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Autore: Amrita    18/01/2011    3 recensioni
« Mio caro Watson, la ringrazio per l'assiduità con la quale lei ricerca una lavoro per me, ma il caso che mi propone sembra fin troppo facile. Stando ai fatti, la mia prima impressione è che un pazzo o un ubriaco abbiano attaccato molto brutalmente la signorina. Tuttavia ci sono alcuni aspetti che non riesco a comprendere e molte delle nostre avventure più intriganti avevano l'aria di essere casi semplici e fin troppo banali. »
Alcuni si accorgeranno che quesa storia è una specie di walktrough del gioco "Sherlock Holmes contro Jack lo Squartatore", e in effetti lo è. Tuttavia, ci sono delle modifiche e il videogioco mi ha solo ispirata. Buona Lettura.
Genere: Avventura | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: John Watson, Sherlock Holmes
Note: Missing Moments, Otherverse | Avvertimenti: nessuno
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Quando arrivammo Holmes non scese subito dalla carrozza, ma rimase fermo a guardarsi intorno. Poi scendemmo e ci avvicinammo alla scena del delitto. Il cadavere era stato rimosso. Tuttavia Holmes sembrava sicuro che quello fosse il punto esatto.
Probabilmente notò il mio sguardo disorientato, perchè mi porse dei fogli.
« Ma Holmes, questa è la cartella del caso della polizia! »
« Esattamente, Watson » mi rispose senza disogliere gli occhi dalle macchie di sangue sul muro e sul marciapiede.
« Non avrebbe dovuto...»
« Prenderle? Lei ha ragione Watson, ma non sarebbe stato peggio se i documenti della polizia arrivassero nelle mani di un giornalista pronto a tutto pur di pubblicare un articolo?»
« Sì, ma... Holmes, insomma!»
« Watson, la prego: sto lavorando.»
Allora mi rassegnai rammentando che il mio amico Holmes sapeva essere veramente testardo. Mi avvicinai alla luce del lampione e lessi i fogli. L'autopsia era molto chiara, e recitava il seguente testo:

 

Autopsia di Polly Nichols.
31 agosto 1888.
Firmata dal Dott. Henry Llewellyn (chirurgo):
Il collo presenta due tagli, realizzati da sinistra verso destra, che attraversano la trachea, la gola e la spina dorsale. La parte inferiore dello zigomo destro riporta un livido, probabilmente causato dalla pressione di un pollice. Un livido simile è presente anche sullo zigomo destro. L'addome è stato aperto dalla regione inferiore della cassa toracica, sulla parte destra, sotto la pelvi e verso la parte sinistra dello stomaco, con un taglio a zig-zag: la bocca dello stomaco è stata anch'essa tagliata in più punti ed i genitali hanno ricevuto due pugnalate, realizzate apparentemente con un coltello dalla lama affilata; supponiamo che l'aggressore sia mancino. La morte ha avuto luogo quasi istantaneamente.


Rabbrividii pensando a quale mente demoniaca poteva mettere in atto delle simili crudeltà contro un altro essere umano. Una donna, per giunta.
Gli altri fogli del fascicolo erano foto del cadavere della vittima, che guardai con ribrezzo e orrore.
« Watson, sta bene? Avrei bisogno del suo aiuto. Vede, per sapere esattamente come si sono svolti i fatti, è necessario ricostruire la scena. Venga qui, per favore.»
Holmes stava in piedi, nel posto dove era stata uccisa la giovane. Mi avvicinai. Holmes raccolse un po' di fango e me lo spalmò su alcuni punti del mio viso.
« Holmes! Ma che diavolo fa?»
« Si rilassi, amico mio, si rilassi. Ho bisogno di punti guida.»
« Punti guida per cos...»
Holmes non mi lasciò finire la frase e mi chiuse la bocca premendovi sopra la mano e stingendo l'altra attorno al mio collo.
« Per ricostruire i fatti, Watson. Ora si accasci a terra per favore. Perfetto. Il taglio dev'essere stato fatto con la mano sinistra. Tuttavia è stata strozzata con l'altra mano, perciò non posso dedurre se l'assassino sia mancino o destro. Bene, ottimo lavoro Watson. Sarebbe un ottimo attore, molto convincente. Beh, cosa fa ancora a terra? Torniamo a Baker Street.»
Mi rialzai e secuii Holmes con i nervi tesi, ma lui sembrava pensieroso tanto che per tutta la durata del viaggio di ritorno non fece altro che scribacchiare sul suo quaderno degli appunti.
Il giorno dopo ci giunse notizia che era stato accusato un certo "Grembiule di Cuoio". Holmes uscì presto e tornò la sera con un'aria che non faceva presagire novità.
« Allora, c'è qualche notizia da Whitechapel?»
Il mio amico borbottò qualcosa a proposito di un errore e poi si ritirò nella sua stanza.

