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Autore: Stella94    16/01/2011    8 recensioni
Un'antica leggenda porterà i nostri eroi sulle coste di una misteriosa isola. Qui incontreranno strani personaggi e avidi pirati in cerca di denaro. Tutto ciò porterà alla nascita di un profondo legame tra Zoro e Nami che faranno per la prima volta i conti con i loro sentimenti. Fra prove, litigi e strane avventure, i nostri amici consolideranno il loro legame e scopriranno il vero tesoro della vita. Spero vi piaccia e vi appassioni. Grazie mille a chi la leggerà! Buona lettura!
Genere: Avventura, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nami, Roronoa Zoro, Un po' tutti | Coppie: Nami/Zoro
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Si riparte                                                                                                                                                      Alla persona più importante
                                                                                                                                                                 della mia vita.
                                                                                                                                                               Ancora una volta.



                                                                                   Si riparte


Jack testa rossa era un tipo di poche parole. La sua spudorata fama di temerario predatore dei sette mari era cosa assai nota al governo mondiale, ma le sue galattiche, quanto mostruose imprese, non erano di certo giunte alle orecchie di Rubber, che lo fissava incredulo e leggermente irritato.
Di lui potremmo dire molte o poche cose, ma quello che forse di più ci interessa sapere, si nasconde nel suo speciale potere dato da un frutto del mare.
E già, Anaya aveva  avvertito Rubber in precedenza di questo inconveniente, ma il capitano all'epoca non parve darle molta importanza.
Ora, invece, doveva fare i conti con quel grassone dai capelli rosso fuoco dall'aria estremamente cupa e minacciosa.
Ma come dicevamo, la cosa che ci preme conoscere è il suo reale potenziale.
Rubber e il resto della sua ciurma se ne resero conto, quando, il pirata rosso, cominciò a muoversi come una trottola impazzita allungando la mole dei suoi bizzarri capelli.
Essi vorticavano a gran velocità insieme al suo corpo. Qualunque cosa incontrassero nella loro bislacca avanzata, veniva tranciata di netto, quasi come una zucchina sotto la lama affilata di un coltello.
Avvertendo l'imminente pericolo, l'intera ciurma cercò di mettersi a riparo come meglio poteva, stando il più alla larga possibile da quell'improvviso attacco inaspettato.
Ma contro ogni aspettativa, Jack, parve improvvisamente arrestare la sua esibizione.
<< Questa è solo una piccola dimostrazione di quello che so fare! >> La sua voce burbera rimbombò tra le dorate pareti del tempio, ormai martoriate dalle sue lame.
<< Consegnatemi il diamante ed eviteremo sgradevoli inconvenienti. >>
Rubber reagì d'impulso << Mai! >>
Quello si poteva di certo considerare l'inizio di un'aspra battaglia.
Tutti contro tutto. Il diamante brillava sull'altare dorato, quasi come fosse uno spettatore silenzioso della tragedia imminente.
Un trofeo per il quale valeva la pena lottare, perché in esso vi era custodito l'equilibrio del benessere dell'isola stessa e il segreto della sua misteriosità.
Rubber aveva faticato per giungere sino a quella vetta, per toccare con mano quella lacrima preziosa e appurarne la grandezza.
Nessuno poteva osare intralciare il suo cammino da predatore di tesori e niente esigeva il suo prostrarsi ad un essere spregevole come Jack. Si fece avanti con le mani ai fianchi. Ispirò l'aria dell'ambiente, impregnando le narici di un odore simile allo stantio di una vecchia cantina. Ma trasse coraggio e forza per dare libero sfogo alla sua voce.
<< Il diamante appartiene all'isola. Non ti permetteremo di usarlo per i tuoi luridi scopi. Resterà qui dove è sempre stato... >>
Nessuno dei suoi compagni osò obbiettare. Per la prima volta, quello zuccone aveva ragione. Avrebbero difeso quella pietra anche a costo della loro vita se in gioco vi era anche la loro dignità.
<< Allora mi costringete ad usare le maniere forti. >> Più quella testa rossa parlava, più a Nami saliva alla gola un senso di disgusto. Era rivoltante, quasi indecente per una che era abituata ai canoni marmorei di Zoro.
Tutto ciò non faceva che aumentare la sua ira, sentiva l'impellente bisogno di dimostrare il suo valore in battaglia, di dimostralo a Zoro. Perciò senza esitare impugnò il suo Clima Sansetsukon.
Anche Zoro non era da meno. Quei tipi non gli inspiravano nulla di buono, sopratutto il tizio dai capelli grigi alle spalle del grassone. Aveva un lunga katana affilata, un ottimo bersaglio per lui. Digrignò i denti e afferrò il manico delle sue adorate spade.
La lotta cominciò senza esitazioni.
Rubber contro in burbero Jack, Nami contro Ivy, una donna dai crini d'ebano molto attraente, ma scaltra e potente. Zoro si fiondò su Sharp, lo spadaccino dall'aria terrificante, Sanji contro Ermaot, un tipo snello e taciturno dagli abiti bizzarri formati da varie stoffe unite tra loro, ma capace di tirare pugni e calci più potenti di Rubber; Franky era alle prese con Ilvian, un uomo anziano dotato di strane e potenti bombe esplosive. Chopper invece si scontrava con  Buby un simpatico orsetto di piccole dimensioni tutt'altro che docile e coccoloso, mentre la bella archeologa subiva i colpi di Duffy, una ragazza dai capelli color cobalto con un bastone allungante di notevole pericolosità, ed infine Brook e Usop facevo squadra contro Snake, un tipo a prima vista debole ed impacciato ma avente molte armi segrete da sfoderare.
Il tempio era un vero e proprio campo di battaglia. Le grida di dolore e l'olezzo del sangue saturarono l'ambiente rendendolo quasi irrespirabile. Dopo svariati minuti sembrava la ciurma di capello di paglia a subirne il peggio.
Molti di loro, tra cui Chopper, Nami e Brook, sembravano sfiniti sull'orlo di un colossale precipizio, troppo deboli per continuare a combattere ma fu proprio il capitano a cambiare le sorti.
Lunghe scie di sangue imbrattavano i lembi dei suoi pantaloni e gocce fredde di sudore percorrevano i lineamenti del suo viso.
Sembrava ormai perduto. Ma mai nella sua vita si sarebbe arreso e non intendeva farlo nemmeno in quell'occasione.
Si era ripromesso che avrebbe difeso quel diamante anche al costo della vita e così sarebbe stato.
Morse allora il pollice della sua mano, immettendo una grande quantità d'aria nel suo corpo.
Diventò ramata la sua pelle quasi come volesse andare a fuoco da un momento all'altro.
Janck ne rimase sorpreso << Ehi ragazzo cosa stai cercando di fare? >>
Ma Rubber parve non ascoltare, doveva concentrarsi, non poteva fallire. Assottigliò il suo sguardo, quasi che i suoi occhi non furono altro che una piccola fessura, nel quale a stento si riuscivano ad intravedere le iridi nere.
Ispirò profondamente e prese coraggio. Un solo urlo si udì nel circondario << Gom Gom Gigant Pistol! >>
Partì un potente pugno in direzione dell'invincibile nemico. Il frastuono che provocò tale gesto fece chiudere gli occhi dallo spavento alla dolce Nami che si accasciò sul suolo pregando ogni sorta di divinità nel buon esito di quell'attacco.
Poi tutto sfuggi ai sensi, tutto sembrò non avere colore e forma, tutto svanì sotto una grigiastra coltre di polvere.


