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Autore: Sara_Skater89    04/01/2011    6 recensioni
Cosa sarebbe accaduto se Sana e Akito si fossero conosciuti in contesti differenti? Cosa sarebbe accaduto se lei fosse un'aspirante adolescente cantante rock e lui un ricco teppista odioso ma con un segreto alquanto scottante???Se avessero scoperto di non essere poi tanto diversi tra di loro???
Genere: Avventura, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Akito Hayama/Heric, Sana Kurata/Rossana Smith, Un po' tutti
Note: AU, OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
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“Concorso “You are a star”: tenta  la fortuna e diventa  anche tu una star del rock!!”

 Il manifesto si ergeva grande su una parete dell’edificio scolastico non lasciando spazio alcuno alla pubblicità poco più in là. Una rossa adolescente lo  guardava con aria trasognata ed entusiasta : quella era l’occasione della sua vita; Si, lei, Sana Kurata, avrebbe potuto diventare famosa se solo avesse partecipato a quel concorso. Ancora intontita per l’eccitazione  prese un volantino  tra il blocco di quelli che c’erano su di un banco vuoto a pochi passi da lei.

“Sai Cantare? Sai suonare uno strumento? Partecipa anche tu con la tua rock band o come solista al concorso che ti potrà dare l’occasione di un primo premio emozionante: potrai ottenere un contratto con  una discografica. Iscriviti entro il 31 /12 al seguente sito www.diventaunastar.jp . Il giorno del concorso di terrà il 13 febbraio ad Okkaido. È vietata la partecipazione ai minorenni salvo se hanno un permesso firmato dai parte dei loro genitori o dai tutor di riferimento.”

Solo maggiorenni?  Perfetto, questo non ci voleva. Non solo il concorso si sarebbe tenuto in un luogo tanto distante da Tokio, ma non aveva neppure ancora l’età per parteciparvi.No perché lei aveva 17 anni e conoscendo sua madre di certo non le avrebbe dato facilmente il consenso. Dannazione!!

“ Oh Sana Eccoti!!”

Una voce sopraggiunta alle sue spalle la fece sobbalzare. Aya Sugita, la sua amica di infanzia da epoche storiche ormai, era a pochi centimetri da lei e la guardava con aria stupita.

“Oh Aya! Che fortuna che sei qui!! Leggi!”Sana le porse il volantino e la ragazza cominciò a leggerlo.

“CIAOO SANA!CIAO AYA!! !”   E d ecco, poco dopo, sopraggiungere  anche Hisae  Kumagae . Ora il trio era al completo. Sana non riuscì a fare a meno di pensare che l’arrivo delle due amiche fosse stato propiziatorio. Erano arrivate proprio al momento giusto.

“ Che fate?- aggiunse Hisae “ volevo dirvi che stasera non potrò partecipare alle prove !!”

Sana annuì . Lei , Hisae e Aya erano accomunate tutte da una stessa passione, la musica, tant’è che avevano fondato una rock band tutta al femminile chiamata Black Girl. Senza rispondere all’amica, Sana le passò un volantino e si mise in attesa. Attendeva che le sue amiche le dicessero qualcosa, un qualche cenno che le facesse capire che lei non era l’unica  desiderosa di partecipare a quel concorso. Ma poco dopo , purtroppo , dovette ricredersi.

" Sana...- cominciò a dire qualche istante dopo Aya- sono contenta di questo concorso, ma ti rendi conto che non potremmo mai partecipare. Primo perchè abbiamo 17 anni e secondo perchè i nostri genitori non sarebbero mai d'accordo...tu sai come è difficile la nostra situazione.."

Purtroppo lo sapeva. Aya e Hisae provenivano da famiglie molto rigide che vedevano nella musica solo una perdita di tempo. Due anni prima lei le aveva convinte a formare la band ,ma solo come  passatempo  di certo non come qualcosa di serio. A quei tempi, Sana non si sarebbe mai immaginata che si sarebbe creata una simile occasione.


" Lo so ragazze ma dai..non possiamo non andarci..provate a convincere i vostri genitori..anche mia mamma non sarà d'accordo ma io ugualmente proverò a parlarne e poi anche se non mi dovesse dare il permesso potremmo andarci di nascosto!! DAIII vi prego...""
" Sana ha ragione Aya..non possiamo è troppo rischioso per noi...mi spiace ma per questa volta passiamo...."
 Sana rimase delusa da quelle affermazioni. Evidentemente l’amore che provavano le sue amiche per la musica non era abbastanza acceso quanto il suo.


