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Autore: Femke    19/01/2011    4 recensioni
[NO MARY SUE!!!]
Era abbastanza alta, sul metro e sessantacinque, un’altezza media per una ragazza di diciassette anni e poi era secca.
Attenzione bene, SECCA, non snella. Perché il termine SNELLA dovrebbe indicare una certa bellezza ed eleganza. Da una ragazza snella ci si aspetta che abbia una camminata fiera, impettita e che abbia un seno quanto meno decente.
Penelope era decisamente l’opposto.
Genere: Comico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio, Severus Piton
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
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- Questa storia fa parte della serie 'Your Love is...'
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penelope 10

Ecco a voi il decimo e ultimo capitolo. Lasciatemi un commento!!!

Non saltate le NOTI FINALI che c'è un regalino (o almeno lo è dal mio punto di vista XD)

10

 

 

Penelope si asciugò gli occhi con il dorso della mano e tirò su col naso.

 

Era rannicchiata sul suo letto con la lettera di suo padre tra le mani. Le coperte erano sfatte intorno a lei ed era ancora in pigiama, ma non gli interessava.

 

Suo padre le aveva appena annunciato il loro imminente trasferimento.

 

Mancavano meno di due mesi alla fine della scuola e ai MAGO ma suo padre non voleva sentire ragioni. Sarebbero partiti la settimana successiva. La lettera non diceva neanche per dove.

 

Ma era ovvio, per suo padre lei sarebbe stata per sempre la bambina inutile e rompiscatole venuta alla luce solo per caso e quindi non si sarebbe mai sprecato a spiegarle i suoi programmi, anche se la riguardavano.

 

Avrebbe dovuto lasciare la scuola, ma soprattutto avrebbe dovuto lasciare Severus.

 

Gli occhi le si riempirono nuovamente di lacrime.

 

Perché...?

 

_ _ _

 

 

-Ehi... tutto bene?- le chiese Severus non appena la vide entrare in classe.

 

Vedendola così triste, l’avrebbe anche abbracciata, ma erano nella classe di pozioni che si stava velocemente riempiendo e nonostante fosse sciolto nei suoi confronti più che chiunque altro non significava che avrebbe permesso a tutta la scuola di sparlare su di loro.

 

Penelope lo guardò e sorrise.

O almeno ci provò, perché quello che vide Severus fu tutto tranne che un sorriso. Aveva gli occhi arrossati e le tremava appena il labbro.

 

Avrebbe voluto chiederle cos’avesse, ma l’entrata del professore lo mise a tacere.

 

 

Severus le aveva chiesto se andava tutto bene. Glielo aveva chiesto e lo aveva visto sinceramente preoccupato... come poteva abbandonarlo?

Lei aveva solo lui e sapeva che Severus aveva solo lei, come poteva fargli questo?

 

I rimorsi la tormentarono per tutta la lezione, così non ascoltò niente di quello che disse Lumacorno e tanto meno aveva capito come preparare la pozione, ma Severus sembrava averlo intuito perché cominciò a sistemare gli ingredienti e a prepararli senza richiedere il suo intervento.

 

Questo le fece venire un dubbio. Forse sembrava più sconvolta di quanto pensasse. Si sarebbe dovuta guardare in uno specchio prima di uscire quella mattina. 

 

E poi fece la cosa più  sbagliata che avrebbe mai potuto pensare anche solo di fare in un momento del genere. Prese in mano una boccetta con dentro un qualche ingrediente e prima che Severus potesse fermarla, la versò completamente dentro il calderone.

 

 

Il rumore dell’esplosione che fece si sentì in tutto il castello.

 

 

Tutto il settimo anno corvonero e serpeverde trascorse in infermeria il resto della mattinata. Fortunatamente nessuno subì gravi lesioni, ma Lumacorno  cominciò a sbraitare qualcosa di molto simile a: “Quella non entrerà mai più nella mia classe!! È la figlia del demonio!”

 

Penelope però pensava solo che almeno lui sarebbe stato contento di vederla andare via. Al contrario Severus era stato tutto il tempo seduto accanto a lei a tenerle la mano e anche se lui non ne aveva idea, gli era estremamente grata per quello.

 

 

I giorni trascorsero fin troppo rapidamente.

Severus aveva capito che non voleva parlare di quello che la turbava e non le aveva fatto alcun tipo di pressione.

Ma ormai sarebbe partita il  giorno dopo e non sapeva come dirlo all’altro.

 

Aveva già fatto le valige e il preside l’aveva convocata nel suo ufficio per farle compilare alcuni moduli.