Nami sospirò, accogliendo la grazia di poter inspirare ancora l'odore del mare.
Guardava sulla sua cara Sunny, Saudor Island diventare un piccolo puntino all'orizzonte reso ramato dall'imminente tramonto. Si sentiva finalmente a casa.
Quasi provava rammarico a dover salutare quel piccolo angolo di paradiso in mezzo all'oceano, ma sapeva che il suo sogno aveva ancora tante strade da dover percorrere.
Avevano dato il meglio di loro anche in quell'occasione. Si erano dimostrati degni pirati nel ritrovare il tesoro leggendario e avevano difeso il buon nome della loro ciurma sconfiggendo Jack e i suoi compagni.
Rivolse ancora lo sguardo verso quell'arcipelago da prima sconosciuto e nel profondo del suo animo avvertì di avere un debito con esso. Perché se non fossero giunti sul quell'isola, perché se non si fossero messi a caccia di un tesoro praticamente introvabile, perché se non avesse seguito la caparbietà di Rubber e non si fosse affascinata alla bella leggenda della sirena, probabilmente in quel momento si troverebbe ancora a lottare contro i suoi stessi sentimenti e a convincersi di quanto fosse sbagliato amare.
Zoro. Ora quel nome non faceva più paura. Poteva pronunciarlo sempre, senza timore e vergogna, senza sentirsi stupidi o non accettati. Ora sapeva che anche lui l'amava.
E il modo in cui gliela aveva detto era stato, forse, la cosa più dolce e romantica che ella abbia mai udito da un uomo.
Non aveva mai immaginato quanta umanità si nascondesse nello spadaccino e la cosa che più la rendeva felice era il fatto di essere stata proprio lei la causa di quel mutamento.
Non c'era più nessun dubbio che tenesse. Zoro e Nami, ora erano una sola parola, un solo essere, una sola realtà.
Si passò una mano tra i capelli e sorrise felice dei suoi stessi pensieri e poi sentì due mani grandi e calde sulle sue spalle e un odore di fresco che le coccolò i sensi.
<< A cosa stai pensando? >> Costui le diede un leggero bacio la dove la pelle incontrava i lobo e non attese risposta per continuare la sua ascesa fino al collo niveo.
<< Un pò mi dispiace lasciare Saudor Island, ci ha donato tanto. >>
<< Già... >> Zoro appoggiò il mento sulla spalla minuta della ragazza per osservare l'orizzonte dalla sua veduta.
Anche lui si sentiva sereno e innamorato, irrimediabilmente innamorato.
<< Un giorno ci ritorneremo... >> Le disse, quasi come volerla rassicurare, ma in realtà l'idea di fare sbarco di nuovo su Saudor Island non gli dispiaceva per niente.
Nami fece l'ennesimo sorriso di quella serata. Aveva quasi paura di provare quella felicità perché temeva che potesse svanire da un momento all'altro e ritrascinarla in quel limbo di solitudine che in passato aveva lacerato la sua anima.
Ma una parte del suo cuore sapeva che questo non sarebbe mai successo.
Perché Zoro non l'avrebbe mai abbandonata, per nessuna ragione al  mondo, perché ormai era sua, sua e di nessun altro.
E lui era suo, solamente suo, perché solo lui poteva meritarla, solo lui custodiva il suo cuore.
<< Lo sai che ti amo e che ti amerò per sempre, vero? >> Era solo una ricerca di conferma che in fondo già sapeva, ma la rivoleva.
Doveva esserne certa, ancora una volta, doveva poter guardare il futuro con serenità e niente dubbi.
<< Certo che lo so, e tu sai che anche io ti amo, vero? >>
Quella domanda non ebbe riposta, almeno non una udibile. Ci furono solo due labbra ad unirsi e due respiri a confondersi nel silenzio dell'oceano.
                                                                                                                   FINE