 

******

Holmes rimase chiuso nella sua stanza per quasi una settimana, uscendo solo per comperare il giornale ogni tanto.
L'8 Settembre, finalmente, ci furono degli sviluppi: un nuovo assassinio che portava la firma dello stesso criminale di Buck's Row.
Volevo essere io a portare la notizia ad Holmes: sapere qualcosa che lui non sa è gratificante ogni tanto.
Quando entrai nel nostro appartamento, però, appresi che nemmeno quel giorno sarei riuscito a sapere qualcosa più di lui. Holmes non c'era ma per me aveva lasciato un biglietto con il quale mi comunicava di raggiungerlo al più presto possibile al 29 di Hansbury Street ed io mi affrettai a recarmi sul posto.
« Watson! » mi disse Holmes, venendomi incontro « Finalmente ci ha raggiunti. Fortunatamente non hanno ancora rimosso il cadavere e lei ha l'opportunità di dargli un occhiata e analizzarlo. Non le sembra meraviglioso? » continuò, trascinandomi nel cortile interno di una casa.
Mi indicò il cadavere, coperto da un telo bianco che tolse, facendomi rimanere sconcertato. Leggere un autopsia di uno scempio e vederne i suoi reali effetti erano due cose assolutamente differenti. Mi chinai sul corpo e osservai i tagli e i lividi, ma soprattutto il taglio che attraversava tutto il corpo della povera donna.
« Holmes, questo è veramente terribile. »
« Certo, Watson, ma potrebbe per favore fare un'analisi più accurata del corpo, segnalandomi l'eventuale mancanza di qualche organo?»
« Certamente, certamente... ».
Ispezionai rapidamente il cadavere e notai che mancavano gli organi genitali della donna.
« E' stato asportato l'utero! Holmes, quale diavolo farebbe una cosa del genere? »
Il mio amico, però, sembrò non sentire questa mia ultima domanda e si limitò a scarabocchiare qualche appunto sul suo quaderno.
Poi fece un rapido giro per il cortile, segnalando la presenza di un grembiule di cuoio a terra. Si avvicinò ad una piccola costruzione in legno, che in seguito scoprì, grazie all'odore, essere la latrina. Si allontanò disgustato « Oh, dubito che qualcuno si naconderebbe li dentro.»
Passavano i minuti e la folla di curiosi accresceva e noi decidemmo di passare dalla polizia di Whitechapel.
« Oh, signor Holmes! Dottor Watson! Ci portate qualche novità? »
« Non molte, signor Humphries, però mi dica: ci sono state testimonianze? »
« No, signore. Ovvero sì, ma il mio collega le ha buttate perchè "prive di contenuto e informazioni" »
Holmes sbuffò e poi, indicando il cestino, disse « Sono li dentro, spero.»
« Sì, signor Holmes »
A quelle parole il mio amico raggiunse il cestino e ci mise le mani dentro senza pensarci due volte. Ne tirò fuori dei pezzì di carta sgualciti ma in buono stato e li posò sulla scrivania del poliziotto, leggermente schifato. Ricompose il foglio, gli diede un occhiata e se lo mise in tasca per poi uscire dalla stazione senza alcun saluto.
« Andiamo a casa, Watson, dobbiamo schiarirci le idee.»

   
 
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