ANGOLO DELL' AUTRICE

scusate per il mio enorme ritardo, la colpa non è proprio mia ma della mia mania di essere disordinata, perchè la storia l'avevo gia scritta il 22 dicembre 2010, durante l'ora di storia, su un foglio ma a causa dei compiti e cose varie era finita nello scaffale dei libri, che sembra un vulcano che sta per esplodere a causa del disordine, cosi non sono riuscita piu a trovare la storia fino ad oggi, mentre cercavo il libretto delle giustificazioni, con un gran mal di gola e con la testa che gira (XD) , e come si dice, quando cerchi una cosa che ti serve tanto non la trovi, invece trovi la cosa che non ti serve in quel momento(almeno è questo quello che succede spessissimo a me), quindi per concludere BUONA LETTURA

LEI

Erano le undici meno un quarto e mi trovavo a salutare i miei genitori e a prepararmi mentalmente per iniziare il mio primo anno alla scuola di magia e stregoneria di HOGWARTS.

Non ero nervosa, ne avevo paura, ne ero agitata anzi forse l'ultima lo ero, ero agitata, impaziente a causa della mia immensa curiosità, il quale non so da dove l'ho presa poiché nessuno dei miei genitori possiede questo carattere, forse è l'unica caratteristica che mi distingue da loro, perchè come dicono gli amici dei miei, io sono l'incarnazione perfetta delle qualita migliori dei miei genitori.

Forse non ve l'ho ancora detto, ma i miei genitori sono DAPHNE GREENGRASS e BLAISE ZABINI, ed io sono la loro primogenita, e mi chiamo ANGELIN ZABINI.

Ho anche un fratello (che ora non si trova qui), che è piu piccolo di me di tre anni, ed ora si trova in FRANCIA dai miei nonni paterni, dove qualche giorno prima, mi ci trovavo anch'io coi miei, poi due giorni fa abbiamo dovuto ritornare a LONDRA per comprare tutto l'occorrente che mi servono per le lezioni ad HOGWARTS.

Papà mi abbraccia anche se non assomiglia ad un abbraccio , anzi sembra uno stritolamento

(in stile molly weasleyXD) , ma capisco subito che è un modo affettuoso per dimostrarmi quanto mi vuole bene, e la tristezza che prova per non avermi a casa.

Poi venne il turno della mamma che mi abbraccio, anche se per mia fortuna con meno foga rispetto a papa.

Salì sul treno , e cercai uno scompartimento vuoto, che era un impresa ardua perchè la maggiorparte di essi era occupata, ma alla fine del treno trovai uno scompartimento vuoto, cosi mi accomodai dentro e misi a posto la mia borsa, e tirai fuori il mio ipod rosa/argento da una tasca e mi misi le auricolari nelle orecchie, cominciando ad ascoltare la canzone strut di un vecchio gruppo che si chiamava the cheetah girl.

Passarono diversi minuti, poi ad un certo punto sentìì la porta dello scompartimento apprirsi rivelando così un ragazzo dai capelli neri e scompigliati, dagli occhi verdi, alto come me , che indossava una maglia nera con scritto JSP, dei jeans blu scuro, e delle Nike nere.......

spero che questo capitolo vi sia piaciuto , almeno piu di quella precedente

*_*