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Autore: gemellina    30/12/2010    8 recensioni
“Chi ti scrive, Draco?!”
“Oh solo… ehm… pubblicità… sì, sapete madre… hanno aperto una nuova gelateria a Diagon Alley…”
Genere: Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Harry Potter, Narcissa Malfoy, Pansy Parkinson, Ron Weasley | Coppie: Draco/Hermione
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Altro contesto
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Ma che bel bentornato che mi avete dato!
Ragazze, sono realmente commossa… non me l’aspettavo, credevo vi foste dimenticate di me ed invece è così bello sapere che posso condividere di nuovo con voi questa passione JOltremodo felice, anche perché questa storia piena di equivoci vi piaccia!
Ora godetevi l’ultimo capitolo di questo 2010, io intanto scrivo il resto della storia! J
Vi auguro un buon 2011 e ci rivediamo a Gennaio!!!

 

 
Compleanno con… sorpresa!

 
La mattina seguente il ventinovenne Draco, venne accolto da un coro di elfi, che sotto ordine di Narcissa, cantavano un imbarazzante: “Happy Birthday to Mr Draco”.
“Ehm… che diamine significa?”, domandò rivolto alla madre.
Lei per tutta risposta sorrise smagliante.
“Auguri Draco! Ho pensato che potesse farti piacere, visto che per stasera hai ben deciso di festeggiare in completa solitudine…”
“Vi ringrazio per il… gesto, ma davvero non dovevate! Per i festeggiamenti, beh credo che alla fine uscirò… magari per una Burrobirra con… Blaise…”
Una piccola bugia a fin di bene.
Narcissa sorrise in maniera stucchevole. Cosa che non le si addiceva per nulla.
“Sarebbe stato  terribilmente strano per me, saperti solo a casa, mentre io ero a cena dai… Nott!”
Draco si sentì terribilmente in colpa. Addentò una brioche e con la scusa che doveva lavorare, tolse il disturbo, smaterializzandosi invece da un Hermione in preda ad un post-sbornia da non dimenticare.
 
**
 
In preda ad un mal di testa di dimensioni epiche, Hermione cercava di mettere a posto i pezzi di una serata altamente alcolica in compagnia di se stessa.
Ricordava di aver fatto una cosa terribilmente stupida, che le sarebbe costata la vita, ma non riusciva a ricordare cosa.
 
Pop
 
“Buongiorno, am…!”
“Ssh… non urlare!”
“Ma non sto urlando!”
“Ah no?!”
“No!”
“Oh beh… buon compleanno, amore!”, disse poi saltandogli al collo, nonostante i dolori e la voglia di vomitare.
Lui la scostò da sè e la guardò attentamente.
Lo sguardo era strano. Aveva bevuto. E anche tanto.
“Ieri sera ti sei fermata in qualche taverna, per caso?!”
Lo sguardo scemo di Hermione cercò invano di assumere le fattezze di uno sguardo interrogatore, ma non vi riuscì.
“Oh no… ho bevuto un po’, mentre facevo il bagno!”, ammise.
“Quanto un po’?”, chiese indagando ancora.
“Una bottiglia di vino rosso!”
Come un fulmine a ciel sereno, Hermione ricordò cos’aveva combinato.
Era-nella-merda-più-nera.
 
 
“Hermione, ti dispiace se mi faccio un caffè?!”
In preda al vino aveva detto a Ron che portava un amico.
La cena era in onore di Ron e della sua sorpresa, e non c’era bisogno che lei portasse scompiglio con la presenza di Draco Malfoy, il suo ragazzo, l’uomo che i due suoi migliori amici odiavano. Non ce n’era davvero bisogno.
E non c’era neppure bisogno di rovinare il compleanno di Draco.
“Non sai cosa mi ha fatto trovare stamane mia madre come regalo… una massa di elfi che hanno iniziato a cantare…”
Stava per rovinare la vita a 3 persone, che poi avrebbero rovinato la vita a lei.
“..da non credere…”
“Draco?!”
“Sì?!”
“Ho voglia di fare l’amore…”, disse sensuale stuzzicandolo.
Doveva far qualcosa per addolcirlo e pensare magari ad un piano B.
“Mi hai letto nel pensiero…”, biascicò lui mentre le baciava il collo con studiata meticolosità.
Lei si fece scappare un gemito.
“Buon compleanno, Draco!”, disse, mentre con veemenza gli lacerava, letteralmente, la camicia.
 
