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Autore: Nocticula_Nott    01/02/2011    1 recensioni
“Sono Theodore Nott…”
Lo guardo interessata, più di prima “Theodore…” Sussurro come se volessi imprimermi bene quel nome nella mente. Lui sorride soddisfatto ma ci metto due secondi a smontalo “Hai un nome da nonno, lo sai?”
Lui alza sempre composto, un sopracciglio “Prego?”
*****
La protagonista della storia, Cassadee Connely è una comunissima ragazza che lavora, vive le sue amicizie e le sue giornate esattamente come ogni Babbano. Ma che succede quando un ragazzo dagli occhi neri e un nome, a suo parere, buffo poterà un pò di magia nella sua vita?
Genere: Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio, Theodore Nott
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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bananissima

What’s behind your Aristocratic Mask?

 

 

Part  2 of 5

 

 

 

Londra  è bella soprattutto il sabato sera, quando le strade della città sono percorse dai giovani alla volta dei locali più in della città. Io non sono mai stata una grande amante delle discoteche.

Prima di trasferirmi qui, a dire il vero.

Poi ho sviluppato come una sorta di amore-odio per i locali dove la musica veniva sperata a palla per il semplice fatto che li si trovavano i ragazzi più belli che nei piccoli pub, per l’appunto, all’inglese, in cui c’era un’alta concentrazione di nerd…

Mi siedo al bancone con un sorrisetto mentre guardo Lynn ballare con il suo uomo. Mi sono ritrovata ad invidiarla molto, anche io spero in un ragazzo il prima possibile visto che ormai vivo qui da un anno e da quando ho lasciato l’Arizona non ho più avuto un, come definirlo, ‘contatto umano approfondito’ con nessuno.

Detto così suona male, ma guardando oltre il sesso penso che tutti sentano l’esigenza di avere qualcuno al proprio fianco, no? Io poi sono sempre stata una scettica in questo campo, e mi farebbe piacere cambiare idea.

Sarà che sto pensando a queste cose, sarà che non riesco a levarmi dalla testa un paio di occhi neri come il carbone, ma quando finalmente mi volto verso sinistra e mi ritrovo davanti Theodore Nott per poco mi prendo un colpo “Ma sei apparso come per magia?” gli urlo tentando di trattenere un sorriso radioso.

Tentativo fallito, Connely.

Lui mi guarda affabile “Diciamo di sì” mi risponde prima di puntare gli occhi sulla pista da ballo e, lo si nota chiaramente, la cosa non gli piace affatto “Ma perché voi Babbani amate così tanto la confusione?”

“Cosa? Noi… Cosa?!”

“Oh no, nulla” immerge il viso in un bicchiere pieno di quello che sembra Wishey e poi sbuffa irritato appoggiandolo con forza “Questa roba va giusto bene per lucidare i calder… I piatti…

“Sei davvero strano” gli dico scuotendo il capo “Non ho ancora capito se sei del tutto pazzo oppure se sei solo molto eccentrico…

“Non vado bene nemmeno stasera?” chiede allargando le braccia pretendendo che i miei occhi scivolino come l’acqua lungo il suo corpo. Non c’era bisogno di chiederlo, carino, è da quando mi sono accorto che sei qui che non riesco a non guardarti.

“Sei troppo elegante anche stasera” gli rispondo appoggiandomi col gomito per poterlo guardare bene. Il completo elegante,  di un blu notte così scuro da sembrare nero, con tanto di camicia cremisi lo fa sempre sembrare un vecchio, abbinandosi perfettamente al suo nome. Io mi sento una cretina accanto a lui, con addosso un vestito azzurrino forse troppo corto, e con questa grossa cintura marrone chiara lievemente pacchiana. Come si fa a stare accanto ad un ragazzo così splendido e non sfigurare? “Ma quanti anni hai?” chiedo prendendogli il bicchiere di mano e bevendone un sorso molto più piccolo di quelli che si prende di solito lui. Mi viene subito da tossire come una pazza tanto è forte.

Mi osserva divertito prima di schiarirsi la voce e parlare con un tono sufficientemente alto da farsi sentire, ma che comunque non gli fa perdere questa sua compostezza formale “Ventisei… e tu?”

