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Autore: Lia_the_Blue    12/02/2011    1 recensioni
Lina e Gourry, molti mesi dopo la sconfitta di Valvarv, lottano contro l'inverno, una delle cose che Lina odia. Decisi a continuare il loro peregrinare in luoghi caldi, si avventurano a sud. Quella notte Lina aveva fatto un sogno, banale, ma che succede se il caldo tanto cercato diventa una corsa contro il tempo per...???
Inserisco giallo perchè non so ocme potrei sviluppare gli altri capitoli anche se ho la storia già pronte. Spero vi piaccia, era molto tempo che no scrivevo e ho deciso di rivenire qui. Ciao^^
Genere: Avventura, Fantasy, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri, Gourry Gabriev, Lina Inverse
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Avanzo per una strada molto elegante, mi ritrovo lentamente davanti a quello che sembra un negozio. È della gente, persone dentro l'ampia stanza ache da fuori sembra arredata con pochi mobili ma con gusto. Una ragazza seduta proprio affianco l'ampia porta di legno aperta, dietro a un piccolo banchetto, mi porge un foglio e mi chiede di compilarlo

"Tieni, compilalo, lascia i soldi e come ti ho promesso il Nodo di Pasqua sarà tuo. Come vedi ho mantenuto la parola"
sorridendomi

Prendo il foglio, mi chiede di mettere tutti i miei dati, la città, la via e qualunque mezzo per rintracciarmi. Sopratutto per la consegna. Le chiedo allora se posso ripassare a prenderlo, senza mandarlo a casa o in  una locanda. Lei, capelli biondo quasi uovo pallido hce a me dava un senso di nervosismo e con un sorriso però contagioso e ampio mi dice che potevo passar  tranquillamente dopo.

Prendo il foglio e sul muro del negozio noto una specie di ballatoio, mi metto lì a compilare mentre molte persone entrano in quel luogo e penso all'oggeto che avrò fra le mani.

Un sussulto, un suono ovattato mi fece sobbalzare in avanti mentre con le mani tengo qualcosa a vuoto. Sbattei le palpebre varie volte, senza accorgermene. Una luce soffusa pervadeva il luogo dove mi trovavo e alla mia sinistra notai due sagome nere che si stagliavano su quella che sembrava una parete di una locanda. MI voltai di scatto mentre con la mano sinistra cercai il pugnale sotto il cuscino, dove ero solita tenerlo.

"Lina....Lina...!"

Gourry era stato silenzioso accanto a me, aveva atteso che mi orientassi e ora mi guardava con due occhi che erano tra l'essere preoccupato a scioccato. Non capii, guardai lui, guardai il fuocco caldo nel camino che faceva muovere le ombre per la stanza e poi  le mie mani in cui una tenevo il pugnale ancor anel fodero.

Gourry mi toccò con le dita il braccio destro, non so se senza voglia o ancora scossa, ma  mi voltai verso di lui senza spostare gli occhi dal pugnale, non i primi secondi almeno. Poi, lo fissai ma non immagino con che faccia perchè la mia mente vacillava come le fiamme nel camino o le ombre degli oggetti attorno a noi hce sparavano ombre inquetanti sui muri.

Gourry era seduto con le gambe incrociate, il braccio sinistro accanto a me e col destro teneva la spada che avevamo comprato da un venditore a Seilun prima di partire mesi dopo la sconfitta di Phibrizzo. Io stavo imperlando di sudore mentre notavo che lui era vestito solo con i boxer e lì per lì mi sembrava una cosa strana ma dovetti mettermi la mano sulla tempia per ricordarmi che essendo autunno appena inoltrato, la temperatura nel villaggio dove ci trovavamo ci permetteva di dormire con il fuoco senza gelare. Anzi, potevamo dormire come se fosse ancora bel tempo e la cosa ci sorrideva visto il vento gelido dlela giornate di marcia.

"Lina tutto bene? Vuoi un pò d'acqua?"

Tornai con quelle parole alla realtà, lo guadai  stranita. 

