina alla ragazza che stava di fronte a me.
“Io e te dobbiamo parlare”
Non avevo mai visto Naruto così serio e la cosa mi fece alquanto paura: cosa aveva in mente?
Temari gli fa cenno di precederlo e dopo che anche lei è uscita dalla porta questa viene chiusa.
Mi lascio cadere sul divanetto e con insistenza torturo l’orlo di un cuscino in attesa di sentire qualsiasi suono che mi faccia capire di che cosa stavano parlando.
“Tranquilla il tuo ragazzo sa quel che fa” mi fa spaventare Sasuke pronunciando queste parole da dietro la mia schiena dove io praticamente non lo avrei mai potuto vedere.
Le sue parole mi tranquillizzano per un po’: in fondo anche lui stava imparando a conoscere Naruto, forse anche più di me.
“O almeno spero!” mi volto di scatto e cerco di fulminarlo con lo sguardo ma il mio tentativo è del tutto inutile: lui stava già guardando la porta che nel frattempo si era aperta facendo entrare un Naruto trionfante.
“Mi raccomando alle sette puntuali, non ripasserò una seconda volta” Temari sbatte la porta furente e la tensione svanisce.
“Si può sapere baka che cosa le hai detto?” Sasuke appoggiato alla finestra scruta attentamente il viso di Naruto che intanto aveva riacceso la radio.
“Io? Vuoi dire lei! Si è offerta di prepararci il pranzo e la cena, certo ha degli orari un po’ strani ma ci abitueremo!”
“Cosa? Ma dove?” era la prima volta che vedevo Sasuke meravigliato.
“Rilassati Sas’kè! Verrà lei qui da noi e noi non dovremo far altro che aprirle la porta e farle trovare gli ingredienti per quello che dobbiamo mangiare!”
Naruto sembrava entusiasta dall’idea di mangiare regolarmente ogni giorno: forse era proprio quello di cui aveva bisogno! Io con lo studio e la famiglia non potevo trovare tutto quel tempo che richiedeva occuparsi di Naruto.
Mi sento inutile e un’ondata di tristezza mi attraversa lasciandomi con gli occhi fissi su un punto indefinito.
“Ehi Hina?” Naruto mi sventola davanti una mano e io ricomincio a sbattere le palpebre.
“C-cosa?”
“Ovviamente Tamarro ha detto che tu puoi venire ogni volta che vorrai, farà un’eccezione per te”
“Si chiama Temari!” dico tentando di nascondere il sorriso che stava affiorando tra le mie labbra ma non ci riesco. Mi fiondo tra le braccia di Naruto che mi accoglie dolcemente.
Non mi accorgo che nel mio gesto ho fatto rovesciare il secchio con l’acqua, bagnandomi i jeans.
“…ops” dico mentre Naruto mi solleva per non farmi bagnare le scarpe.
“Non dovrei essere io quello che combina pasticci!” mi sussurra mentre mi aggrappo al suo collo.
“Beh siamo pari adesso”. Avvicina le mie labbra alle sue.
“Ma che sdolcinati! Io sto morendo di fame, vado a mangiarmi un panino!”
Le parole di Sasuke mi riportano alla realtà e ho subito un crampo alla pancia.
Guardo gli occhi azzurri del mio ragazzo.
“Aspetta veniamo anche noi!” diciamo insieme.
Anche quel giorno la povera cucina aveva dovuto subire i nostri disastri.
 

 Addento il panino e lo mastico piano gustandolo.
“Hinaaa me ne dai un po’?” stacco un pezzo e glielo do.
“Naruto secondo te come finirà la nostra storia?”
“Beh può darsi che ci ritroveremo in una giungla” dice prendendo
 una patatina da Sasuke.
“giungla?” “Si come Tarzan e Jane”
“Ecco Tarzan allora urla” Sasuke gli tira un calcio per la patatina rubata.
“aaaaaaaahii”

~

Eccomi finalmente sono tornata!x3 E si lo so vi sono mancata eh? (*lanciano i pomodori*) Mi dispiace veramente tanto per il ritardo solo che sinceramente ho cambiato tutto all’improvviso. Questo non era il capitolo che avevo ideato ma ho detto “perché non li facciamo rosicare ancora un po’” XD Questo capitolo è il frutto di un sogno stupendo che mi ha dato la giusta ispirazione per mettermi a scrivere l’intero capitolo *.* Come avete visto in EFP adesso si può rispondere istantaneamente alle recensioni quindi adesso risponderò alle vostre dello scorso cap e si spera a quelle di questo.
Faccio un po’ di pubblicità alla mia fic Più del Quarzo e del Diamante postata pochi minuti fa.
Alla prossima.
dreem

   
 
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