SALVE! RIECCOMI!
COME PROMESSO ECCO IL NUOVO CAPITOLO.
UN NUOVO POV, IL POV DI EJ, PER CAPIRE LE SUE EMOZIONI E SENSAZIONI.
E INDOVINATE?
DATO CHE è GRAVEMENTE CORTO.. AL SEGUITO AGGIUNGERò IL
4 CAPITOLO!
SPERO DI
FARVI FELICI! BUONA LETTURA!
È importante conoscere entrambe le facce della medaglia.
.EJ.
Allora, ricominciamo da capo. Se 190 euro è il prezzo pieno lo sconto del 20% è..
Sento la porta aprirsi e mi
volto verso il prossimo cliente con cui avrò a che fare.
Una ragazza, alta, bionda,
sembra una tronista. Super truccata e mezza svestita,
già pronta all’estate ormai prossima. In bocca un chewing-gum e
bauletto tenuto sull’avambraccio.
Una vera vip.
-“Buongiorno” Le
dico, sorridendole.
-“Buongiorno”
risponde. Credo che voglia sembrare.. sensuale?
Comincia a girellare per il
negozio, spostando un vestito dall’altro per guardarlo superficialmente e
passare immediatamente a quello accanto.
Ad un certo punto afferra una
stampella, si volta verso di me e mi chiede se ho una 42 di quel minivestito,
anche se dire “mini” è un eufemismo.
Vado a controllare e
fortunatamente ne ho rimasta solo una. Gliela porgo e lei se ne va verso il
camerino.
Dopo poco tempo esce, vestita come era entrata, e mi dice che lo prende.
Io le sorrido e ci avviamo
verso la cassa.
Le dico il prezzo e lei, in
mezzo ai contanti spesi, infila un bigliettino con un numero.
-“Anche se non dovessi
chiamarmi, so dove trovarti!”
Prende la busta e se ne va
sorridendo.
La gente non è normale.
Decido di mettere a posto un pò, magari c’è qualche maglione
spiegato da ripiegare.
Mentre giro per il negozio,
ripenso a quello che mi disse mia madre quando le dissi
che sarei venuto a lavorare qui:
Penso che se saprebbe che lavori in una boutique
così prestigiosa, Alice impazzirebbe.
Appena lo disse, notai il suo sguardo vuoto e stette con il muso per un bel pò.
Le mancava Alice, la sorella di Edward.
Ma gli mancava
anche lui.
Ce l’ho con
lui, ma relativamente.
Fin dai primi giorni di vita, capii che non dovevo piangermi
addosso, ma che dovevo essere forte per le due donne che fanno parte della mia
vita.
In fin dei conti ero l’unico uomo, non potevo far
vedere come soffrissi.
Perché più che rabbia, io ho provato
sofferenza, nel non avere un rapporto con mio padre. Renesmee
in sé possiede prevalentemente rabbia. Lo so, posso leggergli la mente.
Quello che mi ha fatto soffrire di più, non è
tanto non aver avuto un padre che giocava a baseball con te, o che si
arrabbiava quando tornavi a casa tardi.
Ovviamente anche questo, ma in primis mi ha fatto soffrire
veder soffrire mia madre. Io la amo, e averla vista, e vederla tuttora soffrire
mi scatena un mix tra sofferenza e rancore.
Nonostante tutto questo, ho resistito e sono andato avanti.
Più che per me, per loro: per mia madre e per mia sorella.
Mia madre sostiene da anni che soffre esclusivamente per il fatto che noi siamo cresciuti senza una figura
paterna, ma non ci vuole una scienza per capire che lei lo ha amato, lo ama e
lo amerà per sempre.
Sono le
Ho una fame da lupo!
Salgo sulla mia adorata volvo c30 nera e parto verso
casa.
Appena entrato in casa sento un
fantastico odore di pizza. Mi precipito in cucina e, i miei sensi olfattivi non
mentono mai, c’è la pizza.
-“Ciao mamma” Mi avvicino a Bella e le do un
bacio sulla guancia.
-“Ciao tesoro!
Ho fatto la pizza, visto?” Mi guada, sorridendo.
-“Sì, grazie mamma.” E le sorrido.
Mi metto a tavola e, nonostante mangi da solo, mia madre si
mette seduta di fianco a me.
Parliamo della mia giornata, della sua giornata.
Mi parla anche di un certo nuovo arrivo a scuola.
-“Oh, EJ senti, mi
accompagni tu a scuola domani, vero?” Mi chiede, minacciandomi.
Sposto la sedia all’indietro, con il tovagliolo sopra
la maglietta, alzo le mani e urlo:
-“Sì ma ti prego, abbi pietà di me!!”
Ci mettiamo a ridere come matti per un po’ e dopo mi ritiro in camera per andare a dormire.
In fondo, le due donne che ho in
casa sono la mia famiglia.
Ho sempre voluto un padre, ma cosa potrei chiedere di
più che loro? Sono la mia vita, è per loro che sto qua al mondo,
e niente mi permetterà di staccarmi da loro, sia fisicamente che moralmente.
Io sarò sempre con loro, non le abbandonerò
come ha fatto lui.
Fortunatamente, non ho ripreso niente da lui.
Né fisicamente, né caratterialmente. Questa fortuna è toccata a Renesmee.
Non voglio essere come lui.
Non voglio abbordare la prima ragazza che incontro,
conquistarla e poi usarla.
Però..
Mi alzo a sedere, e guardo fuori.
Mi alzo, mi affaccio dalla finestra e osservo le stelle.
Io conosco solo una faccia della medaglia.
Per giudicare qualcosa, o qualcuno, bisogna sapere tutto,
da entrambi le parti.
Io non posso giudicarlo, io non so cosa lo
ha spinto a fare ciò che ha fatto. Ma in
fin dei conti è successo. Mia madre è rimasta incinta e poi
abbandonata.
Ed è stata abbandonata dopo un rapporto.
E questo è da bastardi.
Qualunque sia la motivazione che aveva, quello che ha fatto
ignobile.
Lui non si è comportato da uomo.
Come ha potuto fare una cosa del genere a un’umana?
E se non l’avessero ritrovata?
Se fosse morta in quella foresta?
Bè io non
sarei qui.
Sospiro, e continuo a osservare il cielo.
Mi ha sempre affascinato, l’armonia e la pace che le
stelle sanno comunicarti.
Io loro essere immobili e immutabili.
Così vicine da vederle, ma così lontane da
sentire il loro calore.
L’eternità è lunga, e sicuramente lo
incontrerò.
Ma sarò in
grado di affrontarlo?
Sarò in grado di cogliere il suo calore, seppure sia
così lontano da me?
Quindi? Che ne dite di questo ej?? :)
Ecco che
arriva il quarto capitolo!!!