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Autore: 365feelings    10/02/2011    4 recensioni
-Dovresti dar retta alla Weasley.-, disse il ragazzo, ghignando soddisfatto quando vide la sua coetanea sussultare. Sciocca, pensò.
-Cos'è, una minaccia?-, chiese invece Lily combattiva.
-No, un consiglio.-
-Un consiglio eh?-
-La partita sta per iniziare e poi se la preside scoprisse che voi siete quì, la vostra casa perderebbe almeno cinquanta punti. E' vietato a chi non gioca andare negli spogliatoi.-
Lily serrò i pugni, stringendoli fino a far sbiancare le noche, e ridusse gli occhi a due fessure.
Hugo temette che la cugina volesse assalire Malfoy e si tenne pronto a trattenerla: altro che cinquanta, cento punti in meno a Grifondoro se fossero stati sorpresi a fare a botte negli spogliatoi -anche se tecnicamente non erano ancora negli spogliatoi, volendo essere pignoli- con i giocatori avversari.
-Ecco, lo sapevo io, era una minaccia!-, strillò la ragazza diventando rossa per la rabbia.
[Cit.Quinto Incontro]
Genere: Comico, Romantico, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Lily Luna Potter, Scorpius Malfoy | Coppie: Lily/Scorpius
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
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L'amore troverà la via
Settimo incontro: Di fatture e maledizioni








 