 
Nonaveva pensato ad un Piano B.
In completa trance dovuta dai momenti pieni di estasi, appena provati, non era riuscita a trovare un Piano B.
“Cos’hai in mente per stasera?!”, domandò lascivo baciandole il ventre.
Lei sorrise imbarazzata, prima di affondare la testa sul cuscino per cercare di uccidersi.
“E’ una sorpresa….”, disse col sorriso più dolcemente falso che le riuscisse, prima di deglutire a vuoto.
 
**
 
Ore6 p.m. Casa Weasley-Parkinson
 
Pansy dopo una crisi di dubbi esistenziali era riuscita a trovare l’abbigliamento perfetto per la cena.
Una splendida casacca rosso-oro su dei pantaloni neri con ballerine dorate.
“Tesoro, come diamine ti sei conciata?!”, domandò uno scandalizzato Ron, quando la sua lei aveva iniziato a fare le giravolte per cercare apprezzamenti.
A quella domanda proferita con tono a dir poco sconvolto chiese cos’aveva che non andasse.
“Beh i colori, principalmente…”
Lei si avvicinò stranita al piano cottura dove lui stava trafficando con delle carotine.
“Ma sono quelli della vostra Casa!”, disse lei come se la cosa fosse ovvia.
Lui sorrise commosso.
Le avrebbe provate tutte pur di piacere ai suoi migliori amici, ma questo non significava che lui si sarebbe vestito di verde-argento e avrebbe parlato di quanto schifo facessero i babbani, solo per compiacere quell’obbrobrio di Draco Malfoy.
“Amore, tranquilla… togli questi abiti, e vestiti come ti vesti normalmente. Non saranno i colori a farti apprezzare da Hermione ed Harry, ma la tua splendida personalità!”
Lei sorrise felice, e scoccato un bacio sulle labbra del suo amore, andò a cambiarsi.
 
Ore 6,30 p.m. Località ignota.
 
“Alla fine ho optato per una bottiglia di vino!”
“Hai davvero qualcosa per cui brindare?!”
“Uhm certo… finalmente ti presento ai miei migliori amici… sono felice!”
“Beh certo… io invece per l’occasione  ho ripassato gli incantesimi di barriera… non si sa mai!”
 
 
**
 
Ron, Pansy e l’arrosto di vitello nel forno, stavano passando attimi di puro nervosismo.
E se Hermione se ne usciva che era ancora innamorata di Ron?
E se Harry avesse scagliato l’anatema che uccide su Pansy?
E se l’arrosto si fosse bruciato, come avrebbero potuto saziarsi i loro ospiti?
Chi era l’amico di Hermione?
Ma soprattutto… chi era l’amica di Harry?
 
Harry era stato lasciato da Ginny ben due anni prima, e da allora s’era messo in testa di volere una vita tranquilla senza donne, quindi questa nuova amica… doveva avere qualcosa di veramente speciale.
 
Improvvisamente il campanello avvisò i padroni di casa, che qualcuno era appena arrivato.
“Oh cielo! Sarà Harry o Hermione?!”, domandò istericamente Pansy, saltellando sul posto senza un reale motivo.
“Spero Ha… Her… Har… Oh per Merlino!”
Chiunque fosse… la cena sarebbe stata un disastro, ormai ne era certo!
“Ehi…”, ma rimasse bloccato quando si accorse di chi effettivamente era.
“Salve… lei crede in Dio?!”
“Io cosa?!”
“Sì, lei crede in Dio?!”
“Fuori!!! Non ho tempo da perdere!”, e con un brusco gesto, chiuse la porta sbattendola con veemenza.
Stupidi Testimoni di Geova!
 
Pansy lo raggiunse, accarezzandogli con il dorso della mano la guancia.
“Ok, amore… adesso credo sia meglio fare un po’ di meditazione…”
Lui per tutta risposta la guardò torvo, un persistente odore di bruciato inondava le sue narici.
“Oh merda… l’arrosto!”
Si guardarono e scapparono verso il forno: l’arrosto aveva tutta la consistenza di un Bezoar!
Navigavano a vele spiegate verso un oceano di letame di drago!
  
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