Libri > Harry Potter
Segui la storia  |       
Autore: Ellens    18/01/2011    13 recensioni
- Evans, le bugie non le sai dire- ridacchiò.
- Non mettere in risalto i miei difetti, Potter, potrei buttarmi a terra e iniziare a piangere-
- Sarebbe una giornata memorabile-
- Non credi che lo sia già? Un'altra opportunità simile quando ti ricapita?-
- Evans, la modestia dove l'hai lasciata?- disse lui, adocchiando il locale.
- Al castello, con la tua, stanno facendo amicizia-
- Perchè non seguiamo il loro esempio?- chiese a bruciapelo, mentre finalmente entrava ai Tre Manici di Scopa e si sedeva ad una sedia.
Ero sul punto di rispondere che noi non avremmo mai potuto farlo, perchè, come già ribadito, eravamo nati per odiarci, ma le parole mi morirono in bocca: la verità era che quella era una grande sciocchezza.
- Perchè è troppo difficile?- tentai, infine.
- Potremmo provarci-
- Ma non sarebbe divertente, Potter-
- Non lo sarebbe, hai ragione- convenne lui, ordinando due burrobirre.
Genere: Fantasy, Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: I, Malandrini | Coppie: James/Lily
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
La capanna di Hagrid troneggiava in mezzo al verde

 

La capanna di Hagrid troneggiava in mezzo al verde.

Allungai il passo, quasi a voler arrivare prima, mentre il mio cervello rielaborava informazioni su informazioni.

Innanzitutto, Black aveva uno strano concetto di "coerenza": venire da me quasi pregandomi di dare una possibilità a Potter e poi presentarsi il giorno dopo scongiurandomi di lasciar perdere il suo amichetto non erano un grande esempio di coerenza pura.

No di certo.

Era mentalmente instabile, ecco cos'era.

E poi cos'era questa storia di afferrare la gente e strapazzarla qua e là, trascinandola in aule isolate? Non era per niente educato.

Ma, senza girarci troppo intorno, il problema più grande era un altro: ciò che avevo sbraitato in faccia a quei due decerebrati. Andava bene il fatto di impuntarsi, di affermare di non voler far soffrire Potter e quant'altro, ma urlare come una pazza davanti a quei due di tenere al ragazzo no, non andava affatto bene, proprio per niente.

Bussai con forza alla porta della capanna di Hagrid, continuando ad analizzare e maledire la mia stupidissima fuoriuscita.

Poco dopo, l'abbaiare di Thor, il nuovo cucciolo di Hagrid, mi annunciò l'arrivo del mio grande amico.

- Lily- Hagrid mi guardò sorpreso aprendo la porta - Qualche problema?-

- Dobbiamo parlare, Hagrid. E parlerei molto volentieri con Mary, togliendoti da questi impicci, ma seriamente, Mary inizierebbe con la storia della scommessa e io ho bisogno di chiarirmi le idee e... Pensavo che tu, visto che non sei di parte, potresti consigliarmi...-

Nel momento in cui dicevo quelle parole al guardiacaccia, mi resi conto che la mia non era stata un'idea geniale: Hagrid era amico mio tanto quanto lo era di James, per non parlare del fatto che in ambito sentimentale non era un grande asso.

Misi a tacere il forte istinto di fuggire a gambe levate, decidendo di andare fino in fondo alla mia confessione; entrai nella casupola e mi accomodai su una sedia.

- Un the, Lily?-

- Oh, sì, grazie-

Hagrid prese a fare il the senza togliermi gli occhi di dosso - Allora- parlò infine- che ci hai da dire su James?-

Aprii bocca, poi la richiusi, infine tacqui e ordinai le idee.

- Scusa- iniziai - ma come fai a sapere che si tratta di Potter?-

- Oh, è semplice, ogni volta che parli di lui ti agiti e oggi sei proprio agitata- spiegò, versando il the nella grossa tazza.

- Ah. Va be', comunque, ho detto una cosa a Black e Lupin, una cosa che ho sempre negato per sette anni, e sinceramente non so più che pensare-

Hagrid bevve il suo the tutto d'un fiato, mentre io lo guardavo alquanto sconcertata, infine s'asciugò le labbra e mi porse un vassoio di biscotti.

Fatti da lui, s'intende, il che spiegava la mia faccia orripilata.

- Oh, grazie, ma davvero non ho fame, oggi- rifiutai, mentre lui ne addentava uno.

Per i restanti cinque minuti meditai su quanto fossero resistenti i suoi denti, poi lui spezzò il silenzio.

