~Cucina♥
“Hinata vieni con noi a mangiare?”
“S-si vi raggiungo dopo”.
La bambina teneva stretto al petto
un fagotto che emanava un odore delizioso.
Si girò indietro non sapendo se avanzare
o meno mentre osservava il biondo perso a guardare
altrove.“Ehi Hinata-chan!”
la voce del bambino fece sussultare la mora facendole cadere un pezzo
del
misterioso contenuto del fagotto.
“N-Naruto-kun…” “Ti
è caduto
qualcosa…” Naruto si alzò dal banco e
raccolse il biscotto che era a terra. La
bambina lo guardava rossa in volto.
“Che bel biscotto,ne potrei avere
uno?” La bimba aprì il fagotto e gli occhi di
Naruto si illuminarono.
Ne prese uno e lo assaggiò.
“Hinata-chan è buonissimo!”
La bambina sorrise felice: non avrebbe
mai avuto il coraggio di dirgli che quei biscotti erano tutti per lui!
Era passato
un po’ di tempo dalla scenata di gelosia di Naruto e da quel
momento il loro
rapporto si era consolidato in una maniera indescrivibile. Ormai
passavo molto
più tempo con loro che con il resto della mia famiglia e
visto che ormai era
diventata per me quasi come una seconda casa, Sasuke si era premurato a
darmi
il duplicato delle chiavi in modo da poter entrare senza aver bisogno
di citofonare,
provocando il mio grande imbarazzo alla frase “soprattutto di
notte”.
In poco
tempo c’eravamo organizzati: dopo scuola passavo da loro a
studiare,a dare
ripetizioni di matematica a Naruto e ad approfondire storia con Sasuke
e a
volte mi protraevo fino a tarda sera.
Certo il
cibo era scarso considerando che Naruto mangiava di solito scatolette
di tonno
e cibi già preconfezionati e questo a Sasuke non andava bene
e in genere
preferiva rimanere a digiuno piuttosto che mangiare quelle cose.
Quei due
avevano sicuramente bisogno di una balia e io a cosa servivo? Pensai
subito di
rimediare facendo cambiare tipo di alimentazione a Naruto e ponendo
fine allo
sciopero della fame di Sasuke. Così feci un salto in banca e
dai miei risparmi
per l’università presi i soldi necessari per
comprare una piccola cucina di
seconda mano ma ancora in buono stato.
L’idea era
subito piaciuta a entrambi i ragazzi che comunque reagirono
diversamente:
Naruto si attaccò al mio collo continuando a saltare e a
farmi girare per tutta
la stanza mentre Sasuke si limitò solo ad annuire dicendo un
semplice “grazie”
appena accennato.
Così a
volte mi mettevo ai fornelli e cucinavo qualcosa di poco complicato per
saziare
la fame di Naruto.
Il coltello
affettava veloce il pomodoro che avrei messo nell’insalata,
mentre la salsa
bolliva nella grande pentola.
Era una
stupenda domenica mattina anche se il freddo dell’inverno si
faceva sentire.
L’odore
della salsa si espandeva in tutta la stanza facendo brontolare il mio
povero
stomaco.
Deve essere
proprio ottima sarà meglio assaggiarla.
Prendo il
cucchiaio di legno posto sul ripiano della piccola cucina e lo affondo
nel
contenuto denso e rosso.
Ha un
profumo davvero invitante spero solo che il sapore sia lo stesso.
Soffio
piano sperando che si raffreddi.
“Naruto!”
lo rimprovero mentre con una bruschetta di pane prende la salsa posta
sul
cucchiaio.
Mi sorride
con ancora il pane in bocca facendomi intendere che la salsa era
proprio buona
come avevo sperato.
Sasuke dal
divano alza gli occhi per poi immergersi nuovamente nella lettura.
La radio
incomincia a trasmettere un motivetto allegro che sono sicura di
conoscere
bene.
Naruto mi
precede e inizia a cantare mentre tenta nuovamente di afferrare il
cucchiaio.
“When the moon hits your eye like a
big pizza
pie…” mi abbraccia da dietro
procurandomi un leggero solletico alla pancia.
“That’s
amoreee” continuo io
mentre mescolo la salsa
e aumento un po’ il fuoco.
Mi fa
girare e il cucchiaio cade nella pentola.
Vorrei
rimproverarlo di nuovo ma ho stampato in faccia un sorriso da ebete che
so non
se ne andrà molto facilmente.
Continuando
a cantare, mi prende per la vita e ci mettiamo a ballare una specie di
walzer.
Canto e
rido insieme a lui non pensando più a mescolare la salsa:
tanto mangeremo solo
l’insalata!
“When
the
world seems to shine…” mi
dondolo mentre aspetto che Naruto
continui.