“Ne faccio venticinque fra un paio di mesi” replico passandomi una mano fra il caschetto argentato e spostando il ciuffo lievemente umido di sudore dietro. Ballo da quando sono entrata, un paio di orette fa, e quindi trucco e parrucco ormai sono andati. Vorrei fargli lo stesso effetto che lui fa a me, ma è impossibile. Starà pensando a come portarmi a letto in fretta per poi scaricarmi come una poveraccia, quale sembro. Tanto vale semplificargli il tutto no? “Stavo pensando” dico riportando la sua attenzione su di me “Qui vicino c’è un pub in cui poter parlare più…. Tranquillamente”

“Oh, per Salazar, pensavo non mi avresti mai chiesto di abbandonare questo tugurio infernale!” replica sollevato alzandosi. Io ci rimango un attimo, di certo non mi aspettavo che accettasse così rapidamente, poi mi dirigo al guardaroba a prendere cappotto e borsa.

Camminare fianco a fianco con questo strano individuo per le vie notturne di Londra mi mette in un certo senso tranquillità ma anche ansia. Non sono mai stata una persona facile da mettere in soggezione, me ne sono sempre fregata di quello che i ragazzi pensavano della sottoscritta ma con lui è diverso.

Lui è troppo ‘perfetto’ dal punto di vista estetico, e ricevere una critica da una persona tanto nobile nei modi di fare sarebbe molto triste.

Entriamo nel pub e io mi avvicino al bancone a chiedere due birre mentre lui va a sedersi nel tavolo più lontano di tutti. Positivo o negativo? Che intenzioni avrà?

Beh, sono proprio curiosa di saperlo.

Mi siedo dalla panca davanti a lui e poi con nonchalance prendo in mano il telefonino controllando nel vetro se mi si è sbavato il trucco o altro…. Lui mi osserva dubbioso così lo riabbasso immediatamente. Oddio magari ha pensato che gli stessi facendo una foto!!

Allora…” cerco di rompere il ghiaccio, nervosa. Il fatto che lui sia del tutto a suo agio però non mi aiuta, ma mi scoraggia notevolmente “Come mai eri all’ambasciata ieri?”

Lui alza le spalle “Sono un ambasciatore…

Lo guardo stupita. Così giovane e già ambasciatore? Senza contare che a me pare un inglese perfetto nel modo che ha di parlare “Di quale paese?”

“Diciamo che non è proprio un paese” dice lievemente in difficoltà “diciamo che è una sorta di… Beh… Io lavoro presso un ufficio”

Ridacchio “E che razza di ufficio ha bisogno di un Ambasciatore scusa?”

Si morde la labbra “Io non credo di poter rispondere a questa domanda… Non adesso per lo meno…

“Wow sembra una cosa molto segreta” dico con scarso entusiasmo, un po’ piccata dal fatto che non mi vuole nemmeno dire dove lavora…

“Si lo è” si limita a dirmi, lapidario, a sua volta infastidito dal mio fastidio. Le birre arrivano e almeno abbiamo un alibi per smetterla si fare gli stizziti.

Sa, signor Nott, so che tra noi non potrà mai esserci nulla di più di una semplice scopata visto quanto siamo differenti quindi perché non mi prende e mi sbatte violentemente in questo angolino buio?

Perché non sarebbe da persona di classe quale lo siete voi?

Ma per favore!

Non c’è bisogno di aver classe per far sesso…

“E tu come ti sei ritrovata qui? Non sei inglese…

Alzo le spalle, stizzendomi ancora di più perché mi sento discriminata “No sono americana…

Interessante…

Come far arenare un discorso: lo stai facendo bene Cassadee!

Sospiro prendendo un altro sorso di birra e lui pare innervosirsi molto di più “Se davvero ti sto annoiando così tanto, diamo un taglio a tutta queste tediosità  e andiamocene a letto…

Lo guardo prima ferita e poi arrabbiata “Non è colpa mia se tu non sei in grado di tenere una conversazione….”

“Io sono un diplomatico” mi dice con sarcasmo come se fossi pazza “Se non so parlare io, chi sa farlo??”

“Anche ho studiato per diventare agente diplomatico, sai?” ribatto con forza prima di accasciarmi sulla panca. Non ci sopportiamo quasi eppure non voglio alzarmi ed andarmene…. Questo ragazzo ha qualcosa che mi incuriosisce troppo, vorrei aprirgli la testa e leggerne tutti i pensieri che lì vi sono contenuti…

Cosa mi nascondi, Theodore? Perché non vuoi parlarmi di te?

È lui ad alzarsi, ma non perché vuole andarsene. È l’oste che ci invita a levare le tende perché è tardi e vuole chiudere velocemente per potersene andare a letto.

Peccato che così mi ostacola…

“Dove vivi?” mi chiese Theodore facendomi sussultare. Non lo dice in tono rude, lo dice dolcemente, con voce velata, come se  provenisse da un attore dai toni mielosamente impostati. E penserei che stesse recitando, se solo non suonasse così naturale.

