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Autore: Kei Sagano    14/02/2011    3 recensioni
Ah...l'amore, l'amore. Il giorno in cui si festeggia l'amore lo conoscono tutti e lo festeggiano tutti...o quasi? Ma io mi chiedo come lo passano i nostri eroi in giro per la rotta maggiore?
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai, Yaoi | Personaggi: Monkey D. Rufy, Portuguese D. Ace, Shanks il rosso, Trafalgar Law | Coppie: Sanji/Zoro
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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San Valentino Chronicles- Capitolo I: Visita inaspettata

Sono tornata!!!!! Dopo un lungo periodo di assenza eccomi di nuovo qui. Questa e' la prima fic a capitoli che scrivo, spero vi piaccia.

Bene iniziamo ^-^!

 

 

 

San Valentino Chronicles

 

Capitolo I: Visita inaspettata

 

Il splendeva alto nel cielo e il mare era tranquillo. Ma l'atmosfera sulla Thousand Sunny non era delle migliori, almeno sotto il punto di vista di Rufy.

Proprio quella mattina aveva assistito all'ennesima litigata tra Zoro e Sanji, non stupendosi affatto dato che ormai era di routine, ma qualcosa non era andato come al solito.

Gia'. In quel lasso di tempo che impiegavano prima di essere colpiti col mestolo da Nami, erano volate piu' insulti del solito e anche cose del tipo “stronzo, non capisci niente dell'amore” oppure “col cazzo che te la do la cioccolata” e simili.

Subito sulle prime non ci aveva capito un granche' ma poi gli venne in soccorso Robin.

 

- Oggi e' San Valentino. Non dirmi che te ne eri dimenticato, Rufy-

 

Allora di scatto si giro' a fissare il calendario che arrecava bello in grande “14 FEBBRAIO”.

- Gia' mi e' passato completamente di mente. Grazie per avermelo ricordato, Robin-.

 

Poi come se non bastasse quel pomeriggio si erano fermati a fare rifornimento su un'isola e la scena che gli si presento' davanti non gli miglioro' di certo l'umore. Tutte le vie del paese era tappezzate da nastri, ghirlande e cartelloni che avevano tutte le tonalita' possibili di rosso e rosa. Per le strade non si vedeva altro che la scritta “Buon San Valentino!”, e dopo neanche mezz'ora gli venne un forte mal di testa.

 

- Che cos'hai Rufy?- gli chiese preoccupato Chopper.

- Ho solo un po' di mal di testa. Tutto questo rosa-rosso mi sta incominciando a dar fastidio- rispose gentilmente, tentando di reprimere con due dita la tempia che pulsava.

- Aspetta qui un attimo, torno subito- correndo in un bar li vicino.

 

Erano passati si e no tre minuti che un'ombra gli si piazzo' davanti, oscurandogli parzialmente la luce.

- Scusa non e' che potresti toglierti da li', mi stavo scaldando- disse voltandosi a guardare in volto lo sconosciuto.

- No scusami tu Rufy!- rispose con una voce che il ragazzo conosceva bene, facendogli sollevare il viso di scatto- E' da tanto che non ci si vede- sorridendogli con la sigaretta accesa tra le labbra, sooservando la sua espressione stupita che svaniva lasciando il posto ad un’enorme sorriso.

- Ben-san!- saltandogli addosso, bloccando ogni suo movimento con un’abbraccio.

- Rufy così mi soffochi però. Se muoio dopo Shank mi ammazza sul serio- gli disse sarcastico.

- Cosa non dirmi che Shank é...-

- ...proprio dietro di te- annunciò una voce alle sue spalle.

Il ragazzo si voltò di scatto. Non pensava di rivederlo tanto presto, almeno non prima di aver mantenuto la sua promessa, ma in quel momento non gliene importava niente.

L’uomo che gli aveva dato il cappello in pegno era propio davanti a lui, in carne e ossa e gli sorrideva gentilmente.

- Come te la passi Rufy?-

 

Qualcosa che neanche il grande Roger poteva prevedere accadde nell’istante successivo nel quale il Rosso tacque.

 

Rufy scoppiò in un pianto a dirotto.

Era talmente forte che tutte le persone presenti nella via si fermarono a fissare la scena stupiti.

In quel momento per fortuna chopper era riuscito ad uscire dal bar e vedendo il suo capitano in quello stato non potè fare a meno di corre da lui preoccupato.

 

- Dai Rufy, calmati. Non piangere su’. Ormai sei un’uomo. Coraggio smettila di piangere- cercò di calmarlo il Rosso.

- Non ti smentisci mai capitano. In queste cose sei propio negato- rideva Ben guardando l’espessione imbarazzata del suo capitano.

- Che state facendo a Rufy, farabutti!-

 

Chopper si era frapposto tra Rufy e i due uomini con fare protettivo.

- Un procione?!- dissero all’unisono i due.

- NON SONO UN PROCIONE! SONO UNA RENNA!!!- gli urlo contro Chopper.

 

Dopo circa cinque minuti buoni nei quali i tre continuarono a fissarsi di sbieco Rufy smise finalmente di piangere.

- Non ti preoccupare Chopper, sono dei miei vecchi amici-.

- Davvero?- chiese sospettoso, continuando a squadarli.

- Si. Adesso calmati- accarezzando il grande cappello rosa.

 

Rufy finite le dovute presentazioni e aver accettato di prendere l’aspirina che gli porgeva il suo amico decise di passare l’ultima ora disponibile con il rosso, per rinvangare i vecchi tempi.