- Io non so che dire, Lily, davvero. Io non ci capisco di queste cose, proprio no. E voi vi odiate da sempre. Cè, tu lo odi da tanto tempo. E io davvero non ti capisco, perchè James è proprio un bravo ragazzo. A me mi ha sempre fatto favori, quando glieli chiedevo, te lo assicuro-

Annuii vagamente, torturandomi l'orlo della gonna.

- E' che io l'ho sempre visto come una persona da disprezzare, capisci? Proprio non mi capacito di ciò che ho detto-

- Ma si può sapere che hai detto?-

- Che io ci tengo a lui, il che è davvero strano, visto che lo trovo petulante, presuntuoso e arrogante; non potrei mai tenere ad una persona simile. Oltretutto, sai cosa?, credo proprio di averlo detto per presa di posizione, semplicemente per contraddire Black e Lupin. Andiamo, io non tengo a Potter. Stiamo parlando di me, capisci, Hagrid?, stiamo parlando di Lily Evans, e Lily Evans detesta James Potter- iniziai e conclusi tutta d'un fiato, sentendo le mie guance avvampare.

Avevo caldo, comunque, ecco tutto.

- Io non so, Lily, ma davvero non ci credo tanto. Ho sempre pensato che tu e James eravate fatti l'uno per l'altra, davvero, non mi sembra una cosa tanto strana. Come dice il proverbio, là, quello strano...-

Iniziai a pregare perchè non dicesse quella sciocchezza allucinante sul disprezzare e comprare, quando lui proruppe - tanto va la gatta al largo che ci lascia lo zampino!-

Io alzai un sopracciglio: avrei preferito quello del disprezzare e comprare, solo perchè era inerente alla questione.

- No, Hagrid, questo proverbio non c'entra molto...-

- Oh, sì, forse hai ragione. Be', allora, chi disprezza compra, oppure gli opposti si attraggono. Oppure occhio non vede, cuore non duole-

Sorvolai sul fatto che l'ultimo proverbio non ci azzeccava di nuovo niente, e presi a soffermarmi sui primi due.

Anzi, sul secondo, perchè il primo era un'emerita stupidaggine.

Per non dire stronzata

Ops, l'avevo detto.

Ma comunque; rimuginai sugli opposti che si attraevano per tutta la serata, anche dopo la visita al guardiacaccia che, come previsto, non era stata proprio illuminante. Non eccessivamente, comunque.

 

Due ore dopo entrai in Sala Comune stremata come non mai: avevo passato a setaccio tutti i corridoi della scuola meditando e balbettando frasi senza senso, fermandomi ogni tanto a confrontarmi con qualche quadro o quant'altro, finché le caviglie non avevano iniziato a cedere e il mio aspetto non era andato pressoché vicino a quello di un deportato di guerra.

Quando quindi mi svaccai sul letto senza pudore, non colsi lo sguardo d'eccitazione che aleggiava sui visi delle mie compagne di stanza.

- Quindi...- cominciò Mary, con il tono che usava per intavolare un discorso assai interessante - quindi siamo giunti alle dichiarazioni-

- Mh?- ribattei io, tirando fuori l'aria da finta tonta.

Dovevo fare un corso di recitazione, dovevo assolutamente iscrivermi a quei robi lì, non potevo continuare a tirar fuori quell'aria da spaesata rimbecillita a lungo, perchè non era affatto credibile.

- Dico... Gira voce che tu abbia urlato ai quattro venti il tuo amore per Potter- buttò lì con nonchalance, osservandosi le unghie della mano destra e accomodandosi sul bordo del letto.

- I corridoi di Hogwarts hanno il grande talento di ingrandire le cose a dismisura, eh?-

- Oppure di riportare i fatti come una migliore amica dovrebbe fare-

- Tanto hai il tuo grande amore che riferisce ogni qualsivoglia dettaglio, no?-

- Ma non c'è gusto a farselo dire da lui, Lily!- protestò Mary- Suvvia, sei la mia migliore amica, dovresti dirmi se ti piace o meno Potter-

Emmeline, Marlene e Alice annuivano tutte concentrate, senza un minimo di pietà nei miei confronti.

Era una congiura, tipo quella di Giulio Cesare, solo che Giulio Cesare non era infatuato di James Potter.

Non che io lo fossi, sia chiaro.

- Addirittura piacere? Dovresti dire a Sirius Black di imparare a riferire i fatti in modo veritiero- iniziai tirandomi su- Allora, in primis- e qui alzai il pollice- Non mi piace James Potter, in secondo luogo- su l'indice- Scommetto che Black ha casualmente evitato di spifferarti che lui e Lupin mi hanno rinchiusa in un aula fuori uso per costringermi a dare buca a Potter, e infine- e tirai su teatralmente il medio- ho detto di tenere a Potter, e sia chiaro, tenere, non piacere, semplicemente per presa di posizione- spiegai tutta convinta.

