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Autore: Callisto    11/01/2004    0 recensioni
Morgana non era una di quelle sfigate protagoniste dei romanzi rosa per cui era ora di smetterla di piangersi addosso perchè Hisashi non la voleva. Certo più facile a dirsi che a farsi, finchè un bacio dalla persona più inaspettata sconvolge del tutto la sua vita.....
Genere: Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Akira Sendoh, Hisashi Mitsui, Kaede Rukawa
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Morgana si sentiva una completa idiota.

 Era passato più di un mese e ancora continuava a star male per lui.

 Non riusciva a levarselo dalla testa anche se sapeva che il suo amore non aveva futuro.

 Tutti pensavano che la sua fosse  solo una stupida cotta.

 E forse avevano ragione.

 Forse la sua era davvero una cotta, però questo non significava che soffrisse di meno.

 Nessuno la prendeva sul serio.

 Tutti credevano di sapere, ma in realtà nessuno capiva.

 Nessuno sapeva del nodo allo stomaco che le prendeva ogni volta che li incontrava.

 Di quante notti aveva passato a piangere abbracciata al suo cuscino.

 Oh certo aveva sempre saputo di avere poche speranze, non era così stupida.

 Hisashi aveva quasi 11 anni più di lei;  per lui era sempre stata solo “la sorellina di Kaede”.

 Certo con lei era  amabile e carino.

 Aveva sempre una parola gentile, una carezza, uno sguardo affettuoso.

 Ma erano  gli stessi sguardi e le stesse parole che rivolgerebbe a una sorellina.

 Mai l’aveva fatta illudere.

 Eppure.

 Eppure c’era sempre stata una parte di lei che continuava a sperare.

 A dirle che forse un giorno……….

 Intanto si era contenta di stargli vicino.

 Il solo fatto di essere innamorata la rendeva felice.

 Solo che l’amore somigliava molto a una corsa sulle montagne russe: un secondo prima eri in alto e un secondo dopo, cadevi rovinosamente, in basso.

 Ovvero un giorno si sentiva in paradiso solo perché lui le aveva fatto un complimento;

 ma ecco che le bastava vedere le sue amiche passeggiare mano nella mano con il loro ragazzo, per sentirsi sprofondare all’inferno, pensando a ciò che non avrebbe mai avuto.

 Sapeva che nel cuore di Mitsui c’era posto per una sola ragazza e che, purtroppo per lei, quel posto era  occupato da tempo.

 Hisashi era innamorato di Ayako, praticamente da sempre.

 Si erano messi insieme  quando lui faceva la terza media, in quello che Mitsui definiva “il periodo d’oro.”

 Il loro rapporto era durato quasi un anno.

 Per entrambi era stato come vivere un sogno, un bellissimo sogno ma, come tutti i sogni, destinato a finire.

 Il loro era terminato con l’infortunio di Hisashi.

 Da quel  momento lui aveva cominciato a chiudersi in se stesso, allontanando quanti cercavano di aiutarlo.

 Così aveva finito per perdere anche la ragazza che amava.

 Era diventato un teppista e aveva finito con l’odiare il basket e chi ci giocava.

 Poi dopo la famosa rissa era tornato a giocare e piano, piano, aveva riguadagnato il rispetto e l’amicizia di Ayako e degli altri.

 Solo durante l’università erano tornati insieme.

 Poi Hisashi era partito per gli Stati Uniti, come suo fratello e Kaede, mentre Ayako era rimasta in Giappone.

 Morgana conosceva bene quella storia, in parte gliela aveva raccontata Hisashi e il resto glielo aveva detto Akira  (gli piaceva da morire impicciarsi nelle storie d’amore dei suoi amici)

 Fintanto che lei era lontana, Morgana pensava di avere qualche possibilità, ma due mesi  fa Ayako era tornata e questo metteva la parola fine ha tutte le sue speranze   

 Ma una cosa era sapere di doverlo dimenticare, un’altra era riuscirci

 Così per cercare di andare avanti, aveva accettato l’invito di un ragazzo.

