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Autore: Brinne    07/01/2011    10 recensioni
- Forza, venite tutti qua vicino. Allora, ormai è arrivato il momento di svelare l'ultimaparte della Profezia, ma prima: Lucy, so che è imbarazzante come domanda e probabilmente non vuoi rispondere davanti a Peter e Edmund, ma è di fondamentale importanza, ok?-
La ragazza alzò un sopracciglio, perplessa, ma poi annuì.
- Ti sei sviluppata?-
Ecco, questo è il genere di domande che nessuno vorrebbe sentire e le reazioni furono le più diverse: Lucy spalancò gli occhi, Susan non sapeva se ridere o imbarazzarsi, Edmund cominciò a tossire e le orecchie e le gote di Peter si infuocarono e poi, in quanto protettore (ruolo che si era assunto fin dall'inizio e che ribadiva in continuazione), mise una mano sulla spalla di Lucy e guardò malissimo il signor Castoro.
- Signor Castoro, non sono domande da fare a una ragazza, tanto meno alla tua Regina.- Peter non aveva intenzione di usare quel tono autoritario e un po' superbo, ma se ne rese conto solo a metà frase e quindi non riuscì a salvarsi in corner, tuttavia il castoso non se ne curò e non si offese.
- Peter, è imbarazzante per voi quanto lo è per me, ma è di fondamentale importanza. Allora?-
[Susan\Peter] [Lucy\Edmund]
Genere: Azione, Comico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Edmund Pevensie, Lucy Pevensie, Peter Pevensie, Susan Pevensie
Note: Otherverse | Avvertimenti: nessuno
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Lucy si era rintanata nelle sue stanze, proprio come supponeva Susan, ma non per fare i sabba contro i fratelli.
Se fosse stata a conoscienza dell'esistenza dei riti wuduu però, nessuno ci dice che non ne avrebbe volentieri usato uno.
Ad ogni modo, la più piccola dei Pevensie era anche lei furibonda, ma aveva pensato bene di sfogare la sua ira tra le mura sicure di camera sua, e non in giro per il castello, timorosa di dover se no incontrare Edmund o Peter  e i loro paroloni che di saggio avevano ben poco.
Il succo del discorso, avvenuto la sera prima, era che per i fratelli Lucy, oltre a essere una femmina (e questo lo dissero quasi con disgusto), era anche troppo piccola.
Ovviamente sembravano non ricordare che anche lei aveva avuto la su brava parte nella battaglia contro la Strega Bianca.
Ma la mente umana tende a dimenticare le cose sfavorevoli e tenere impresse a fuoco quelle che fanno comodo e i Pevensie erano, per l'appunto, degli uomini.
- Avanti Susan, dove tieni tutte le tue porcherie?- rovistando da cima a fondo nelle credenze e nei cassetti alla ricerca di trucchi o robe simili, Lucy non si accorse di quanto sarebbe stato imbarazzante se qualcuno l'avesse vista in quel momento, così piegata e indaffarata.
C'è da dire che la ragazza non aveva mai usato le porcherie di Susan e quel suo impellente desiderio di trovarle significava solo una cosa: o Lucy era impazzita, oppure si era davvero offesa per quello che avevano detto i fratelli e io opto per la seconda.
Certo, Susan le avrebbe fatto comodo averla con sè per eventuali consigli...la verità era che Lucy non aveva la più pallida idea di come usare le porcherie della sorella e rischiava davvero di fare un gran pasticcio.
Immaginate la prima volta che vi siete truccate, è venuto bene? Ecco, se la risposta è no, allora capirete come stesse Lucy; se la risposta è sì, o mentite oppure siete dei geni.
Comunque, quando trovò le suddette cose, Lucy si rese conto che non sarebbe bastato truccarsi: non poteva presentarsi a cena con la solita camicia e i pantaloni da maschiaccio, come faceva di solito.
- Ciao Lucy!- Susan Pevensie entrò di corsa nella stanza, e Lucy credette che avesse sentito le sue preghiere, ma quando si girò vide la sorella con una spada in mano. Al che, Lucy spalancò gli occhi, ritenendo che Susan aveva ben piùà problemi di lei in quel momento.
- Cosa stai facendo, di grazia?- chiese, alzandosi e avvicinandosi alla sorella, la quale stava nascondendo la spada sotto il materasso.
- La nascondo.-
- Sotto il mio materasso?-
- Sì, se arriva Peter e ti chiede qualcosa, dì che non mi hai ancora visto.-
Prima ancora che Lucy potesse chiederle perchè mai avesse portato una spada nelle loro stanze e l'avesse nascosta sotto il suo materasso, Susan scappò via e dalla sua espressione, la Pevensie capì che sua sorella era furente di rabbia.
- Oh, allora non sono l'unica.- disse, ironicamente.
Tornando al problema dei suoi vestiti, Lucy decise di prendere un abito di Susan. Sapete, uno di quello lunghi e dai colori più stravaganti, con il corpetto e le maniche larghe.