“..like
you've had too much wine” si stacca da me
baciandomi a fior di
labbra per poi indicare Sasuke invitandolo a continuare la canzone.
“That’s…”
“amore” “No
Sas’kè più sentimento sembri che stai
cantando ad un funerale!” si lamenta
Naruto.
Sasuke
tenta di ignorarlo e riprende la sua lettura ma poi alza gli occhi di
scatto.
Mi fissa e
io lo guardo di rimando con sguardo un po’ confuso.
“Non
sentite un cattivo odore?” Spalanco gli occhi e mi volto di
scatto: il
cucchiaio…la pentola…addio salsa!!
Mi
precipito sul piano cucina su cui lo smalto bianco aveva fatto posto a
chiazze
rosse e incrostate!
Con una
forchetta tento di recuperare il colpevole cucchiaio mentre Naruto
spegne il
gas e, prendendola a nude mani, toglie la pentola dal fornello.
“Ahii!”
Naruto lascia andare la pentola rovente scottandosi le mani e la salsa
si
rovescia sul pavimento macchiando i mobili e noi compresi.
Per la
stanza si sente solo il rumore della pentola che sbatte violentemente
sul
pavimento mentre sei occhi aspettano che si fermi.
Ecco come
una bella domenica mattina si poteva trasformare in una disastrosa
domenica mattina.
“Hina mi
dispiace tanto è tutta colpa mia!” Naruto si era
premurato a prendere lo
strofinaccio e ad affogarlo nel pozzanghera vermiglia tingendo di rosso
anche
la stoffa.
So bene che
la colpa non è del tutto sua, sono stata io a far finire il
cucchiaio dentro la
pentola perciò non poteva di certo addossarsi tutte le
responsabilità.
“Ma no
Naruto! Non puoi pulire solo con quello strofinaccio” mi
guarda e si gratta
imbarazzato la guancia sporcandosi il viso.
“Sciocchino”
mi chino su di lui e con un tovagliolo li ripulisco la guancia ma lui
avvicina
il mio viso al suo e mi bacia con trasporto. Le guancie mi si colorano
di
porpora e i battiti del cuore accelerano: Naruto che cosa pensi di fare?
“Erm
piccioncini…” Sasuke si schiarisce la voce e
ciò mi procura ancora più imbarazzo.
“B-Basta
Naru” mi stacco dalle sue labbra in preda alle vertigini.
“Ecco
Sasuke sei sempre il solito guastafeste!” Mi dirigo verso lo
sgabuzzino e tiro
fuori il secchio.
Purtroppo
non vi era un vero e proprio lavello perciò ero costretta a
lavare posate,
pentole e quant’altro nel lavandino del bagno.
Riempio il
secchio notando l’ammasso di biancheria sporca che
c’era accumulata in un
angolo, ovviamente tutta del mio ragazzo: avrei dovuto parlare con
Sasuke uno
di quei giorni!
Ritornata nella
stanza principale mi accorgo che le macchie di salsa nella cucina erano
scomparse così come nei mobili e che Sasuke insieme a Naruto
stavano tentando
di ripulire il pavimento, con la sola differenza che Sasuke era
perfettamente
pulito mentre Naruto aveva la felpa e i jeans pieni di salsa. Con un
cenno li
faccio spostare e, strizzato lo straccio, con la scopa incomincio a
cancellare
le ultime tracce di salsa dal pavimento.
“Ragazzi
non c’è troppo silenzio secondo voi?”
Sasuke si guarda intorno e anche io e
Naruto ci fermiamo ascoltando attentamente: silenzio. Era alquanto
strano: di
solito la domenica mattina si sentivano le chiacchiere dei ragazzi che
abitavano nella pensione e molte volte le urla di Shizune che li
rincorreva
rimproverandoli e chiedendoli di fare silenzio; molte volte le
domeniche erano
divertenti e chiassose al contrario di oggi!
Ci
guardiamo in volto preoccupati o almeno io lo sono: Sasuke ha
un’espressione
incomprensibile mentre Naruto sembra non aver capito quale fosse il
problema.
“Beh? Può darsi
che sono andati in gita non c’è da
spaventarsi!”
“Naruto se
fossero andati in gita ce ne saremmo accorti!”
“Shh state
zitti” li ammonisco mentre vengo colta di sorpresa da un
rumore che proveniva
proprio dietro la porta dell’appartamento.
Rimaniamo in
silenzio e Naruto deglutisce rumorosamente, segno di profonda
inquietudine per
lui.
La porta si
spalanca.
“Si può
sapere che succede qui? Che è stato tutto quel casino che ho
sentito poco
prima?”
Una ragazza
molto più grande di noi con i capelli biondo cenere raccolti
in quattro codini
e vestita con colori prettamente militari ci stava urlando contro
minacciandoci
con un mestolo.
