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Autore: RondineSapientina    08/02/2011    4 recensioni
"Al cuor non si comanda, sai Remus?"
"Sì, l'ho sentito dire; ma dubito fortemente che il tuo si lascerebbe sopraffare dalla ragione!"
"E il tuo"
, ribattè lei stizzita,"l'hai nascosto su un'isola deserta anni fa e hai buttato via la chiave del forziere, in cui si trova, perchè nessuno, nemmeno tu, potesse arrivarci!"
Ecco a voi una fanfiction su Lupin e Tonks e su cosa potrebbe essere successo tra i due, durante il quinto libro! Spero vi piaccia!
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Remus/Ninfadora
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7
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Capitolo 3

Eroina o vigliacca?


Tonks guardava decisa il mago, che le stava di fronte. Lo sguardo di Silente trasmetteva pacatezza, ma allo stesso tempo determinazione e serietà. Era una delle tante qualità di quell’uomo: rimanere tranquillo, quasi imperturbabile, di fronte a situazioni di pericolo o a circostanze che avrebbero mandato su tutte le furie anche il più placido degli eremiti. 
Tonks stava riflettendo su quello che le aveva appena detto.
 
-Cara Ninfadora, devo…

Ma lei lo aveva interrotto

-Preside, la prego, mi chiami Tonks! Ormai dovrebbe sapere bene che detesto il mio nome!

Lui le rispose, sorridendo

-Hai ragione, perdonami! Tonks, devo spiegarti il motivo della riconvocazione dell’Ordine della Fenice. Come sai anche tu, Harry Potter durante il Torneo Tre Maghi ha assistito alla rinascita di Voldemort, per mano di Peter Minus. Peter Minus, infatti, non è morto. Sirius andò da lui, dopo la morte di James e Lily Potter, ma non lo uccise. Fu Peter a far morire tutti quei Babbani e si tagliò un dito per far credere a tutti di essere morto.
In realtà per dodici anni ha vissuto, assumendo le sembianze del topo di Ron Weasley, il figlio di Arthur e migliore amico di Harry. L’anno scorso  Sirius e Lupin riuscirono a smascherarlo e a catturarlo, ma fuggì prima di essere consegnato ai Dissennatori.

Tonks ascoltò quelle parole attonita.

-Tutte queste notizie non sono giunte al Ministero…io…non ne avevo idea…

Silente annuì mestamente

-Sì, purtroppo ne siamo consapevoli. Caramell preferisce ignorare questa situazione e far credere all’intera comunità magica che la mente di Harry è stata plagiata da me, perché, secondo molti, desidero diventare il nuovo Ministro della Magia; ma, in realtà, non fa parte dei miei progetti per il futuro.

La ragazza parlò quasi sussurrando, più a se stessa che per farlo sentire

-Ma è tutto assurdo…

-Sì, purtroppo la paura rende gli uomini vulnerabili, tanto che alla fine, senza accorgersene, si lasciano logorare inconsapevolmente da essa. Ora però voglio che mi ascolti bene, Tonks…

Silente aveva appoggiato le mani sul tavolo e si era sporto verso di lei, come per richiamare la sua attenzione

-Io credo che tutto ciò porterà ad una nuova guerra, più cruenta e pericolosa della prima. Sappiamo che Voldemort sta già reclutando dalla sua parte Mangiamorte e creature magiche, come giganti e lupi mannari. Ovviamente quando questa guerra scoppierà, l’intero mondo magico sarà indifeso e impreparato e, a quel punto, il nostro compio sarà quello di combattere contro Voldemort, di difendere gli innocenti…da soli. Ora Tonks pensaci bene: sei disposta a mettere a rischio tutto, anche la tua vita, per questa causa? Se no, sei liberissima di andartene. Nessuno ti giudicherà per questo.
 
