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Autore: DumbledoreFan    30/01/2011    14 recensioni
Si sa, quando si crede di conoscere davvero qualcosa, si deve guardarla da un'altra prospettiva. Ma alcune volte la vita può essere decisamente drastica. Specie se si diventa l'errore di qualche oscuro esperimento, e per un crudele sbaglio, ci svegliamo dall'altra parte. Hermione Granger non sa quello che le sta succedendo, sa solo che, dopo una violenta botta, si risveglia in Infermeria, e al suo capezzale, c'è il suo peggior nemico: Draco Malfoy, mentre il mondo aveva cominciato a girare al contrario. Confusa, spaesata, forse impazzita, è costretta a vivere per un po' "dall'altra parte". E a rendersi conto che ci sono cose sulle quale vale la pena ricredersi.
Genere: Generale, Introspettivo, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Blaise Zabini, Draco Malfoy, Hermione Granger, Serpeverde | Coppie: Draco/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7, Da VI libro alternativo
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Buona sera miei adorati!! Eh anche questa volta mi sono fatta un po' attendere, alla fine solo per riposarmi il cervello, perchè il capitolo l'ho scritto oggi pomeriggio in qualche ora ^^ Ma dopo aver scritto ho sempre bisogno di una pausa! Poi sto lavorando anche ad un originale e ad una Caspian/Edmund, quindi il mio cervellino si surriscalda ogni tanto xDD Spero comunque di postare più velocemente, anche se vi avverto subito, la prossima settimana sarà particolarmente folle, perchè fra sette giorni esatti ricomincia Glee in America e già so che darò completamente di matto! Abbiate pietà di me xD Scommetto però che apprezzerete davvero molto questo capitolo! Perciò vi lascio!
Enjoy the chapter!



“Ti senti meglio?” mi domandò Draco mentre ci avviavamo verso la Sala Grande. Io annuii.
“Sì, credo” risposi senza guardarlo negli occhi. Avevo il timore che riuscisse a capire che stavo fingendo per cercare di arrivare a capo di quella situazione. Il Draco Malfoy di quella specie di realtà parallela sembrava leggermi come un libro aperto, senza il minimo sforzo.
“Forse è meglio se parli un po’ con Blaise. Non sono bravo a…consolare le persone. Mi riesce troppo bene metterle in difficoltà per saperle anche rassicurare…” disse il biondo dopo qualche istante. Io feci un cenno di assenso con il capo. Sì, anche se sembrava essere in tremenda sintonia con me, era sempre Draco Malfoy.
“Però se hai voglia di dare fuoco a qualche borsa di qualche Grifondoro, vieni pure di me” ribattè ghignando con una nota quasi malefica. Io mi voltai a guardarlo con la fronte crucciata. Ecco da dove venivano tutte quelle bruciature sulla mia cartella! Distolsi immediatamente lo sguardo e interiormente gli imprecai contro.
Entrammo fianco a fianco nella Sala Grande già apparecchiata per la cena e quasi del tutto gremita. La maggior parte degli studenti voltò le teste e ci guardò attraversare la sala. Era una sensazione piuttosto strana. Avevo sempre sbuffato esasperata vedendo Malfoy fare i suoi trionfali ingressi e le persone sbavargli letteralmente dietro, ed ora ritrovarsi proprio al centro di quegli sguardi, curiosi e ammirati, era paurosamente insolito. Il mio smarrimento doveva essere visibile perché Draco mi poggiò una mano sulla spalla e mi invitò ad andare avanti un po’ più veloce. Meccanicamente, come ero abituata a fare, lanciai lo sguardo alla ricerca di Harry e Ron. Li scorsi al posto in cui di solito sedevamo intenti a parlare fra di loro, uno di fronte all’altro, senza badare al nostro ingresso. In quel momento sentii una fitta di dolore all’altezza del petto, e mi resi conto più che mai di quanto mi farebbe male vivere senza di loro. Ma mi convinsi che il prima possibile mi sarei risvegliata nel mio bel letto nel dormitorio di Grifondoro e avrei ripreso la mia normale vita.
Con un grosso e sofferente sospiro presi posto accanto a Blaise che mi rivolgeva un raggiante sorriso.
“Ehi Hermione…” mi salutò posandomi un bacio sulla guancia. Io cercai di sorridergli il più gentilmente possibile.
“Ciao” risposi lanciando uno sguardo al tavolo di Serpeverde. Davanti a me c’erano Daphne, Pansy e Theodore che a loro volta mi rivolsero un allegro saluto. Draco si sporse dietro la mia schiena e picchiettò la spalla di Blaise ed anche lui si protese dietro di me per parlare con il biondo.
