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Autore: malby91    11/02/2011    1 recensioni
l'amore può nascere veramente in ogni dove, e questo lo sanno benissimo a Hogwarts. quello che non sapevano, all'inzio, è quanto i loro sentimenti si portavano appresso... tutte quelle paure e quei pensieri che nessuno descrive mai quando parla dell'amore.
Genere: Erotico, Generale, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Serpeverde | Coppie: Draco/Harry
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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Capitolo 2

 

L'appuntamento

 

cazzo, come era stato possibile che avesse dato un appuntamento a Harry Potter!?!? certo dalle foto che si erano scambiati insieme alle loro lettere, la divisa della scuola toglieva parecchi punti al grifondoro, ma questo non era abbastanza! Non adesso che ci stava pensando razionalmente! Se si fosse trovato davanti l'ennesimo idiota come ne aveva conosciuti tanti prima? Se il grifone fosse stato estremamente bravo con le lettere (o con gli insulti, visti gli anni precedenti) ma molto povero di contenuti a parole in un discorso normale? Bhè ormai era lì e a breve l'avrebbe scoperto.

Si videro vicino al campo di Quidditch, proprio come stabilito, entrambi puntualissimi. Draco vide da lontano la chioma castana di Harry avvicinarsi, si era pettinato e non indossava la divisa della scuola, man mano che si avvicinava poteva notare quanto poco realmente lo conoscesse. In jeans stretti e abbigliamento comune era veramente un bel ragazzo.... ma cosa cazzo stava pensando! Quello era stato suo nemico per anni! Non poteva cavarsela così solo perchè era carino! “ Draco torna in te!!” si trovò a ripetersi più volte il serpeverde mentalmente, non poteva certo smettere totalmente di maltrattarlo da un giorno con l'altro.

Quando Harry arrivò, Draco cominciò con le tipiche domande di rito; quelle sciocche banalità che la sua famiglia gli aveva insegnato rientravano nella buona educazione. Harry rispose impeccabile a tutte e riproponendole poi a Draco ma passati questi pochi minuti di loquacità cadde il silenzio e i due si chiesero dove sarebbero potuti andare a fare quattro passi.

“ già che siamo in ballo, balliamo... non è molto loquace questo grifone quando non è con i suoi amichetti rossi oro è?! Va bè, proviamo a fare quattro passi” penso Draco “Conosci il bosco vicino ad Homesgade?” chiese poi al moro al suo fianco.

“ no, non bene, di solito non mi addentro in quel bosco, preferisco quello nei territori intorno ad Hogwarts...”

si incamminarono insieme verso Homesgade, inizialmente entrambi un po' taciturni, ma a Draco infastidiva tutto questo silenzio, che invece non sembrava tangere il “salvatore”; cominciò così una breve disquisizione sugli argomenti più disparati, alcuni più banali, altri particolarmente salienti.

Si ritrovarono presto a parlare di scuola, questo portò Draco a voler cambiare velocemente discorso, Merlino, ne erano appena usciti, potevano passare un pomeriggio a parlare di altro! Oltrepassati i tre manici d scopa, era stato da poco aperto un piccolo museo con numerosi animali imbalsamati e svariati esempi di pietre. Draco volle entrare a vedere com'era e trascinò con se Harry, il piano terra era riempito di teche contenenti grossi pezzi di quarzo e pirite che assomigliavano vagamente a dei peni :) al sentire quella somiglianza Harry scoppiò in una risata fragorosa, aveva un sorriso magnifico e contagioso, e su quel viso che fino a poco tempo prima era rimasto piuttosto impassibile, comparve la consapevolezza che forse anche i serpeverde sapevano cos'era il buon umore. Passarono al piano soprastante, nel quale erano riuniti diversi animali impagliati, messi in modo da formare delle scene di vita in diversi paesaggi terresti. Anche da queste visioni scaturirono battutine casualmente sempre incentrate sul membro maschile ed entrambi sorrisero spesso.

Uscirono dal museo, e videro che la giornata si stava guastando, non che prima ci fosse il sole, ma ora era tutto di quel grigino pre-pioggia, tipico delle giornate invernali. Si addentrarono nel bosco ugualmente, anche se una leggera pioggerella inumidiva i loro volti, era una pioggia finissima, sembrava quasi solo umidità molto molto elevata. Draco, camminando per il bosco con l'amico, si trovò spesso a guardarlo come se in tutti quegli anni non avesse visto che un'altra persona, quello con cui stava parlando non era Harry Potter.... Quello che si era più volte incantato ad ammirare compiaciuto, NON POTEVA essere Harry Potter. Camminarono di buon passo per circa una mezz'ora, fino a che non si trovarono nei pressi di una vecchia casetta abbandonata, si avvicinarono per guardare all'interno, e proprio qui, dopo l'ennesima sciocchezza di uno dei due, che li aveva portati a sorridere, Draco non si contenne più e lo baciò.

Un bacio inizialmente leggero, quasi uno sfioramento di labbra, una follia che il serpeverde non capiva da cosa fosse dettata, se dalla voglia, o da un sorriso che gli mozzava il fiato.

Il moretto si trovò piuttosto scioccato nel ricevere questo bacio, ma non si tirò indietro; aveva conosciuto un diverso Draco Malfoy oggi, più rilassato, pacifico, cordiale e anche simpatico, rispetto a quello che conosceva da 7 anni...

Quando Draco si staccò da quelle labbra morbide e carnose (anche se piccole) cercò una via di fuga: “ Hem..Scus....” non fece tempo a finire la frase, che subito l'altro aveva reclamato le sue labbra. Questa volta con maggiore intensità, a significare che non gli era dispiaciuto, anzi... Le bocche dei due ragazzi si schiusero l'una sull'altra, trascinando le lingue in un vorticoso, umido, valzer.

Draco si trovò dapprima spiazzato, ma si riprese quasi subito e poco dopo cominciò a dettare lui stesso il tempo di quella sinfonia muta...

Che fine avevano fatto quei sentimenti di odio e reciproco fastidio che avevano provato fino a pochi mesi prima quando si trovavano anche solo vicini? Dove erano finiti i sentimenti di reciproca ira che da anni provavano dopo ogni loro insulto? Che avessero ragione Hermione ( e Zabini) a dire che tra loro era solo finto odio, e che gli opposti inevitabilmente finivano con l'attrarsi? Non lo sapevano, sapevano solamente che era bastato un pomeriggio insieme per far unire le loro bocche, e questa volta non era per sfidarsi a colpi di maledizioni.

Il restante pomeriggio passò tra una chiacchiera e l'altra, inframezzati, quando nessuno li vedeva, da qualche piccolo bacio dato di sfuggita. Poi entrambi tornarono alle loro stanze comuni, con la promessa che si sarebbero presto rincontrati, ancora una volta, da soli...

  
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