“Qui vicino… A White Chaple…

“Ti accompagno…” E riprendiamo a camminare in silenzio come prima. Una goccia di pioggia mi cade sul naso e io sbuffo, non avendo ne un cappello, ne un cappuccio, ne un ombrello.

Altre due gocce.

Odio Londra, perché deve sempre piovere qui?

Mentre guardo con odio verso il cielo sento un braccio di Theodore appoggiarsi sulle mie spalle, avvolgendole dolcemente.

Mi volto verso di lui ma non mi sta guardando, continua a camminare con il suo solito sguardo austero guardando davanti a se. Mi piacerebbe sapere come fa a distrarmi al punto tale che non sento nemmeno più l’acqua cadermi addosso.

Aspetta…

Alzo il viso e no, non mi sta cadendo proprio nulla addosso!

Ma… Non trovi strano che…

“No, è tutto normale” replica frettolosamente senza nemmeno darmi il tempo di dire altro.

Arrivati sotto al mio appartamento noto che non c’è nessuna luce accesa, segno di Lynn ancora non è tornata. Che faccio? Agisco? Non agisco?

“Senti” guardo Theodore negli occhi e lui subito ricambia lo sguardo “Se ti va…” Prendimi, se ti va prendimi adesso, qui, in questo momento… “Potresti salire…

Lui mi sorride appena prima di alzare gli occhi sull’orologio del piccolo campanile infondo alla via “No, non mi sembra il caso” replica con tranquillità e la mia voglia di sotterrarmi sale alle stelle.

“Magari potremo scambiarci il numero” dico afferrando il cellulare speranzosa, cercando di riprendere un po’ di contegno “Cosa, se hai voglia potremo replicare la serata..” la serata di silenzio e punzecchiature? Wow sarebbe il massimo.

Il suo modo di guardare il mio cellulare senza sapere bene cosa dire mi spiazza ancora di più.

Smettila di far figure di merda, Cassadee! Non ti vuole più vedere e ti ha accompagnata solo perché è un verso gentleman!

“Non importa” infilo il cellulare in borsa prendendo le chiavi, prima di sforzare un sorrisetto per celare la delusione “Buona notte…

Mi blocca un secondo come se volesse dirmi qualcosa e io, attendendo speranzosa mi illudo.“Magari potremo rivederci…

È ufficiale, non gliene frega nulla…

“Sì certo… Magari” entro chiudendogli quasi la porta in faccia e poi mi appoggio ad essa.

Aspetto un paio di minuti e poi quando sono certa che lui se ne sia andato inizio a tirare delle testate contro il legno massello.

Insomma, non penso di aver mai fatto tante figure di merda tutte assieme… Non è voluto salire e non  mi ha nemmeno dato il numero che, logicamente, non avrei dovuto nemmeno chiedere…. Non avevo grandi aspettative su di lui, lo avevo capito che non ero molto al suo livello ma non pensavo di non ottenere proprio nulla…

Bah, forse è meglio così.

Forse è meglio che sia sparito dalla mia vita prima di incasinarmela, prima di farmi del male.

Perché allora mi sento come se me ne avesse già fatto?

Un sospiro più forte del precedente e salgo le scale andando fino al mio appartamento.

Mi ha anche detto le uniche due cose che nessuno vuol sentirsi dire… Magari possiamo rivederci, della serie magari no…. Ma cosa diavolo mi aspettavo? Ci siamo praticamente accapigliati in quel pub…

Appoggio la borsa sul comò e, senza volerlo, lancio un’occhiata alla foto di Lynn e Nigel.

Troverò mai anche io qualcuno di speciale? Qualcuno per il quale vale la pena alzarsi la mattina, farsi belle, sorridere….

Troverò mai qualcuno che porti un po’ di magia nella mia vita?

 

 

Continua….

 

 

 

Angolo dell’Autrice:

 

Eccomi tornata con questa breve storia nata così, dalla mia mente bacata xD

Passo subito a ringraziare coloro che hanno recensito ovvero __Coffee, grazie mille, ora hai più materiale su cui basarti per dirmi che ne pensi! Come avrai capito non è la classica storiella d’amore dove due si guardano, si innamorano e pace… Ho cercato di dare un tono più pesante anche perché questi due ragazzi vengono da due mondi molto diversi… Spero di non aver deluso le tue aspettative!grazie anche ad Isagoodbye! Spero che continui ad interessarti^^

A presto!

Nocticula.

 

   
 
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