“Prenditi cura di lei stasera” gli disse Malfoy a bassa voce.
“Sta sempre un po’ male?” domandò lievemente preoccupato Zabini.
“Beh, te come ti sentiresti se una mattina ti svegliassi e non ti ricordassi assolutamente nulla della tua vita?!” sbottai quasi senza rendermene conto. I due contemporaneamente si alzarono per guardarmi.
“Non avrei potuto rispondere meglio Grang” annuì compiaciuto Draco lanciando poi uno sguardo eloquente a Blaise. Quest’ultimo strinse le labbra per qualche momento e poi mi sorrise.
“Tranquilla, stasera mi occupo io di te” mi disse con dolcezza. Con la coda dell’occhio notai Malfoy alzare gli occhi al cielo.
Mangiai in silenzio ascoltando però con attenzione le chiacchiere dei Serpeverde. Si punzecchiavano di continuo, e sempre in maniera efficacie e pungente, senza un attimo di pausa. Lo facevano come se non ci pensassero nemmeno. Credevo che quella fosse una qualità intrinseca di Malfoy, ma evidentemente tutti in quella casa si tenevano in allenamento, anche se nessuno riusciva ad essere tagliente come Draco.
La cosa davvero assurda per me, era che si divertivano da morire a lanciarsi frecciatine. Ridacchiavano soddisfatti e continuavano imperterriti. Quando non erano impegnati a prendersi in giro poi, parlavano di come aggirare compiti, verifche, interrogazioni, di come sabotare i Grifondoro in qualunque cosa facessero, e di come non farsi scoprire mentre attuavano qualche loro piano malefico (così loro stessi li definivano). Capii dunque che la concezione di amicizia e di vita era davvero lontana da quella di noi Grifondoro, però dovetti ammettere che erano interessanti da osservare.
“Quindi tu e la Grang salterete la nostra riunione del Lunedì Sera?” domandò Theodore in modo alquanto retorico.
“La riunione del Lunedì Sera?” chiesi interdetta. Tutti e cinque annuirono all’unisono, e Draco avvicinò le labbra al mio orecchio con fare cospiratorio. Sentii il suo respiro caldo infrangersi sulla mia pelle e per un momento mi mancò l’aria nei polmoni. Il suo odore mi invase le narici prepotentemente. Draco sapeva di menta e tabacco.
“Ogni Lunedì ci riuniamo nella camera del Caposcuola per discutere dei nostri…affari” mi disse il biondo marcando l’ultima parola in modo significativo, ma io continuavo a non capire. Malfoy si fece ancora più vicino.
“Chi credi che faccia arrivare nel castello l’alcohol, il fumo e tutte le cose proibite?” domandò Draco guardandomi eloquente. Io spalancai gli occhi e la bocca sbigottita e lui annuì arricciando le labbra.
“Lo so, è un lavoro sporco, ma qualcuno lo deve pur fare” replicò Malfoy tornando a sedere normalmente.
Quella fu sicuramente la cosa più sconvolgente che avessi mai potuto scoprire. Non avevo nemmeno idea che a Hogwarts circolassero quelle cose, e ora veniva fuori che erano due dei Prefetti di Serpeverde a spacciarle! Certo, forse me lo sarei potuta aspettare. I miei amici avevano ragione a dire che riponevo troppa speranza nei Serpeverde.
“Penso comunque che per una volta possiate tirare avanti senza noi due…” ribattè Blaise facendo spallucce.
“Certo, tutti sono utili, nessuno è indispensabile. Tranne me, ovviamente. D’altronde, che mondo sarebbe senza il sottoscritto?!” replicò Draco tronfio. Io mi voltai inarcando un sopracciglio nella sua direzione.
“Che c’è? Oggi per colpa tua non ho avuto il tempo di dedicarmi alla mia quotidiana mezz’ora di auto-adulazione” rispose Malfoy aprendo le mani. Io scossi il capo spazientita e tornai a concentrarmi sul mio pollo.
Chissa se c’era ancora la remota possibilità che quello fosse tutto un sogno.
O per meglio dire, un incubo.
