Itachi cercò di ricomporsi, nonostante l’impresa si presentasse alquanto ardua: dopo la richiesta fattagli dal fratello, era impallidito, aveva riversato tutto quello che aveva messo in bocca e, tanto per finire in bellezza, si era persino alzato di scatto.
- Cos’è che vuoi? – gli domandò, pregando i Kami di aver sentito male.
Il bambino sbuffò, incrociando le braccia al petto e osservandolo irritato e impaziente.
- Un bambino, Itachi. Voglio solo un bambino. – gli ripeté cercando d’inculcare l’informazione nella testa del primogenito.
Oh, certo… vuole solo un bambino.
E, con grande orrore, Itachi sospettava che il suo compito non consistesse nello scrivere una lettera alla cicogna perché gliene portasse uno e nemmeno mettersi a pregare i cavoli affinché uno di loro, impietositosi a sufficienza, partorisse un bimbo sul momento.
Lui voleva altro. E sapeva di chi era la colpa: Shisui avrebbe fatto meglio a cominciare a fare i preparativi per il funerale perché la Morte non avrebbe di certo tardato ad andare a prenderlo.
- Vuoi che chieda alla cicogna? – provò comuqnue Itachi, sperando che il bambino non avesse recepito bene il concetto spiegatogli dal cugino.
Il più piccolo si mostrò infastidito e assunse un’espressione arrabbiata.
- Ma no, Niisan, no! – urlò disperato – Non sono le cicogne che portano i bimbi. – gli spiegò, supponendo che il fratello si fosse perso qualche parte del metodo per generare i bambini.
Itachi iniziò a sudare: si sfregò le mani tra loro, chiuse gli occhi e prese un respiro molto profondo.
Doveva trovare una qualche strategia, un qualcosa che lo aiutasse ad uscire da questa spinosa situazione.
Forse sarebbe stato sufficiente fare il finto tono, credere di non aver capito nulla e cercare nel frattempo di inventare una scusa che facesse andar via il fratello minore.
- Mi dispiace Outoto, ma io non so come si fanno i bambini. E poi mamma e papà non sarebbero d’accordo. - dichiarò con un'espressione che doveva apparire triste, ma che in realtà non lo era e non lo sembrava nemmeno.
Il volto del bambino s’illuminò di un qualcosa che Itachi definì malvagio e perverso.
Troppo per un bambino di cinque anni.
- Ma no, Niisan! Mamma e papà sono d’accordo; papà ha detto che basta che io non lo faccia con le ragazze, ma il resto va tutto bene! – asserì contento e del tutto realizzato.
Ah.
Il più grande degli Uchiha non poté far altro che rabbrividire.
- Sei pronto, Aniki?! – gli chiese il bimbo – Hai abbastanza fiato? -
Eh?
- No. – rispose incerto e perplesso, non ben conscio di tutto quello che stava succedendo. Sasuke però lo ignorò bellamente, portandosi fuori dalla stanza.
Che cavolo stava facendo?
Tra sospiri, gemiti e altre cose indescrivibili Sasuke ritornò nella camera dove si trovava il fratello, tirando appresso… una bambola da gonfiare?
- Aiutami Itachi, su forza! Spero davvero che tu abbia tanto fiato perché il bambino verrà grosso. – constatò l’Uchiha, mettendo a fuoco la realtà e appoggiando le mani sui fianchi per osservare meglio la bambola.
Certo. Naturalmente.
Shisui gliel’avrebbe pagata. Altroché.

Note dell’Autrice:

Questa parte l'avevo scritta da tanto, ma non sono sicura se ce ne sarà una terza XD
CrystalBreath: Ciao Cara ^^! Grazie mille per la recensione eper i complimenti ( che in realtà non merito, visto che scrivo come una bambina delle elementari XD).
Miwako_chan: Ciao^^! ODDIO, dirittura geniale XD? *rotola dalle risate e poi sbatte contro la sua libreria* Ehmm, dicevamo... la mia fanfition non ha nulla di geniale XD E' scritta in un momento di follia ( molto frequenti nel mio caso specifico XD) e non è poi questo granché XD Ma graxie per i complimenti, mi hanno fatto motlo piacere.
Un bacione e spero ti sia piaciuta anche questa parte^^.