Passarono di fronte a parecchi negozi che vendevano gadjet e dolci al cioccolato parlando del più e del meno mentre ne osservavano le vetrine.

L’orologio in quel momento annunciò che il tempo a disposizione per entrambi era scaduto.

Un po’ triste Rufy salutò Shank con un ultimo abbraccio e versando qualche altra lacrimuccia mentre si dirigeva al luogo di ritrovo.

 

Durante la cena mangiò in modo lento e silenzioso, suscitando preoccupazione da parte di tutti che erano stati informati preventivamente dal medico.

Al momento del dessert però Rufy cambiò completamente espressione. Appena aveva assaggiato quello strano dolce gli era balenata in testa una folle idea.

Si alzò subito e si diresse al bancone del locale.

- Mi scusi signora- rivolgendosi alla proprietaria- il dolce che ho appena assaggiato e’ possibile farne un pacchetto da portare via?-

- Ma certo tesoro. Te ne preparo subito uno-.

- Grazie mille! Lo metta pure sul conto- disse felice come non mai, non preoccupandosi minimamente della reazione della navigatrice quando avrebbe visto il conto.

Scusandosi con i suoi amici, uscì correndo verso il porto a per di fiato, stringendo il pacchetto tra le mani tutto contento. Appena arrivato cercò la nave con la bandiera di Shank e ci salì a bordo.

Sul ponte trovò Ben che era intento a pulire il fucile. Gli si avvicinò e chiese dove fosse il capitano.

- E’ nella sua cabina, ma adesso è impegnato. Vuoi che gli lasci un messaggio?- addocchiando il pacchettino nascosto dietro la schiena.

- No...ma dagli questo- disse con tono deluso porgendoglielo.

Appena lo ebbe in mano gli disse lapidario – Aspetta qui- svanendo sotto coperta.

 

Ben impiegò tre tentativi prima che Shank gli aprisse con un – Che cazzo vuoi?-

- Niente. Solo dirti che Rufy é di sopra e che ti manda questo- porgendogli il suddetto pacchetto, concentrato sull’espressione stupita dell’altro- Almeno vallo a ringraziare. Aveva il fiatone e appena gli ho detto che eri impegnato sul suo bel faccino é comparsa un’espressione così delusa che a stento tratteneva le lacrime- disse percorrendo il corridoio e sparendo sul ponte.

 

Richiusa la porta andò alla scrivania e aprì il pacchetto. Rimase stupito dal contenuto. Era una mousse al cioccolato, decorata co cuoricini di cioccolato bianco e fondente, il tutto rifinito con scagliette, anche quelle, di cioccolato al latte.

Roba da diabete!

Ne prese un po’ sull’indice e se lo portò alle labbra.

- Niente male- disse sorridendo- Adesso non mi resta che ringraziare a dovere- lasciando il suo lavoro di aggiornamento delle carte nautiche.

 

Arrivato sul ponte vide Rufy in imbarazzo mentre parlava col suo vice. Si avvicinò lentamente chiedendogl di lasciarli soli per un pò. Senza obbiettare Ben se ne andò a dormire non prima di aver affermato- Vacci piano oppure te la dovrai vedre con me-.

Calò un silenzio imbarazzato tra i due soli occupanti del ponte. Nessuno dei due aveva il coraggio di guardare in faccia l’altro.

 

- Grazie per il regalo. Non me l’aspettavo proprio- disse il più grande rompendo il silenzio.

- Di niente. Adesso però devo andare via se no chi la sente Nami- grattandosi la testa nervoso.

- E’ la tua ragazza?- chiese non celando una vena di rabbia nel tono.

- No, è la mia navigatrice. Sarà già arrabbiata per il conto del ristorante e non vorrei si arrabbiasse ancora di più. Allora a pre...-

- Ti accompagno!- disse d’un tratto l’altro- Voglio proprio conoscere questa Nami e spiegargli un paio di cosette- disse avviandosi alla passerella, seguito a ruota da Rufy.

 

Appena misero piede sulla Sunny, Nami inveì contro il moro.

- Rufy! Ti rendi conto di che ore sono? Sei completamente impazzito?! E poi ti avevo specificato che non potevi mangiare altro. Hai idea di quanto ci sia costato?-

- Se vuoi posso rimborsarti io il conto del ristorante- disse Shank con tono piatto ma che mal celava la collera.

Nami non osò ribattere ma urlò facendo così accorrere tutta la ciurma sul ponte.

A parte Zoro, Chopper e Robin tutti gli altri erano in allerta, pronti ad attaccare.

- Salve a tutti. Molti di voi mi conoscono già ma farò lo stesso le presentazioni. Sono Shank il Rosso e sono uno dei Quattro Imperatori e sono un’amico di Rufy, molto piacere- chinando lievemente la testa di lato sorridendo- Ho riaccompagnato Rufy perché volevo dirvi che lui é, da adesso in poi una mia propreità esclusiva- stringendoselo addosso, accarezzandogli un fianco- Per cui se in futuro questo non fosse messo in chiaro io me ne occuperò personalmente. Sono stato abbastanza chiaro, sisnorina Nami?- disse con sgaurdo omicida rivolto all’interessata.

Nami aveva paura a parlare così acconsentì con la testa.

- Allora ci vediamo il mese prossimo, Rufy~..- marcando il suo nome sensualmente, chiudendogli le labbra dolcemente con le sue, facendo ammutolire tutti i presenti e facendo arrossire il moretto per l’imbarazzo.

  
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