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Autore: _Giuls17_    26/01/2011    1 recensioni
vi presento un'altra storia basata in parte sul 7 libro, Hoqwarts sta cedendo sotto la pressione dei mangiamorte, i maghi e le streghe sono costretti a scappare, lei però aspettarà perché il suo obiettivo è un altro adesso, il suo obiettivo è stare con lui, ma il fato lo ostacolerà per molti, molti anni. e chissà forse un giorno gli concederà l'amore....
Tratto dal capitolo 5: -Perché mi sento cosi fragile? Cosi vuota?.- dissi iniziando nuovamente a piangere.
-Perché senza me non sei niente.- disse una voce vicina.
Mi voltai per lo spavento e lo trovai, proprio davanti a me. Con la sua divisa perfettamente stirata.
Con i suoi capelli biondi pallidi adorabilmente scombinati.
Con i suoi occhi grigi fissi nei miei.
-Ma pechè?.- chiesi disperata.
-Perché tu mi ami.- dissi lui avvicinandosi a me.
-E tu? Tu mi ami Draco?.- gli urlai contro.
-Amarti? Sai che un Malfoy non capisce la parola amore.-
Per un attimo stetti zitta, incredula.
-Ma io sono l’eccezione alla regola, mia cara Hermione.- disse aiutandomi ad alzarmi –Io penso di essere l’unico Malfoy che sappia cosa vuol dire amare, e la cosa più pazzesca non è questa, è che io mi sia innamorato di una mezzosangue.
-La più brillante e bella mezzosangue di tutta la scuola.- disse scostandomi un ciuffo ribelle dagli occhi. –E non ho paura di dirlo.-
Genere: Fantasy, Romantico, Sentimentale, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Tom Riddle/Voldermort | Coppie: Draco/Hermione, Harry/Ginny, Luna/Ron
Note: Movieverse, OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Da VII libro alternativo
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capitolo 6

capitolo 6

 

Appena fummo nelle vicinanze del castello, il mio animo tirò un sospiro di sollievo e di beatitudine. 

Il primo perché finalmente avevo riavuto Draco e il secondo perché la vista del castello di Hogwarts mi faceva sempre uno strano effetto.

Ero affascinata da quel castello cosi antico, con la sua antica storia alle spalle, eppure mi sembrava cosi giovane, cosi ignaro degli anni che erono passati.

-Stai bene?.- mi chiese una voce premurosa al mio fianco.

Lo guardai e sorrisi –Si, ora che ci sei tu si.-

Lui ricambiò il sorriso e  si strinse molto di più a me, e io feci altrettanto.

Varcammo le porte del castello sorridenti e incuranti degli sguardi che ci fissavano.

Non importa pensai guardandolo, non mi interessa se ci guardano o ti guardano, tu mi appartiene, pensai facendomi travolgere dall’amore che provavo per lui.

-Andiamo nella Sala Grande?.- chiesi.

-Si certo.-

Mi trascinò quasi correndo e entrammo con non calanche nella Sala e andammo a occupare due posti nel tavolo dei Serpeverde. 

A me non dispiaceva sedermi là e non al mio tavolo, ormai i suoi amici per quanto fossero stati insopportabili, si stavano rivelando davvero buoni, pensai abbozzando una risatina.

Girando lo sguardo notai che la Sala era praticamente vuota, c’era solo qualche studente sparò per i vari tavoli e fui grata di constatare che Harry e Ron non erono là.

Riportai il mio sguardo su lui e vidi che lui già mi fissava. Gli sorrisi.

Lui ricambiò e fece una cosa che mi sorprese, una cosa che odiava fare in pubblico, si avvicinò a me e mi baciò. Proprio davanti a sui amici, davanti a tutti e questo mi riempì di orgoglio, e mi ricordò quanto lo amavo.

 

Dopo un’altra ora passata là a parlare con gli altri decidemmo che era il momento di andare a dormire.

-Come mai l’hai fatto?.- chiesi ad un certo punto.

-Che cosa?.- mi chiese lui, come se non lo sapesse.

-Lo sai.- dissi quasi rimproverandolo.

-No te lo giuro.- disse ridendo.

 Era bellissimo quando rideva, pensai.

-Come mai mi hai baciato davanti a tutti?.- rifeci la domanda in modo tale che lo capisse.

-Non dovevo?.-

-Oh si, si che dovevi, volevo solo sapere il perché, di solito non lo fai mai..- lasciai in sospeso la frase per ascoltare la sua risposta.

-Lo so, e ti chiedo scusa se alle volte sembro cosi freddo quando siamo con gli altri, e che non mi sento a mio agio, invece stasera non so perché, ma ho cambiato idea.- disse deciso.

-Su quest0?.- chiesi curiosa.

-Si, ma non solo su questo, anche sul fatto che ti voglio vivere, e non sempre in privato, voglio essere orgoglioso di poter dire che tu sei la mia ragazza e voglio essere altrettanto orgoglioso di poterti baciare in pubblico, se per te non è un problema ovviamente.-

Sorrisi e gli buttai le braccia al collo 

–Per me non è un problema lo sai!! Voglio che tu mi baci davanti a tutti, mi fa sentire importante e cosi certe ragazze smetterebbero anche di guardarti.- dissi piano.

-Lo sai che non mi guardano.-

-Invece si, le vedo ! e le sento anche, parlano di quanto sei bello ecc.- dissi abbassando la testa.

-E puoi dargli torto? Sono uno dei ragazzi più belli della scuola.- disse ridendo.