"Mi hai fatto preoccupare, sentivo come tremare e temevo fosse entrato qualcuno"
disse cercando di capire cosa fosse successo

"E' solo...è solo un brutto sogno niente di che, scusami. A volte è una seccatura dormire insieme perchè invece di riposare capita che uno viene svegliato dall'altro...."
parlando quasi tr a me  e me quando invece stavo cercando di calmare Gourry 


Mi alzai, vicino a me cèra la finestra e mi avvicinai per vedere fuori. Indossavo solo una specie di magliettina estiva e un paio di calzonicni corrissimi da notte e temevo di morire di freddo, però decisi che dovevo vedere. Scostai un pò i battenti della finestra e notai che cèra una nebbiolina gelida sia nell'aspetto che nella temperatura che costellava tutto il paesaggio. Dio quanto mi sentii rabbrividire, odiavo l'inverno e per fortuna ancora non vi eravamo arrivati del tutto. Volevamo per questo andare a sud o in un altro posto dove il clima era più mite o dove veniva, basta non trovare ancora acquazzoni o diluvi. Gourry non li sopportava ormai per me, diventavo nervosa e nevrasterica perchè non potevo uscire a volte dalla locanda per giorni  e significava tempo e denaro persi inutilmente. MI augurai che il tempo, al nostro orario di partenza fosse epiù tranquillo e che non mi toccasse avvinghiarmi al mio mantello per trovare un pò di calore.

Richiusi e mi voltai per tornare a letto. Gourry si era appoggiato al braccio sinistro e mi osservava ancora con quell'espressione. Rimasi a fissarlo perchè no nsapevo che dire. Scostai una ciocca di capelli dietro un orecchio come per scacciare il nervosismo e mi misi  aletto. Il lenzuolo che ricadeva ormai per terra in modo scomposto fu l'unica cosa che pensai in quel momento per non guardarlo negli occhi. MI sentivo in colpa per averlo svegliato.

"Che sogno era...?"
a quella domanda mi voltai sorpresa. Non aveva detto neitne e poi si era accoccolato vicino a me tanto che tra il mio viso e il suo mancavano...oddio se avevo un metro erano massimo quanto...dieci centimetri????

"Ecco..non lo so....insomma, lo ricordo ma non so dare una descrizione specifica...sembrava quasi che stessi comprando qualcosa...."
guardando un secondo lui e un secodno il muro sopra di me, poi di nuovo  e ancora perchè quel suo modo di mettersi per parlarmi mi rendeva come dire, agitata...non è la parola che potrebbe speigar equello che provavo ma è per fare un'idea.

Ci conoscevamo ormai da circa quattro anni. Dalla battaglia con Phibrizzo erano passati molti, molti mesi che avevamo ormai scordato a contare. La nostra abitudine di muoverci insieme ci portava a girare in cerca di una spada per Gourry ma anche luoghi dove potevamo passare le giornate senza lottare contro le stagioni. Ormai avevo deciso, avrei migrato come gli uccelli!!! Basta cors eper sfuggire all'acqua, basta umidità, basta vestiti sempre bagnati hce non si asciugavano mai e terreni impraticabili gonfi di pioggia. Erano oslo piccoli esempi ma per due viaggiatori come noi,, sono esperienze belle le prime volte, ma alla lunga stancano. SOpratutto per una che a sentrimi in questo momento mi chiamerebbero come le lucertole, animale a sangue freddo. Sapete, quando devono cercar eun luogo caldo per mantere la temperatura...e io ero così. Odiavo il gelo  e ormai le nostre mete erano decise anche in base alla stagione.