Emmeline mi osservò per niente sicura, Alice traspirava compassione nei confronti delle mie parole e Marlene, seguita a ruota da Mary, tratteneva una risatina.

- Lily, lo sai che la tua teoria non regge, no?-

Stavo per rispondere che no, porcadiquellapalettasporcadicacca, la mia teoria reggeva più che bene, quando la realtà mi balenò dinanzi agli occhi canticchiando una cosa che assomigliava orribilmente ad un "ti piace Potter, ti piace Potter".

Mi lasciai cadere all'indietro, sprofondando tra i cuscini e le coperte: ammetterlo a voce sarebbe stato troppo doloroso.

Troppo.

 

 

La stagione di Quidditch era iniziata ormai da qualche tempo, il che la diceva lunga: Potter andava affiggendo manifesti per tutta la Sala Comune dei Grifondoro, fermando chiunque gli capitasse a tiro e snocciolando gli orari per i provini per il nuovo portiere.

Sirius Black, dall'alto della sua carica di battitore, fermava chiunque fosse in grado di mantenersi su una scopa e intimandogli di presentarsi il venerdì ai provini.

- Ehi, Evans-

- Non verrò ai provini per i battitori, Black, disgraziatamente il Quidditch è l'unica cosa in cui pecco- tagliai corto.

- No, Evans, questo lo so già... Volevo parlare-

- Scrivimi un gufo, se hai qualcosa da dirmi-

- Ma se ti vedo ogni giorno di persona...-

- Facciamo così, Black: fai finta che io non esista, va bene? Così tu non vedi me, io non vedo te e la maggior parte delle conversazioni tra noi due si ridurrà in qualche lettera scambiata nell'arco di mesi. Non la trovi un'idea magnifica?- sorrisi amabile e tirai dritto.

Non avevo alcuna intenzione di intavolare una conversazione con quello stupido ragazzino che aveva lo stupido potere di farmi dire cose stupide: avrebbe potuto incastrarmi un'altra volta ed io, dall'alto della mia carica di caposcuola, avevo una reputazione già in bilico da difendere.

- Evans, io e te dobbiamo parlare. A voce-

Sbuffai, ma mi arresi: forse, prima avrei iniziato, prima avrei finito.

- Che vuoi?-

- Per... l'altro giorno... ecco... Mi rendo conto di non essere stato molto coerente, sai, ma mi sentivo combattuto. Cioè, volevo che James avesse una possibilità, ma non volevo che tu lo ferissi... per tutte le ragioni che già sai... Ma se la questione sta in... quel modo... be', sì, cioè, se tu non hai... se tu ci tieni... se sei affidabile... cioè, potrei anche darti... non so... Il via libera-

Osservai la faccia da schiaffi di Sirius Black mentre proferiva tali parole, mettendo a tacere l'irrefrenabile voglia di buttarlo a terra e pestarlo per bene.

- Quello che ho detto l'altro giorno...- iniziai, vagamente tremante per la rabbia- be', innanzitutto non è da prendere proprio alla lettera... Tenere è un verbo davvero pesante, non vorrei che venga sopravvalutato...  e comunque, spero che tu non l'abbia spiattellato ai quattro venti. Senza contare Mary, ovviamente-

Per quattro venti, grazie a Dio, Sirius intuì che mi riferivo a Potter, assicurandomi che non l'aveva detto a nessuno, Mary esclusa.

- E comunque- aggiunsi infine- quella frase è stata dettata... dallo spirito di contraddizione...- tentai di nuovo.

Ormai non convincevo più neanche me stessa, alla fin dei conti, ma non lo diedi a vedere.

Il fatto che da qualche settimana a quella parte Potter non mi provocasse più quella fantomatica irritazione che accusavo anni prima, non era che uno dei tanti segnali che la mia mente avrebbe dovuto cogliere, prima che urlassi ai settantaquattro venti il mio vago (vaghissimo, oserei) interesse nei suoi confronti.

Che poi, interesse era una parola grossa: era semplicemente affetto nei confronti di una persona che avevo tra i piedi giorno e notte da sette anni a quella parte.

Ecco tutto.

- Chiaro come il piscio, Evans-

Lo osservai andarsene, orripilata, mentre la parola piscio mi balenava in mente.

Per un'ora intera, infine, mi chiesi come il piscio potesse essere chiaro e soprattutto come Mary riuscisse a stare con uno simile.

Poi mi ricordai di ciò che avevo detto riguardo a Potter, rammentai che Potter era il suo migliore amico, e dedussi che io non ero poi così lontanamente diversa da Mary.

