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Autore: Writer96    27/01/2011    5 recensioni
"Potter e l’essere interrotta mentre scriveva e la sua pergamena sbaffata..ma soprattutto (e questa era la cosa che la faceva imbestialire di più) il fatto che avesse riconosciuto la mano di Potter nell’esatto momento in cui l’aveva toccata. Pessima, pessima combinazione."
DALL'ULTIMO CAPITOLO:
"-Buffo, mi aspettavo un’accoglienza più in stile urla melodrammatiche...- commentò Lily, mentre il calore ormai familiare di James la calmava, rendendo tutta quella luce meno accecante. Aprire gli occhi non era stato troppo difficile, si rese conto. La parte difficile era stata capire perché voleva farlo.
Una risatina isterica le ricordò che l’essere che stava abbracciando era Potter e che effettivamente aveva fatto qualcosa di un po’ melodrammatico.
-Scusa, la parte alla Romeo e Giulietta me la riservo per la prossima volta...- commentò lui staccandosi piano da lei. La guardò negli occhi e per la prima volta si rese conto di quanto avevano rischiato. Aveva rischiato di non vederla più. Aveva rischiato di non esserci più una Lily da abbinare alla perfezione al suo cognome.
Rise anche lei, sollevata. Ci sarebbe stato un altro momento per pensare al dolore, si rese conto. La gioia di essere viva era talmente soffocante da minacciare di ucciderla. Ogni respiro era una conquista, qualcosa di imperdibile. E Potter era con lei."
Ecco qui... la prima long che pubblico, nel senso vero e proprio di storia a capitoli. Mi pare ovvio che si tratti di una James/Lily. Ma questa parte da un punto un po' più strano.. che ne direste voi se vi dicessi che Lily è già leggermente innamorata di James? Chissà come andrà a finire.. per ora.. un bacione, Writ
Genere: Comico, Malinconico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro personaggio, I Malandrini, James Potter, Lily Evans | Coppie: James/Lily
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Combinazioni'
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A domani.



Lily Evans si alzò di scattò, scrollando i capelli rossi come un cagnolino bagnato tutto contento di aver preso il suo osso. Peccato che lei in quel momento, più che contenta sembrava decisa ad evitare di addormentarsi, cadendo a terra con un tonfo. Quella notte aveva dormito ancora meno del solito, perché il pensiero delle combinazioni della sera prima le aveva fatto passare una nottata perseguitata da reggiseni imbottiti cavalcati da un James Potter con in mano il suo tema. Decisamente assurdo, come sogno. Con un sospiro depresso, prese un elastico dal grande mucchio che aveva sul comodino ed uscì dal dormitorio più velocemente possibile. Il pensiero di essere in ritardo come al solito la fece cadere in una depressione ancora più acuta... se possibile.

Corse verso il tavolo dove aveva lasciato il tema. Le occorse qualche secondo per capire che il tema non c’era. E altrettanto tempo per vedere un piccolo foglietto di pergamena con una scritta sbilenca sopra:

Evans, Buon Giorno! Mi sono preso la libertà di prendere il tuo tema per ispirarmi liberamente ad esso. Te lo riporterò questa mattina... e, per quanto riguarda ieri sera...permettimi di esporti le mie ipotesi... secondo me tu hai una sec scusa, ho Remus che mi sta tirando via visto che sono quasi le due... allora.. a domani, Evans! Un bacio James

Ritardo e tema scomparso. Bene...

Nel bel mezzo del foglio una riga, tracciata con inchiostro diverso le impediva di leggere altri commenti sulla sua taglia. Prese il foglio in mano, decisa a strapparlo in mille pezzetti. Mentre si apprestava a compiere quest’operazione, lo sguardo le scivolò sull’orologio da polso.
Le otto meno dieci... aveva esattamente dieci minuti per fare colazione... pensò affranta, dispiaciuta soprattutto per essersi dovuta interrompere nel bel mezzo della sua opera di distruzione. Si ficcò i pezzi di pergamena ancora integri in tasca e si affrettò ad uscire, andando a sbattere con il ginocchio contro il buco del ritratto.

Tema scomparso e ritardo e ginocchio dolorante. Evidentemente, la sua buona sorte aveva deciso di prendersi una vacanza, pensò disperata.

Corse come una matta fino in Sala Grande, rubando un toast dal piatto di Alice, che si voltò a guardarla con un sopracciglio inarcato, facendo particolare attenzione ai capelli ancora sciolti della ragazza e ai pezzetti di pergamena che uscivano dalla tasca della sua divisa. Lily scrollò la testa, come a dirle che non si trattava di qualcosa di importante, mentre si affrettava a superare la folla di studenti che si dirigeva (in stile mandria di bufali) verso la porta. Forse, arrivare prima a Trasfigurazione avrebbe sopperito il fatto che il suo tema sarebbe stato in condizioni disastrose. Il solo pensiero le provocò una gran voglia di prendere a pugni qualcosa.

