Il ricordo che più adoravo…
-Hermione che hai tutto bene?.- mi chiese Ron avvicinandosi a me.
-Ehi si va tutto bene.- dissi senza neanche guardarlo.
-Non mi sembra.- disse piano lui.
-Eh cosa?.- dissi alzando lo sguardo.
-No niente, tranquilla.- rispose Ron.
E io ripresi a fissare il vuoto, senza neanche rendermene conto.
Ero
sovrappensiero da un paio di giorni, non riuscivo a concentrarmi sui
compiti e manco sui miei amici e questo mi faceva venire il nervoso, ma
nonostante tutto sapevo qual’era il vero motivo.
Era Draco Malfoy.
Sospirai
al solo pensiero. Il ragazzo più bello di tutta la scuola. Il
ragazzo più odioso, antipatico, egocentrico del mondo. Ma allo
stesso tempo era il mio ragazzo da un anno e passa.
-Un anno….- dissi sospirando ancora.
Ma
nonostante tutto Draco era rimasto Draco, e con lui erano rimaste anche
le sue manie di sparire per un po’, cosa che mi dava molto
fastidio, essendo io una Grifondoro e lui un Serpeverde. E per questo
non sarei mai riuscito a capirlo del tutto.
Ma
nonostante tutto pensai sorridendo, io e lui avevamo unito due case,
che fino a oggi non si erono mai viste unite e la cosa mi fece sentire
immediatamente bene, e finalmente torni al presente.
-Oh Harry quando sei arrivato?.- chiesi sorpresa.
-Cinque minuti fa o anche più.- disse mentre si ingozzava di cibo.
-Ti
fa male mangiare tutti quei dolci, Silente dovrebbe darci più
cibo salutare invece di questo.- dissi allontanando il piatto da me.
-Oh Hermione smettila, a tutti i ragazzi piace mangiare dolci e non iniziare a fare la mamma.- disse Ron acido.
-Io
non sono una mamma.- dissi voltandomi dall’alto lato, come se me
la fossi presa, ma in realtà cercavo solo Lui, ma il tavolo dei
Serpeverde era sempre affollato purtroppo.
-Si
e smettila di fare la bambina.- mi disse facendomi girare. –Che
c’è ti ha lasciato è questo il problema?.-
continuò Ron imperterrito.
-Non sono affari che ti riguardano.- dissi meravigliata dal suo atteggiamento.
-Va
bene non lo saranno magari, ma tu non puoi smettere di mangiare o
rovinare la colazione, il pranzo e la cena a noi, solo perché
lui ti ha lasciato.- disse urlandomi contro.
-Ronald Weasley, Draco non mi ha lasciato e tu non osare rivolgerti in questo modo a me.- dissi alzandomi.
-Hermione dai siediti.- mi disse Harry. Ma era troppo tardi.
-Sedermi
Harry, sedermi?? Perché lo difendi sempre, si può sapere?
È lui che si sta rivolgendo male a me, non il contrario.- dissi
iniziando a urlare, tanto che i Grifondori iniziarono a guardarci.
-Forse lui concorda con me.- disse Ron ridendosela.
-Con te? Harry tu dai ragione a me, no?.- dissi guardandolo decisa.
-Io, beh, dovreste vedervela voi, io non centro.- disse cercando di tirarsi indietro.
-Oh no mio caro.- dissi avvicinandomi a lui –Ora centri anche tu.-
-Hermione ma la finisci, non puoi costringerlo, ma non lo capisci che sei tu il problema, da un anno a questa parte sembri un altra, sei più una di loro.- disse indicando i Serpeverde
–Che di noi, da quando stai con Draco, non sembri la stessa Hermione Granger di quattro anni fa.-
-Non sei tu che decidi chi devo essere.- dissi.
-No,
ma sono il solo che ti sta aprendo gli occhi, Draco è un
bugiardo, Draco non è il ragazzo giusto per te. Draco non ti
ama.-
-Come
osi dire una cosa del genere? Chi sei tu per criticarlo? Allora? E dato
che sei tanto bravo dimmi perché non mi dovrebbe amare, dimmi
chi sarebbe il ragazzo giusto per me!!.- urlai.