Se quella mattina le avessero: "Stai attenta Lily, quel brufolo sulla spalla non è un brufolo!", avrebbe riso a scosso la testa perchè lei non aveva brufoli, tantomeno in quella zona.
Si era alzata dal letto, tra uno sbadiglio e un'imprecazione, e senza nemmeno guardarsi allo specchio si era vestita ed era andata a fare colazione: era in ritardo come il suo solito.
Mentre mangiava aveva iniziato a sentire prurito, ma non se n'era curata.
Per l'ora di pranzo però non ne poteva più, non aveva fatto altro che grattarsi per tutta la mattinata (un gruppo si Serpi le aveva addirittura chiesto se per caso avesse le pulci) e per questo non era riuscita a seguire le lezioni (disturbava, a detta degli insegnanti).
"Avrai mangiato troppe caramelle", le aveva detto James e alla domanda "Che cosa c'entrano le caramelle con il mio prurito?" lui aveva risposto "Niente."
Davvero, amava gli interventi senza senso e spesso fuori luogo di suo fratello.
Rose invece si era preoccupata un po', sicuramente più di James, Albus e Hugo messi insieme. Più di lei stessa, a dire la verità.
Il fatto di non aver incrociato Malfoy neanche una volta avrebbe dovuto insospettirla, ma diamine, lei mica stava a pensare a quel platinato per tutto il tempo.
Si stava parlando di Lily Potter, mica di una di quelle oche starnazzanti che quando vedevano il ragazzo passare davanti a loro si lasciavano andare a sospiri/gemiti pre-orgasmici/risolini.
"Signorina Potter, la pregherei di uscire da qui se deve continuare a grattarsi in quel modo. Dà fastidio agli altri studenti.", le aveva datto Miss Pince cacciandola dalla Biblioteca.
Lì aveva iniziato a preoccuparsi, anche perchè il punto in questione iniziava a farle male.
Rose l'aveva portata nel bagno delle ragazze e le aveva detto di spogliarsi così poteva vedere cosa avesse.
Rabbrividendo per il freddo - perchè nei bagni dovevano sempre esserci dieci gradi sotto zero?! - si era tolta il maglione e poi si era sbottonata la camicia, scoprendo la spalla.
Non sentendo alcun commento da parte della cugina aveva sbuffato e aveva detto "Rose, ci sei? O sei morta?" e si era girata per vedere se fosse ancora lì.
Gli occhi della ragazza erano sgranati e sembrava che fosse addirittura sbiancata.
"Oh insomma, che c'è? Ho freddo!", le aveva detto seccata e l'altra aveva risposto balbettando "L-la tua spalla..."
"Che ha la mia spal...la."
L'immagine che lo specchio rifletteva le aveva fatto morire le parole in bocca.
La spalla destra era ricoperta di bolle e laddove si era grattata era rimasta addirittura in carne viva.
Ora, lei non soffriva di allergie, era perfettamente sana e in salute, quindi l'unica soluzione era riconducibile a una fattura.
"Malfoy!", aveva sibilato furiosa e si era precipitata fuori dai bagni senza ascoltare Rose che blaterava qualcosa sul fatto che la sua non era una buona idea e che avrebbe dovuto mantenere il sangue freddo.
Coprendosi con la camicia era corsa per le scale a una velocità che poteva concorrere con quella di James quando scappava e si era fermata ansimante davanti l'ingresso dei dormitori dei Serpeverde.
Non conoscendo la parola d'ordine e non avendo nè il tempo nè la pazienza di aspettare una delle Serpi che entrava o usciva, aveva preso a bussare  come una forsennata aspettando che qualcuno andasse ad aprirla, altrimenti avrebbe continuato imperterrita.
Travolto il ragazzino che aveva risposto alla sua chiamata, si era precipitata all'interno della Sala Comune dove un paio di Serpeverde studiavano.
"Malfoy!", era esplosa, individuando il giovane comodamente seduto su una poltrona con accanto il solito gruppetto.
"Mocciosa cosa vuoi?"
"Cosa mi hai fatto?!", aveva urlato raggiungendolo e calando la camicia per fargli vedere lo stato della sua spalla.
Alcuni risolini si erano levati dall'angolo opposto della stanza, ma non ci aveva fatto caso, era troppo occupata a incenerire con lo sguardo il ragazzo per preoccuparsi anche di quelli che ridevano delle sue sventure.
"Allora?!"
"Smettila di urlare Mocciosa, io non ho fatto nulla." le rispose senza perdere la calma.
"Non ti credo! Stamattina non era così!"
"Sarà un'allergia."
"Non sono allergica a niente!"
Malfoy aveva indugiato sulla porzione di pelle scoperta, soffermandosi sul bordo del reggiseno.
"E non guardare!", aveva strillato notando dove fosse posato lo sguardo languido del ragazzo, arrosendo ulteriormente - questa volta anche per l'imbarazzo, non solo per la rabbia.
"Tranquilla non c'è niente da vedere.", aveva ghignato lui: prontamente aveva alzato la mano per dargli uno schiaffo, ma il biondo l'aveva anticipata e le aveva bloccato il polso.
"Mossa sbagliata Mocciosa."
Le aveva parlato con quella voce maledettamente sensuale, guardandola intensamente - così tanto che per qualche istante le parso di sentirsi nuda di fronte a lui. Ma poi si era ripresa.
Per questo ora si trovava nella sua Sala Comune - dopo essere stata in infermeria per farsi curare -, seduta a gambe incrociate sul divano con un voluminoso, vecchio e polveroso libro.
-Cosa fai sorellina?-, le chiese James ritornando ai dormitori dopo un appuntamento galante.
-Sta cercando un modo per vendicarsi di Malfoy che le ha fatto una fattura e che ha negato di averla fatta.-, rispose per lei un annoiato Hugo.
-Ah sì?-
-E' più di un'ora che legge quel libro borbottando maledizioni. Inizia a fare paura.-
-Giuro che lo ammazzo. Gli farò patire le sofferenze più atroci a costo di ricorrere alle Maledizioni Senza Perdono. Arriverà in lacrime a scongiurarmi di salvarlo e mentre lo guarderò dall'alto del mio potere arriverà a maledire il giorno in cui è nato!-, sibilò Lily con occhi sgranati e capelli sconvolti.
-Sempre detto che è una serpe mancata.-

   
 
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