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Autore: Waltdisneydreams    03/01/2011    4 recensioni
A chi non piacciono i cartoni disney? a chi non piace la saga di Twilight? e se le due cose venissero unite cosa otterremmo?
magari una principessa di nome Bella ed un principe-vampiro di nome Edward che deve salvare la sua amata e aiutarla a liberare il regno dal comando della regina cattiva. Un mix tra disney e Twilight. Spero vi piaccia!!! :)
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Bella/Edward
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun libro/film
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Capitolo 1

 

C’era una volta, una principessa di nome Isabella, ma tutti la chiamavano Bella. Era di una bellezza straordinaria, era candida come la neve e aveva le guancie rosee. Visse la sua infanzia con serenità fino a quando un giorno la sua dolce mamma, che aveva sempre governato il regno con amore e dolcezza, si ammalò. Da quando la regina Renee si ammalò non ci fu giorno che Bella non passò con lei. Gli sistemava i cuscini, gli portava l’acqua…insomma si prendeva cura di lei, mentre il padre doveva continuare a occuparsi del regno. Ma purtroppo gli sforzi della piccola principessa non bastarono a far guarire la madre, che un giorno morì. Fu un giorno molto triste per il regno, che aveva sofferto molto la perdita dell’amata regina. Il re Charlie e la principessa Bella soffrirono molto la perdita della regina, ma dovevano tenere i nervi saldi e continuare a occuparsi del regno. La principessa Bella fu degna di quel titolo, perché governava con amore e dolcezza, proprio come governava la madre, e anche lei fu una principessa molto amata.

Qualche mese dopo che la principessa compì diciassette anni, nel cuore del re Charlie fece breccia una donna molto graziosa, ma attenzione, l’apparenza può ingannare. La donna aveva dimostrato di essere una brava regina e, cosa più importante per il re, aveva dimostrato di voler bene a Bella, così dopo qualche mese il re decise di sposare la donna.

La recita della donna andò avanti per un annetto, dopodiché incominciò a mostrare la sua vera faccia. Iniziò a trattare male Bella e a trascurare il regno, ma il povero re Charlie non si accorgeva di nulla perché era accecato dall’amore.

«Padre. Oh padre, dovete cacciare quella donna da casa nostra», gli ripeteva la principessa in continuazione.

«Non ne capisco il motivo», rispondeva il re.

«Padre, ma come fate a non accorgervene! Il regno intero la detesta e mi tratta male, mi odia. Oh padre se solo non foste accecato dall’amore, se solo poteste vedere ciò che quella donna è in grado di fare!», ripeteva la principessa per poi ritirarsi nella sua stanza cercando di trovare una soluzione migliore per far svegliare il re da quell’incantesimo d’amore.

Ma un giorno il re Charlie colse in flagrante la regina, che stava sgridando Bella. Così l’amore che prima impediva al re di vedere le malefatte della donna, ora si era trasformato in odio profondo.

«Guardie! Guardie!», urlò a squarciagola e le guardie accorsero subito all’urlo del sovrano. Ma la donna malefica riuscì a scappare.

«Oh mia principessa, potrai mai perdonarmi? Avevi ragione. L’amore mi accecava e per tutto questo tempo ho lasciato quella pazza alla guida del regno e ho lasciato che vagasse liberamente nella nostra casa. Mai più succederà una cosa del genere. D’ora in poi quel che tu dirai per me sarà oro», disse il re alla figlia abbracciandola.

«Oh padre, ma certo che vi perdono», disse Bella ricambiando l’abbraccio.

«Cara figlia, ora dovrai scappare via, tu lo capisci non è vero? Quella donna cercherà vendetta e quale altro modo migliore se non uccidere la famiglia che l’ha condannata alla prigionia? Al crepuscolo del nuovo giorno tu te ne andrai in un luogo sicuro, un vecchio castello. Il luogo dove si trova non lo conosce nessuno, era il vecchio rifugio mio e di tua madre, il nostro nascondiglio di quando eravamo giovani».

«Padre e voi non venite con me? La donna cercherà anche voi, tenterà di uccidervi. Perché non venite con me al sicuro?», chiese la principessa preoccupata e spaventata per le sorti del padre.

«Oh mia Bella, non posso abbandonare il mio popolo e lasciarlo nelle mani di quella pazza. Un giorno capirai».

«D’accordo padre», disse la principessa e lo abbracciò forte a sé.

Bella preparò una piccola borsa contenente il minimo indispensabile e anche alcuni passatempi per non annoiarsi lì tutta sola nella torre.

L’intera notte non riuscì a dormire, ma pensò al padre.

Al crepuscolo del giorno seguente la principessa dovette dire addio al padre.

«Oh padre, vi supplico ancora una volta. So che dovete rimanere qui per una questione che io non posso comprendere, ma vi prego voi siete l’unica persona che mi è rimasta», disse la principessa con le lacrime agli occhi. «Oh mia cara, non devi piangere. Questo non è un addio, un giorno ci rivedremo», la consolò il padre. Si diedero un ultimo abbraccio.

Quell’addio fu per la principessa, come per il re, molto doloroso.

  
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