Ninfadora era rimasta in silenzio per qualche minuto. Non riusciva a formulare un pensiero decente, tanto che la sua mente era entrata in confusione. Percepiva il panico scorrerle nelle vene. Non si aspettava tutto quello che Silente le aveva appena detto. Le sembrava che un pesante macigno le fosse piombato addosso.
Improvvisamente si alzò dalla sedia e disse

-Ho bisogno di pensare…

E prima che qualcuno la potesse fermare, uscì dalla cucina e si fiondò nella prima stanza che trovò nel corridoio. Chiuse la porta e vi si appoggiò sopra. Era terrorizzata.
“Io non sono in grado di combattere una guerra…sono solo una ragazza, che è diventata Auror per un colpo di fortuna…”. Chiuse gli occhi e inspirò profondamente. Cercò di richiamare a sé tutte le forze, tutto l’autocontrollo possibile, ma fu inutile. Riapri gli occhi, capendo che la situazione non sarebbe potuta migliorare. Mentre cercava di riordinare i pensieri, si accorse della strana decorazione che c’era nella stanza. Era un arazzo con raffigurata sopra una specie di ramificazione e per ogni radice vi era un nome, scritto sopra. Dopo un po’ capì: era l’albero genealogico dei Black. Scorse, infatti, il nome di Sirius, anche se sopra di esso vi era un bruciatura. Trovò il nome di sua madre, ma anche sopra di questo la stoffa era annerita. Tonks era ancora presa a guardare l’arazzo, quando la porta si aprì e comparve Sirius di fronte a lei.
La ragazza lo guardò senza dire nulla, soprattutto perché non sapeva cosa dire. Probabilmente era andato lì per convincerla ad accettare la proposta di Silente, ma aveva ancora bisogno di tempo per riflettere. L’uomo la affiancò e cominciò a scrutare l’arazzo, proprio come se si fosse trovato davanti ad un quadro famoso. Tonks lo fissò in silenzio, iniziando a credere che fosse davvero pazzo; ma poco dopo Sirius disse

-Orripilante vero? Purtroppo non sono riuscito a toglierlo prima del tuo arrivo. Mia madre deve averlo fissato al muro con qualche incantesimo…

-Perché avresti dovuto toglierlo?

-Non volevo che vedessi come mia madre avesse ripudiato tutti coloro che non hanno accettato il modo di vivere della mia famiglia, compresa tua madre…non volevo che pensassi che sono come loro…da ragazzo scappai di casa perché non ne potevo più di quella schizzata di mia madre e fui ospitato da James Potter, il padre di Harry.

Ci fu di nuovo silenzio. Sirius passò le mani dietro la schiena, tanto da sembrare uno scolaretto che aveva imparato a memoria la lezione, che avrebbe dovuto riferire all’insegnante. Così cominciò a raccontare

-Quando James e Lily morirono, mi sentii responsabile; perché IO avevo suggerito loro di scegliere Peter come Custode Segreto…credevo che ci potevamo fidare di lui…sai io, James, Remus e Peter da ragazzi siamo stati grandi amici…ci chiamavamo i Malandrini, per quello che combinavamo a scuola! Eravamo dei pazzi! Non hai idea di quante volte siamo stati nell’ufficio di Silente!

Per la prima volta da quando si erano incontrati, Tonks gli aveva visto un sorriso dipingersi sul volto, segnato dalla sofferenza.

-Sono stati gli anni migliori della mia vita. Poi siamo cresciuti e ognuno ha seguito la propria strada, anche se siamo rimasti sempre amici. E all’improvviso, quando le cose stavano andando bene, Peter tradisce James e Lily e Voldemort li uccide. Quando andai a casa loro e la vidi a pezzi con fuori Hagrid che portava in braccio il piccolo Harry, il desiderio di vendetta si diffuse in tutto il mio corpo. Non avrei trovato pace, fino a che non avessi vendicato la morte dei miei migliori amici.