" D'accordo ho capito..vorrà dire che farò tutto da sola......"
" Sana- riprese a dire Aya- lo sai che a noi piace suonare ma sai anche che i nostri genitori  non approverebbero mai quindi per favore non ti arrabbiare....ci vediamo alle prove più tardi ok?”
"A cosa serve provare se non possiamo fare nulla? ora devo andare..scusate..ci vediamo.""
" ASPETTA SANA!!"
Ma la ragazza si era già allontanata . Non voleva ascoltare Aya, non voleva sentire le scuse di Hisae; non voleva neppure sentire la vocina dentro di lei che le diceva che forse le sue amiche non avevano del tutto torto. In quel momento però era troppo infuriata con loro per poter vedere con chiarezza le cose.

Quel giorno i corridoi della scuola superiore Hikkokun erano deserti. Sembrava, infatti, che già molti studenti avessero deciso di abbandonare le lezioni prima dell’arrivo delle vacanze natalizie. Sana si avviò lungo il corridoio, verso l’aula di economia domestica , ma qualcosa d’improvviso la bloccò. Alcune voci proveniente da un aula vuota richiamarono non poco la sua attenzione.

“Ohky quante volte ti avrò detto che i miei ordini vanno rispettati!??”

“Ma..ma ti prego non ti infuriare!! Dico sul serio non l’ho fatta apposta a disobbidire..solo che non era il momento adatto!!

“Sei proprio inutile !!Mi hai scocciato! Adesso cosa dovrei farti secondo te?”

Non finì di ascoltare oltre il dialogo  che si fiondò come una furia nell’aula. Accadde tutto in pochi istanti, durante i quali Sana riuscì a generare un certo scompiglio. Con un sonoro “Fermati “si fiondò davanti il malcapitato della situazione gettandosi tra i due interlocutori. Ma evidentemente non si era mossa in tempo: un pugno la colpì in pieno viso facendola sbalzare per terra. Poco importava del dolore: se non altro questo era servito a difendere qualcuno .

“Ma che diavolo sai facendo?”

Una voce, quella voce, l’avrebbe riconosciuta tra mille. Sana alzò la testa di scatto  e si ritrovò a fissare due occhi nocciola; un colore ambrato, un colore caldo ma tuttavia in grado  di far raggelare chiunque si fosse ritrovato a guardarli. Quello sguardo era pungente come il ghiaccio. Ed eccolo lì ,a pochi passi da lei, il ragazzo più odioso, più insopportabile, più viziato ed egoista sulla faccia della terra, che la fissava con aria scocciata e alquanto arrabbiata. Akito Hayama, erede di una famiglia di imprenditori giapponesi, il teppista che da anni  si divertiva a mandare la Hikkokun in subbuglio a causa delle sue angherie, era la persona peggiore che lei conoscesse. Tutti sapevano in quella scuola della rivalità eterna tra lei e Akito, così palese che perfino un bambino avrebbe potuto percepire l’odio reciproco che essi provavano. Hayama si avvicinò alla ragazza ,pronto a strattonarla via, ma Sana fu più lesta e  riuscì ad alzarsi di scatto giusto in tempo per vedere  in soccorso di chi era appena venuta: un ragazzo occhialuto dallo sguardo spaventato la guardava con aria di gratitudine e di terrore allo stesso tempo. Lo riconobbe subito: era Tsuyoshi Ohky , uno degli scagnozzi di Hayama e,  forse, anche uno degli amici più stretti che quel teppistello aveva, se mai si potesse dire che lui potesse avere degli amici. Evidentemente quel giorno Tsuyoshi non era riuscito a portare a termine qualche losco piano archittettato da sul “ boss”.


"
NON CI POSSO CREDERE KURATA..ANCORA TU....!!QUANTE VOLTE TI HO DETTO CHE NON DEVI INTERFERIRE IN QUELLO CHE FACCIO??!! EH??"
Sana sbuffò. Odiava quando quel tizio si rivolgeva in quel modo alle persone, soprattutto a lei.

“ Ma che paura…lo sai che ormai non ti temo più..piuttosto lascia in pace Tsuyoshi..hai capito??”

 “ Altrimenti cosa mi fai???mi stritoli con uno dei tuoi codini??

Akito continuava a guardarla in cagnesco mentre Tsuyoshi , raggomitolato in un angolo della classe ,tremava come una foglia. A quella vista Sana si pentì di aver difeso quel ragazzo, che non solo si dimostrava  un totale codardo, ma era per giunta uno degli amici di Hayama. Maledizione a lei e al suo essere sempre così paladina! Ma ormai il guaio era fatto, tanto valeva tenere testa a quell’ottuso antipatico ragazzo.

“NO CON LE MIE MANI!!”

 “Sisi come no!!! Ad ogni modo perchè mi stai sempre tra i piedi Kurata?? Non ti sopporto più!!”