Non avevo
mai visto quella ragazza alla pensione, di certo doveva essere nuova
dalla
faccia dei due coinquilini.
“Erm…tu
saresti?” azzardò a dire Naruto.
“Sabaku no
Temari vostra nuova portinaia e responsabile della pensione!”
Lo shock
era visibile sui volti dei due ragazzi.
“C-cosa? No
che fine hai fatto fare a Shizune?!” Naruto sembra essere
irritato dalla sua
presenza ma allo stesso tempo triste per la scomparsa improvvisa di
Shizune.
Mi aveva
raccontato che Shizune era a capo di quella pensione da quando lui si
era
trasferito in quella pensione dopo essere uscito
dall’orfanotrofio. Shizune era
come una sorella maggiore per lui e si divertiva a prenderla in giro o
a farla
ubriacare di tanto in tanto per uscire di nascosto la notte. Devo
ammettere che
io stessa mi ero affezionata a quella donna e mi dispiaceva non
trovarla più in
portineria.
“La
signorina Shizune tra meno di un anno si sposa: ha bisogno di trovarsi
un
lavoro decente e visto che si doveva trasferire ha deciso di farlo
senza
destare troppo sospetto. Era profondamente dispiaciuta della sua
improvvisa
partenza ma mi ha lasciato detto che tornerà a trovarvi il
prima possibile, il
tempo solo di sistemarsi nella sua nuova casa.”
La ragazza
spiegava mentre continuavo a passare lo straccio a terra dietro le
spalle dei due
ragazzi, stando attenta a non farmi sorprendere in quello stato:
dopotutto era
colpa mia se avevo combinato quel macello e il mestolo che teneva in
mano non
era niente di rassicurante.
“Oh giusto
ora ricordo: la scorsa settimana l’ho incontrata
all’agenzia, stava prenotando
un biglietto”
“E tu me lo
dici adesso Sasuke!”
“Non
pensavo che fosse qualcosa di importante”
“Fate
silenzio! E statemi a sentire…tutti e tre”
Purtroppo
ero stata scoperta! Mi alzo e pulendomi le mani con lo strofinaccio,
avanzo
fino a posizionarmi al fianco di Naruto.
“E tu
signorinella che ci fai qui? Questa stanza è solo per due
perciò fila subito
nella tua”
“Ecco
vedi…” tento di spiegare ma le parole mi muoiono
in gola: mi sento come una
stupida bambina, sto ricominciando a balbettare!
“Posso
benissimo spiegare io” interviene Sasuke calmando un
po’ i battiti del mio
cuore “lei è Hiyuga Hinata, la ragazza del
biondino qui a fianco, viene spesso
da noi e ormai Shizune la riteneva come una della pensione
perciò cerca di
trattarla bene…intesi?”
Le guance
della ragazza si imporporano dalla rabbia.
“Senti
ragazzino non tentare di fare il gradasso con me! In questo dormitorio
ci sono
delle regole e finche ci sarò io queste regole devono essere
rispettate!Lei qui
solo durante gli orari di visita. Intesi?!”
La donna
puntava il dito a qualche centimetro dalla faccia di Sasuke: di certo
tra loro
due vi era un’antipatia reciproca.
“Si scusa è
colpa mia! Lasciami raccogliere le mie cose e…”
“Ma che
diamine è successo qui?” La ragazza non mi fece
neanche finire di parlare:
evidentemente si era accorta del secchio d’acqua e degli
strofinacci macchiati
di rosso.
“Ecco
signorina…”
“Mi fai
sentire più vecchia così! Chiamami
Temari”
“Ecco
Temari…io sono la…beh…si sto con
Naruto e da poco Sasuke è andato a vivere con
lui, non mangiavano bene solo scatolette di tonno e qualche pizza
perciò ho
pensato bene di aggiungere una cucina e di venire ogni tanto a
controllare la
situazione”
Non sentivo
di giustificarmi eppure quella ragazza mi metteva una certa ansia
tipica delle
persone troppo sicure di se. Spero solo che comprenda la mia situazione.
“Oh ma se è
per questo non devi preoccuparti”
Mi mette
una mano tra i capelli e con fare amorevole me li scompiglia
lasciandomi senza
parole.
“Sono stata
arruolata nell’esercito per un po’ prima di
lavorare in questa pensione, so
benissimo come trattare i ragazzi e dargli il rancio e poi io questo
non lo uso
mica solo per picchiare”
Indica il
mestolo e si apre in un sorriso a trentadue denti simile a quello del
mio
ragazzo…ma che fine aveva fatto?
Naruto
stava seduto e fissava Temari con fare sospettoso.
“Che hai da
guardare ragazzino?”
Naruto si
alza dalla sedia e con tutta calma si avvicina alla ragazza che stava
di fronte
a me.