Vestita e truccata, dopo molti tentativi, uscì per andare a cena con un sorriso sfavillante sulle labbra.
Oh, Peter e Edmund si sarebbero accorti che la piccola Lucy era cresciuta.
Come se l'avesse invocato, Peter sgusciò fuori da un corridoio e andò incontro alla sorellina. - Lucy, hai visto Susan?-
Qui la ragazza si arrabbiò molto e non potete nemmeno immaginare quali e quante maledizioni scagliò contro Peter: avrebbe potuto dirle che stava bene, fare una faccia meravigliata e invece aveva detto: - Lucy, hai visto Susan?-
Un comportamento ignobile, ma Lucy non era fatta per arrendersi alla stupidità umana.
- No. Peter? Non noti nulla di diverso in me?- domandò, con lo stesso tono che scommetto avrete usato tutti almeno una volta nella vostra vita, dopo esservi tagliati i capelli.
Il ragazzo la osservò, poi si illuminò in viso: - Lu, hai di nuovo preso il sole, vero? Ti sei almeno protetta con la crema? Sei tutta rossa.-
Senza davvero più parole, Lucy lasciò il fratello in mezzo al corridoio.
Dal profondo del cuore, la ragazza sperava che il fratello non fosse davvero così cretino.
- Ed, confido in te.- bisbigliò, quando scorse Edmund già seduto a tavola.
Lucy entrò nella sala facendo molto rumore, tossendo, battendo i piedi ma il fratello non si voltò, preoccupato com'era a contare quante fette c'erano di arrosto.
Sì, non sto scherzando.
- Ciao Ed, com'è andata la giornata?- disse la ragazza, aprendosi in un sorrisone, mentre il fratello alzava distrattamente gli occhi su di lei.
- Bene. Dove diavolo sono gli altri?-
Il signor Castoro fece allora la sua entrata, dicendo che Peter e Susan non li avrebbero raggiunti a cena, e quindi di cominciare.
Non finì nemmeno di parlare, che Ed proruppe in un urlo di giubilio e Lucy credette fosse perchè era contento di stare un po' da solo con lei.
- Possiamo mangiare il doppio, Lu!-
No, definitivamente Ed non era meno stupido di Peter.
Mentre Lucy cercava qualcosa per punirlo che poteva assomigliare a un rito wuduu, Edmund smise di colpo di mangiare e si voltò verso la sorella, fissandola insistentemente.
Quando Lucy notò lo sguardo, nutrì la speranza che Edmund avesse notato il cambiamento.
- Hai qualcosa che ti impastriccia gli occhi, Lucy. Quando giochi con il signor Tumnus a travestirti, poi lavati la faccia.-
Questo era davvero troppo, per la nostra giovane amica e spero caldamente che nessuno di voi lettori abbia mai vissuto un'esperienza simile.
- Già...- si limitò a dire Lucy, per non fare una scenata.
Ma il ragazzo continuava a osservarla attentamente, senza più curarsi del cibo.
- Che c'è?-
- Vuoi un po' di budino?-
Edmund prese un po' del dolce sul suo cucchiaino e si avvicinò a Lucy e la ragazza fece nel giro di mezzo secondo i più diversi pensieri.
Lucy Pevensie conosceva molto bene suo fratello, e sapeva benissimo cosa significava la sua espressione.
- Edmund Pevensie, ci stai provando con tua sorella?- mormorò, socchiudendo gli occhi.
Presa com'era dalle sue fantasie, la ragazza non notò che l'espressione sul volto di Edmund cambiava irrimediabilmente, passando dal: sono il Sex Symbol di NarniaChe diavolo stai dicendo?.
Ma era troppo tardi, per la nostra Lucy, per salvarsi in corner: posò una mano sulla gamba muscolosa di Edmund e allungò il collo per stampagli un bel bacio sulle labbra.
Ora l'espressione di Edmund si tramutò da che diavolo stai facendo a che schifo.
- Sei completamente impazzita? Che diavolo ti passa per la testa? Hai preso di nuovo troppo sole, è per quello che sei così rossa. Avanti, vai a dormire.-
Non oso raccontarvi l'imbarazzo e la vergonga che animavano Lucy. La schiacciavano, la agitavano, la ribaltavano come una crepe.
La ragazza tolse la mano dalla gamba di Edmund, si alzò in piedi e si allontanò il più in fretta possibile, lasciando il fratello, ancora sconvolto, in balia della sua rabbia.
Lucy Pevensie conosceva molto bene suo fratello, e sapeva benissimo cosa significava la sua espressione.
O così credeva.

Allooooooora, voi mi fate commuovere: 10 recensioni ç___ç
Se devo essere sincera, questo capitolo mi fa abbastanza schifo, ma lascio a voi la sentenza!
Ahaha, aringrazio mille millanta volte tutti quelli che hanno recensito:
Narniana95
yuuki_love
Lils_
cioccolata
QueenLucy
 _ L a l a
Idiopatica
Miss_Rose
Marty_youchy
Elyssa Flaherty
e anche tutti colore che l'hanno messa tra i preferiti:
 _ L a l a
cioccolata
QueenLucy
starinlove
sweet_cullen

Spero davvero di non aver deluso nessuno!
Brinne.
  
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