 
*

Blaise si sedette sul letto lasciandosi andare ad un sospiro di sollievo. Io scrutai minuziosamente la stanza del dormitorio maschile di Serpeverde. Era appena più grande di quella di Grifondoro, o questa era l’impressione che dava visto che i letti nella stanza erano solo tre, invece di cinque. I baldacchini erano di stoffa verde smeraldo e cadevano leggeri ai quattro angoli del letto. Gli armadi erano di un legno molto scuro e in alto sulla parete est c’erano delle piccole finestre, con sotto appese delle candele che illuminavano la stanza. Il moro mi fece segno di sedermi accanto a lui e anche io mi concessi un sospiro prima di prendere posto al suo fianco. Zabini si appoggiò allo schienale e mi prese delicatamente il braccio facendomi spostare e stendere come lui. Mi passò una mano intorno alla vita e posò il capo sulla mia spalla.
“Non avere paura…ci siamo noi qui con te” disse dopo essere rimasto per un po’ in silenzio.
“Anche se non ti ricordi tutte le cose che abbiamo passato e vissuto insieme, non sei da sola…e presto tutto tornerà alla normalità. Hai sentito Madama Chips, no? Questione di qualche giorno…magari già domani ti sveglierai e ti ricorderai tutto” insistette il moro.
“Sì, ma per ora è terrificante” ammisi abbassando lo sguardo. Quella non era una bugia: avevo una paura tremenda che mi attanagliava, ma il mio orgoglio e la mia tenacia non permettevano che questa mi sopraffacesse. In realtà, mi spronavano a lottare.
“Finchè ci siamo noi, sei al sicuro” replicò stringendomi un po’ più forte. Quella frase dal mio punto di vista risultò stranamente buffa, perché erano proprio loro la fonte del mio smodato terrore. Con loro, avrei potuto sentirmi in tutti i modi, tranne che al sicuro. Ma allo stesso tempo, sentirmi dire una cosa del genere, mi fece piacere. Anche se mi sentivo persa e spaventata, sembrava proprio che al mio fianco avessi degli amici fidati e fedeli. E sì, era folle che fossero quelli che normalmente erano i miei peggiori nemici, ma finchè non avessi scoperto quello che mi stava accadendo, a quanto pareva erano gli unici su cui potevo contare.
“Sai, prima ti ho risposto male perché sembra che nessuno si sia accorto del trauma che sto vivendo…ma lo so che voi lo fate per aiutarmi…insomma, più vi comportate normale, e più possibilità ci sono che mi ricordi tutto…è solo che…beh, è snervante!” confessai sentendo l’intenso impulso di appoggiare a mia volta il capo sulla testa mora di Blaise.
“Lo sappiamo…per questo Draco ti ha mandato da me per farti consolare…sono sempre stato l’unico capace di farlo” rispose lui.
“Davvero?” domandai curiosa di sapere che cosa rendesse Blaise capace di essere così comprensivo e dolce, qualità che solitamente non si ritrovavano in un Serpeverde.
“Beh sì…sai, io ho vissuto praticamente tutta la mia vita con Draco, è sempre stato il mio migliore amico…e lui ha un carattere davvero molto, molto particolare. Io a quanto pare, sono sempre stato l’unico capace di sopportarlo, di…equilibrarlo. Sì, neanche tu sei in grado di farlo, infatti le vostre litigate sono famose in tutta la scuola. Con te è una cosa diversa. Io sono diventato comprensibile e sensibile a forza di stare con lui. Perché anche se Draco è molto forte, nessuno è così forte da poter sopravvivere, specie a quello che ha passato lui, senza una spalla su cui piangere e a cui aggrapparsi” spiegò accuratamente il moro. Lo osservai mentra parlava, e percepii come se riuscissi a toccare quel forte legame che lo univa a Malfoy. Anche da quelle poche parole si sentiva che era qualcosa di straordinariamente intenso e riuscì ad emozionarmi. Avevo sempre pensato che Malfoy fosse troppo pieno di sé per legarsi così tanto ad un amico, troppo preso a credere che il mondo dipendesse solo da lui. Ed effettivamente, questo era quello che voleva dare a vedere. Ma come illuminata all’improvviso, mi resi conto che Draco Malfoy era un ragazzo di sedici anni, proprio come me. Era figlio di due mangiamorte, come poteva aver avuto una vita facile? E come poteva aver affrontato tutto da solo? Non avrebbe potuto. Non era umanamente possibile. E tutto d’un tratto, quell’alchimia che lo univa a Blaise mi sembrò lampante, quella sincronia surreale dei movimenti mi sembrò naturale. Ora che ci riflettevo, mi accorsi che si notava che la loro amicizia era molto profonda. Dopo qualche altro minuto di silenzio però, ripensando alle parole di Zabini, mi venne in mente una cosa, e così gli chiesi:
“Perché con me è diverso?”
