Libri > Harry Potter
Ricorda la storia  |      
Autore: LadyMorgan    22/12/2010    3 recensioni
Prima storia del mio pacchetto di Natale, di cui non sono particolarmente convinta ma che in ogni caso chiusa a chiave nel mio PC serve a poco e niente.
I pensieri di un detenuto in carcere, senza possibilità di speranze, ma con la disperazione di crimini non perdonati.
[...]Ho realizzato che la mia anima non mi apparteneva nel momento in cui i suoi componenti sono stati distrutti.
Perciò perdono, Regulus, per non essere stato il fratello che sarei dovuto essere.
Perdono, Prongs, per non essere rimasto al tuo fianco, unico luogo dove sarei mai voluto trovarmi, quando più avevi bisogno di me.
Perdono, Moony, per averti abbandonato ad un mondo che temi e che ti teme, senza averlo potuto impedire.
Ma la Morte non perdona.
Genere: Dark, Drammatico, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: James Potter, Regulus Black, Remus Lupin, Sirius Black
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Perdono

La felicità viene risucchiata e la gioia demolita, la mente annientata e la speranza abbattuta.

Eppure io sono ancora qui.

Pazzo, forse – chi mai non lo sarebbe in questo inferno di gelo? – ma più lucido di quanto non mi sia mai sentito in vita.

Quell’anima che ancora non si è arresa al gelo si è aperta al dolore, perché le ragioni della sua mutilazione sono tutte, dalla prima all’ultima, colpa sua.

 

Non ho mai riconosciuto qualcuno come sufficientemente padrone della mia anima da potervi vantare qualche diritto.

La mia anima, proclamavo, era mia e basta. Non dipendeva da nessuno.

Che sciocco, illuso idiota che ero e sono.

Ho realizzato che la mia anima non mi apparteneva nel momento in cui i suoi componenti sono stati distrutti.

 

Perciò perdono, Regulus, per non essere stato il fratello che sarei dovuto essere.

Mi sono arrogato la responsabilità di decidere anche per te, di ignorarti e dare per scontato fatti non ovvi. Ne pago ora le conseguenze perché, da vivo, sconto la pena della tua morte.

 

Perdono, Prongs, per non essere rimasto al tuo fianco, unico luogo dove sarei mai voluto trovarmi, quando più avevi bisogno di me.

Ho voluto credere alla tua, e nostra, immortalità, ho voluto dimostrare di essere più furbo del destino stesso. E il gelo nella mia mente e nel mio petto non sarà mai una punizione sufficiente.

 

Perdono, Moony, per averti abbandonato ad un mondo che temi e che ti teme, senza averlo potuto impedire.

La mia arroganza ha ritenuto di poter rivelare di più, prevedere di più. Ho tagliato fuori dal nostro gruppo la tua intelligenza, Moony. E senza uno i Malandrini collassano.

 

 

Perdono, solo perdono.

 

Non posso scappare, non ho il diritto di essere felice. La mia inesistente giuria ha proclamato una pena per la colpa sbagliata, ma quella vera io la sento tutta.

Ho portato solo morte a chi mi circondava.

Morte e disperazione.

Mi merito questo gelo e questa pazzia.

Sono innocente, ma la mia colpa è nera come il mio cognome.

Vorrei poterli rivedere tutti, per un giorno, per chiedere perdono.

Solo perdono.

 

 

Ma la Morte non perdona.

  
Leggi le 3 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: LadyMorgan