Stavo
impazzendo. Delle lacrime cominciarono a scendere lente sul mio viso,
ma non era importante, dovevo chiudere questo discorso, anche se il mio
cuore stava iniziando a cedere.
-Sono
il tuo migliore amico da una vita Herm, e se ti avesse amato almeno un
minio ora sarebbe qua a proteggerti, ma io non lo vedo, da un paio di
giorni…- disse calmo.
-Ora basta, hai superato ogni limite.-
Lasciai la Sala Grande piangendo. Ron non mi aveva mai trattato in questo modo, pensai tristemente.
Appena
fuori dalla sala iniziai a correre, sempre più veloce e mi andai
a nascondere nel mio posto segreto, o meglio era il nostro posto, ma
ultimamente ero sempre sola quando andavo là…
Passai il resto della mattina là nel mio posticino, che poi altri non era che un area riparata vicino al lago nero.
Là
riuscivo a sentirmi al sicuro, perché quello era un posto
speciale, un posto che riusciva a isolarmi dal mondo da cui ero quasi
sempre in fuga.
E
cosi piansi. Piansi tutto il mio odio verso Ron, verso Draco. Si anche
verso lui, perché su una cosa Ron aveva ragione purtroppo, sul
fatto che Draco non era con me nel momento del bisogno.
E questo mi spezzò il cuore.
La sera arrivò velocemente. Quella giornata era stata terribile, pensai cercando di alzarmi.
Ma ero ancora troppo scossa e persi l’equilibro, ritrovandomi a terra poco dopo.
-Ma perché!? Perché mi sento cosi quando non ci sei tu??.- dissi alazando lo sguardo al cielo.
-Perché mi sento cosi fragile? Cosi vuota?.- dissi iniziando nuovamente a piangere.
-Perché senza me non sei niente.- disse una voce vicina.
Mi voltai per lo spavento e lo trovai, proprio davanti a me. Con la sua divisa perfettamente stirata.
Con i suoi capelli biondi pallidi adorabilmente scombinati.
Con i suoi grigi fissi nei miei.
-Ma pechè?.- chiesi disperata.
-Perché tu mi ami.- dissi lui avvicinandosi a me.
-E tu? Tu mi ami Draco?.- gli urlai contro.
-Amarti? Sai che un Malfoy non capisce la parola amore.-
Per un attimo stetti zitta, incredula.
-Ma
io sono l’eccezione alla regola, mia cara Hermione.- disse
aiutandomi ad alzarmi –Io penso di essere l’unico Malfoy
che sappia cosa vuol dire amare, e la cosa più pazzesca non
è questa, è che io mi sia innamorato di una mezzosangue.
-La
più brillante e bella mezzosangue di tutta la scuola.- disse
scostandomi un ciuffo ribelle dagli occhi. –E non ho paura di
dirlo.-
-Allora perché non eri con me oggi, quando Ron mi ha detto quelle cose cattive?.- chiesi.
-Lo sai perché.-
-Non
non lo so il perché Draco.- dissi decisa –Stiamo da un
anno ma non mi hai mai detto perché sparisci sempre.-
-Beh quando sparisco, sono a casa, con i miei.- disse lui nervosamente.
-E perché non me lo hai mai detto?.- chiesi arrabbiata.
-Perché nessuno lo deve sapere.- disse lui irritato.
-Okay, scusa, lo sai che non lo dirò a nessuno.-
-Ecco, e più avanti ti dirò qualche altra cosa.-
-Perché non ora?.- chiesi avvicinandomi a lui.
-Perché già ti ho detto molto.- disse abbracciandomi.
-Va bene, tranquillo Amore.- dissi stringendolo forte.
E
tornammo al castello stretti l’uno all’altro. E durante la
strada sentì il mio cuore riunirsi, e tutto grazie a lui,
perché sapevo che Draco ci sarebbe sempre stato, mangiamorte o
no.
Mi rigirai per il divano e sorrisi. Il ricordo non era ancora finito…