Hayama aveva ragione. Non era la prima volta che i  due si scontravano. Sembrava che Sana avesse fatto di Akito la sua battaglia personale contro la giustizia e il bullismo.

Il ragazzo si avvicinò a Tsuyoshi con andatura regale, troppo regale per essere un teppista.

“Bhe Kurata, mi spiace dirtelo, ma anche se sei intervenuta ,OhKy merita una lezione!!” e aggiungendo questo Akito alzò un piede pronto a sferrare un potente calcio al ragazzo occhialuto. Quell’azione così spregiudicata e violenta fece infervorare Sana. Odiava Akito, si lo odiava con tutto il cuore  e non gli avrebbe permesso di continuare  a comportarsi in un modo tanto sconsiderato. Con uno scatto felino , senza pensarci troppo, prese Hayama per il colletto della divisa e cominciò a sbatacchiarlo di qua e di là finchè non lo strattonò verso  il pavimento. Quella senz’altro era stata una mossa troppo azzardata, ma la rabbia era troppa per contenersi e Sana era fatta così: una ragazza impulsiva che agiva sempre per il bene altrui.

“LASCI A IN PACE TSUYOSHY , HAYAMA, !! MA NON TI VERGOGNI A TRATTARE COSì UN TUO AMICO???” EH?? NON Ti FAI SCHIFO??”

Hayama per qualche istante la guardò stupito , incapace di proferire parola.C’era stato qualcosa nelle parole della ragazza che lo avevano improvvisamente zittito, qualcosa che Sana non riuscì al momento ad afferrare.  Ma fu solo un istante. L’attimo dopo si rialzò da terra e con uno strano tono di voce aggiunse:

“Tsuyoshi lasciaci soli!! Devo fare due chiacchiere con Kurata!!”

“Ma Hayama..ti prego non farle del male…”

“Ho detto…LEVATI  DALLE SCATOLE”.

 Tsuyoshi non se lo fece ripetere due volte e se la diede a gambe levate, lasciando Sana e Akito soli nell’aula vuota.  Per un attimo Sana provò un brivido di paura. Gli occhi di Hayama continuavano a scrutarla :  erano freddi, gelidi come una notte d’inverno. Mai in vita sua aveva visto uno sguardo del genere. Mai in vita sua uno sguardo era riuscita a paralizzarla a tal punto da farle perdere ogni forza nelle gambe. Akito le si avvicinò e le prese il viso tra le mani. Uno mossa sensuale, se non fosse stato che in lui non c’era niente di passionale ma solo pura cattiveria.  Il viso del ragazzo le si fece sempre più vicino. Anche alla penombra dell’aula, Sana non potè fare a meno di pensare che i lineamenti del ragazzo erano davvero belli, troppo belli per appartenere ad un simile rozzo individuo.

“Kurata..secondo te io ho degli amici?”

Quella domanda così schietta e diretta la fece sobbalzare. Perché mai Akito le faceva una simile domanda?  Sana lo fissò negli occhi senza avere la minima idea di cosa rispondere.

“Kurata sei sorda…ti ho chiesto posso mai io avere degli amici?”

Sana prese un po’ di coraggio e rispose con fare risoluto come se la risposta fosse così ovvia.

“Certo tutti hanno degli amici Hayama, anche per le persone come te c’è qualcuno !!”

Il viso di Akito si rabbugliò per qualche secondo. Ancora una volta le parole di Sana sembravano aver aperto in lui una ferita profonda, una ferita di cui forse solo lui era a conoscenza.

“Qualcuno COME ME, dici Kurata?-aggiunge dopo pochi istanti.-Mi dispiace ma qui ti sbagli. Sono proprio le persone come me che sono destinate a stare sole!! Io non  ho bisogno di amici! Gli amici sono solo una perdita di tempo!!”

Per la seconda volta in quella giornata, Sana provò una rabbia incontrollabile per le parole appena udite da parte ragazzo. E per la seconda volta lo allontanò dal suo viso e lo prese di nuovo per la cravatta della divisa.

“Ehy ragazzino!!! Stammi a sentire bene!! Tu sei solo un viziato, un riccone, e uno stupido.  Tutti hanno bisogno di un amico! RICORDATELO BENE ALTRIMENTI…”

“ALTRIMENTI COSA KURATA?’ –sbottò Akito-EH? COSA MI FAI?? TU NON SAI NIENTE DI ME! Tu hai degli amici, tu sei sempre spensierata! NO TU NON SAI PROPRIO NIENTE DELLA VITA!! PERCIò SMETTILA DI INTROMETTERTI IN AFFARI CHE NON TI RIGUARDANO!!!”