La scuola era sempre stata importante per lei. Aveva sempre trovato in essa un modo di riscattarsi, di sentirsi adeguata. Tra i banchi in legno, con davanti un libro stampato e la lavagna piena di scritte si sentiva a suo agio, si sentiva intoccabile. Lì riusciva a trovare la forza di mostrarsi senza paure e senza maschere. Ma, le ricordò una vocina nella sua testa che al contrario della fortuna non era andata in vacanza, la verità era che lei lo faceva proprio perché aveva paura di non essere giusta in nessun altro modo.

Un piede di Lily mancò un gradino e lei vide avvicinarsi il resto delle scale in maniera pericolosamente veloce. Rassegnata al fatto che evidentemente anche quel poco di equilibrio che aveva doveva aver raggiunto la sua fortuna alle Maldive, non si accorse che qualcuno l’aveva riafferrata al volo prima  che fosse troppo tardi.
Si voltò grata verso il suo salvatore ed incontrò gli occhi leggermente preoccupati di Frank Paciock compagno di dormitorio di Potter e compagnia bella, nonché fidanzato di Alice, la sua “fornitrice ufficiale di toast”.
Lei gli sorrise lieta del fatto che lui l’avesse riacciuffata in tempo. Frank le piaceva, come modo di fare e di essere. Non era sbruffone, montato o arrogante come molti ragazzi della loro età e, cosa più importante, amava Alice con tutto sé stesso. In quel momento, sentì qualcosa chele fece ghiacciare il sangue nelle vene.
“No, non è possibile, ti prego, non..non...”

-Evans, ma come, adesso cadi anche tra le braccia di qualcuno? Mi sorprendi, sai!- urlò un ridanciano James Potter, in modo che tutti gli studenti che lo seguivano spostassero il loro sguardo sulla ragazza a pochi centimetri dal pavimento e sul suo salvatore. Lei arrossì e si affrettò a rialzarsi, rassicurata dal fatto che almeno i libri non avessero deciso di esplorare il castello per conto loro.
Mormorò un debole “Grazie” a Frank e si avviò marciando impettita verso l’aula di Trasfigurazione, cercando di ignorare il più possibile gli schiamazzi dei Malandrini. Strinse i denti, quando sentì la solita presa familiare su una spalla, ma si voltò cercando di apparire più calma possibile.
-Ecco il tuo tema.. gli ho dato una ripulita, in fondo era colpa mia se era tutto sporco. Non ti preoccupare- aggiunse, vedendo lo sguardo sospettoso della ragazza che cercava segni vandalici sulla propria pergamena:- Non ci ho scritto niente di strano!-

E, scompigliandole affettuosamente i capelli, James Potter le passò accanto, prima di andare ad occupare il solito posto sul fondo dell’aula. Lei lo guardò ancora qualche istante, prima di decidersi ad entrare.
Le lezioni passarono velocemente, senza darle il tempo di respirare e finalmente arrivò l’ora di cena. Lily si sedette sgraziatamente accanto ad Alice e Mary, sorridendo in direzione di Frank. Che, sfortunatamente, stava seduto accanto a Potter. Lei si girò, immergendosi in una fitta conversazione con le proprie amiche. Sfortunatamente, non poteva impedirsi di pensare alla strana gentilezza di Potter e un paio di volte perse qualche battuta del discorso.
Quella sera, mentre si svestiva le caddero dalla tasca i pezzetti di pergamena avanzati dal messaggio di Potter. Si accorse con orrore che era rimasta integra la parte con i baci e la sua firma. Si apprestò a buttare tutto nel cestino. Era certa di essere abbastanza stanca da poter contare su un sonno senza sogni, ma sapeva anche che al suo cervello non sarebbe sfuggito il solito bilancio della giornata.

Tema scomparso e ritardo e ginocchio dolorante... aggiungiamo anche la buona sorte alle Maldive e l’imbarazzo di essere inciampata davanti a tutta la scuola e siamo a posto... ecco un’altra giornata terribile.

Ma forse non sarebbe stata poi così stizzita se, prima di addormentarsi, non avesse notato qualcosa sul comodino: un pezzo di pergamena...

a domani, Evans! Un bacio James”





Angolo Autrice:  

Ed eccomi qui! Di nuovo a rompervi.. :P comunque, ho deciso di pubblicare almeno il secondo capitolo.
Volevo farvi notare una cosa: sarebbe stato sicuramente molto romantico se a riacciuffare una Lily cadente fosse stato james ma... volevo scrivere qualcosa di originale e così... vi aspetto al prossimo capitolo...
ps:un grandissimo GRAZIE ad
AlexBlack  !

  

  
 

   
 
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