La nostra amicizia?  Ormai sapevamo entrambi che non era più come tra me e Zel per esempio. Bè, Gourry dice sempre che Zel fors epotrebbe provare quslcosa per me ma non ci bado. Ad ogni modo, avevo imparato ad averlo al mio fianco, a fidarmi ed essere trnaquilla e sicura con lui tanto che ormai si era abituato anche a fare certe cose che lo "avvicinavano" a me più di prima. Qualcuno potrebbe ridere per cose così normali ma per me, abituata alle donne fin da piccola, tranne mio padre, sembrano...non saprei dire, giuro. Se fosse stato qualcun altro ocme Zel non avrei mai dormito con lui in camera, tranne che non foss euna situazione tanto rischiosa, dell'ultimo momento o comunque che richiedesse la sua presenza fisica accanto  a me. Solo per quello. Ma con Gourry no, l'unica cosa che mi dava fastidio nel dividere il letto era  il suo a volte russare o quando dorme così pesantemente che si volta o cambia posizione in modo talemnte repentino che mi fa sobbalzare. NOn avevo mai dormito in quel modo ocn qualcuno, ormai ci osno abituata però... Per noi dure stare nella stessa stanza, nello stesso letto, vestitit in modo tanto intimo non faceva problemi o incertezze. Non più! Eravamo talmente a nostro agio che molte volte è capitato di trovare alberghi costosi (non trovando locande)   con una vasca da bagno  in una stanza attigua e noi ci lavavamo a turno senza farci remore o problemi. Non era mai capitato di vederci nudi, per carità, però capitava di veder entrare l'altro in bagno mentre ci facevamo il bagno e tra noi imbarazzi mai, solo le prime due volte. POi anzi, alcuni sorrisi che ci scambiavamo ci facevano stare tranquilli. Per no parlar eil mio leggere nel letto, con il pigiamo molto corto mentre Gourry ludica la spada o si annoia a vedere le pagine senza figure e mi sbadiglia vicino. Anche questa cosa per noi è normale. Banale ma normale!

Adesso lui si era svelgiato a causa mia e mi dispiaceva, sopratutto perchè avevamo fatto tardi, al mi osolito avevo iniziato a parlare della magia, con annessi e connessi per incantare le spade, cosa che avrei voluto fare con la sua spada nuova. 

"..così compravi qualcosa...strano per una che come hobby tende a metter su fortuna invece di sperperarla...."
con fare molto, dico molto pungente tanto che mi accigliai parecchio ma non tanto come quando se ne esce con battute sul mio fisico che una stupida maggiorata, mia vecchia consocenza,  chiama "piallato"!!!

"...si, compravo. Aveva un nome curioso....mi pare ... Nodo di pasqua o una cosa del genere....credo..."
il mio fare poco convinto lo fece ridere tanto che mi voltai con occhi sbarrati senza capire il motivo della sua risata che lo fece addirittura scivolare sul mio cuscino rendendomi, pensate, ferma com euno stoccafisso pronto per essere venduto!!! NInte, ammetto che ancora appena cè una situazione tipo letto-vicinanza millimetrica,  divento un pezzo di legno e mi metto a guardare il muro. Avevo dimenticato anche guance-rosso-peperone-e-pomdoro-insieme!!!!

"co-cosa trovi di così divertente tanto da venirti a buttare sul mio cuscino???"
dissi in modo acido mentre finalmente riuscivo a girarmi verso di lui

Gourry finì di ridere e si mise appoggiato ai gomiit stavolta più vicino di 5 centimetri dal mio volto!

"E' una di quelle volte in cui sei preplessa su qualcosa, mi fa ridere. La grande maga Lina che non ricorda o non è sicura su una cosa..."
tornando a ridere poggiando ora la fronte sul materasso

In quel momento avrei voluto tanto piantargli un bel pugno sulla nuca e battergli tutta la faccia sul materasso senz afarlo respirare....

Si ricompose e si mise stavolta a gambe incrociate vicinisso a me

"senti scherzavo, riponi le armi di morte che stavi uscendo. Solo mi è sembrata una cosa...divertente.."
sfoderando uno di quei sorrisi che tu diresti "mi sta prendendo per i fondelli" ma che sai sono solo il uso modo di dirti che in fondo lo fa per sdrammatizzare e accidenti, ci era riuscito.

Mi sfuggì un sorriso che non volevo fargli vedere, lo ammetto con lui mi sentivo sembre bene. Almeno non quando gli veniva l'idea di prendere uno degli argomenti assolutamente da evitare...il mio seno!!!

