capitolo
6
Appena fummo nelle vicinanze del castello, il mio animo tirò un sospiro di sollievo e di beatitudine.
Il primo perché finalmente avevo riavuto Draco e il secondo perché
la vista del castello di Hogwarts mi faceva sempre uno strano effetto.
Ero
affascinata da quel castello cosi antico, con la sua antica storia alle spalle,
eppure mi sembrava cosi giovane, cosi ignaro degli anni che erono passati.
-Stai
bene?.- mi chiese una voce premurosa al mio fianco.
Lo
guardai e sorrisi –Si, ora che ci sei tu si.-
Lui
ricambiò il sorriso e si strinse molto
di più a me, e io feci altrettanto.
Varcammo
le porte del castello sorridenti e incuranti degli sguardi che ci fissavano.
Non
importa pensai guardandolo, non mi interessa se ci guardano o ti guardano, tu
mi appartiene, pensai facendomi travolgere dall’amore che provavo per lui.
-Andiamo
nella Sala Grande?.- chiesi.
-Si
certo.-
Mi trascinò quasi correndo e entrammo con non calanche nella Sala e andammo a occupare due posti nel tavolo dei Serpeverde.
A me non dispiaceva sedermi là e
non al mio tavolo, ormai i suoi amici per quanto fossero stati insopportabili,
si stavano rivelando davvero buoni, pensai abbozzando una risatina.
Girando
lo sguardo notai che la Sala era praticamente vuota, c’era solo qualche
studente sparò per i vari tavoli e fui grata di constatare che Harry e Ron non
erono là.
Riportai
il mio sguardo su lui e vidi che lui già mi fissava. Gli sorrisi.
Lui
ricambiò e fece una cosa che mi sorprese, una cosa che odiava fare in pubblico,
si avvicinò a me e mi baciò. Proprio davanti a sui amici, davanti a tutti e
questo mi riempì di orgoglio, e mi ricordò quanto lo amavo.
Dopo
un’altra ora passata là a parlare con gli altri decidemmo che era il momento di
andare a dormire.
-Come
mai l’hai fatto?.- chiesi ad un certo punto.
-Che
cosa?.- mi chiese lui, come se non lo sapesse.
-Lo
sai.- dissi quasi rimproverandolo.
-No
te lo giuro.- disse ridendo.
Era bellissimo quando rideva, pensai.
-Come
mai mi hai baciato davanti a tutti?.- rifeci la domanda in modo tale che lo
capisse.
-Non
dovevo?.-
-Oh
si, si che dovevi, volevo solo sapere il perché, di solito non lo fai mai..-
lasciai in sospeso la frase per ascoltare la sua risposta.
-Lo
so, e ti chiedo scusa se alle volte sembro cosi freddo quando siamo con gli
altri, e che non mi sento a mio agio, invece stasera non so perché, ma ho
cambiato idea.- disse deciso.
-Su
quest0?.- chiesi curiosa.
-Si,
ma non solo su questo, anche sul fatto che ti voglio vivere, e non sempre in
privato, voglio essere orgoglioso di poter dire che tu sei la mia ragazza e
voglio essere altrettanto orgoglioso di poterti baciare in pubblico, se per te
non è un problema ovviamente.-
Sorrisi e gli buttai le braccia al collo
–Per me non è un problema lo sai!! Voglio che
tu mi baci davanti a tutti, mi fa sentire importante e cosi certe ragazze
smetterebbero anche di guardarti.- dissi piano.
-Lo
sai che non mi guardano.-
-Invece
si, le vedo ! e le sento anche, parlano di quanto sei bello ecc.- dissi
abbassando la testa.
-E
puoi dargli torto? Sono uno dei ragazzi più belli della scuola.- disse ridendo.
Abbassai
ancora di più lo sguardo, odiavo quando faceva cosi.
-Piccola
sto scherzando, lo sai vero?.-
-No,
non lo so.- sbottai alzando la testa e aumentai il passo.
-Dai
piccola non fare cosi, ti prego!.- disse lui cercando di rincorrermi.
-Cosi
come? Sto solo andando in camera.-
-Lo
sai cosa stai facendo e lo sai che sono solo tuo.- disse prendendomi il polso e
facendomi girare.
-Sai
Draco, quando inizi a fare cosi, proprio non lo so se sei solo mio, hai queste
manie di grandezza, mi danno fastidio!.-
-Sono
un Malfoy, è normale per noi.- disse guardandomi fisso negli occhi.
-E
io sono una Granger, per me sarebbe normale riempirti di insulti tutto il
giorno, di farti pesare alle volte la tua ignoranza, ma non lo faccio perché ti
amo! Tu invece mi fai sempre pesare il fatto che le altre ti guardano.