Abbassai ancora di più lo sguardo, odiavo quando faceva cosi.

-Piccola sto scherzando, lo sai vero?.-

-No, non lo so.- sbottai alzando la testa e aumentai il passo.

-Dai piccola non fare cosi, ti prego!.- disse lui cercando di rincorrermi.

-Cosi come? Sto solo andando in camera.-

-Lo sai cosa stai facendo e lo sai che sono solo tuo.- disse prendendomi il polso e facendomi girare.

-Sai Draco, quando inizi a fare cosi, proprio non lo so se sei solo mio, hai queste manie di grandezza, mi danno fastidio!.-

-Sono un Malfoy, è normale per noi.- disse guardandomi fisso negli occhi.

-E io sono una Granger, per me sarebbe normale riempirti di insulti tutto il giorno, di farti pesare alle volte la tua ignoranza, ma non lo faccio perché ti amo! Tu invece mi fai sempre pesare il fatto che le altre ti guardano.

-Sai mi fai sentire inutile alle volte.-

-Tu non sei inutile, e lo so che quella è tua natura e non sai quanto sono felice che tu sia cambiata per me, e mi dispiace che io non ci sia ancora riuscito per te. 

-Voglio che tu sia l’unica ragazza che mi guardi, in tutta la scuola, in tutto il mondo. Puoi farlo?.- mi chiese con la sua faccia dolce.

-Lo sai che posso, ma fatti passare certe manie.- dissi sorridendo.

-Promesso e ora ti voglio far vedere una cosa.-

Detto questo mi portò via dal quel corridoio e mi portò invece in un’altro.

-Dove siamo?.- chiesi un po’ confusa.

-Come non te lo ricordi?.-

-No.- dissi seria.

-Questo è il corridoio della Stanza delle necessità e noi siamo proprio davanti alla Stanza.-

-Ma perché siamo qui?.- chiesi avvicinandomi a lui.

-Perché quel discorso di prima mi ha fatto pensare anzi diciamo che ci penso da un paio di giorni e ora mi sembra il momento adatto per dimostrarti quanto ti amo.-

-E come intendi fare?.- chiesi titubante.

-Ti fidi di me?.- disse porgendomi la mano.

E io senza esitazione la presi e dissi –Certo.-

-Bene allora seguimi.-

Avanzammo verso la porta, lui mormorò qualcosa e l’aprì.

Ai miei occhi non apparse come la solita Stanza delle Necessità, ma si presentò come una camera.

Per meglio dire la mia camera a Londra.

Rimasi a bocca aperta.

-Siamo davvero a casa mia?.- chiesi sbalordita.

-No, almeno penso, ha solo ricreato la tua stanza.- disse guardandomi.

-Hermione, amore mio, tu lo sai il destino che incombe su di me e la mia famiglia.-

-Non ora ti prego.- dissi.

-Invece si! Devi ascoltarmi ti prego, vieni qua.- mi avvicinò a se e mi strinse forte.

-Tu lo sai che siamo servitori di Tu-Sai-Chi e sai anche che darei tutto l’oro del mondo per non esserlo, ma non è possibile, purtroppo.- mi guardò negli occhi e vidi un velo di profonda tristezza nei suoi occhi.

E io istintivamente provai una rabbia cieca per le persone che gli avevano reso la vita un inferno, avrei voluto salvarlo dalla sua famiglia, ma avevo sempre saputo che sarebbe stato impossibile.

Loro avevano la sua anima. Ma io avevo il suo cuore, pensai cercando di sorridere.

-E non so ancora cosa ci sarà nel mio futuro, non so se avrò altre possibilità di stare con te, se…-

-Non dirlo!.- urlai.

-Lo sai che è una cosa possibile, mio dolce amore.-

-Non mi interessa. Tu non morirai.- dissi iniziando a piangere.

-Ascoltami, voglio che tu sappia che io ti amo e che lo farò per sempre, qualsiasi cosa dovesse accadere, ed è per questo che siamo qui.-

Io all’improvvisò capì.

Lui voleva fare l’amore con me, con la persona che lo aveva reso migliore. Che lo aveva quasi salvato.

Sorrisi.

Mi asciugai le lacrime, almeno ci provai e lo baciai.

Fu un bacio leggero. Ma era il mio modo per dirgli si. Si ero pronta per fare l’amore con lui.

Quando staccai le mie labbra dalle sue, sentì il freddo di una lacrima solcarmi il viso.

Lui stava piangendo.

E il mio cuore decise che per quella sera non ci sarebbe stata tristezza in lui, nessun genere di dolore. Se lo impose e io concordai con esso.

 E dopo quell’attimo di distaccò, lui tornò da me con gli occhi asciutti, aveva smesso di piangere e io con lui. Ormai nei nostri occhi c’era solo l’amore.

E fu cosi che quella sera io e Draco, condividemmo i nostri cuori.

Fu cosi che io e lui ci legammo, per il resto della vita…

 

 

Mi svegliai di soprassalto. Ero sudata e avevo caldo.

Mi alzai dal divano, ma i piedi non ressero il mio peso e mi ritrovai a terra.

Mi accovacciai al suolo, e iniziai a piangere. Ma no per il ricordo. Per il dolore.

Per il dolore di non averlo più accanto a me.

-Draco…Draco dove sei?.- mormorai fra le lacrime, e dopo poco vi fu di nuovo il buio…

scusate per il ritardo, ma non sono stata bene e mi sono successe molte cose brutte, spero solo che vi piaccia a presto!

   
 
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