Blaise sorrise vistosamente e alzò il capo guardandomi negli occhi. Poi portò la mano che prima era appoggiata sulla mia vita ad accarezzarmi i capelli.
“Tra te e Draco c’è sempre stato un rapporto particolare, qualcosa che non è facile da spiegare…qualcosa che assomiglia ad un rapporto tra meastro e allieva, in cui però la competizione è a livelli altissimi. Tu sei l’unica che…lo stimola, con cui è sempre in gara. Fra di voi è una sfida continua, dalla prima volta che vi siete incontrati. Sei quella che non lo fa annoiare, cosa per la quale è decisamente e continuamente propenso, quella che tiene viva in lui la scintilla della vivacità. Draco è uno che nella vita non ha mai avuto bisogno di chiedere, per lui tutto è dovuto, e aveva imparato che il suo nome e la sua reputazione gli avrebbero concesso immediatamente rispetto e timore da tutti. Nessuno oserebbe mai entrare in competizione con Draco. Tranne te. E visto che per alcuni aspetti siete molto simili, e perché all’inizio eri spinta da un senso di emulazione nei suoi confronti, rapportandoti con lui come se fosse un modello da imitare, ti ha preso sotto la sua ala. Anche se non fate altro che sfidarvi, allo stesso tempo per lui sei la sua…protetta. Da lui hai imparato tutto quello che c’era da sapere, specialmente per gareggiare contro di lui…e, nonostante ci unisca un rapporto molto speciale e intenso che ci ha fatto diventare un trio inseparabile, per lui non è un problema capire ed entrare in quello che unisce me e te…ma quando tu e Draco siete insieme, siete invalicabili”
Rimasi profondamente affascinata dalle parole di Blaise. La sua spiegazione mi colpì a tal punto che ripensai al modo in cui Draco mi avevo posato la mano sul collo e mi venne un nodo allo stomaco. Deglutii a vuoto quando mi resi conto che con nessun altro al mondo che conoscevo sarei riuscita a condividere un rapporto del genere. Un rapporto invalicabile.
“E questo ti da fastidio?” chiesi al moro. Lui scosse il capo continuando a sorridere.
“Ma certo che no! Come potrebbe? Voi siete le persone a cui tengo di più al mondo, e riesco a capire che la cosa che vi unisce è talmente unica che non può essere varcata…è giusto così” replicò con convinzione Blaise. Anche questo mi colpì molto. Zabini non era assolutamente come me lo ero immaginato: aveva una personalità vasta e piacevole. Mi coccolava con dolcezza ma l’avevo sentito attaccare e punzecchiare con sarcasmo e malizia. Decisi di assecondare l’impulso di appoggiarmi a lui e posai il capo sulla sua spalla, stringendomi un po’ contro il suo petto. Era una sensazione molto confortante e mi concessi di chiudere gli occhi e bearmi del calore corporeo di Blaise, che continuava ad accarezzarmi i capelli.
“Vuoi rimanere a dormire qui?” mi domandò il moro quasi in un sussurro. Io alzai il capo e gli rivolsi uno sguardo interdetto, che lui afferrò al volo.
“No, non in quel senso!! Intendevo dormire davvero!” chiarì per poi scoppiare a ridere insieme a me. Quando le nostre risate scemarono lui mi accarezzò il viso.
“Non voglio che tu ti senta sola”
Osservai i grandi occhi blu di Blaise che mi guardavano pieni di affetto e mi venne una gran voglia di abbracciarlo. Ma forse per quello non ero ancora del tutto pronta.
“Grazie, rimango volentieri, se non ti do fastidio” acconsentii sorridendo lievemente.
In quel momento la porta del dormitorio si aprì ed entrarono Draco e Theodore che ancora stavano vistosamente parlando. Quest’ultimo sembrava particolarmente allegro. Vidi Blaise alzare lo sguardo fintamente esasperato.
“Possibile che trasformiate ogni riunione in un festino?”
Nott si voltò verso Zabini e fece spallucce.
“Lo sai che non riesco a concentrarmi quando sono sobrio” replicò il moretto sorridendo con finta innocenza.
“Prova a dirlo alla McGrannit la prossima volta che fai un compito di Trasfigurazione così schifoso” rispose Draco venendo verso di noi. Aggirò il letto e si sedette accanto a me.
“Come va?” mi domandò semplicemente, anche se percepivo nel suo sguardo una grande intensità.
“Meglio” risposi, per la prima volta sinceramente. Il biondo accennò un sorriso.
“Blaise funziona sempre” replicò soddisfatto.