Rimasti a fissarci qualche secondo, solo guardandoci come due ebeti con un sorrisetto stampato in volto pensando fors e entrabi che qualcosa dovevamo dire...era assrudo restare così per mezz'ora.

Decisi di farlo io...

"Bè..ora è meglio rimetterci a dormire non credi? Dobbiamo partire preso, la signora della locanda sa che deve faric trovar equalcosa pronto per il viaggio..:"
coricandomi sul mio lato destro e gurdandolo negli occhi, mentre sicuramnete a lui dovevo sembrare come un gatto acciambellato ocn i capelli rossi sparsi per il cuscino. Lo dico perchè mi guardò ocn un modo compiaciuto e monello tantro che arrossii di colpo portandomi una mano sul viso. Che figura!!!

Dopo pochi minuti, me mi parvero ore in verità, sentii che si muoveva accanto a me levai la mano. Si era portato il cuscino quasi dalla mia parte e ora eravamo faccia a faccia distesi sui fianchi. Lui rideva ancora da ebete e io ero rossa, rossa, rossa...l'ho detto rossa????? Bè lo ero!!!

"....facciamo così...appena vedo che ancora tremi, mugugni, fai versi, litighi o chissà cosa nel sonno.... ti prendo per mano e  ti do un bacio sulla guancia così ti calmi..."
mentre il suo sorriso era sornione e aveva un velo di malizia, solita quando faceva battute pepate per prendermi in giro! Lo ammetto però, mi paicevano se eravamo soli!!!!

Tuttavia in quel momento mi infervorai tanto che i miei capelli, simili alla mia faccia per colore, si erano rizzati per la frase e al mio pensiero di lui che mi bacia la guancia mentre dormo....

"TU CHE FAAAIII????"
urlai tanto che Gourry dovette mettermi la mano sulla botta perchè ero capace di svegliare tutti

"SSSHSHHHHHHHHH!!!!!!
guardò verso la porta

dopo pochi secondi mi guardò e levò le mani, mi fece cenno di assenso e ripresi  aparlare piano

"tu non vorrai davvero fare...quello..."

si mise a ridere e senza che lo aspettassi mi mise una mano sula guancia che trovai calda, o forse ero io a essere bollente in faccia????

"Perchè, non posso? Almeno eviterò a volte certi colpi con le mani hce dai di notte mentre dormi o il tuo essere un terremoto..."
mettendosi le mani davanti la faccia pensando che volessi ammazzarlo

"tuttavia penso hce non ti dispiaccia no???"
ridacchiando e a quel commento, mentre vidi che levava le mani, gli sbattei il palmo aperto con tutta la mia forza sulla testa facendolo gridare di dolore, vedevo nache le lacrime

"no, no dai ero carino e gentile...."
mentre una lacrimuccia gli scendeva giù

"così impari a dire cos eche non farai....oh!"
mi era uscito quel commento per caso e mi voltai per vedere la sua faccia che mio dio era diventata da perfetto...come posso descrivere uno che ride perchè sa che ho appeno fatto una gaffe affermando che i suoi modi mi piacciono???

"bene buona notte....!!!"
dissi in fretta voltandomi dall'altra parte, chiudendo gli occhi e sperando che lui faccesse lo stesso

Ruppe il silenzio di quei minuti
"Ok, notte. Però ricordati che lo farò...."
mi voltai per dargli un altro pugno ma vidi che mi faceva la linguaccia per poi buttarsi sul cuscino e con le mani si teneva la testa

"tu non saresti mai capace pezzo di....oh cavolo!"
mi portai le mani sulla bocca, come potevo per la seocnda volta dire cosa pensavo?????

"Io non osno capace????
urlò alzandosi  sul letto in piedi mentre io scioccata lo giardavo da coricat aper tuta la sua altezza

"ora vediiii!!!!"
e si buttò sopra di me facendomi il solletico, lo scostai quel poco che bastava per fermargli le mani che incrociò con le mie. Avevamo iniziato una delle nostre lotte, che per noi era un modo di strare assieme e iniziammo a rotolarci nel letto cercando di mettere KO l'avversario sulla schiena senza farlo muovere più.

