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Autore: CruellaDeVil    12/02/2011    3 recensioni
Diciannove anni dopo la seconda guerra, i membri dell'Esercito di Silente si dividono in diversi gruppi per poter attaccare, un'altra volta, Lord Voldemort. Dulcibella Barnoon è una giovane ragazza che si troverà tra questi famosi personaggi, i quali vivono nascosti nell'ombra, poiché non hanno più l'appoggio di Harry Potter. Il Predestinato era scappato, lasciandoli da soli per sempre.
Questa storia ha partecipato al contest "What-If In The War...?" indetto da .Trick
Genere: Generale, Guerra, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Hermione Granger, Luna Lovegood, Neville Paciock, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Da Epilogo alternativo
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L'Esercito dei Sopravvissuti


E.S.






Capitolo Uno – Il Bambino Codardo

 




Luna si girò di scatto, fissando il ragazzo che credeva di conoscere. Invece, lui si comportava come un immaturo e non come la persona coraggiosa di cui lei aveva sempre assistito ai suoi gesti. << Ronald, dovremmo andare >> lo supplicò.

Ron la guardò a sua volta, con una smorfia sul volto. << Fuggi, non vedi in che stato sono? >>

<< No, Ron. Ammettilo che non hai il coraggio di venire. Forza, alzati >> affermò la ragazza, strattonando il povero ragazzo.

<< Vattene, Luna. Mi arrabbierò molto se continui a credere che io verrò via con te >>

<< Ma tu devi farlo! Fallo per te, Ron! Fallo per la tua famiglia! >> urlò la giovane, provando a farlo a ragionare.

Il ragazzo non cambiò espressione.

<< Per Hermione! >>

Ron sospirò, mentre delle lacrime scendevano sul suo viso. << Ringraziala, Luna. Ringrazia Hermione da parte mia. Dille che l’ho sempre amata e che non la scorderò mai più >>

Il giovane Weasley chiuse gli occhi per sempre, lasciando Luna da sola.

Lei appoggiò delicatamente il corpo a terra, cercando di trattenere gli spasmi violenti. Non c’era nulla da fare per il suo amico. Ormai non sarebbe più tornato indietro.

Si alzò e corse verso Hogwarts, mentre i Thestral seguivano la giovane per la prossima svolta della guerra.

Intanto, i ragni si avvicinarono al corpo di Ronald Weasley, divorando il suo cadavere. Di lui, non rimase più nulla.

 

 

_________________

 

 

George teneva stretta la mano del fratello ormai deceduto. Angelina era al suo fianco, mentre piangeva stringendosi ad un suo braccio.

Da tempo uscivano insieme, ma non aveva trovato il tempo di dare questa favolosa notizia alla famiglia a causa della guerra imminente. E adesso, si ritrovavano a perdere un amico importante.

L’unico che meritasse il loro posto d’onore.

Angelina alzò lo sguardo e vide arrivare di fretta Alicia e Katie. Quest’ultima era sull’orlo del collasso, così l’amica l’appoggiò al fianco del fidanzato.

Senza avvisare nessuno per dire dove sarebbe andata, seguì Alicia, che la portò nella vecchia stanza di Trasfigurazione. Era completamente diversa da come se la ricordava.

L’aula era stata svuotata, lasciando solamente al centro la grande scrivania della Professoressa McGranitt.

Al di sopra di questa, c’era uno spettacolo spaventoso, che le fece gelare il sangue dal terrore.

Il corpo immobile di Dean Thomas. Era stato distrutto a brandelli, completamente disfatto.

Il sangue colava lento verso il pavimento, provocando una puzza terribile.

Ma la cosa che fece svenire la ragazza fu il suo viso. Completamente cancellato. 

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<< Ginny! >> urlò con un grido impetuoso Ernie Macmillan. Nessuno, però, udiva la sua voce. Nessuno riusciva a rispondere al suo richiamo disperato. << Ginny! >>

Fu un trauma, per il giovane, quel giorno così tanto disonesto nei suoi confronti.

Si ritrovò, senza sapere come, al fianco di Colin Canon. Era famoso per essere il dolce fotografo della scuola, ma quel giorno non lo era affatto. Del sangue scendeva dalla guancia sinistra, mentre il suo sguardo infuriato poteva spaventare gli stessi Serpeverde.

Però, non riuscì a salvarsi. Morì poco dopo a causa di una maledizione senza perdono, anche se l’amico provò in tutti i modi ad aiutarlo.

Lacrime scendevano dal suo viso, rigandoglielo completamente. Ritrovò la ragione quando notò un fascio di capelli rossi aggirarsi per un corridoio, girando ad un angolo.

Solo a quel punto abbandonò il corpo dell’amico per andare incontro alla ragazza. << Ginny! >>

Lei si girò, sorpresa di vederlo, ma allo stesso tempo felice. << Finalmente, Ernie! Non crederai mai che cosa sia… >>

<< Avada Kedavra! >>

Lentamente, o almeno così sembrò al ragazzo, Ginevra cadde a terra. I capelli ricoprivano il viso, che si era completamente deformato a causa della morte prematura.  

 

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Hannah Abbott alzò lo sguardo verso lo scontro. Strinse forte la mano di Hermione, che fissava impaurita anche lei quello scenario.

Com’era passato in fretta il tempo. Proprio in quell’istante le ritornò in mente il momento dell’entrata nella Sala Grande di Hogwarts.

All’inizio era tutto così maestoso, rimanevi incanta. Poi, passando gli anni, quasi non ti accorgevi di questa magnificenza. Passavi il tuo tempo senza pensare a che fortuna avevi avuto, di essere stata iscritta nella Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts.

E, in quell’istante, tutto andava a fuoco. I loro anni passati, completamente cancellati.

Harry lottava contro Voldemort, Tom Riddle, Colui Che Non Deve Essere Nominato. Ormai, non importava come lo si volesse chiamare. Tutti erano certi che i loro sforzi non sarebbero stati vani.

Avrebbero vinto, ne era sicura anche Hermione. E lei aveva sempre ragione.

Ma quando la bacchetta del “Bambino Sopravvissuto” venne lanciata lontano da lui, il suo sguardo vacillò. Potter non sapeva che cosa dovesse fare in quell’istante. Era troppo spaventato.

Troppo spaventato per chiedere aiuto ai suoi amici, ai suoi alleati, come aveva cercato di non fare negli anni passati.

Troppo spaventato per abbracciare la morte per una seconda volta, a quella giovane età, anche se ad alcuni era successo proprio questo fatto.

Fuggì. Fuggì come solo un grande codardo può fare. Voldemort non lo seguì, ma la sua risata ripercorse nei loro corpi e rimase impressa nei loro incubi peggiori.

Hermione cadde a terra, mentre l’amica cercava di portarla alla superficie dell’abisso creatosi intorno a tutte le vittime. La guerra non era servita a nulla. Avevano perso il gioco.

Avevano perso il futuro. Avevano perso la vita ma, soprattutto, la speranza.




***


Ecco qui dei brevi flash back per capire un po' la situazione. Spero vi siano piaciuti!
Ringrazio Nocticula_Nott per aver commentato e clary87 per averle messe tra le seguite!
Aspetto le vostre recensioni ;)

CruellaDeVil

  
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