Rieccomi dopo un pò di tempo. Oh ! Finita anche questa storia. Ci sono un mucchio di cose che vorrei dirvi ma adesso mi sfuggono. Innanzitutto spero che anche questo capitolo vi sia piaciuto e chi si aspettava uno scontro a l'ultimo sangue con Jack sarà rimasto deluso, ma come già ho detto in precedenza, non sono brava a descrivere scene d'azione sono più per il sentimentalismo.
Questa storia è nata per caso in un giorno di fine estate mentre fantasticavo con la mente e non mi sarei mai aspettata un affetto simile da parte vostra. In questo cammino sono migliorata molto, ho sempre cercato di rendere il tutto più appassionante e di non deludervi mai. Spero di esserci riuscita.
Zoro e Nami faranno sempre parte di questo cammino verso il mio sogno di diventare una scrittrice e li porterò sempre con me.
Intanto vi dico che non voglio abbandonarli per ora. Ho intenzione di scrivere una shot su di loro, magari anche una un pò rossa anche se non sono il mio forte vi avverto.
Ma comunque ritornando a noi per ora ho altri poggetti. Infatti vi invito a leggere la mia nuova Fan Fiction sulla serie televisiva The Vampire Diaries. E' una stuggente storia d'amore mista all'affascinante mondo del fantasy. La storia può essere seguita anche da chi non ha mai victo il telefilm perchè riparte dall'inizio e racconta eventi parralleli alla serie ma arricchiti dalla mia fantasia. Vi invito a dargli un'occhiata ^_^ Ah dimenticavo si intitola Breathe Again!
Detto anche questo non mi resta altro che salutarvi e ringraziarvi.
UN GRAZIE ENORME a chi mi ha sempre seguita e si è appassionato con me. A chi a recensito ogni mio capitolo, a chi l'ha messa tra le preferite, tra quelle da ricordare e tra quelle da seguire e anche a chi ha semplicemente letto.
GRAZIEEEEEEE!!!  Siete fantastici e vi porterò sempre con me!!! Spero di risentirvi presto e spero di farmi risentire anch'io ma non vi preoccupate sarà sicuramente così. Baci Baci dalla vostra
                                                                                                                         
Stella94
   
 
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