"Andiamo Lina per una volta dillo apertamente che non ti darebbe fastidio..."
cercando di battermi per la sua forza bruta ma io cercavo con le mie forze di bloccarlo in modo che, ache s epiù alto  e muscoloso di me, lui no notesse muoversi

" NO Gourry lo ammetto solo se mi batti, ok???"
a quelle parole si mise a gridare e ci mise più forza. io per evitar eche mi bloccasse le gambe feci uno slancio alla mia sinistra e abbiamo fstto un giro quasi completo. Quasi, perchè ero tornata di schiena ma per terra. Avevamo fatto un ruzzolone giù dal letto ed ero finita tra il letto e  il muro con lui sopra di me. Ero bloccata!!!!

"Ho vinto, ho vinto""""
urlava mentr e io vidi che era a cavalcioni su di me e mi si drizzarono i capelli! Ma una serie di colpi secchi alla parete ci fecero sussuletare

"Basta, chi cè che fa baccano a quest'ora. Torna a dormiree!!"

urlarono e Gourry si mise in piedi con i piedi ancora vicino alla mia vita e mi prese un braccio tirandomi a se. Mi strinse e si buttò con me su letto

"SSSHHHH se parliamo piano non ci sentiranno e torneranno a domire...però ho vinto!"
sfoggiando trentadue denti mentre io ero spettinata, con il pigiama speigazzato, ancora abbracciata e lui e tutti e due messi non so come sul letto. E lui mi abbracciava ancora!

"Gourry...ricordami di chiedere una camera isolata la prossima volta...e fors eè meglio partire un pò prima. ALmeno evitiamo lo sguardo dei vicini di camera..."
mentre cercavo di staccarmi dal suo abbraccio che ancora mi impepava le guance

"ok, ma almeno mi dici quella cosa...ho vinto!"
lo guardai  con occhi sgranati a avvampai

"ma..ma...io vermanete..."
non sapendo che dire

"dill oe basta...a te dispaice se lo faccio?"
mi disse piano piano

Ci eravamo scostai il tanto che bastava perchè ci guardassimo negli occhi, quell o che il camino permetteva. Rimasi in silenzio mordicchiandomi un unghio per il nervoso

"io...forse...non l oso...."
balbettai 

Gourry mi sorrise e mi prese per la vita, per un mommento cercai di bloccarlo ma mi accorsi che stava solo avviciandomi al cuscino mentr elui si mette in ginocchio

"mi basta questo..per ora..."
lasciandomi appena ebbi preso il cuscino e tiratomi su col mio gomito. Si spostò quel poco per non essere "appiccicati" per dormire e si mise, o meglio, si buttò sul cuscino mentre vedevo i capelli biondi filo per filo cadere come a rallentatore da tutte le parti.

I miei occhi tornarono sui suoi e vidi che sorrideva beatamente, finche non disse

"Ora dormiamo o ci ammazzano..."
chiudendo gli occhi.

Io? Ovvio, non riuscìì a dormire e passai le restanti ore a guardarlo dormire beatamente, vicini pochi centimentri.


Questo accadeva alcune ore fa. Adesso ci trovavamo su una strada fangosa all'inverosimile. Io ero indirizzita dal freddo perchè eravamo letteralmente scappati presto per evitare gli altri viandanti dopo il piccolo combattimento, neanche alle prime luci dell'alba poteva essere adatto, sempre melgio di niente.

Dopo parecchi minuti che mi stringevo nel mantello, gelata fino alle osse e avvolta nella nebbiolina che non aveva accennato a svanire dal mattino presto, Gourry si avvicinò e mi mise un braccio attorno alle spalle

"Dai che ci da un passaggio per un tratto di strada. Almeno potremo evitare per quanto possibile il fango..."
tirandomi dolcemente

Stirai le labbra per farlgi un sorriso e mi lasciai dirigere. Il suo abbraccio eraè sempre piacevole e ammetto che non mi dispiaceva. Però mi faceva stare nervosa il suo farlo davanti agli altri.