 Se ripensava alla figura di merda che aveva rimediato quella sera ….

 Probabilmente non sarebbe più tornata in quel locale, si vergognava da morire..

 Aveva deciso di essere al meglio.

 Si era fatta la permanente, era andata a comprarsi dei vestiti nuovi e nonostante costassero un occhio della testa, si era lasciata tentare da un paio di scarpe dal tacco alto e sottile.

 Di solito non avrebbe spesso una simile cifra in vestiti, ma aveva bisogno di consolarsi.

 Del resto suo padre non le ha mai lesinato il denaro, al contrario di quanto faccia con l’affetto.

 I suoi genitori si erano separati quando lei aveva 6 anni.

 Anche se era piccola ricordava quello come il periodo più orribile della sua vita.

 I suoi si erano contesi la sua custodia così come si erano contesi ogni singolo oggetto presente in casa.

 L’avevano fatto solo perché non fosse l’altro a vincere, ad avere qualcosa in più.

 Probabilmente se fosse stato possibile, l’avrebbero divisa a metà così come avevano fatto con l’ultimo canovaccio da cucina.

 Se non era uscita distrutta da quella storia è stato solo grazie a Kaede.

 Kaede era suo fratello, il suo fratellastro, a voler essere precisi.

 Era nato dal primo matrimonio di suo padre, per questo era stato escluso dai litigi dei suoi genitori.

 Lui si era preso cura di lei, l’aveva fatta divertire e se l’era persino portata dietro quando era andato in ritiro con la nazionale.

 Kaede non era un gran chiacchierone e non amava eccessivamente la compagnia (il suo unico vero amico era Akira)

 La maggior parte delle volte appariva apatico e anche piuttosto arrogante, però  se si riusciva a conquistare la sua fiducia diventava molto più aperto e perfino simpatico.

 In fondo era molto più fragile di quanto sembrasse.

 Quella sera aveva impiegato parecchio a preparasi, ma guardandosi allo specchio era rimasta molto soddisfatta dal risultato.

 Il vestito era corto ma non troppo,  attillato ma non volgare.

 Per tirarsi su di morale aveva in mente un progettuccio.

 Tom,  il ragazzo che doveva passare a prenderla, era uno dei più carini della scuola.

 Il fatto di esserne consapevole lo rendeva arrogante e presuntuoso.

 Pensava che ogni ragazza della scuola morisse dalla voglia di averlo.

 Per dirla in parole povere, se la tirava non poco.

 Lei sue intenzione era stata  di dargli una lezione.

 Lo avrebbe fatto sbavare e poi l’avrebbe piantato in asso, umiliato davanti a tutti, nello stesso modo in cui lui aveva umiliato tante ragazze.

 Purtroppo non tutto si era svolto secondo le previsioni.

 Mentre ballava sul cubo,  il tacco della sua scarpa aveva avuto la brillante idea di rompersi.

 Di conseguenza era caduta e si era rotta il ginocchio.

 Non ricordava cosa successe in seguito , sapeva solo che poco prima di svenire le era parso di vedere Akira vicino a lei.

 Ma probabilmente si sbagliava, perché mai Akira avrebbe dovuto essere lì?

 Quando era uscita di casa, lui stava discutendo con suo fratello dei prossimi avversari che avrebbero affrontato.

 Non le era parso che avessero intenzione riuscire.

 E poi ad Akira  non piacevano particolarmente le discoteche.

 Comunque non aveva importanza.

 Ora doveva pensare a guarire e ad uscire dallo stato penoso in cui si era ridotta.

 Era arrivato il momento di dire basta, di smetterla di pensare a Hisashi.

 Dopo il suo incidente, nonostante si fosse  ripromessa di andare avanti, ci era ricascata.

 Questa volta avrebbe fatto sul serio, avrebbe smesso di auto commiserarsi e avrebbe dato un calcio al passato.

 Sapeva che non sarebbe stato facile, non esisteva una bacchetta magica che cancellasse i sentimenti, ma dopotutto “domani è un altro giorno”.

 

 

 

  
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