EDWARD:
Non
riesco ancora a credere che ho passato tutti questi anni senza sapere di avere
una figlia.
È uguale a me,
tranne che per gli occhi. Quelli li ha presi da Bella. Ed esattamente come me
attira il sesso opposto, in questo caso Jake.
Non mi andava giù. Oltretutto Alice mi ha
spiegato che con lui intorno non poteva vedere nemmeno un'immagine di
lei.
Il mio istinto
paterno si è risvegliato prepotentemente. Non mi sono potuto trattenere con
Jake.
È una minaccia
per la mia bambina.
«Non è quello il vero problema...» mormora Alice massaggiandosi le
tempie.
«E
Bella?»
Se ne è andata
di soppiatto evitando accuratamente di farsi scoprire. Come una
ladra.
«Bella ora è il
mio ultimo pensiero.» bisbiglia cercando di concentrarsi
ulteriormente.
«Tua
figlia...è in pericolo.»
Leggo nella sua mente e tremo per la visione che ha
avuto.
«Non è
possibile...» Il mio è solo un sussurro, ma arriva chiaro e diretto ad
Alice.
BELLA:
Non ho fatto fatica a trovarla.
Tutt'altro.
"Finiamola una volta
per tutte. Vieni da sola." Un semplice biglietto infilato sotto la porta di
Edward, ma che ovviamente è rivolto a me.
Entro estraendo la mia amata pistola
modificata da Jasper, non sono mai riuscita a separarmene e adesso mi ritrovo ad
usarla nuovamente. Ancora una volta contro Rosalie.
«Giochiamo a nascondino adesso?» mormoro
conscia che date le sue abilità può sentirmi senza alcuna fatica tra le pareti
di questa casa. Salgo le scale tendendo l'orecchio per captare qualsiasi rumore
che mi indirizzi verso di lei.
Inizio a pensare che non ci sia quando sento
dei passi sul tetto. Corro fino ad arrivare ad una porta che da su un terrazzo,
ma non trovo Rosalie ad aspettarmi ma Reneesme.
«Cosa ci fai qui?»
Stringe i pugni lungo i fianchi voltandosi
lentamente: «Come madre hai sempre fatto schifo.» inizia a dire, «Ti odio per la
vita che mi hai tolto. Per il padre che non mi hai mai fatto conoscere. Per le
continue bugie che mi hai raccontato praticamente da quando sono nata!» mormora
iniziando a singhiozzare.
«Scusami, io...volevo proteggerti.» mormoro avvicinandomi a
lei.
Ha le lacrime
agli occhi.
«Vedo che
hai già incontrato la mia nuova pupilla...» La voce di Rose risulta limpida e
chiara come sempre. Sogghigna appoggiata allo stipite della
porta.
«E' lei che ti
ha messo queste idee strane per la testa?» sbotto capendo il doppo gioco della
mia ex amica-collega.
Reneesme scuote la testa rabbiosa, ma so che c'è Rose dietro tutto
questo.
«E' da mesi
che lavora per me e tu non te ne sei mai accorta.» sghignazza Rose facendo due
passi avanti. «Siamo in combutta anche con i mutaforma. Pensavi veramente che
potevi addomesticare in quel modo Jake? Era
un'infiltrato.»
Se
fossi ancora umana, mi mancherebbe il respiro. Il rumore di una macchina si
ferma proprio sotto di noi davanti alla porta d'entrata.
«Nessie no!» urla Jasper uscendo fuori dalla
macchina.
Succede
tutto troppo in fretta.
Troppo.
ALICE:
Siamo arrivati troppo
tardi.
Lo spettacolo
che mi si presenta davanti è esattamente come nella mia visione. Bella muore per
mano della sua stessa figlia; sangue del suo sangue, vita della sua
vita.
Jasper
neutralizza Rosalie dopo un'ardua lotta mentre Emmett trattiene Nessie,
desiderosa di portare a termine il folle progetto di
Rosalie.
Tutto questo
ha portato alla morte, quella vera.
«Hai ancora una possibilità.» mormoro
incontrando gli occhi di Nessie; sono così simili a quelli di Bella prima della
sua trasformazione che per un attimo mi ci perdo.
«Tutto quello che sono io, può essere tuo.
Sei ancora la figlia di Bella per me...»
Sputa per terra mostrandomi in vari flash sul
futuro come le piacerebbe ucciderci tutti.
«L'odio ti ha avvelenato il sangue...»
mormoro.
Emmett scatta
in avanti stritolando un lupo che solo successivamente si dimostra essere
Jacob.
Approfittando
della situazione colgo Nessie di sorpresa staccandole la testa esattamente come
ha fatto con sua madre. Il suo corpo cade sull'asfalto. Accanto alla macchina
parcheggiata vicino al corpo esamine di Bella che ha già preso fuoco di buona
parte del suo corpo, ora quello stesso fuoco sta consumando anche il corpo di
sua figlia.
Non
pensavo che potesse arrivare a tanto. Le ho dato un'alternativa, sarei stata
disposta a perdonarle tutto visto che era soggiogata da Rose, ma quando ho visto
Jake attaccarmi ho capito che non mi avrebbe dato nessuna
possibilità.
Mi lascio
cadere dal terzo piano della casa evitando di rimanere anche solo un minuto di
più dentro quella casa dove così tanto orrore si è
verificato.
«Cosa hai
fatto?» urla Emmett sull'orlo di una crisi isterica.
Procedo per la mia strada evitando di
guardare i due corpi, «Non ha accettato il mio aiuto.» bisbiglio andando avanti
verso la macchina che mi sta aspettando alla fine del
viale.
Come siamo
arrivate a tutto questo?
Salgo in macchina cercando di non pensare all'enorme tragedia che si è
consumata in quella casa.
L'odio...è il veleno della vita.
Questo non è l'ultimo capitolo. Non disperatevi già.
Ne
manca ancora uno che sposterò non appena vedrò che tutti si sono rimessi in
pari.
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