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Autore: aoimotion    13/02/2011    4 recensioni
"Tu sei Irie, vero?" Gli chiese, tanto per essere sicuro.
Lui annuì, imbarazzato.
"E sei giapponese, giusto?"
Ma che razza di domanda era?
Shoichi si voltò verso il nuovo compagno con espressione interrogativa.
"Sì, sono giapponese..." Rispose, perplesso.
Il volto di Spanner si aprì in un largo sorriso, e i suoi occhi mandarono lampi turchesi che sembravano le faville di un camino.
"Che bello, ne ero sicuro! Sai, a me piace tanto il Giappone, e anche i giapponesi. Voi avete la tecnologia più avanzata del mondo, e siete dei genii!"

[ Sospesa fino a tempo indeterminato. ]
Genere: Comico, Introspettivo, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Shoichi Irie, Spanner
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'Che gran coppia di amiconi'
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cap1 Se lo ricordava ancora, il primo giorno in cui l'aveva incontrato.
Quel viso impassibile, quegli occhi che sembravano inespressivi ma che contenevano il mondo, quel modo di sorridere così quieto e distaccato, quel portamento tranquillo, misurato, che ti faceva venir voglia di prendertela con calma, e quei capelli biondi che da lontano - e anche da vicino - sembravano un bigné calpestato... persino il suo nome era così strano, così melodioso, così armonico.
Spanner sembrava proprio un marziano proveniente da qualche galassia lontana, pacifica, tecnologicamente avanzata, giunto in visita sulla Terra per conoscere gli umani e  imparare ad amarli, proprio come nei film fantascientifici.
Shoichi ne era rimasto affascinato e incuriosito fin dal primo momento in cui l'aveva visto, in piedi davanti la lavagna, impeganto a scrivere il suo nome.
"Mi chiamo Spanner, scritto con il kanji di aceto (酢) e fiore (花). I miei hobby sono tutte quelle cose che possono essere smontate e analizzate, esseri umani compresi. Ah, e mi piacciono molto i dolci. Spero che diventeremo amici."
"Ehm, bene, Spanner-kun" aveva tagliato corto l'insegnante con un colpetto di tosse "adesso dobbiamo trovarti un posto... vediamo... Ah! Il banco accanto a Irie-san è libero, vero?"
"S-sì..." Aveva balbettato lui distogliendo lo sguardo. Non perché fosse timido, bensì perché era estremamente agitato e felice, così tanto che se avesse guardato negli occhi il nuovo studente, probabilmente la sua faccia si sarebbe aperta in un gigantesco sorriso.
Lo sentiva. Loro due sarebbero diventati amici, grandi amici.
Proprio due amiconi.
O almeno, era ciò che lui sperava.
Con fare tranquillo, Spanner si incamminò verso il posto assegnatogli, si sedette e si guardò un po' intorno.
I loro occhi si incontrarono.
"Tu sei Irie, vero?" Gli chiese, tanto per essere sicuro.
Lui annuì, imbarazzato.
"E sei giapponese, giusto?"
Ma che razza di domanda era?
Shoichi si voltò verso il nuovo compagno con espressione interrogativa.
"Sì, sono giapponese..." Rispose, perplesso.
Il volto di Spanner si aprì in un largo sorriso, e i suoi occhi mandarono lampi turchesi che sembravano le faville di un camino.
"Che bello, ne ero sicuro! Sai, a me piace tanto il Giappone, e anche i giapponesi. Voi avete la tecnologia più avanzata del mondo, e siete dei genii!"
L'entusiasmo di Spanner era così palese che Shoichi credette di poterlo toccare con un dito.
"Non... sapevo che avessimo la tecnologia più avanzata del mondo... " Mormorò, sentendosi colpevole della sua ignoranza, ma l'altro non sembrò badarci affatto.
"Ti piacciono le invenzioni?" Domandò a bruciapelo, fissandolo intensamente.
"Ehm... non particolarmente..."
"Impossibile" Spanner sgranò gli occhi "mi hai appena detto di essere giapponese, come possono non piacerti le invenzioni? E allora cosa ti piace?"
"M-mi piacciono molto la musica e i videogiochi" Balbettò, un po' emozionato. Da quel che ricordava, poca gente nella sua vita gli aveva chiesto quali fossero i suoi hobby.
Anche se un po' gli dispiaceva non averli in comune con il nuovo compagno.
Spanner lo guardò, corrugando la fronte, e si mise a pensare, molto seriamente.
"Mh" disse infine "non è un granché, ma ce lo faremo bastare."
"Ce lo faremo... bastare?" Ripetè, confuso.
Spanner lo guardò negli occhi con un sorrisetto compiaciuto.
"Abitante del Giappone" cominciò, in tono solenne "tu mi aiuterai a costruire la mia prima invenzione!"



Note dell'autrice: l'idea di scrivere questa storia mi è venuta pensando che sarebbe stato carino e anche corretto, in un certo senso, raccontare di come si sono conosciuti Shoichi e Spanner.
Premetto che sto scrivendo senza ricordare benissimo quei pochi flash-back comparsi durante l'anime o il manga (gli unici che ho in mente sono il sogno di Shoichi di diventare musicista, in cui non si accenna a un suo possibile interesse per la tecnologia, e la gara di invenzioni delle superiori a cui ha partecipato insieme a Spanner [qui non ricordo se Spanner era un concorrente esterno, di un'altra scuola, o se non è stato specificato]. Inserirò questa fic in una serie che comprende anche "Che gran coppia di amiconi" e spero di non farla durare molto.
PS: se i personaggi vi sembrano OOC, fatemelo sapere.
   
 
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