-Sai
mi fai sentire inutile alle volte.-
-Tu non sei inutile, e lo so che quella è tua natura e non sai quanto sono felice che tu sia cambiata per me, e mi dispiace che io non ci sia ancora riuscito per te.
-Voglio che tu sia l’unica ragazza che mi guardi, in tutta la scuola, in tutto
il mondo. Puoi farlo?.- mi chiese con la sua faccia dolce.
-Lo
sai che posso, ma fatti passare certe manie.- dissi sorridendo.
-Promesso
e ora ti voglio far vedere una cosa.-
Detto
questo mi portò via dal quel corridoio e mi portò invece in un’altro.
-Dove
siamo?.- chiesi un po’ confusa.
-Come
non te lo ricordi?.-
-No.-
dissi seria.
-Questo
è il corridoio della Stanza delle necessità e noi siamo proprio davanti alla
Stanza.-
-Ma
perché siamo qui?.- chiesi avvicinandomi a lui.
-Perché
quel discorso di prima mi ha fatto pensare anzi diciamo che ci penso da un paio
di giorni e ora mi sembra il momento adatto per dimostrarti quanto ti amo.-
-E
come intendi fare?.- chiesi titubante.
-Ti
fidi di me?.- disse porgendomi la mano.
E
io senza esitazione la presi e dissi –Certo.-
-Bene
allora seguimi.-
Avanzammo
verso la porta, lui mormorò qualcosa e l’aprì.
Ai
miei occhi non apparse come la solita Stanza delle Necessità, ma si presentò
come una camera.
Per
meglio dire la mia camera a Londra.
Rimasi
a bocca aperta.
-Siamo
davvero a casa mia?.- chiesi sbalordita.
-No,
almeno penso, ha solo ricreato la tua stanza.- disse guardandomi.
-Hermione,
amore mio, tu lo sai il destino che incombe su di me e la mia famiglia.-
-Non
ora ti prego.- dissi.
-Invece
si! Devi ascoltarmi ti prego, vieni qua.- mi avvicinò a se e mi strinse forte.
-Tu
lo sai che siamo servitori di Tu-Sai-Chi e sai anche che darei tutto l’oro del
mondo per non esserlo, ma non è possibile, purtroppo.- mi guardò negli occhi e
vidi un velo di profonda tristezza nei suoi occhi.
E
io istintivamente provai una rabbia cieca per le persone che gli avevano reso
la vita un inferno, avrei voluto salvarlo dalla sua famiglia, ma avevo sempre
saputo che sarebbe stato impossibile.
Loro
avevano la sua anima. Ma io avevo il suo cuore, pensai cercando di sorridere.
-E
non so ancora cosa ci sarà nel mio futuro, non so se avrò altre possibilità di
stare con te, se…-
-Non
dirlo!.- urlai.
-Lo
sai che è una cosa possibile, mio dolce amore.-
-Non
mi interessa. Tu non morirai.- dissi iniziando a piangere.
-Ascoltami,
voglio che tu sappia che io ti amo e che lo farò per sempre, qualsiasi cosa
dovesse accadere, ed è per questo che siamo qui.-
Io
all’improvvisò capì.
Lui
voleva fare l’amore con me, con la persona che lo aveva reso migliore. Che lo
aveva quasi salvato.
Sorrisi.
Mi
asciugai le lacrime, almeno ci provai e lo baciai.
Fu
un bacio leggero. Ma era il mio modo per dirgli si. Si ero pronta per fare l’amore
con lui.
Quando
staccai le mie labbra dalle sue, sentì il freddo di una lacrima solcarmi il
viso.
Lui
stava piangendo.
E
il mio cuore decise che per quella sera non ci sarebbe stata tristezza in lui,
nessun genere di dolore. Se lo impose e io concordai con esso.
E dopo quell’attimo di distaccò, lui tornò da
me con gli occhi asciutti, aveva smesso di piangere e io con lui. Ormai nei
nostri occhi c’era solo l’amore.
E
fu cosi che quella sera io e Draco, condividemmo i nostri cuori.
Fu
cosi che io e lui ci legammo, per il resto della vita…
Mi
svegliai di soprassalto. Ero sudata e avevo caldo.
Mi
alzai dal divano, ma i piedi non ressero il mio peso e mi ritrovai a terra.
Mi
accovacciai al suolo, e iniziai a piangere. Ma no per il ricordo. Per il
dolore.
Per
il dolore di non averlo più accanto a me.
-Draco…Draco dove sei?.- mormorai fra le lacrime, e dopo poco vi fu di nuovo il buio…
scusate per il ritardo, ma non sono stata bene e mi sono successe molte cose brutte, spero solo che vi piaccia a presto!