Libri > Harry Potter
Segui la storia  |       
Autore: Emily Alexandre    04/01/2011    3 recensioni
Venire al mondo mentre la guerra è fuori dalla porta. Voldemort continua a seminare panico e dolore, ma l'amore sembra essere comunque più forte, al punto da generare nuove piccole vite. Dolore e Gioia. E tanto amore. Fred&George, Harry, Ron, Hermione, Neville, Draco, Luna, Ginny, Teddy, Victoire e Albus Severus. La loro nascita, la gioia dei loro genitori. Piccoli momenti di vita familiare in cui la perfezione di quel momento risente dell'eco di una guerra sanguinosa comunque impossibile da ignorare.
“Due gemellini perfettamente identici, con i capelli rosso-Weasley già evidenti e due deliziose fossette ai lati della bocca. Ridono. Da quando sono nati non fanno altro…” cap 1
“Un regalo inaspettato come se il destino volesse mostrar loro che nonostante la morte e il dolore che li circonda la vita è più forte. Che tra tutti i mali del vaso di Pandora la speranza continuava a resistere.” Cap 3
“Ma non sapeva neppure, Lily, che l’unica preghiera, quella che pensava non si sarebbe mai potuta esaudire, sarebbe stata ascoltata. Non sapeva che un giorno Severus Snape avrebbe dato la vita per proteggere suo figlio.”Cap 6
“E Remus sapeva con assoluta convinzione che finchè suo figlio fosse stato al sicuro, la sua vita non sarebbe mai, mai, tornata ad essere grigia.” Cap 9
Genere: Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Albus Severus Potter, Draco Malfoy, Famiglia Weasley, Harry Potter, Hermione Granger
Note: Missing Moments, Raccolta | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
Capitoli:
 <<  
- Questa storia fa parte della serie 'My Hogwarts Dream'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
The Bravest Man
Nonostante fossero trascorsi otto anni a volte ancora si svegliava di notte con degli incubi. Non erano che immagini prodotte dalla sua mente, lo sapeva,  nessun legame mentale con qualche mago oscuro, eppure lo lasciavano ugualmente  scombussolato tutta la notte.
Anche quella volta non era stata diversa: si era svegliato con il cuore che batteva all’impazzata e si era voltato verso la sveglia… le quattro del mattino. Sospirando si era alzato, cercando di non svegliare sua moglie, e si era diretto verso la camera adiacente dove i suoi bambini riposavano.
James Sirius dormiva arrotolato nel lenzuolo con le braccia e le gambe aperte ed una buffa espressione sul volto: Harry sorrise, chiedendosi per l’ennesima volta se dando a suo figlio il nome dei due Malandrini non avesse condannato se stesso ad una vita passata a rincorrerlo.
L’ultimo arrivato invece riposava tranquillo, con la piccola bocca socchiusa e le manine strette a pugno. Harry gli accarezzò dolcemente i capelli, mentre respirava l’odore che solo un bambino appena nato riusciva ad avere: il più piccolo dei Potter aveva solo un mese ed era placido tanto quanto il fratello era stato –ed era- confusionario.
Ricordava come fosse passato un solo istante la prima volta che l’aveva tenuto in braccio: il pianto era cessato quasi subito e il bambino aveva sgranato i suoi grandi occhi verdi su di lui. Aveva provato un brivido in quel momento, Harry. James aveva gli occhi scuri della madre e lui aveva temuto che gli occhi di Lily sarebbero andati persi… così non era stato. Il suo secondogenito aveva gli occhi della nonna, i suoi occhi, ed era così tranquillo che il nome uscì istintivo dalle sue labbra. Albus.
Non che Dumbledore fosse stato tranquillo, anzi: grazie a Rita aveva scoperto anni addietro che non era stato esattamente un ragazzo esemplare, ma quell’aurea di compostezza che sempre lo aveva circondato pareva essere stata trasmessa, per qualche strano gioco del destino, a suo figlio.
Ginny aveva annuito, sorridente, lieta di poter onorare quel Preside che entrambi avevano amato.
-Albus Harry?- gli aveva chiesto. Suo marito aveva voluto dare al primogenito il nome di suo padre e del suo padrino, ma si chiedeva se volesse trasmettere il proprio almeno al secondo.
Harry guardò il figlio, guardò quei grandi occhi verdi che parevano già scrutare il mondo curiosi e scosse la testa. –Albus Severus. Albus come l’uomo che mi ha guidato per anni. Severus come colui che mi ha protetto in silenzio, nell’ombra, in onore di mia madre. Hai gli occhi di Lily, Ginny, gli occhi che lui amava tanto. È l’uomo più coraggioso che abbia mai conosciuto e questo è il mio modo per ringraziarlo.-
Non se n’era mai pentito. Doveva a Snape così tanto… non aveva mai potuto dirgli grazie, ma poteva far si che il nipote di Lily, l’unico ad avere i suoi occhi, portasse il suo nome.
Il piccolo emise un gorgoglio nel sonno ed Harry lo prese in braccio.
La guerra era finita, i suoi figli sarebbero cresciuti in un mondo in pace, felici e sereni. Quegli anni sarebbero diventati un ricordo, ma lui non avrebbe mai permesso che venissero dimenticati: per comprendere ed apprezzare cosa avevano dovevano ricordare, sempre, quello che avevano rischiato di perdere.
E chi era morto per permettere loro di vivere.
Note: e così la mia avventura si conclude. Vorrei ringraziare tutti voi che mi avete accompagnato fin qui con le vostre splendide parole... grazie davvero, non sapete quanto significhino!
Spero di ritrovarvi da qualche altra parte, in qualche altra storia: quando una ff si conclude il dispiacere è anche, e soprattutto forse, abbandonare voi lettori. Vi lascio il link del mio gruppo su fb dove troverete tutte le novità sulle mie altre fanfic od originali.
Un abbraccio a tutti voi.
Emily Alexandre
   
 
Leggi le 3 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: Emily Alexandre