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Autore: VeNoBa    16/01/2011    3 recensioni
Fanfiction a più capitoli su uno dei miei manga preferiti^^ Prevalentemente vissuta con gli occhi di Yuuki e Zero,ma ci sarà anche "parecchio Kaname" dentro :) Scritta partendo dal presupposto che tutto il passato di Kaname sia già venuto a galla...
Genere: Introspettivo, Sentimentale, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Yuki Cross, Zero Kiryu
Note: What if? | Avvertimenti: Spoiler!
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Allarme (capitolo 12)

“L'unica difesa contro il mondo è conoscerlo bene” (Locke)

Zero cadde a terra, seduto, le mani strette attorno alla testa, dolorante; sentiva una pressione fortissima al cranio, come se stesse per scoppiargli.

“Zero!” urlò nuovamente Kaito, sbattendo violentemente il pugno sulla porta.

Yuuki era pietrificata: il ragazzo alla porta doveva essere un altro hunter…non avrebbe dovuto trovarla lì!

“Ma tu guarda se mi tocca usare la chiave!” sbraitò Kaito, sbloccando la serratura.

L’altro hunter, appena sentì i suoi passi sul pavimento, alzò lo sguardo, la gola in fiamme e gli occhi lampeggianti.

“Tanto so che sei qui e…!” Kaito s’interruppe, bloccandosi con la mano ancora sulla maniglia.

Seguì un lunghissimo minuto, in cui l’unico rumore udibile era il respiro affannato di Zero. I tre si guardarono…poi, con uno scatto, dopo aver visto lo stato del suo vecchio compagno d’armi, Kaito estrasse la pistola dal cappotto e gliela puntò al petto.

Yuuki, rapidissima e spaventata, si parò davanti a Zero, allargando le braccia.

“Fermo, fermo! Non…lo fare” disse, allarmata.

Kaito spostò la traiettoria da Zero al viso della ragazza, accigliato.

“Che sta succedendo, qui? Zero…hai una crisi?” domandò, senza staccare gli occhi da quelli di lei.

L’altro respirò a fondo, poi rispose, sbottonandosi la camicia, per tentare di respirare meglio:
“Va tutto bene…solo un attacco di fame, niente di serio” lo rassicurò.

“Ne sei certo?” insistette Kaito, sospettoso.

“Sì. So che non vedi l’ora di farmi fuori, ma mi sa che ti toccherà aspettare ancora un po’” borbottò, in tono più leggero, per cercare di tranquillizzare l’hunter.

L’espressione del ragazzo sembrò rilassarsi. Ma non abbassò l’arma.

“E tu, vampira?” chiese a Yuuki, con un ringhio.

Lei non rispose, conscia di avere ancora lo sguardo rosso.

“Lasciala stare, Kaito…se ne stava andando” intervenne Zero, alzandosi, lentamente.
Aveva ripreso padronanza di sé, il dolore alla testa era sparito, il bruciore alla gola si era affievolito, il respiro si era normalizzato, le vene non pulsavano più…l’unica traccia rimasta del suo stato d’animo era il colore dei suoi occhi.

L’altro, seppur ancora piuttosto perplesso, rimise la pistola nel cappotto e si avvicinò a lui.

“Hai bisogno di qualcosa?” gli chiese.

“Solo delle mie pastiglie” rispose Zero, andando verso il suo letto, per poter usufruire del contenuto della famosa scatolina nera.

Mentre ingurgitava un po’ di pasticche ematiche e Yuuki si riallacciava il cappotto, Kaito venne colto da una folgorazione improvvisa, su quello che stava succedendo, o stava per succedere, considerata la mancanza di sangue, prima che facesse irruzione nell’appartamento.

“Zero…gli atti di vampirismo gratuiti non sono permessi, tu dovresti saperlo meglio di chiunque altro. Dovrei fare rapporto all’Associazione, per questo” esordì.

L’hunter si voltò, già alterato.

“Per “questo”, cosa? Io non ho fatto proprio niente”

“Ah, davvero?!”

“Sì, davvero!”

“Magari non adesso, ma chi mi assicura che tu non l’abbia già fatto?! Chi mi da la garanzia che tu non ti sia nutrito nuovamente del sangue di questa sangue puro?!”

Zero scattò, facendo due passi in avanti.
“Se stessi banchettando con il sangue di un sangue puro non avrei certo quest’aspetto, non mi avresti trovato spalmato sul pavimento con tutto a pezzi! Ma tu lo sai come funzionano queste cose, Kaito, dopo tanti anni che hai a che fare con ogni genere di vampiro o non l’hai ancora capito?!” sbraitò.

“Stai perdendo il controllo?” fece Kaito, serio, per nulla toccato dal cambio di tono del ragazzo.

L’altro gli diede le spalle, senza rispondere.

Yuuki fece per dire qualcosa, addolorata per la situazione in cui Zero era finito per colpa sua, ma Kaito la precedette:

“Zero, stai perdendo il controllo?” ribadì, facendo un passo avanti.

L’hunter si girò, nuovamente, gli occhi sempre più rossi.

“L’ho già perso il controllo, è successo la prima volta che ho bevuto del sangue e mi sono trasformato definitivamente in un vampiro! Il controllo ha smesso di esistere, a partire da allora!” urlò.