Il carretto aveva un pianale che si abbassava ed era molto agibile per chi, piccolo come me, non poteva arrivare al carretto. Tuttavia Gourry notò che le mie gambe erano gelate e muoverle per salire mi creava qualche problema, mi prese così per i fianchi e con un pò di sforzo per il freddo, mi sollevò e mi aiutò a salire. Dopo miraggiunse con un salto che ora sembrerebbe atletico ma che, per uno come lui, è una bazzecola con un tempo normale. IN quel momento ocn i vestiti pieni di acqua e fango, le gambe congelate, l'umidità nelle ossa, anche un salto come quello per lui era uno sforzo. Lo vedevo infatti barcollare un pò appena salito e io, che mi ero seduta, allungai le mani e lo presi per un braccio mentre lui si cercò ditenersi alle travi del carretto, vicino a noi.

DOpo esserci sistemati meglio che potevamo, vicini vicini iniziammo a decidere cosa fare

"Gourry una volta che questo signore ci lascia all'incrocio con Isopryl e...l'altro villaggio si chiamava??...Evelon???...cosa faremo?"
guardando l'anziano che ci dava le spalle, ma era troppo lontano essendo il carretto molto grande

"Lina, io credo che dovremmo andare a sud, se non sbaglio Evelon si trova proprio a sud e..."
Gourry si era accorto che tremavo avvighiata al mentello. Le assi di legno sotto di noi erano gelide e umide oltre che ancora un pò bagnate anche se Gourry aveva cercato di asciugarle alla bene meglio. 

Sovrappensiero per il gelo, cercando un modo per  evitarlo, no mi accorsi che Gourry mi aveva attirato a sè per cercare di riscaldarmi come poteva. La mia testa era appoggiata alla sua spalla e con le braccia cercava di tenermi stretta al uso corpo. MI ero irrigidita, molto.

"Cerca di riscaldarti, stai tremando"
disse pacatamente vicino il mio orecchio, in modo così lento e soffuso che mi parve accarezzarmi

"mmhhh...."
dissi solo mentre un dolce tepore mi pervase e anche i miei muscoli a quell'abbraccio finalmente si rilassarono, però aprì gli occhi dopo pochi minuti

"Gourry tu no nsenti freddo?"
gli chiesi

MI guardò un pò tentennate, il suo abito sembrava pesante ma poco prima aveva avuto problemi a salire sul carro e solo in quel frangente avevo capito

"Non ti preoccupare, si un pò di freddo lo sento, ma......finchè siamo messi così ci riscalderemo a vicenda"
facendomi un sorriso disarmante, di quelli con cui non puoi replicare

Appoggiai nuovamnete la testa sul suo petto, annuiì mugugnando e mi feci cullare da quell'abbraccio. Purtroppo non per molto tempo, l'uomo si fermò in modo brusco tanto che io, per il colpo, spinsi Gourry indietro, lui si appoggiò al braccio sinistro che prima mi cingeva per reggersi e mi chiese come andava. Alzai la testa, eravamo stretti nell'angolo del carretto e appena l'uomo ci chiamò,  ci alzammo in piedi.

"Questo è il bivio, purtroppo io devo andare a Isopryl, voi che cosa decidete?"
con tono stanco e annoiato

Mi voltai verso Gourry, nenahce io sapevo dove voler andare ma lui mi guardò negli occhi con uno sguardo deciso e  mi convinse ad andare a Evelon. Salutammo l'uomo che ci augurava buona fortuna e guardammo i cartelli.

"Lina, se prendiamo questa strada non possiamo tornare indietro. O adniamo in cerca di luoghi ancora vivibili per te oppure andiamo dall'altra parte..."
in tono scherzoso che mi fece innervosire parecchio, che colpa ne avevo io se amavo il caldo????

"Ok, ok...andiamo dove dici tu...tanto se non è come penso sarà colpa tua e paghi pegno"
ridendo mentre correvo a per di fiato lungo la strada come potevo, Gourry si arrabbiò della cosa e mi rincorse promettendomi una punizione mentre si lamenò per le gambe congelate. Ma tanto sapevo già che vincevo io. Anche con il freddo
   
 
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