Sirius tornò a rivolgere lo sguardo all’arazzo, come per non far trasparire le sue emozioni. Il tono della sua voce era diventato quasi atono e il suo sguardo sembrava assente in ricordi lontani e dolorosi.

-Trovai Peter. Ti confesso che il mio primo intento era quello di ucciderlo, ma lui fu più furbo…o meglio…più spietato di me e fece saltare in aria un intero quartiere, portandosi sulla coscienza tredici Babbani. Tutti credettero che fui io a compiere la strage. Provai a convincerli del contrario, ma invano. Così fui rinchiuso ad Azkaban…è stato terribile. Non hai idea di cosa puoi provare, stando a contatto con i Dissennatori. Eppure ho resistito. Sapevo che Harry era in pericolo e che aveva bisogno di me. Ho lottato contro tutti e tutto.

Tonks potè percepire l’orgoglio con cui Sirius stava raccontando quello che lei capì essere stato il periodo peggiore della sua vita.

-Anche se stremato, scappai da Azkaban, grazie alle mie doti di Animagus e mi recai ad Hogwarts, dove c’erano Harry e Remus, che quell’anno era l’insegnante di Difesa contro le Arti Oscure. Fu difficile conquistare la loro fiducia, ma non mi sono avvilito. Avevo bisogno di loro, quanto loro di me. Fu così che, dopo la cattura e la successiva fuga di Peter, scappai in groppa all’Ippogrifo di Hagrid, che ora si trova in soffitta…ma questa è una lunga storia! Tonks voglio che tu capisca bene una cosa…

Allora si voltò verso di lei e la afferrò per le spalle. Avvicinò il suo volto a quello della ragazza e fissò gli occhi nei suoi, in modo tale che non potesse scappare con lo sguardo.

-Fin dal giorno in cui sono stato rinchiuso ad Azkaban ho capito che non potevo arrendermi. Dovevo uscire, perché Harry meritava di vivere la sua vita con tutta la serenità possibile, quella serenità che non aveva mai avuto. Sapevo che dovevo lottare per un futuro migliore per me, per lui…per tutti. E ora sono qui, che trascorro i giorni nascondendomi e non potendo essere d’aiuto all’Ordine, perché sono un ricercato…ma tu, Tonks…tu puoi fare la differenza!

A quelle parole la ragazza si irrigidì. Si sentì di nuovo chiamare in causa. Sirius aveva ragione, aveva stramaledettissimamente ragione. Non poteva rimanere a guardare, mentre la guerra uccideva tutte le persone a lei care. Doveva fare qualcosa.

-Bè…io torno di là…spero di esserti stato d’aiuto, cugina…

L’uomo era già fuori la stanza, quando Tonks lo richiamò.

-Sirius! Sirius aspetta!

Lui ricomparve di nuovo sulla porta, dubbioso.

-Ehm…mi dispiace per quello che ho detto prima…non volevo offenderti!- Ninfadora pronunciò quelle parole a bassa voce per la vergogna e abbassò lo sguardo sui i suoi piedi.

-Oh…non preoccuparti- rispose lui ironico –Mia madre mi ha sempre detto cose peggiori!

Tonks rimase di nuovo sola. A quel punto doveva prendere una decisione. Il suo sguardo cadde di nuovo sull’arazzo, in particolar modo si soffermò sul nome della madre, e aggrottò le sopraciglia alla vista della bruciatura. Improvvisamente seppe cosa fare. Si diresse immediatamente in cucina. Quando spalancò la porta, Silente, che stava parlando, si interruppe. Tutti la guardarono ansiosi, in attesa di una risposta.
Lei sorrise decisa e disse

-A quando la prima missione?    


Non sono molto soddisfata di questo capitolo...mi sembra quasi di aver tralasciato qualcosa, ma non ne sono sicura.
Che ne dite di Tonks e Sirius? Vi sono sembrati affiatati, come cugini?
Recensite e ditemelo!  :D
  
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