Dannazione, Kaito aveva la lingua più tagliente di un rasoio. Era riuscito, con due parole, a farlo nuovamente infuriare. Che giornataccia…

“Ti prego, non te la prendere con lui, è colpa mia, è solo colpa mia, sono io che sono venuta qui, per vederlo, lui non c’entra nulla!” esclamò Yuuki, frapponendosi nuovamente tra i due.

“Yuuki, sta zitta!” l’ammonì Zero, istintivamente, per far sì che non peggiorasse la situazione.

Lei restò di sasso, un secondo: era così tanto tempo…che non udiva il suo nome pronunciato da lui, con la sua voce. Sentì lo stomaco aggrovigliarsi e il cuore saltare un battito.

Zero, da parte sua, era agitato: il nome di lei era da tempo tabù, nella sua testa, e, ora, l’aveva pronunciato senza neanche darci peso, spontaneamente…ma che cosa gli stava succedendo??

Kaito abbassò lo sguardo su di lei.

“Dimmi, principessa Kuran, tu hai un’idea di dove si trovi tuo fratello, in questo momento?” le chiese, a bruciapelo.

La ragazza sbarrò gli occhi: Onii-sama??!

Si rivolse all’hunter, stupita:
“No…so che non è a casa,ma…quand’è uscito non ha specificato dove si sarebbe diretto” rispose, poi.

Lui fece un ghigno.

“Te lo dico subito, dov’era diretto: alla villa degli Hanadagi. Abbiamo avuto una soffiata, noi dell’Associazione, su dove si sarebbe diretta quella donna, Sara, e l’abbiamo seguita…arrivati lì, Cross e Yagari non solo hanno trovato il capo degli Hanadagi morto, dopo che quella vampira aveva divorato il suo cuore, ma anche Kuran…che decapitava un altro vampiro”

“No…” borbottò Yuuki, abbassando lo sguardo, totalmente scombussolata.

“Come lo sai? Eri presente?” domandò Zero.

“No, me l’ha raccontato Yagari, quando sono arrivato all’Associazione, dopo la chiamata urgente di Cross. Ha convocato tutti gli hunters dell’Associazione e ha anche indetto una riunione straordinaria con gli anziani”

“Era questa l’emergenza?” domandò l’altro.

Kaito annuì.

“Tu avevi già lasciato l’Accademia, quindi mi hanno mandato a cercarti” concluse Kaito.

“Ma perché Kaname era con quella donna alla villa degli Hanadagi?!” esclamò Yuuki, pallida.
Non riusciva a capacitarsi della cosa…non ne capiva il senso…perché se era lì con lei non l’aveva fermata?! E chi era il vampiro che aveva ucciso?!

“Tu vivi con lui, dovresti saperlo, no?” la canzonò Kaito, beffardo.

“Ma stava con lei, l’ha aiutata ad uccidere quel vampiro?” intervenne Zero.

“Non è chiaro…a quanto sembra, quando i nostri sono arrivati, la vampira se l’era già data a gambe, hanno saputo che era stata lei a fare strage dei servitori e ad uccidere il purosangue solo perché una cameriera scampata al massacro, ferita, lo ha testimoniato; Kuran, invece, se lo sono trovato davanti, mentre decapitava un vampiro di classe B, che sembrava aver seguito la vampira e assistito a tutta la scena…non ha dato alcun tipo di spiegazione, è svanito nel nulla. Cross non ritiene probabile che sia alleato di quella donna, ma neanche trova spiegazione al fatto che non l’abbia fermata”

“Chi era il vampiro?” chiese Yuuki, tremando.
Aveva una bruttissima sensazione…

“Era quel suo vecchio tutore, il padre di uno degli ex-studenti della Night Class…un certo Aidoh”

La ragazza si mise le mani sulla bocca, scuotendo il capo.
Non era possibile che Kaname avesse fatto una cosa così orribile…il padre di Aidoh-senpai! Chissà se il ragazzo lo sapeva già?! Come avrebbe reagito, ad una notizia simile?! Proprio lui, che era tanto fedele e legato a Kaname! Perché Onii-sama era stato così crudele?!

“Sarà meglio andare immediatamente all’Associazione, se Cross è così allarmato…c’è davvero da preoccuparsi” se ne uscì Zero, infilandosi il cappotto.

Kaito annuì, poi prese per un braccio Yuuki.

“Tu vieni con noi” le disse.

L’altro hunter gli mise una mano sulla spalla.

“Non occorre, è ovvio che la questione non abbia niente a che vedere con lei” replicò.

“Credo che tutti, compreso Cross, vorranno comunque farle delle domande” ribatté Kaito.

“Lei…” iniziò Zero.

Yuuki lo guardò:
“Voglio venire con voi, devo assolutamente parlare con il Direttore e sapere nel dettaglio quello che è successo e quello che sa” lo interruppe.

Zero lasciò passare un attimo, decisamente contrario alla volontà della ragazza, poi, però, annuì.
Precedette lei e Kaito alla porta, i tre uscirono, diretti all’Associazione; Zero non sapeva che cosa pensare: non era decisamente da Kuran fare mosse così rischiose, azzardate e, soprattutto, alla luce del sole…che diavolo stava tramando? Cosa stava accadendo??

  
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