“Io e te
dobbiamo parlare”
Non avevo
mai visto Naruto così serio e la cosa mi fece alquanto
paura: cosa aveva in
mente?
Temari gli
fa cenno di precederlo e dopo che anche lei è uscita dalla
porta questa viene
chiusa.
Mi lascio
cadere sul divanetto e con insistenza torturo l’orlo di un
cuscino in attesa di
sentire qualsiasi suono che mi faccia capire di che cosa stavano
parlando.
“Tranquilla
il tuo ragazzo sa quel che fa” mi fa spaventare Sasuke
pronunciando queste
parole da dietro la mia schiena dove io praticamente non lo avrei mai
potuto
vedere.
Le sue
parole mi tranquillizzano per un po’: in fondo anche lui
stava imparando a
conoscere Naruto, forse anche più di me.
“O almeno
spero!” mi volto di scatto e cerco di fulminarlo con lo
sguardo ma il mio
tentativo è del tutto inutile: lui stava già
guardando la porta che nel
frattempo si era aperta facendo entrare un Naruto trionfante.
“Mi
raccomando alle sette puntuali, non ripasserò una seconda
volta” Temari sbatte
la porta furente e la tensione svanisce.
“Si può
sapere baka che cosa le hai detto?” Sasuke appoggiato alla
finestra scruta
attentamente il viso di Naruto che intanto aveva riacceso la radio.
“Io? Vuoi
dire lei! Si è offerta di prepararci il pranzo e la cena,
certo ha degli orari
un po’ strani ma ci abitueremo!”
“Cosa? Ma
dove?” era la prima volta che vedevo Sasuke meravigliato.
“Rilassati
Sas’kè! Verrà lei qui da noi e noi non
dovremo far altro che aprirle la porta e
farle trovare gli ingredienti per quello che dobbiamo
mangiare!”
Naruto
sembrava entusiasta dall’idea di mangiare regolarmente ogni
giorno: forse era
proprio quello di cui aveva bisogno! Io con lo studio e la famiglia non
potevo
trovare tutto quel tempo che richiedeva occuparsi di Naruto.
Mi sento
inutile e un’ondata di tristezza mi attraversa lasciandomi
con gli occhi fissi
su un punto indefinito.
“Ehi Hina?”
Naruto mi sventola davanti una mano e io ricomincio a sbattere le
palpebre.
“C-cosa?”
“Ovviamente
Tamarro ha detto che tu puoi venire ogni volta che vorrai,
farà un’eccezione
per te”
“Si chiama
Temari!” dico tentando di nascondere il sorriso che stava
affiorando tra le mie
labbra ma non ci riesco. Mi fiondo tra le braccia di Naruto che mi
accoglie
dolcemente.
Non mi
accorgo che nel mio gesto ho fatto rovesciare il secchio con
l’acqua,
bagnandomi i jeans.
“…ops” dico
mentre Naruto mi solleva per non farmi bagnare le scarpe.
“Non dovrei
essere io quello che combina pasticci!” mi sussurra mentre mi
aggrappo al suo
collo.
“Beh siamo
pari adesso”. Avvicina le mie labbra alle sue.
“Ma che
sdolcinati! Io sto morendo di fame, vado a mangiarmi un
panino!”
Le parole
di Sasuke mi riportano alla realtà e ho subito un crampo
alla pancia.
Guardo gli
occhi azzurri del mio ragazzo.
“Aspetta
veniamo anche noi!” diciamo insieme.
Anche quel
giorno la povera cucina aveva dovuto subire i nostri disastri.
“Hinaaa me ne dai un
po’?” stacco un pezzo e glielo do.
“Naruto secondo te
come finirà la nostra storia?”
“Beh può darsi che ci
ritroveremo in una giungla” dice prendendo
una patatina da
Sasuke.
“giungla?” “Si come
Tarzan e Jane”
“Ecco Tarzan allora
urla” Sasuke gli tira un calcio per la patatina rubata.
“aaaaaaaahii”
~♥
Eccomi
finalmente sono tornata!x3 E si lo so vi sono mancata eh? (*lanciano i
pomodori*) Mi dispiace veramente tanto per il ritardo solo che
sinceramente ho
cambiato tutto all’improvviso. Questo non era il capitolo che
avevo ideato ma
ho detto “perché non li facciamo rosicare ancora
un po’” XD Questo capitolo è
il frutto di un sogno stupendo che mi ha dato la giusta ispirazione per
mettermi a scrivere l’intero capitolo *.* Come avete visto in
EFP adesso si può
rispondere istantaneamente alle recensioni quindi adesso
risponderò alle vostre
dello scorso cap e si spera a quelle di questo.
Faccio un
po’ di pubblicità alla mia fic Più del Quarzo e del Diamante
postata pochi minuti fa.
Alla
prossima.
dreem