Hayama strattonò  Sana e questa volta fu lei a ritrovarsi per terra. Prima di balzare sul pavimento , la ragazza riuscì ad intravedere un nuovo riflesso negli occhi del ragazzo, un riflesso di tristezza mai visto prima di allora. Per la prima volta rimase senza parole; Akito era riuscito a zittirla perché effettivamente lei non sapeva niente di lui. Dopo alcuni istanti, però, quel silenzio fu rotto dai passi di Hayama che si avvicinò lentamente alla mano destra di Sana e prese un fogliettino da terra. Era il volantino del concorso. Per tutto il tempo  lei l’aveva tenuto stretto tra le sue mani e senza neanche rendersene conto le era scivolato sul pavimento.

" Mm interessante...come mai un simile volantino è tra le tue mani Kurata? non mi dire che tra le tante attività della tua vita ti interessi anche di musica....sarebbe alquanto ridicolo...!!"
"che vorresti dire scusa?? certo ...io amo la musica e ho anche  una rock band femminile!!!!!! che hai da obbiettare...?”
" ah nulla...e dimmi vorresti parteciparvi??”
" si..mi piacerebbe molto."
Improvvisamente l’espressione di Hayama cambiò: sul suo viso, sempre accecato dall’ira era apparsa un espressione interessata.
" Ah si comprendo..bhe...e dimmi..tu cosa sai fare?
" canto..ma perchè tutte queste domande scusa?' "
"  KURATA..RICORDATI..QUI SONO IO CHE ME LA COMANDO..QUINDI  SONO IO A FARE LE DOMANDE CHIARO??
 TU non comandi proprio niente!! E NON TI PERMETTO DI RIDERE DI ME!

“Ahahah ma stai zitta…dai Kurata tu sogni ad occhi aperti! Sei ancora minorenne  e figurati se tu sai cantare!!!ahahah”

La risata di Hayama  rieccheggiò  gelida nell’aula silenziosa. In quella risata, pensò Sana, non c’era nulla di umano.

“Basta MI HAI SCOCCIATA!!! IO ALMENO HO QUALCOSA IN CUI CREDERE..MA TU HAYAMA..CHE SOGNO HAI??!

Benissimo, sana 50 punti per stupidità. Ora si che il giovane sarebbe andato su tutte le furie. Ma nuovamente la reazione del ragazzo la stupì. Invece di arrabbiarsi, sul suo volto apparve una strana espressione di consapevolezza, l’espressione  di chi è stato appena affondato da parole veritiere. Senza dire altro, Hayama si voltò e si avviò verso la porta dell’aula.

“EHY!!!Ma dove stai andando?? Lo sai che non si lasciano i discorsi così?? Eh???”

Ma Hayama parve ignorarla completamente. Tuttavia prima di allontanarsi del tutto proferì una frase che a Sana parve alquanto assurda.

“ Tu mi stupisci sempre Kurata!”

Detto questo si allontanò per la sua strada. Sana rimase a fissare la sagoma del teppista allontanarsi nei meandri dell’edificio. Non c’erano dubbi: quel giorno Akito Hayama, l’aveva stupida non una ma ben due volte.

 

Spolier prox capitolo : 

Vedi Sana...Akio è infelice-disse Tsyoshi.

"Infelice?"

“Si ..infelice…ecco è perquestomotivo che anche se mi tratta male io non voglio allontarmi da lui. Perché anche se si comporta male lui non è così!! Quindi Sana Chan sii meno dura . VEDI Akito ha un segreto..”

 

Angolo Autrice:

Hola Gente! Buon anno a tutti!!Bhe eccomi qui a pubblicare questa nuova fanfiction...era già da un pò di giorni che volevo postarla ma poi mi sono lasciata prendere la mano per la raccolta Pieces of Us e così horimandato la pubblicazione di questa...però stasera mi sono resa conto che non potevo aspettare ancora...Ero curiosa soprautto si capire se questa storia potesse piacere oppure no. Fino ad ora ho scritto solo 4 capitoli, quindi con l'aggiornamento andrò un p a rilento anche a causa degli esami universitari e per via di Pieces of us che devo completare....bhe che dirvi: Sana e Akito non sono come noi li conosciamo. Tempo fa stavo ascoltando una canzone dei The calling  e non so perchè mi venne l'ispirazione per questa storia dove vedremo Sana nelle vesti di un adolescente aspirante musicista e dove saremo dinanzi ad un Akito alquanto antipatico all'inizio ma che in realtà nasconde un segreto molto particolare, sopratutto per gli standard del personaggio. Bhe spero di avervi incuriosita e sopratutto spero che mi lascerete le vostre opionini, in modo che io possa capire se la storia la devo continuare o se fa pena. Detto questo vi saluto. A presto. =) Ps: Ho mesos come note OOC ma cercherò di rendere i personaggi come sono nella storia originale come meglio posso.

  
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