“Hermione rimane qui a dormire” fece Zabini facendo voltare Draco nella sua direzione.
“Uh un pigiama party?! Fantastico!!” esclamò Theodore battendo le mani come un bambino.
“No Theo, la Grang ha bisogno di risposare, e anche tu…ma possibile che si sbronzi così facilmente?” fece Blaise rivolgendo l’ultima frase a Malfoy che si limitò a tirare su le spalle.
“Il mio è un talento!!” ribattè Nott con tono particolarmente alterato. All’unisono, Draco e Blaise scossero il capo.
“Vuoi che ti lasci il letto Hermione? Io posso dormire con Draco” mi disse il moro accondiscendente.
“Questo lo dici te…per me dormi sul pavimento” bofonchiò Malfoy ironicamente.
“Dormiamo tutti insiemeee!” sbottò Theodore alzando le braccia.
“No Theo, te ora vai a nanna da solo…” replicò Blaise sospirando stressato.
“Puoi anche dormire con me se vuoi” ribattè Draco incrociando i miei occhi. Io sentii improvvisamente il respiro farsi irregolare.
“No…non importa. Non ti voglio disturbare…dormirò con te Blaise, se non ti do fastidio” risposi cercando di nascondere l’imbarazzo, ma a quanto pareva, non potevo nascondere niente a Draco. Infatti si avvicinò al mio orecchio e mi sussurrò sorridendo divertito:
“Ehi non ti sarei saltato addosso comunque”
Si allontanò e senza smettere di ghignare andò verso il letto di Theodore, dove questo si era spaparanzato scompostamente, e gli chiuse le tende.
“Spero che domani ce la faccia ad alzarsi, alla McGrannit comincia a venire qualche dubbio su Nott che salta un po’ troppo spesso le lezioni del martedì mattina” commentò il biondo prima di sedersi sul suo letto e cominciare a slacciarsi le scarpe.
“Vado a prenderti il pigiama” fece Blaise alzandosi in piedi e avviandosi fuori dalla stanza. Anche Draco si alzò e si sfilò velocemente il maglioncino, appoggiandolo ai piedi del letto. Non riuscii ad evitare di osservarlo mentre si spogliava come se lo vedessi per la prima volta. Guardandolo sbottonarsi rapidamente la camicia uno dei pensieri più terrificanti che mi avessero mai attraversato mi piombò in testa.
Draco Malfoy era bellissimo. Di una bellezza estenuante ed insostenibile. Distolsi lo sguardo come se avessi visto qualcosa di pauroso, ma mi ritrovai la sua immagine stampata vividamente nella testa. Possibile che non mi fossi mai realmente accorta di quanto fosse bello?
Certo che non ne ero mai stata consapevole. Avevo sempre odiato Malfoy, praticamente dal primo istante in cui l’avevo visto. Non l’avevo mai visto semplicemente per quello che era: un ragazzo. Ma ora, perduta chissà dove, in chissà quale universo parallelo, la bellezza di Draco mi si stanziava davanti più chiara del sole, e mi metteva tremendamente in imbarazzo.
Fortunatamente Blaise rientrò nella stanza e potei concentrarmi su qualcos’altro che non fosse Malfoy che si cambiava. Aveva in mano un pigiama che non riconobbi come mio, ma che mi sembrò confortevole. Era di cotone blu notte, con le rifiniture argentate. Zabini me lo porse sorridente e io lo presi dirigendomi a grandi passi verso il bagno. Mi chiusi la porta alle spalle e mi concessi qualche istante per osservare la mia immagine riflessa nello specchio.
Ero sempre io.
Hermione Granger.
A suo agio con i Serpeverde.
E paurosamente ammaliata da Draco Malfoy.


Spazio dell'Autrice.

Si comincia ad entrare nella storia vera e propria, finalmente! Perchè effettivamente è il tema su cui ho immaginato e su cui baserò questa FF: Hermione che diventa una Serpeverde, e che è ammaliata da Draco e Blaise. Sì, da entrambi. A chi non piacciono i triangoli? Poi con due ragazzi del genere *ç* Cioè, parliamone! Alla Grang sempre tutte le fortune u.u Comunque...non è adorabilmente spasso Theo da ubriaco? xD Lo ammetto, per scrivere di Nott sbronzo mi sono ispirata alle scene che faccio io quando sono ubriaca (e il che succede spesso xD). Che altro dire? Spero davvero che il capitolo vi sia piaciuto!
Grazie mille a tutti!! Un bacione **

That's all folks!
   
 
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