La fine del mondo era vicina, oppure io sarei finita a sbaciucchiarmi con Potter, e la cosa grave era che nessuna delle due opzioni portava pace al mio ego personale, chi per una ragione, chi per l'altra.

 

- Che abbiamo, ora?- Marlene, alle mie spalle, consultava l'orario delle materie.

- Possibile che tu non l'abbia ancora memorizzato? Siamo a Ottobre, quasi Novembre, e tu ancora ti affidi a quel pezzo di carta? Il mio sarà andato bruciato!- le rispose Mary che le camminava accanto.

- Ho solo qualche problema di memoria, ecco tutto-

Io ridacchiai- Difesa Contro le Arti Oscure-

- Oh, che bello, quello sì che è un corso fatto per bene- commentò Mary.

- Solo perchè in quello te la cavi- La voce si Sirius Black arrivò forte e chiara alle mie orecchie mentre io, ostinata, non mi girai nemmeno a squadrarlo sprezzante, o giù di lì.

Emmeline mi dette una gomitata nella costola - Dovresti salutare il migliore amico del tuo amato- sghignazzò.

Perchè?

Perchè le mie amiche erano deficienti, infantili e... deficienti l'avevo già detto?

Entrai nell'aula e mi sedetti al mio solito posto, aspettando che da lì a qualche secondo una delle mie compagne comparisse al mio fianco, quando la testa corvina di Potter si materializzò alla mia destra.

- Evans-

- Potter-

- Come va?-

- Bene-

- Anche io-

- Mi fa piacere-

- Allora, Evans, domani ti aspetto all'entrata alle dieci in punto-

- O... Okay- balbettai.

Balbettai?! Perchè, per le mutande di Merlino, stavo balbettando? Lily Evans non balbettava, cavoletti di Bruxelles.

- Evans, balbetti?-

- No, Potter, sono le tue orecchie che intercettano il suono della mia voce a spezzoni. Fatti controllare-  improvvisai sul momento.

Ma potevo mai? Le sue orecchie che facevano cosa...?!

Potter avvicinò le sue labbra al mio orecchio - Amo quando improvvisi e ti rendi conto di aver sparato una cazzata, Evans- sussurrò. Poi, nello stesso modo in cui era venuto, si eclissò in un angolino dell'aula.

- Bene, ragazzi, fuori le bacchette: oggi ci esercitiamo nell'Incanto Patronus- annunciò il professore.

Ci misi qualche minuto per accorgermi che Mary sgomitava al mio fianco - Che ti ha detto? Che ti ha detto? Che ti ha detto?- mi chiedeva, saltellando.

- Mary, perchè quando dovresti passare inosservata sembra che tu abbia dei petardi nel sedere?!-

- Sono emozionata per te!-

Mantenni il contegno, riferendole tutta la nostra conversazione; dopo mezzora, però, il mio lato da fedele migliore amica ebbe la meglio sul lato della "faccio tutto da sola e me la cavo benissimo e non ho intenzione di perdere le scommesse".

- Mary, ho un disperato bisogno di sostegno psicologico! Non so che mettermi, non ho idea di ciò che sto facendo e soprattutto quando Potter mi parla credo che il mio battito cardiaco acceleri...- la guardai preoccupata - la situazione è grave?- chiesi infine, come se mi aspettassi da un momento all'altro un " Sì, morirai nel giro di qualche minuto"

- Oh, no, tutto va per il meglio- mi sorrise lei.

Quella frase, sfortunatamente, suonò peggio di un "Sì, morirai nel giro di qualche minuto"

 

 

 

 

 

Eccomi gente!

Ho cambiato carattere della scrittura, mi sono innamorata di questo! Aahahah

Allora, qui abbiamo vari movimenti! :D ma lascio a voi il commento del capitolo.

Ah, una cosa, ho fatto sì che Hagrid parlasse in modo vagamente sgrammaticato come nel libro della Rowling, non sono io che ho momentaneamente dimenticato la lingua italiana xD

Spero di aggiornare presto, ma non prometto niente D:

Al prossimo capitolo!

Ah, ringrazio le fantastiche 117 persone che hanno inserito la storia tra seguite, preferite o ricordate: vi amo tutti!

Inoltre ringrazio ancora le 9 spettacolari persone che hanno commentato il capitolo precedente :D Non abbandonatemi, perchè io amo voi e tutto ciò che mi scrivete (troppo buoni, come sempre ù_ù)

Un bacio!

Vecchia caramella_rosa_gommosa che si è stancata del suo nome e si è convertita ad Ellens!

   
 
Leggi le 13 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: Ellens