 

Stavano camminando in silenzio mano nella mano, per tornare al castello dopo aver trascorso il pomeriggio ad Hogsmeade. Glielo aveva chiesto lei, perché prima di salutarlo aveva voluto trascorrere un altro giorno interamente insieme. Sapeva già che le sarebbe mancato tantissimo.

 

-Sev...- lo chiamò piano e lui la guardò seccato. Non sopportava che lo chiamasse così e lei sorrise divertita.

 

-Devo  dirti una cosa importante...-  quella premessa non sembrò piacere al ragazzo che si accigliò.

 

-Questa è la stessa cosa che ti preoccupa in questi giorni?- gli chiese e lei si sentì gli occhi bruciare.

 

-Si...- pigolò e lui annuì prima di fermarsi e stringerle un po’ più forte la mano.

 

-Dimmi.-

 

Penelope alzò la testa e lo guardò negli occhi, ormai ricolmi di lacrime che proprio non riusciva a trattenere.

-Mio padre si trasferisce...- mormorò con voce rotta –ed io devo andare con lui.-

 

Severus rimase sorpreso per qualche secondo prima di accigliarsi nuovamente.

 

-Dì qualcosa.- lo pregò dopo qualche attimo di silenzio.

 

-Non so  cosa... sono felice che tu ti sia preoccupata tanto al pensiero di andartene, ma non è  la fine del mondo dopotutto... potremo continuare a sentirci.-

 

Le lacrime cominciarono a scorrere liberamente sulle guance arrossate di Penelope prima che lei gli gettasse le braccia al collo abbracciandolo forte e Severus non potè fare altro che ricambiare la stretta.

 

-Non piangere...- mormorò Severus imbarazzato.

 

-Mi dispiace tanto.- singhiozzò con il volto nascosto nell’incavo del suo collo.

 

-Va tutto bene, è tuo padre che ha deciso non puoi opporti a lui.-

 

-Vorrei tanto poterlo fare invece.-

 

Lentamente, Penelope lo lasciò andare e poi lo baciò dolcemente sulle labbra.

-Credo di essermi innamorata di te.-

 

Severus sgranò impercettibilmente gli occhi. –Io...-

 

-Non importa.- lo interruppe –Non devi rispondermi in nessun modo... volevo solo che tu lo sapess...- ma Severus la baciò nuovamente e prendendole il viso tra le mani le fece schiudere le labbra approfondendo il contatto.

 

Penelope si lasciò andare contro di lui, posando le mani sul suo petto e stringendo il suo mantello.

 

-Torniamo al castello.- sussurrò Severus quando infine si separarono e incapace di proferir parola, Penelope annuì.

 

 

_ _ _

 

 

-Nel dormitorio serpeverde?- -Si, sono abituati.- -Come?- -...- -...tu?- -No! Ma non vorrei che  le tue compagne si scandalizzassero...- -Seee... che razza di stanza deprimente che hai...- -Lo so- -Ma...- -Zitta e baciami-

 

Da quel momento non ci furono più commenti sarcastici o battutine e quella notte fu magica per entrambi.

 

 

_ _ _

 

 

Quando Severus aprì gli occhi la mattina dopo, il dolce peso che  poche ore prima era rannicchiato parzialmente sul suo corpo non c’era più.

 

Si mise a sedere e un busta di carta gli scivolò in grembo. L’aprì e spiegò il foglio.

 

Caro Severus,

 

Mi dispiace di averti lasciato solo, avrei tanto voluto aspettare il tuo risveglio sdraiata accanto a te, discutere magari sul fatto che il colore dei muri della tua stanza è davvero orribile e poi fare colazione insieme, ma dovevo andare da mio padre.

Probabilmente avrei dovuto dirti che il giorno della mia partenza era proprio questo, ma il tuo bacio dell’altra sera mi ha un po’ offuscato la mente (non ti montare la testa).   

Voglio che tu sappia che ero assolutamente sincera e che conserverò il ricordo di questa notte nel mio cuore fino a che non ci rincontreremo (allora spero di poterne conservare molti altri)

So che quest’ultimo discorso è troppo melenso... lo è per me quindi figuriamoci per te! Ma ti prego di credermi.

 

Non appena ne avrò la possibilità ti scriverò.

Ti amo. (scriverlo suona strano... mah!)

 

Tua (o almeno spero) Penelope.

 

Severus finì di leggere quelle poche righe e lasciandosi cadere nuovamente sdraiato sul letto, sorrise.

 

 

 

 

 

 

Fine.

 

 

 

 

 Allora... dato che sono molto buona, (...e modesta XD) ho già pubblicato il prologo del seguito di Your Love is My Potion che ha il titolo Your Love is My Hope,  cliccate ---> QUI e buona lettura!!!!

   
 
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