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Autore: ThisIsLeisure    21/01/2011    3 recensioni
Caterina è una giovane ragazza nobile di Milano, non compresa dal padre e dalla matrigna, si sente sola come non mai nella sua vita. Finche non conosce Alexandre, un vampiro bello,tenebroso, e nobile Spagnolo. La vita di Caterina sta per cambiare drasticamente.
Angeli, vampiri, amore, morte, famiglia e il senso della vita, sono parti fondamentali di questa storia. Siete pronti ad iniziare il viaggio?
Genere: Dark, Fantasy, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: Lime, Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Ciao a tutti!!! Spero che vi siano piaicuti i primi due capitoli, vedrete che la storia prenderà piede, ve lo prometto :) RECENSIIITEEE, VORREI TANTO SAPERE QUALI SONO I VOSTRI PENSIERI. AH E OVVIAMENTE ANCHE LE CRITICHE SONO BEN ACCETTE :) 
Questo è un capitolo molto corto, ma fondamentale, buona lettura.
 
Che Tu Lo Voglia O Meno
 
 
«Allora, di che dovevate parlare tu e il giovane conte di Barcellona ieri sera ?» mi chiese mio padre a colazione, mentre mandava giù un boccone di croissant.
«Ehm, niente in particolare.»
«Beh, sarebbe un buon partito, forse migliore di Adda.» 
«Gia.» dissi in breve, cercando di cambiare discorso. Come se Alexandre potesse mai pensare a me in quel modo. Insomma, lui era così perfetto, perfettamente eterno. Mi fermai per qualche secondo su quel pensiero. Perfettamente eterno.
«Siete molto amici ?» Chiese Svetlana, la mia matrigna.
«Amicizia non è la parola giusta.» conclusi io afferrando il latte.
«Dovrebbe farla  diventare più di un amicizia, non trovi Enzo ?»  Odiavo quando parlavano di me come se io non ci fossi.
«È vero, hai proprio ragione amore. E poi il marchese non era per niente impressionato da lei. Caterina, dovrai impegnarti di più se vuoi sposare il giovane Adda.»
«E se non volessi ?» borbotta io. 
Mio padre sbattè il pugno forte sul tavolo, facendo tremare la tavolata. Alzai subito lo sguardo, incontrando quelli cattivi di mio padre.
«Non dire sciocchezze ! Ne abbiamo gia discusso.»  Urlò forte. Notai Gloria, la donna di servizio lasciare la sua postazione, e nascondersi in cucina, lo faceva sempre quando mio padre iniziava ad urlare.
«Hai ragione padre. Mi dispiace.» mentii spudoratamente, ma quella mattina era troppo bella per passarla discutendo con quello stolto di mio padre.
« Caterina, oggi, dopo lo studio, dovrai andare a pranzo con il signorino Adda. E comportati bene.» 
«Certo Svetlana.» Dissi giocherellando con i cereali.
«Ora vai, prima che mi arrabbi più di quanto sia già ora.» concluse mio padre.
Mi alzai lentamente dal tavolo, salutandoli. Mi avvia nella libreria della casa, per le mie solite lezioni private. Si poteva essere più sfigati ? Penso di no.
Quando vi arrivai, il signor Bianchini era già li. Per quanto adoravo il mio professore, odiavo la scuola.
«Salve professor Bianchini.» Dissi entrando e sedendomi sulla poltrona davanti alla sua.
«Buongiorno Caterina. La trovo radiosa oggi.» Aveva il suo solito sorriso felice. Era strano come quell’uomo mi metteva sempre di buon umore.
«La ringrazio.» 
«Allora, oggi inizieremo con Matematica, se per lei va bene.»  mi porse il libro, e sorise al mio sospiro annoiato.
«Dai, lo so che non le piace particolarmente, ma come si suol dire : prima il dovere e poi il piacere, o mi sbaglio ?»
«No, non si sbaglia.» Non si sbagliava mai. 
  
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